La salvezza, la Natura, l'eternità e gli antenati
nella Religione Pagana

Capitolo tredicesimo - Il catechismo della Religione Pagana

I principi filosofici fondamentali
della Teoria della Filosofia Aperta

di Claudio Simeoni

Se qualcuno vuole il libro cartaceo

La salvezza, la Natura, l'eternità e gli antenati,
nella Religione Pagana

 

[84] Che cos'è la morte del corpo fisico?

La vita esiste solo come cammino verso la morte del corpo fisico. La morte è la ragione d'essere della vita fisica. La morte rappresenta la felicità, la meta agognata della vita di ogni Essere della Natura.

[85] Quando la morte del corpo fisico è vita eterna?

Quando la morte del corpo fisico conclude un cammino di vita in cui l'individuo ha coinvolto le sue passioni, i suoi desideri, le sue emozioni, le sue tensioni e le pulsioni, in ogni azione in ogni impresa che ha intrapreso. In questa eventualità l'individuo trasforma la morte in nascita del corpo luminoso.

[86] Quando la morte del corpo fisico coincide con la fine dell'esistenza?

Quando l'individuo ha scelto o è stato costretto a vivere per sottomissione, per fede, trasformato in oggetto di possesso e soggetto bisognoso di carità. Quando tutto questo si è calato nelle sue emozioni e a questo ha piegato i suoi bisogni, i suoi desideri, le sue pulsioni, recedendo da ogni possibile impresa nel corso della sua esistenza.

[87] Perché l'Essere Umano, per diventare un Dio, attraversa il sentiero di Dioniso?

L'Essere Umano, per diventare un Dio deve rispettare le tappe delle rinascite di Dioniso:

a) si completa nel ventre della madre umana; b) mette in atto le sfide della vita "cucito nella gamba di Zeus"; c) partorisce sé stesso come Dio quando il suo corpo fisico è dilaniato dai Titani che sorgono dal Tartaro dentro di Lui.

[88] E' attraverso la morte del corpo fisico che ci trasformiamo in Dèi?

Sì! Ma solo se già nel nostro cammino noi abbiamo usato la nostra volontà e la nostra determinazione in funzione dei nostri bisogni e dei nostri desideri.

[89] E i nostri antenati, come concorrono?

Noi siamo l'unica ragione, dal punto di vista della Natura come Dio, per la quale loro sono vissuti. Li onoriamo solo se abbiamo un comportamento coraggioso, determinato, se coltiviamo le nostre passioni e se siamo attenti alla società nella quale viviamo affinché sia migliore di quella che abbiamo trovato nascendo. Noi siamo l'ultimo anello di una catena di generazioni da quando il nostro antenato usava il proprio coraggio e la propria volontà per muoversi nel brodo primordiale.

[90] Esiste il "peccato" nella religione pagana?

Non esiste il concetto di "peccato", ma esiste il concetto di responsabilità per le proprie scelte, sia dirette che indirette. Esiste la responsabilità per le scelte fatte e non fatte.

[91] Nelle Antiche religioni esisteva il concetto di "peccato", perché oggi no?

Perché il cristianesimo ha modificato il significato: il peccato, nel cristianesimo, ha assunto il significato di "colpa della persona", con cui criminalizzare le persone. Ha perso il significato di "responsabilità delle scelte" per assumere quello di "colpevolizzazione".

[92] Nella Religione Pagana, come ci si redime da scelte "incoerenti"?

Facendo altre scelte e riportando la coerenza delle nostre scelte nell'esatto modo in cui vogliamo abitare il mondo. Questo per non rimpiangere ciò che avremmo dovuto pensare, quando avevamo la possibilità di pensarlo e non lo abbiamo fatto; per non rimpiangere quello che avremmo dovuto dire e non abbiamo detto quando avevamo la possibilità di dirlo; per non rimpiangere quello che avremmo dovuto fare quando avevamo la possibilità di farlo e non lo abbiamo fatto.

Marghera, 05 agosto 2010

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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Il catechismo della Religione Pagana

Perché un catechismo della Religione Pagana? Per esprimere sinteticamente i concetti religiosi propri della Religione Pagana. Per poter dire: "Questo è un principio religioso della Religione Pagana" oppure: "Questo non è un principio religioso della Religione Pagana, ma appartiene ad una diversa ideologia religiosa. Si tratta, in sostanza, di definire i principi di natura teologica che stanno alla base della Teoria della Filosofia Aperta."