Vai alle idee sul come modificare la Costituzione della Repubblica Italiana.
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
Sono abrogate tutte le leggi che, ponendo dei vincoli, delle limitazioni o degli obblighi, alla fruizione dei principi fondamentali della Costituzione ne limitano, controllano, limitano, la fruizione da parte dei cittadini. Tali norme non si applicano. Un ricorso alla Corte Costituzionale da parte dello Stato, sia come Governo che come Parlamento, può richiedere, con sentenza motivata da situazioni contingenti la regolamentazione della fruizione, da parte dei cittadini, dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione come soggettivamente interpretati.
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sempre sottoposte a referendum popolare.
Una legge costituzionale approvata da un referendum popolare non può essere modificata prima di 30 anni dall’entrata in vigore.
La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.
La forma repubblicana e la democrazia parlamentare non può essere oggetto di revisione costituzionale.
Il concetto di fondo è che, a differenza dell’idea della monarchia, la Costituzione Italiana non è una concessione del re o dello Stato ai cittadini, ma è un insieme di regole che i cittadini hanno stabilito, attraverso l'Assemblea Costituente, e alle quali le Istituzioni sono obbligate. Sono i cittadini che hanno concesso alle Istituzioni di non essere considerate delle associazioni per delinquere, ma solo se le Istituzioni si attengono alle norme Costituzionali. Sono i cittadini che determinano la Costituzione e impongono le regole alle istituzioni le quali possono chiedere ai cittadini di porre delle limitazioni, ma queste limitazioni devono essere accettate dai cittadini che devono essere in grado di valutarne “costi e benefici”.
05 maggio 2010
Marghera, 28 aprile 2010 Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Siamo consapevoli che la nostra proposta di modifica della Costituzione della Repubblica non ha nulla di tecnico e di giuridico. Si tratta di una direzione. Di una direzione sociale nella quale desideriamo avvengano le modifiche Costituzionali. Molte persone lavorano per distruggere le conquiste sociali, noi vogliamo spingere per riaffermarne ulteriormente i valori sociali.