CIO’ CHE PORTA A...DIVENTARE ETERNI
NELLA RELIGIONE ROMANA
14)
CIO’ CHE PORTA AL.....LATO FEMMINILE DELLA VITA UMANA.
di Claudio Simeoni
Vai all'indice della Religione dell'Antica Roma: il contratto giuridico fra uomini e Dèi.
Le
Steatopigie erano raffigurazioni del potere femminile della vita nel
paleolitico superiore e vennero rinvenute in tutta Europa Mediterranea e fra le
altre località anche a Savignano (detta Venere di Savignano) in provincia di
Modena.
E’
necessario incominciare da questo punto per comprendere come la centralità
dell’Essere Natura sia il lato femminile della vita. In realtà non esiste
un lato femminile o un lato maschile della vita, esiste una sola sfera in grado
di riprodurre sé stessa che perpetua i mutamenti dell’Essere Natura. Le
distinzioni sessuali all’interno della Natura sono funzionali alla
riproduzione della Natura stessa.
In Natura
esiste l’Energia Vitale che attraverso adattamenti si trasforma in
Coscienza di Sé. Attraverso adattamenti procede a migliorare la possibilità di
esercitare la propria volontà e le proprie determinazioni per espandersi. Di
fatto non esiste una distinzione fra lato femminile e lato maschile se non come
metodo attraverso il quale perpetuare la specie nella relazione con
l’oggettività aumentandone le possibilità di adattamento. Aumentando le
possibilità di adattamento aumentano le possibilità di trasformare
l’Essere della Natura in Essere Luminoso. La “competizione”
fra le specie, in Natura, altro non è che il sistema di adattamento interno
dell’Essere Natura per aumentare le possibilità e gli adattamenti
attraverso i quali diventare eterno.
Il lato
maschile è una variazione del lato femminile. Ed è una variazione incompleta.
Trovare Esseri che nelle specie della Natura siano completamente Esseri
maschili è piuttosto raro. Non si tratta del lato riproduttivo, si tratta di
divenire magico della specie. Si tratta di precisare cosa si intende per lato
femminile e per lato maschile in funzione del divenire della specie in
relazione con l’Essere Natura. L’Essere Natura fonda il proprio
divenire sulla riproduzione dei singoli Esseri delle singole specie. La specie,
a sua volta, per affrontare meglio le contraddizioni dell’esistenza
all’interno dell’Essere Natura hanno sviluppato una
differenziazione riproduttiva in maschio e femmina. Dove il maschio è in grado
di far partorire più femmine arricchendo l’Essere Natura. Con questo
sistema bastano pochi maschi e un numero maggiore di femmine per arricchire
l’Essere Natura. Questo meccanismo lo troviamo in tutte le specie animali
della Natura. Basta un numero molto basso di maschi e un numero maggiore di
femmine dove “compito” dei maschi sembra soltanto quello di ingravidare
le femmine perpetuando il loro patrimonio genetico in competizione con altri
maschi della propria specie. Questa lotta fra maschi ha il compito di selezione
nella specie, una selezione che si è interrotta nella Specie Umana.
La Specie
Umana ha imboccato una via evolutiva nella quale la relazione sessuale non era
più finalizzata alla riproduzione ma all’accelerazione dello scorrere
dell’Energia Vitale. In altre parole per la Specie Umana la magia non era
legata soltanto alla nascita ma era legata alla produzione del corpo luminoso.
Le condizioni di vita in tempi preistorici difficilmente superavano i venti
venticinque anni. Per produrre il corpo luminoso sono necessari parecchi anni
dopo che l’Essere Umano è diventato uomo e donna e i tempi di maturazione
del ragazzo e della ragazza non erano molto dissimili da quelli di oggi.
L’energia generata dalla fusione sessuale permette di generare il corpo
luminoso (quando non intervengono fattori estranei) in tempi relativamente
brevi. La Specie Umana preferì strutturare il sesso saltando la ciclicità
stagionale e attraverso questo aumentare le proprie possibilità di generare il
corpo luminoso.
Questa scelta
produsse un primo guasto: la selezione dei maschi non avvenne più in relazione
al sesso ma in relazione alle soluzioni di adattamento nell’esistente. In
altre parole i maschi si sostituirono alle femmine nella conservazione della
specie nel circostante. Col guaio che non avendo la stessa funzione costruirono
degli adattamenti su bisogni e necessità diverse dallo sviluppo della specie
all’interno della Natura. La conservazione della specie venne comunque
continuata dal lato femminile della specie, ma non dagli Esseri Femminili della
specie, bensì da individui maschili ma con pulsioni femminili. Pertanto la
conservazione della specie all’interno della Natura non avvenne più in
funzione della riproduzione della specie, ma in funzione della conservazione di
un ruolo sociale che un individuo maschile con pulsioni femminili deteneva.
Le tensioni
sessuali sono una cosa, il lato femminile della vita un altro. L’effetto
fu il progressivo allontanamento dell’Essere Femminile dalla vita
sociale. Una sua ghettizzazione nelle relazioni interne alla specie. Fu attuato
il tentativo di trasformare l’Essere Femminile in oggetto d’uso.
Nei vari Sistemi Sociali ci sono stati modi di attuazioni diversi e diversi
sistemi attraverso i quali resistere a questo tentativo. Il problema fu che
questo processo di disgregazione sociale venne a coincidere con la nascita di
due nuovi elementi all’interno della Specie Umana. In primo luogo la
formazione della ragione come strumento di relazione col mondo circostante e in
secondo luogo con la formazione della pulsione di morte attraverso la
stagnazione dell’Energia Vitale ad opera di Esseri autodefinitisi dio
padrone e creatori del mondo.
In altre
parole la formazione della ragione come strumento di relazione col mondo
circostante distrusse la relazione attraverso la noumenia fra l’Essere
Umano e le Coscienze di Sé del circostante costringendolo a descrivere il
circostante per comprenderlo. La pulsione di morte sviluppò in lui il bisogno
del possesso e del dominio. Gli Esseri Umani maschi con pulsioni femminile
furono costretti a condurre una guerra contro l’Essere Umano femminile
per poter mantenere un ruolo sociale che altrimenti avrebbero perso o temevano
di perdere. Questi tre fattori combinati emarginarono l’Essere Umano
femminile all’interno del Sistema Sociale.
Le necessità
del controllo sociale, nel corso dei millenni, poi fecero il resto.
Qual era la
battaglia che si combatteva? Innanzi tutto era necessario che il lato femminile
degli Esseri Umani non soccombesse. La forte selezione che le religioni
monoteiste (e i prologhi di queste) attuarono attraverso l’annientamento
degli Esseri Umani femminili che occupavano ruoli sociali o che presentavano
istanze di un certo peso sociale fu tesa alla distruzione
dell’autodeterminazione sociale dell’Essere Umano femminile. Le
religioni monoteiste prosperano attraverso lo schiavismo e temono la sua abolizione.
Era necessario che l’Essere Umano femminile sopravvivesse al tentativo di
addomesticamento messo in atto dalle religioni rivelate. In secondo luogo era
necessario che la Specie Umana si liberasse dell’oppressione della
pulsione di morte. Infine era necessario superare la ragione per diventare
circostante attraverso la relazione noumenica oggettività-soggettività.
Questo non è
ancora stato possibile. Nella religione romana scopriamo come la resistenza del
lato femminile della specie fosse in relazione con una serie di Centri di
Energia Vitale che ne hanno sempre impedito il completo assoggettamento. Dal
punto di vista della magia e della Stregoneria sicuramente la relazione Essere
Umano femminile e circostante era assai più viva che non in molti altri percorsi
religiosi. Non che questo fosse ottimale, non lo è oggi e saranno necessari
molti cambiamenti affinché sia possibile migliorare la situazione, ma era un
processo in divenire. Era un processo la cui evoluzione e il cui sviluppo fu
troncato prima dal dio-imperatore e definitivamente dall’avvento degli
adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra.
Il primo
centro di Energia Vitale da prendere in considerazione è Diana. Diana è il
principio femminile della vita. E’ la forza del divenire dell’Essere
Natura. E’ la sua germinazione dall’Essere Terra. Diana è la
protezione dell’Essere Femminile di ogni specie e quando una specie non è
divisa in maschili e femminili Diana è la forza del divenire della specie
stessa. Diana è il principio della vita che affronta le contraddizioni
dell’esistenza per fondare il proprio divenire eterno. Gli occhi di Diana
sono gli occhi del Drago, di ogni Drago che l’immaginazione riesce a
descrivere quando è ammantato dal furore.
All’interno
della Specie Umana Diana si ammanta delle vesti della Furia e della pazienza
dell’Essere Cane. All’interno della Specie Umana Diana deve
vedersela con la pulsione di morte e col terrore dei maghi neri. Deve vedersela
con chi intende distruggere il lato femminile della Specie.
Diana non
media la propria condizione. La subisce come impostura educazionale e tenta di
sradicarla facendo leva sulle contraddizioni dell’esistenza. La lotta di
Diana è la lotta dell’intera Specie. Il tentativo di trasformare il
divenire eterno da divenire sporadico di pochi individui a patrimonio ovvio e
normale della specie. Il messaggio di Diana si espande e si contrae a seconda
dei momenti storici, ma è fortemente radicalizzato nell’Essere Umano
femminile che nonostante la forza coercitiva dei maghi neri trova le sue
espressioni per far germogliare la pianta del suo divenire. La forza di questa
germinazione è Diana. I suoi atti non sono sempre “moralmente
belli”, i suoi atti spesso si ammantano della ferocia con la quale a
Diana i maghi neri hanno imposto sottomissione.
Nell’antica
religione Romana Diana era la luce del divenire del Sistema Sociale. Quella
luce gli imperatori-dio dovettero appannare smorzandone il ricordo e la
percezione, ma il rito nel bosco di Ariccia arrivò fino all’avvento del
cristianesimo. Diana insegnava agli Esseri Umani che un Sistema Sociale in cui
una parte degli Esseri erano emarginati non aveva futuro. Libertà può essere
considerato anche Epiteto di Diana. Non solo si esalta nel suo giorno il ruolo
dello schiavo in quanto Essere Sociale (è schiavo, ma ciò non significa che non
sia intelligente, che non possa governare la città; ciò che non sarà mai più
possibile con l’avvento del cristianesimo) ma Diana preme per la Libertà
di ogni aspetto sociale. E’ necessario ricordare che prima dell’avvento
del cristianesimo a Roma c’erano voci “autorevoli” che
predicavano la necessità dell’abolizione della schiavitù (è da ricordare
Seneca che opponendosi alla schiavitù sosteneva che la Natura ha dato a tutti
la stessa origine, lo stesso fine e lo stesso spirito di socievolezza e
affermava che la libertà dell’anima non può mai esprimersi in uno
schiavo) e questa non venne abolita interrompendone i processi in corso per
rispondere agli interessi e alle necessità schiavistiche dei cristiani. Ma
Diana non demorde. Aspetta i momenti propizi per allargare gli spazi sociali.
Con ben diverse motivazioni avviene l’abolizione della schiavitù negli
Stati Uniti. Non per ragioni morali; ma le ragioni morali come maschera degli
interessi economici e coercitivi dell’industria degli stati del nord
bisognosa di manodopera (schiavi) a basso costo che l’abolizione della
schiavitù negli stati del sud avrebbe loro messo a disposizione. Non importano
le motivazioni attraverso le quali si cerca la costruzione sociale di Libertà!
L’uscita dalla pulsione di morte è un grande impegno e attraversa
mutamenti che spesso nulla hanno a che vedere con la morale coercitiva imposta
dagli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra.
Diana è il
principio femminile che pregna l’universo; Bona Dea è il principio
femminile come manifestazione e relazione sociale. Bona Dea è il principio
femminile quale adattamento sociale dell’Essere Umano femminile sul quale
costruire un cammino di libertà. Bona Dea dice: “Essere Umano femminile
questi sono i tuoi diritti sociali; questa è la tua relazione all’interno
dello specifico Sistema Sociale in cui vivi. Da qui non devi arretrare. Non
devi rinunciare a ciò che hai. Devi allargare i confini della tua libertà.
Allargando i confini di libertà nel tuo Sistema Sociale aiuti ad allargare la
libertà di ogni altro Essere Umano femminile in ogni altro Sistema Sociale;
aiuti ad allargare lo spazio di libertà di ogni altro Essere a qualsiasi
settore sociale appartenga!”. Bona Dea è odiata da Ercole. Ercole non
tollera il divieto di partecipare ai riti del tempio. Non tollera
l’esclusione. Egli il “maschio” fra i “maschi”,
il prototipo della “virilità” fatta Comando Sociale non tollera
l’esistenza di una relazione fra gli Esseri Umani femminili e un Centro
di Energia Vitale dal quale costoro possono trarre vigore e forza per fondare
il proprio divenire. Perché Ercole è geloso? Perché la sua possenza copre la
sua pulsione femminile ed egli ha paura dell’Essere Umano donna in quanto
avrebbe desiderato essere donna! Ercole mette in mostra i suoi muscoli in
quanto non può mettere in mostra la sua vagina!
Bona Dea
alimenta il divenire dell’Essere Umano femminile all’interno del
Sistema Sociale in cui si trova. E’ la “Dea Buona” che aiuta
a superare il grigiore della quotidianità alimentando il desiderio della
trasformazione. Ogni trasformazione nel segno della Libertà!
Nella luce
del mattino c’è Mater Matuta con cui gli Esseri Umani femminili
costruiscono una relazione fin dal primo istante dall’uscita dalla vagina
della loro madre. Mater Matuta è un centro di Energia Vitale che accompagna
l’Essere Umano femminile verso le sue trasformazioni. Ogni volta che una
“divinità” viene accostata a Giano indica un mutamento per
affrontare il tempo mentre viene incontro. Non a caso Mater Matuta viene
rappresentata come la grande madre. Una madre che supera la madre: la madre
come protezione al divenire della Specie Umana. Mater Matuta allunga la sua
mano su tutti coloro che hanno necessità per fondare il divenire della specie.
Non è la madre che partorisce: Mater Matuta è la madre che si prende cura di
fondare il futuro della specie. Mater Matuta non nutre e alimenta il divenire
dei propri figli, ma si prende cura anche dei figli che incontra per strada e
hanno bisogno di aiuto per fondare il proprio futuro. Mater Matuta non è furba.
Non coltiva la carità; non è caritatevole! Mater Matuta agisce in funzione
della fondazione del divenire della specie in quanto quel divenire rappresenta
il proprio divenire. E’ il potere femminile dell’Essere Natura: una
sua espressione. A volte il condizionamento educazionale tende a spegnerlo e
prende forma la carità tipica dei coltivatori di morte cristiani. La carità è
l’arte di continuare a seminare miseria coltivando e allevando le
condizioni attraverso le quali la miseria si forma e si annichiliscono tutte
quelle forme di reazione attraverso lo stato di miseria. L’azione di
Mater Matuta è la costruzione dell’individuo momentaneamente in
difficoltà. E’ quella forza che aiuta a crescere, ad estendersi nel
circostante, a sviluppare la conoscenza e la consapevolezza attraverso le quali
fondare il proprio divenire. Mater Matuta è una forza di conservazione. Ogni
volta che scoppia una guerra fra religioni monoteiste Mater Matuta agisce per
salvare il salvabile. Piccole grandi donne che si trascinano i propri figli
lungo le strade della disperazione tenendo accesa la scintilla del divenire.
Dando quanto hanno affinché non muoia il Principio Speranza. Eppure in ogni
specie dell’Essere Natura accade che la distruzione costringe Mater
Matuta a salvare la fondazione del futuro della specie. Soltanto nella Specie
Umana, la pulsione di morte come espressione delle religioni monoteiste, tende
a distruggere il divenire della specie trasformandone il divenire in allevamento
del bestiame umano assoggettandolo al Potere di Avere. Soltanto nella Specie
Umana Mater Matuta è costretta a coltivare un divenire sempre in pericolo. Il
Potere di Mater Matuta è un potere che pervade la Specie Umana impedendogli il
rattrappimento. Pervade l’Essere Umano femminile portandolo a guardare,
sempre e comunque, il tempo mentre gli viene incontro.
Giunone
riassume aspetti di tutti i Centri di Energia Vitale precedentemente esposti.
In alcune epoche, e in alcune città, li sostituisce e si sovrappone. A sua
volta “genera” altri aspetti che si fondono con Vesta. E’
attraverso la figura di Giunone, una figura imperiosa, che attraverso il
sincretismo con la figura Era si impone nell’impero come imperatrice e
padrona dell’ “Olimpo” divino accanto a Giove trasformato nel
greco Zeus. Il Centro di Energia Vitale Giunone è imperioso! E’ il
principio di imposizione sociale dell’Essere Femminile. L’Essere
Femminile come imperio nel quotidiano. L’Essere femminile emarginato nella
gestione sociale impone sé stesso nella gestione familiare. Giunone è un
aspetto imperioso. Se Diana è il potere e la determinazione del divenire
dell’aspetto femminile nella Natura come riaffermazione di sé stesso,
Giunone è l’aspetto femminile quando aggira gli ostacoli sociali per
ritagliarsi uno spazio di sopravvivenza. L’imperio di Giunone non ha
nulla da invidiare a Diana. Diana lancia le sue frecce per imporre la libertà
dell’aspetto femminile della vita combattendo contro le pulsioni
femminili degli Esseri Maschili. Diana è l’essenza del divenire
femminile. Giunone è l’Essere femminile, la “donna” che si
ricava il proprio spazio nel suo quotidiano partendo dalle sue possibilità e
dal suo divenuto. Giunone è l’individuo donna nelle relazioni sociali e
fondante il proprio divenuto Giunone è ogni Essere Umano femminile nel momento
stesso in cui costruisce il divenire agendo all’interno delle condizioni
nelle quali si trova a vivere. Giunone rappresenta i cicli lunari, simbolo
proprio dell’Essere Umano femminile, rappresenta la Juno (il doppio
dell’Essere Umano femminile) mentre cresce e si sviluppa, rappresenta le
relazioni sociali cui l’Essere Umano femminile attende. Giunone non è
solo un Centro di Energia Vitale del lato femminile della vita, ma è il lato
femminile della vita fatto Essere Umano. A questo centro di Energia Vitale
possono accedere soltanto gli Esseri Umani femminili mentre costruiscono il
loro divenire nel quotidiano. Questo centro di Energia Vitale femminile
soccorre, fondendosi, ogni Essere Umano femminile mentre costruisce nel
quotidiano. Giunone è un Centro di Energia Vitale facilmente manipolabile sia
negli intenti che nei fini dalla ragione del Comando Sociale. Di Giunone se ne
fà una “regina”. In realtà Giunone è parte importante del principio
femminile della vita, della sua spinta per fondare il suo divenire pregnando
ogni Essere femminile o generatore. Questa forza agisce e modifica il cielo col
quale si unisce per dar vita al processo formativo dell’Essere Natura. Si
può affermare che Giunone si unisce a Giove dando vita alla Coscienza di Sé
dell’Essere Natura e a tutti i processi di trasformazione. Questa dualità
può facilmente essere personificata, umanizzata e utilizzata dal Comando
Sociale per alimentare la sottomissione e la coercizione. Questo accade non
tanto per le figure o i Centri di Energia Vitale che rappresentano, ma per i
bisogni della pulsione di morte di trovare metodi e trucchi attraverso i quali
sottomettere gli Esseri Umani.
Nella
religione Romana ci sono molti Centri di Energia Vitale il cui scopo era quello
di impedire al Sistema sociale di distruggere o danneggiare il divenire degli
Esseri Umani femminili. Questi Centri da un lato fungevano da Guardiani degli
Esseri Umani femminili e dall’altro tracciavano la rotta attraverso il
quale costruire il divenire del lato femminile della vita. Non è ritagliandosi
uno spazio all’interno del Potere di Avere che l’Essere Femminile
conquista una migliore trasformazione verso il suo divenire eterno, ma
allargando gli spazi attraverso i quali fondare la costruzione della propria
Conoscenza e della propria consapevolezza. Così facendo l’Essere Umano
femminile allarga gli spazi della Conoscenza e della Consapevolezza per
l’intera specie. Non si tratta nemmeno di imporre un modello sessuale. Si
tratta di garantire ogni espressione della vita, in particolare la libertà
sessuale individuale, come unica premessa attraverso la quale costruire la
libertà sociale. Quando si dice di garantire la piena libertà sessuale nei
rapporti individuali si tratta di costruire un processo di Conoscenza e
Consapevolezza che non faccia della criminalizazione dei rapporti la centralità
della repressione. E per criminalizzazione dei rapporti si intendono ogni tipo
di rapporti sessuali seguendo le specifiche inclinazioni. Questo processo di
trasformazioni è possibile soltanto se la sua centralità avviene
sull’Essere Umano femminile e si cessa di considerare questo merce di
scambio sociale. I rapporti sessuali sono spesso merce in quanto la struttura
sociale impone di considerarli merce attraverso la quale esercitare il proprio
dominio e non soltanto rapporti sessuali. In altre parole, parlando da Essere
Umano maschile, si considera socialmente il rapporto sessuale non come una
relazione più o meno lunga fra persone sensuali, ma espressione di un tentativo
di appropriazione dell’individuo. In altre parole non si ha un rapporto
sessuale ma si attua un tentativo, attraverso il rapporto sessuale, di
appropriazione del partner o dei partner. Si può dire che all’interno della
relazione sessuale, che è una relazione fra Poteri di Essere, si introduce una
variabile del Potere di Avere che non solo si esercita all’interno del
rapporto ma tende ad estendersi ad ogni settore dell’esistenza. Così ogni
pulsione sessuale non si esprime in quanto tale, ma in quanto bisogno di
possesso mettendo in atto tutta una serie di strategie attraverso le quali
trovarsi in una posizione socialmente vantaggiosa rispetto ad
un’eventuale concorrenza.
Caca si
potrebbe considerare il referente femminile di Honos: fedeltà si deve solo a sé
stessi, al proprio divenuto e a nessun padrone. Fedeltà si deve soltanto al
fuoco che arde dentro il proprio cuore e non ad imposizioni sociali. Caca è
ribellione alle imposizioni. Caca è il diritto di commettere tutti gli errori possibili
come espressione delle proprie passioni. Caca fonda il proprio divenire in base
a sé stessa, al proprio piacere rigettando le tradizioni. Non si ritiene
padrona delle tradizioni, ma non tollera che le tradizioni siano tali da
uccidere il fuoco che arde dentro il cuore femminile. La paura
dell’errore, la paura del non conformismo non fermano Caca. Caca agisce.
Forse paga il suo errore ma agisce secondo i propri impulsi e quando paga il
proprio errore non lo paga all’interno del Potere di Essere di cui
l’impulso è espressione, ma lo paga in base al Potere di Avere che
quell’impulso voleva dominare e comandare per soddisfare i propri
bisogni. Così Caca aiuta gli Esseri Umani femminili ad essere uguali a sé
stessi, ai propri bisogni, al proprio divenuto e quando è possibile a sottrarsi
alle imposizioni sociali. Carmente è una figura importante. Carmente non è un
Centro di Energia Vitale è un Essere Umano. Uno di quegli Esseri capaci di
afferrare l’attimo in cui vivono ed agire in funzione della fondazione
del divenire. Carmente era un’indovina, in realtà Carmente è molto di
più: Carmente è una Strega. E’ una Strega nel senso reale del termine.
Ella accetta di aiutare gli altri Esseri Umani femminili durante il parto. Il
suo Potere di Essere è tale da poter affrontare quella mansione al meglio. La
mansione di levatrice la porta a sviluppare il suo Potere di Essere. Ella
diventa uno con la sua mansione e attraverso quel fare riesce a soggettivare
l’oggettività riuscendo a prevedere i mutamenti e a tradurli inserendoli
nel descritto della ragione. Carmente sta alla nascita come Mamurio sta
all’artigianato. Entrambi hanno sviluppato la magia attraverso il fare.
Entrambi sono diventati uno attraverso il loro percorso. Se Mamurio diventa
colui che viene cacciato in quanto un Sistema Sociale ha paura del Potere di
Essere dei suoi artigiani (operai), Carmente viene onorata per quanto ha
insegnato. Ella ha affrontato la nascita degli Esseri e ha insegnato come va
affrontata la nascita. Il suo intervento non è assoluto, ma era in grado di
garantire un numero notevole di successi. Carmente era diventata la sua magia;
la magia era Carmente. Carmente era la nascita; la nascita vista
dall’Essere Umano. Ella era il lato umano della nascita. Carmente, in
questo, era diventata Giunone, Diana e Bona Dea e trasferiva questo Potere di
Essere nella propria specie. Così Carmente viene onorata come Giunone e Diana:
ella è il lato umano di Giunone e Diana. Nel tempio entrano solo Esseri Umani
femminili: sono loro che partoriscono. Nel suo tempio è vietato introdurre
cuoio: la vita non si può imprigionare, legare o impedire! Riuscire a vivere
oltre il parto! Questo è il messaggio di Carmente. Questo è il significato del
divenire che Carmente inserisce nella specie. “Partorirai con dolore”
dice il macellaio di Sodoma e Gomorra maledicendo gli Esseri Umani e la donna
(di cui aveva paura) in modo particolare. Carmente non ci sta! Forse non riesce
a eliminare il dolore ma aiuta ad attenuarlo. Quando i cristiani domineranno
Carmente agirà sui mutamenti per portare gli Esseri Umani a diminuire il
dolore. Si era fatto Carmente Sommelweis Iniatius Philip quando a Vienna impose
di lavarsi le mani prima di assistere al parto dopo aver sezionato cadaveri. Le
sue affermazioni vennero derise dai cristiani! Essi erano i detentori della
parola divina! I cristiani odiavano Carmente! Il disprezzo che i cristiani
hanno sempre avuto per l’Essere Umano femminile è paragonabile solo a
quello di Gesù di Nazareth per chi non si prostrava ai suoi piedi!
Come nessun
uomo poteva entrare nel tempio di Carmente così nessun uomo poteva accedere al
culto di Dria. Dria era un guardiano del divenire femminile. Veramente era un
Guardiano del divenire umano, solo che nel lato femminile raggiunse una
grandezza che nessun Essere Umano, forse a parte qualche Stregone, poté
raggiungere. Dria è parte integrante dello sviluppo femminile. Dria è il fare
attraverso il quale si manifesta pudore e modestia. Manifestando pudore e
modestia non si mette in allarme chi fà dell’apparenza l’arma
attraverso la quale dominare gli Esseri Umani. Il divenire deve essere
costruito Dria è un Guardiano che aiuta a costruire il futuro evitando che la
ferocia del momento si abbatta sugli Esseri Umani femminili. “Ha da
passa’ a nottata” diceva un “amico”, “attendi un
momento migliore!” dice Dria. Gli uomini erano esclusi da quel culto.
L’aspetto relativo alle necessità femminili che Dria esprimeva era
prioritario!
Un altro
potere femminile era Fauna. Un centro di Energia Vitale individuato attraverso la
percezione. Fauno è l’Essenza degli Esseri Animali all’interno
della Natura e possiede tutte le caratteristiche di ogni Essere Animale
all’interno della Natura. Fauna è Fauno visto con gli occhi di un Essere
femminile. Fauno in realtà non è né maschio né femmina. Le caratteristiche sono
rappresentate da chi guarda. Dai suoi occhi e dalle sue predilezioni. Quando
Fauno è guardato da occhi femminili questi vedono Fauno come Essere femminile.
Il dominio nella società romana era maschile come in quasi tutti i Sistemi
Sociali dell’epoca, eppure nel Sistema Sociale romano c’erano occhi
femminili che spaziavano alterando la percezione ed erano in grado di esprimere
un Potere di Essere sufficientemente forte per immettere nel Sistema Sociale
quanto riuscivano a percepire. Così Fauna è rimasta ad indicare come il lato
animale dell’Essere Natura sia caratterizzato al femminile. Così Fauna
esprime quanto di femminile e di desiderio c’è nella sessualità
femminile. La sessualità è un Potere di espressione nell’esistente e i
cristiani non hanno mai avuto il diritto a limitarla. Usavano la forza e la
violenza esattamente come in questo momento la stanno usando imitati dai
Talebani che appena occupata Kabul hanno impiccato gli uomini di cui hanno
paura e impedito l’accesso alle scuole alle bambine mettendo le donne
sotto chiave. Quale miseria pur di spacciare eroina. Eppure, anche se questi
ultimi intendono lapidare qualunque donna pratichi rapporti sessuali, Fauna
spinge affinché la libertà non venga dimenticata. Fauna è una delle essenze
umane. Non è solo un Guardiano della pratica umana, Fauna è l’Essere
Umano sensuale nel Sistema Sociale in cui vive. Fauna è l’Essere Animale
della Natura. Fauna abita nei geni degli Esseri Umani. Nessun adoratore del
macellaio di Sodoma e Gomorra riuscirà a distruggere Fauna dal cuore degli
Esseri Umani!
Fauna è la
ricerca della soddisfazione del bisogno sessuale dell’Essere femminile;
la sua percezione del mondo animale. Grane è l’Essere Umano femminile che
difende sé stesso dall’assolto coercitivo delle Strigi: di ogni Strige
sociale. Grane è una figura che si fonde con Carna e con altre. Tutte le figure
legate a Giano guardano il tempo che viene incontro. Grane è l’Essere
Umano femminile mentre guarda il tempo che viene incontro e difende il proprio
divenire dall’attacco delle Strigi; Carna è l’attimo presente che a
sua volta difende la fondazione del futuro nel presente dall’assalto
delle Strigi della sottomissione e della coercizione. Vi sono diverse figure
che indicano lo stesso aspetto o aspetti leggermente diversi della fondazione
del divenire umano. Ma mentre Giano fonda il divenire in funzione del tempo che
viene incontro le singole figure dipingono un tempo che viene incontro per ogni
fare dell’Essere Umano e dell’Essere femminile in particolare. Il
fare di Giano in relazione al tempo si trasforma, attraverso le varie figure a
lui riferite, in magia nel fare quotidiano. Giano lo si scorge nei grandi
eventi, ma i grandi eventi della vita sono le specifiche attività quotidiane
che preparano l’Essere ad affrontare il grande evento. Non è nel grande
evento che si esprime la magia. Il grande evento esprime una situazione chiave
del divenire umano soltanto perché il divenire umano è stato fondato attraverso
la trasformazione magica di ogni singolo evento in ogni singolo istante del
vivere quotidiano. Difendersi dalla coercizione e dalla sottomissione è
attività costante. E’ attività quotidiana. Questo indica Grane, Carna e
altre. La difesa avviene tramite l’Attenzione in ogni attimo
dell’esistenza rappresentata dal bastone dell’Essere Biancospino.
Interciduca è
un Guardiano dell’Essere Umano femminile che agisce nella relazione fra
Esseri Umani Maschi ed Esseri Umani femmine quando si concedono. Agisce
all’interno della relazione sociale e si alimenta quando l’unione
avviene con un’unica armonia. Non è l’armonia dei coniugi che
agiscono secondo l’unica volontà, è l’armonia del primo impatto; è
l’armonia dell’impostazione della relazione; è la costruzione
dell’armonia nella formazione di un unico piacere sessuale. Interciduca è
un Guardiano sia maschile che femminile, ma dal momento che l’imposizione
sociale impone all’Essere Umano femminile assoggettamento nella relazione
è diventato un Guardiano femminile per ridurre l’assoggettamento. Interciduca
viene sconfitto nello stupro. Viene sconfitto quando la relazione sessuale
avviene con violenza e con sottomissione. Interciduca viene sconfitto quando
all’interno della relazione viene imposta la relazione attraverso il
Potere di Avere anziché il Potere di Essere. Cosa perde chi si impossessa di un
altro Essere? Perde i vantaggi della relazione. Perde i flussi di Energia
Vitale. Perde esaurendo sé stesso. La fobia porta all’annientamento
dell’individuo cui appartiene; il possesso attraverso la violenza
distrugge il possessore in quanto verso di lui non fluiscono linee di Energia
Vitale. Egli può stuprare il circostante perché non è in grado di costruire
nessuna relazione col circostante che non sia quella attraverso la quale egli
saccheggia il circostante. Così Interciduca diventa violenta con il
violentatore. Interciduca stronca ogni possibilità di relazione costruendo le
premesse per la distruzione di quell’Essere. Solo che i tempi di
Interciduca sono quelli dei mutamenti e nel frattempo il violentatore può
continuare a saccheggiare il circostante e deve essere fermato da interventi
più immediati. Interventi che servono per fermare il violentatore e a
distruggere le cause che lo hanno prodotto, non che servano per limitare o
danneggiare i rapporti sessuali per impedirli e gestirne le fobie. Agire nei
mutamenti ed agire nell’immediato è una dicotomia che un Essere Umano
deve prendere in considerazione quando affronta il futuro. Interciduca alimenta
il fare che ne produce la reazione articolandolo nei mutamenti e facendolo
esplodere nell’immediato.
Dove conduce
il divenire femminile? Per quale motivo l’Essere Umano femminile deve
fondare sé stesso? Per lo stesso motivo per cui agisce un Essere Umano
maschile: sviluppare il dio che cresce dentro di sé, il suo corpo luminoso, la
sua Juno. Juno è ciò che è Genio per gli Esseri Umani maschili. L’uno e
l’altro nome sono distinzioni sociali di uno stesso divenire; di uno
stesso fine: sono la stessa cosa! I percorsi attraverso i quali svilupparli sono
caratterizzati dalle diverse pulsioni sessuali, ma tolto questo non esiste
nessuna differenza. Questo vale per ogni altro Essere Umano con pulsioni
sessuali diverse. Le specificità sono caratteristiche del divenire soggettivo.
Juno è un aspetto dell’Essere Giunone. Giunone è l’Essere Umano
femminile mentre marcia mutamento dopo mutamento per diventare eterno e Juno è
l’essenza e il fine di questo divenire. Dunque Juno è Giunone esattamente
nel momento stesso in cui un Essere Umano si fà Giunone reclamando il proprio Potere
di Essere per fondare il proprio divenire. Juno era rappresentata come una
fanciulla alata con ali di farfalla o di pipistrello. Il divenire
dell’Essere Umano femminile si costruiva attraverso il sognare o
attraverso la magia del quotidiano. Il Sognare era rappresentato dalla ali
dell’Essere Pipistrello; le ali di farfalla rappresentavano lo sviluppo
dell’Essere Umano femminile attraverso la magia esercitata nel
quotidiano. Entrambi avevano le ali per volare nell’infinito dei mutamenti.
Juno era il
fine del divenire dell’Essere Umano femminile Mana era il benessere
fisico attraverso il quale quel divenire poteva essere costruito. Il benessere
fisico femminile era particolare. Il benessere non veniva curato attraverso
l’esercizio fisico che era appannaggio degli Esseri Umani maschili. Il
deterioramento fisico prodotto dalle gravidanze danneggiava il corpo fisico
femminile molto di più di quello maschile. Era importante il benessere fisico.
Era importante proseguire nella sequenza dei mutamenti. Mana aiutava
l’Essere Umano femminile a imparare dalle erbe e dal circostante per
ricostruire il proprio benessere. Proprio perché l’Essere Umano femminile
è sottoposto a deterioramento fisico in seguito alle gravidanze (a quei tempi
le condizioni di vita erano cattive per tutti, non c’erano
contraccettivi, e le morti per parto erano frequentissime) e ai frequenti
malesseri da mestruazioni (inconcepibili dagli Esseri Umani maschili)
percepisce come ovviare questo attraverso l’uso di erbe e l’uso del
sognare. Mana è un Centro di Energia Vitale al quale gli Esseri Umani femminili
attingono per ripristinare il proprio benessere fisico. La percezione del
circostante è essenzialmente femminile, non tanto perché solo gli Esseri Umani
femminili percepiscono il circostante, ma perché, attraverso il rivolgimento
dell’Energia Vitale avvenuto attraverso le mestruazioni entra in armonia
col circostante sia che pratichi la magia (alterazione della percezione) sia
che vivendo dia ascolto alla sua intuizione. L’Essere Umano femminile è
molto legato all’Essere Natura perché esprime, all’interno del
genere umano, la sua pulsione fondamentale: generare per continuare i
mutamenti; ottenere e mantenere benessere per continuare a sviluppare i
mutamenti. Il curarsi con le erbe è effetto della ricerca degli Esseri Umani
femminili la cui conoscenza è stata rubata dai cristiani, trasformata in Potere
di Avere per mettere in ginocchio gli Esseri Umani. Mana è un Centro di Energia
Vitale che si nutre e si sviluppa della tensione emessa dall’Essere Umano
femminile nell’esercizio della sua volontà e delle sue determinazioni per
ripristinare il proprio benessere fisico. Questo sforzo oggi è stato
annichilito. Ma non completamente; resiste ancora in molte zone. Peccato che i
cristiani abbiano oscurato questo fare con i loro ciarlatani: coloro che
trasformano il Potere di Essere in Potere di Avere come specchio della loro
vuotezza.
L’Essere
Umano femminile non soltanto partorisce i futuri Esseri Umani ma si assume il
compito affinché costoro crescano a sufficienza per poter camminare con le loro
gambe, con le loro forze. I Sistema Sociali delegano all’Essere Umano
femminile queste incombenze. Relegando queste incombenze all’Essere Umano
femminile il Sistema Sociale tende a sottrarsi dalla sua responsabilità nella
fondazione individuale del proprio futuro. A Roma in realtà così non era, ma il
ruolo femminile era fondamentale nella crescita dei figli e il tentativo di
scaricare la responsabilità del proprio divenire sulle spalle dell’Essere
Umano femminile impedendogli di intervenire nelle questioni sociali fu
accentuato e radicalizzato dai monoteisti adoratori del macellaio di Sodoma e
Gomorra. Così Rumina è un Centro di Energia Vitale a cui gli Esseri Umani
femminili attingevano per rinnovare la propria Energia Vitale in funzione della
possibilità di portare allo sviluppo il bambino che era nato. Rumina non è solo
un Centro di Energia Vitale relativo agli Esseri Umani è un Centro di Energia
Vitale che appartiene al divenire dei mammiferi come Esseri della Natura. Un
centro costituitosi nel momento in cui i mammiferi cominciarono ad occupare la
superficie del pianeta. Rumina è un potere dell’Essere Natura attraverso
il quale questo si garantisce la continuità del proprio divenire!
Stimula è uno
di quei Centri di Energia Vitale con il quale ci si può relazionare partendo da
angolazioni diverse e da diversi presupposti. E’ un Centro di Energia
Vitale che si nutre e si sviluppa attraverso l’Energia Vitale del
“risveglio” di ogni Essere in ogni effetto nella fondazione del
proprio divenire. Risvegliare la passione quando il grigiore della
sottomissione cade sul cuore degli Esseri Umani. Stimula vive di questo. Degli
Esseri Umani in particolare in quanto costoro, più d’ogni altro, tendono
a sottomettersi agli Esseri malati di Energia Vitale stagnata. In questo
paragrafo, in particolare, voglio ricordare che Stimula agisce affinché la
passione degli Esseri Umani femminili si risvegli quando le condizioni sociali
le hanno ridotte a nulla. Quando le passioni femminili si risvegliano, spesso,
gli Esseri Maschili del Sistema Sociale sono pronti a definirle con aggettivi
dispregiativi. Per loro la sottomissione deve essere assoluta, totale,
dimostrata continuamente. Stimula agisce affinché la ribellione
dell’Essere si presenti e in particolare stimola il piacere e il
desiderio sessuale. Risveglia il piacere del sesso quando tutto sembra scontato
o morto. Stimula è un cacciatore d’agguato che assale gli Esseri Umani
femminili mettendoli davanti ad altre passioni quando sono rassegnate e
disperate. Spesso, grazie all’agguato che loro tende Stimula, ritrovano
un vigore che sembrava spento e perduto. Stimula è un cacciatore
d’agguato dell’Essere Natura messo a difesa del divenire degli
Esseri Umani. Risvegliare la passione, risvegliare il desiderio. La tensione
per l’ultima sfida, per l’ultimo combattimento dopo
un’esistenza di sconfitte e sottomissioni all’interno del Sistema
Sociale: giocarsela! Il potere di Stimula è il Potere di Essere dell’Essere
Natura, è la sua tensione verso il divenire, è una delle protezioni che
l’Essere Natura dà all’Essere Umano affinché non soccomba alla
pulsione di morte.
Virago è un
aspetto della ricerca. Virago è un modo attraverso il quale l’Essere
Umano femminile si pone davanti alla vita. Virago è la capacità
dell’Essere Umano femminile di concentrare tutto sé stesso, tutta la
propria volontà e le proprie determinazioni per raggiungere un fine. Il fine è
sempre quello: lo sviluppo del divenire dell’Essere Umano in funzione e
in armonia con lo sviluppo dell’Essere Natura. Virago è l’aspetto
femminile della volontà e della determinazione. Quell’aspetto che con
disprezzo gli Esseri Umani assoggettati al Potere di Avere chiamano
mascolinità. L’uso della volontà e della determinazione nel Sistema
Sociale, secondo il Potere di Avere, appartengono all’Essere maschile
mentre si appropria del ruolo che il dominatore gli assegna al fine di
continuare ad esistere come dominatore. Per il Sistema Sociale non esiste
volontà e determinazione se non per servirlo meglio e con più determinazione.
Virago indica che l’essenza femminile della vita non si può permettere di
scorrere semplicemente ma deve reclamare il proprio diritto di scorrere davanti
all’intero universo. Deve reclamare il diritto all’esistenza
reclamando il proprio Potere di Essere. Così è anche per il Sapere e la
Conoscenza. Non si può semplicemente distribuirlo o prenderlo, ma si deve
reclamare il diritto a distribuirlo e il diritto di prenderlo. Reclamare il
diritto, rivendicare il diritto attraverso la concentrazione della propria
volontà e delle proprie determinazioni è Virago quando stringe i denti e i
pugni nell’Essere Umano femminile. Si fà Virago ogni Essere Umano
femminile mentre rivendica il diritto al proprio sviluppo, al proprio Sapere e
alla propria conoscenza. Il Sistema Sociale deve essere felice della
determinazione dell’Essere Umano femminile, questo gli consente di
sviluppare sé stesso per diventare eterno.
L’Essere
Umano femminile come Essere subalterno nella relazione sociale. Essere Umano
femminile come oggetto nella relazione famigliare. Essere Umano ceduto in
funzione della riproduzione. L’unica funzione che gli si riconosceva e
alla quale il cristianesimo volle relegarlo. Essere Umano costretto a vivere in
funzione di un proprio organo. Annullamento della persona, dei desideri, dei
bisogni in funzione di una verginità che consentisse all’Essere Umano
maschile, parte integrante del Potere di Avere, di usarlo in funzione di sé.
Certamente Volumna e Volumno agivano affinché entrambi agissero con la stessa
volontà in funzione dello stesso fine. Ma quanti timori c’erano il primo
giorno di nozze o il primo giorno dell’appropriazione (o della violenza
se si vuole). Virginale è un centro di Energia Vitale che permette agli Esseri
Umani di affrontare quel primo scontro. Virginale è un Centro di Energia Vitale
il cui scopo è quello di portare l’Essere Umano femminile a superare la
dipendenza dal proprio organo; dalla gestione sociale del proprio organo.
Virginale è un Guardiano che tende a liberare l’Essere Umano femminile da
una costrizione morale il cui scopo è sottometterlo. Virginale è un centro di
Energia Vitale che non si preoccupa delle contraddizioni che genera nei singoli
Esseri Umani; o questi hanno la forza di affrontarle o periscono soffocati dal
loro peso. Virginale non può permettere la sottomissione e la coercizione
attraverso la sottomissione al proprio sesso. Virginale è un sussurro di
libertà. Un sussurro di coraggio che penetra nel cuore degli Esseri Umani per
spezzare le catene che li bloccano.
Virginensis è
Diana, l’essenza femminile dell’esistenza, fatta Essere Umano
mentre alimenta il divenire e i mutamenti dell’Essere Natura. Il primo
contributo dell’Essere Umano all’Essere Natura. Spesso, troppo
spesso, l’ultimo contributo. L’essenza femminile è l’essenza
dell’Essere Natura. L’Essere Natura si riproduce attraverso
l’Essere Femminile. Mutamento dopo mutamento, generazione dopo
generazione, l’Essere Natura diventa eterno. Il primo parto per gli
Esseri Umani è sempre pericoloso. Da quando cessò la selezione degli Esseri
Umani nella Natura il pericolo è dietro l’angolo ogni volta che le
condizioni sociali peggiorano. Verginensis è Diana mentre affronta la
sofferenza e il dolore del proprio divenire. Perché ci vuole il coraggio, la
determinazione e la volontà di Diana per affrontare un parto come ultimo atto
della propria esistenza. Virginensis non è un Guardiano; Virginensis è un
Potere di Essere che spinge l’Essere Umano femminile ad affrontare la
riproduzione di sé stesso. E’ un Potere di Essere che protegge ogni
Essere femminile mentre affronta questo per consentirgli, nel limite del
proprio Potere di Essere, di continuare nella sequenza dei propri mutamenti per
diventare eterno. Intanto costui ha agito per permettere all’Essere Natura
di continuare nella sequenza dei suoi mutamenti. Ha forse partorito dolore?
Secondo i Buddisti si! Secondo la Natura il dolore è un aspetto su cui
l’Essere Umano è stato costretto a focalizzare la propria Attenzione. Il
dolore è parte dell’esistenza. Ma vi sono numerose sfaccettature del
dolore: la peggiore è l’impotenza generata attraverso un processo di
sottomissione. Dunque non viene partorito dolore ma una possibilità di Libertà.
A questo spinge Virginensis. Virginensis spinge nella ricerca della libertà
anche se questa ricerca avrà un fine fra dieci o cento generazioni. Importante
è che la disperazione e la sottomissione non si impadroniscano degli Esseri
Umani.
Parlare dei
Centri di Energia Vitale che agiscono per favorire lo sviluppo dell’Essere
Umano femminile in funzione del proprio sviluppo significa mettere in ordine
degli elementi attraverso i quali questo sviluppo avviene. Significa centrare
quei centri di Energia Vitale e quelle forze atte a determinare lo sviluppo
dell’Essere Umano femminile. Significa mettere ordine nelle
contraddizioni che distinguevano l’Essere Umano femminile
all’interno della società romana. Non è un lavoro semplice. La percezione
si ferma là dove i bisogni divergono. I centri Vitali femminili possono essere
raggiunti soltanto dagli Esseri Umani femminili, non per questo però devono
essere ignorati o sottovalutati. Il loro potere è il potere del circostante.
Dunque anche l’Essere Umano maschile, in quanto tale, deve accedervi se
non altro per riconoscerli. Attraverso essi egli contribuisce a fondare il
proprio divenire e a non sentirsi padrone del circostante liberandosi dalla
convinzione di essere il padrone dell’esistente a somiglianza di un
immaginario dio!
Marghera,
1996
Claudio
Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano
dell'Anticristo
P.le
Parmesan, 8
30175
Marghera – Venezia
Tel.041933185
E-mail: claudiosimeoni@libero.it