CIO’ CHE PORTA A...DIVENTARE ETERNI
NELLA RELIGIONE ROMANA
11)
CIO’ CHE PORTA A ......IL MOVIMENTO VERSO L’ETERNITA’
di Claudio Simeoni
Vai all'indice della Religione dell'Antica Roma: il contratto giuridico fra uomini e Dèi.
Il movimento,
in termini esoterici, è inteso come dilatazione del soggetto nello spazio. La
sua capacità di occupare lo spazio è un atto di magia nella misura in cui il
soggetto modifica sé stesso. In termini esoterici la modifica del soggetto
implica la modifica del gruppo e della specie. L’estensione del soggetto
nello spazio, la sua dilatazione, è la dilatazione della specie.
Si possono
osservare due tipi di movimento. Il movimento come dilatazione del Sapere e
della Conoscenza e il movimento inteso come spostamento fisico
dell’individuo. Entrambi i movimenti (la cui differenziazione è
assolutamente arbitraria) contribuiscono a sviluppare l’individuo
arricchendolo.
L’arricchimento
degli Esseri Umani di Sapere, Conoscenza e relazioni è la condizione
fondamentale attraverso la quale l’individuo sviluppa il proprio corpo
luminoso.
Al contrario
i cristiani e le religioni rivelate predicano la stasi. Il non movimento:
l’arrivo e lo stabilirsi nella “terra promessa”. Essere fermi
nella parola o nello spazio del loro dio. Questo è l’antitesi dello
sviluppo e della dilatazione dell’individuo. L’inizio del suo
chiudersi in sé stesso. La sua distruzione nella parola e nel volere di dio. La
rinuncia a proseguire nei mutamenti.
Il movimento
è comunque costruzione di sé stessi. E’ movimento il flusso della vita
che va dall’uscita dalla vagina della madre all’infinito dei
mutamenti. Se possiamo fare un parallelismo possiamo dire che la vita
dell’Essere Umano è come quella di un fiume. Entrambi sgorgano dalla
roccia come un piccolo rivolo, o come una carica di Energia Vitale iniziale. Si
arricchiscono e crescono durante il loro movimento: il loro divenire. Entrambi
crescono dilatando sé stessi in ogni direzione. Entrambi obbediscono alle
proprie specifiche necessità! Un fiume si adatta, sviluppandosi, in ossequio al
suo essere fiume (non può diventare montagna); un Essere Umano si adatta,
sviluppandosi, in ossequio al suo Essere Umano (non può scegliere di diventare
Essere Elefante o Essere Virus). Ognuno esercita la propria volontà
all’interno dell’adattamento soggettivo alle variabili oggettive.
Non è possibile uscire dal movimento dell’universo, nessuna Coscienza di
Sé lo può fare. Entrambi alla fine della loro corsa giungono al mare. Entrambi
sfociano nel mare. Entrambi gettano il potere accumulato nel corso della loro
esistenza nel mare dei mutamenti continuando le trasformazioni in maniera
diversa. Per la Coscienza di quel fiume (la sua acqua) non c’è più roccia
da scavare; per la Coscienza di quell’Essere Umano non ci sono più leggi
fisiche cui sottostare. Si potrebbe elencare i parallelismi, ma quello che mi
preme mettere in evidenza è il mutamento come elemento basilare della crescita
dell’Essere. La sua dilatazione in tutte le direzioni
dell’esistente.
Ogni azione,
quando è sorretta dall’intenzione e dalla determinazione, costituisce
emissione di Energia Vitale che quando viene accumulata costruisce un centro di
Energia Vitale il cui scopo è diventare eterno. L’Essere Umano parte dal
luogo in cui è nato e ritorna al luogo in cui è nato. Quando l’Essere
Umano parte dal luogo in cui è nato lo arricchisce sottraendo sé stesso.
Togliendo un qualcosa ad un insieme, l’insieme deve costruire un diverso
adattamento per sopperire alla mancanza della cosa sottratta. Grande o infimo
si determina sempre e comunque un processo di adattamento! Quando
l’Essere ritorna al luogo dal quale è partito non torna uguale a prima ma
torna diverso. Torna cresciuto e arricchito. Magari affamato, ma carico di una
nuova conoscenza, esperienza e consapevolezza. Poco o tanto che sia
quell’Essere riversa la propria conoscenza, la propria esperienza, la
propria consapevolezza (filtrata dalla sua soggettività) all’interno del
luogo al quale è arrivato. Quel luogo la recepisce (in base alla propria
soggettività e al proprio divenuto) e non è più l’insieme di prima, è un
insieme arricchito di qualche cosa.
Portunno è il
Potere di Essere generato da questa trasformazione. Da questo processo di
dilatazione degli Esseri Umani nel circostante. Portunno nasce da questo fare,
diventa un Centro di Energia Vitale e venerando questo fare lo coltiva, lo
stimola, negli Esseri Umani per poter continuare ad esistere e a crescere.
Quanti sono i Portunno? Molti e uno! Molti quanti sono i luoghi in cui
quest’esigenza si esprime e dove si formano Centri di Energia Vitale, uno
in quanto unica è la tensione e l’esigenza di formare questi Centri di
Energia Vitale da parte dell’Essere Umano. Un solo Portunno con molte
sfaccettature. Con molti mezzi attraverso i quali stimolare il divenire degli
Esseri Umani; il loro arricchimento attraverso l’andare e il venire
E’ come se un corpo sociale respirasse! Gli Esseri Umani escono e
rientrano come le particelle d’aria nei polmoni e attraverso questo
andare e venire arricchiscono il corpo sociale di nuovo ossigeno sotto forma di
informazioni, dati, scoperte ecc. ecc.. La stessa tensione prende molti nomi e
si aggancia a tensioni diverse esattamente come una cellula si aggancia in modo
diverso ad altre cellule. Così i Lari stimolano Portunno. Così le tensioni di
Mercurio stimolano gli Esseri Umani a farsi Portunno. In questo andare e venire
degli Esseri Umani si trova la tensione di Giano, la sua insistenza nel fissare
lo sguardo al tempo che viene incontro. Il partire da un luogo è costruzione
nel passato ma è finalizzato alla costruzione di un possibile futuro. La
partenza e il ritorno sono in funzione del futuro. In questo è Giano che si fà
Portunno. E’ la forza della fondazione del divenire alla base della
formazione del Centro di Energia Vitale Portunno. Quando ci potrà essere un
solo Portunno? Quando le tensioni del divenire degli Esseri Umani saranno uno
con la tensione fondante il loro divenire. Quando gli Esseri Umani potranno
esprimere bisogni simili nella fondazione del proprio divenire uscendo dalla
miseria in cui gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra li ha cacciati.
Il percorso per la costruzione del Centro di Energia Vitale Portunno si è
modificato. Non è più solo l’andare e il venire che crea conoscenza, ma è
anche la capacità degli Esseri Umani di selezionare la conoscenza e il sapere
in funzione della costruzione del loro divenire. Non è più sufficiente il solo
atto di andare e venire per venerare Portunno, ma è necessaria l’uso
della volontà e delle determinazioni soggettive per costruire il loro futuro.
La non conoscenza, la futilità della non informazione viene ammantata di aggettivi
e inganno facendola passare per alta cultura, alto sapere. Così distrugge la
possibilità di sapere e conoscenza degli Esseri Umani troncandone il rapporto
col mondo circostante. Non è più sufficiente la volontà dell’andare e
venire, è necessaria la volontà di determinare la qualità della conoscenza e
delle informazioni che si trasmettono nell’andare e nel venire. Quando le
conoscenze creano schiavitù e dipendenza non è Portunno che stimola
l’Essere Umano a costruire sé stesso, ma è l’onda nera della
pulsione di morte che cala sugli Esseri Umani. Il Portunno di Roma non è più il
Portunno di oggi, è cresciuto, si è modificato, abbisogna di nuovi apporti per
continuare il proprio sviluppo nella sequenza dei mutamenti.
Angerona,
inserita nel movimento, prende il significato di accumulare quanto si incontra
lungo il cammino. Solo il silenzio di chi percorre le strade del mondo permette
di compenetrare il mondo. La conoscenza raggiunge l’Essere Umano in ogni
momento del suo cammino. Lo compenetra. L’Essere Umano può assimilarla,
fagocitandola, o respingerla come inutile o non conoscenza. L’Essere
Umano, attraverso il suo divenuto, seleziona quanto incontra. Angerona lo aiuta
a chiudere la descrizione della ragione per percepire quanto incontra. Lo aiuta
a non pronunciare giudizi affrettati, lo aiuta a non imporre soluzioni prima di
aver afferrato un numero sufficiente di fenomeni in cui inquadrare la
questione. Il potere di Angerona si arricchisce nel viaggio e nel viaggiatore
mentre questi si fà compenetrare dal circostante. Angerona rende ricco Portunno
quando il viaggiatore ritorna. Festeggiare Abeona significa ricordare la sua
forza e la sua determinazione nell’arricchire l’Essere Umano per
arricchire sé stessa. Angerona va festeggiata non tanto per festeggiare un
“dio” ma per rinnovare la consapevolezza della sua presenza nel
fare umano. Viaggiare con gli occhi bendati dal descritto della propria ragione
rende vano il viaggio. Angerona limita quel bendaggio permettendo
l’arrivo di nuove idee, nuovi dati, nuove percezioni
dell’esistente.
Non è
semplice per l’Essere Umano lasciare la propria sicurezza per penetrare
l’ignoto. Non è semplice per l’Essere Umano lasciare la descrizione
della ragione per penetrare l’ignoto circostante. Occorre una grande
forza e una grande determinazione per farlo (o una grande disperazione). Quando
la decisione è soggettiva e personale sviluppa l’Energia Vitale che
alimenta il centro di Energia Vitale Abeona. Partire verso l’ignoto per
affrontare il circostante e forse arricchire il proprio divenire. E’
necessario un grande Potere di Essere per affrontare questo. Occorre una grande
spinta per far fronte ad una contraddizione la cui soluzione implica questo o
alternative distruttive. Prendere nulla e partire verso l’ignoto. Sia per
il viaggiatore spaziale sia per il viaggiatore nei mutamenti. L’Energia
Vitale che alimenta quel fare è l’Energia Vitale che costituisce Abeona.
Abeona è la
carica vitale che determina la decisione umana di partire, Adeona è la carica
vitale che determina il ritorno. L’Essere Umano è un Essere della Natura
che ha delle radici. La partenza è sempre accompagnata dal desiderio del
ritorno in nuova veste. Ritorno modificato dal viaggio. Ritorno arricchito dal
viaggio. Ritornare per arricchire il Sistema Sociale da cui è partito. Ritorno
per portare quanto ha appreso. L’Essere Umano affronta l’ignoto per
arricchire la propria ragione. Dopo che si è immerso nell’ignoto ritorna
alla ragione per ampliarne i confini. Il viaggio dell’Essere Umano nel
suo Iopsichistico arricchisce il Superio. Il viaggio in paesi lontani permette
di afferrare nuovi angoli, nuove sfaccettature, dai quali guardare il mondo e
affrontarne le contraddizioni. La conoscenza sgorga da milioni di fonti, ma se
gli Esseri Umani non la raccolgono e la diffondono difficilmente entrerà a far
parte del patrimonio del divenire umano. La nave lascia il porto, fa’
rotta per altri porti, imbarca esperienza e sapere e ritorna al poro
d’origine dove scambia quanto ha caricato. Così è l’esistenza di
ogni Essere Umano. Abeona e Adeona proteggono la diffusione del sapere e della
conoscenza stimolando nell’Essere Umano la necessità della sua ricerca e
diffusione. Colgono il momento opportuno per agire. Situazioni critiche
nell’esistenza degli individui permette loro di introdurre l’idea
della necessità del cambiamento. Della necessità di spostarsi per costruire un
futuro migliore.
Il viaggio è
faticoso. Ogni accumulo di Conoscenza e Consapevolezza affatica l’Essere
Umano in quanto lo costringe a modificarsi continuamente. Ogni viaggio è
faticoso. Spesso è necessario non distrarsi, non dormire, non riposarsi. Spesso
la situazione in cui ci si trova impone reazioni veloci. Spesso lo sconosciuto
è tanto grande da rischiare di inghiottirci. A volte si vorrebbe rinunciare.
Fessonia è la forza della continuità. La sua Energia Vitale aiuta gli Esseri
Umani a continuare nella sequenza dei mutamenti che si è iniziata. Non serve
fermarsi, non serve abbandonarsi, non serve rinunciare alla propria volontà e
ai propri fini. E’ necessario continuare nella sequenza dei mutamenti che
si è iniziato. Rinunciare non è né disonorevole né infamante. E’ solo il
cambiamento di una sequenza di mutamenti. Fessonia aiuta l’Essere Umano a
continuare quando è stanco. Quando, magari, non sa dove porta quella strada. Il
potere di Abeona e Adeona agiscono sull’iopsichistico dell’Essere
Umano non sulla sua ragione. La ragione percepisce lo stimolo come riflesso.
Spesso l’Essere Umano fà delle azioni di cui non comprende compiutamente
il significato né il suo inizio né il suo fine. Il loro significato giace
nell’Iopsichistico, nel corpo luminoso che cresce, là dove la ragione non
è in grado di giungere né di capire in quanto ciò non è compreso nella sua
ragione. Quando l’Essere Umano è stanco la ragione ne approfitta
immediatamente stimolando in lui la resa: “ma chi te l’ha fatto
fare?”. La ragione tende sempre a fermarsi all’interno della sua
descrizione. Tende a conservare la descrizione com’è. In quel momento
interviene Fessonia e il suo Potere di Essere. Fessonia stimola la curiosità
dell’Essere Umano. Fessonia gli dà spunti per continuare la ricerca.
“Magari” dice Fessonia “l’oggetto della tua ricerca è
dietro la prossima curva, la prossima duna”. “Coraggio” gli
sussurra “sei quasi arrivato! Ce l’hai quasi fatta! Ancora un passo
e la tua ragione sarà costretta ad allargare i suoi confini e ad aggiungere
nuovi fenomeni, nuove informazioni, nuovi dati al suo pensato”.
L’Essere
Umano non è padrone del circostante; è parte del circostante. Per questo motivo
non può imporre al circostante di servirlo, ma può indurre il circostante ad
aiutarlo. Le condizioni per ottenere questo nella religione romana sono due. La
prima è che l’Essere Umano si faccia Venere nei confronti del circostante
e la seconda è che si presenti al circostante come Honos. In altre parole, che
veneri il circostante rispettandone le specificità e che si presenti al
circostante uguale a sé stesso. Il Centro di Energia Vitale che favorisce
l’ospitalità all’Essere Umano in viaggio è Onorino: il Potere di
Essere di Venere e Onore calati all’interno dell’Essere Umano
viaggiatore. Solo chi ha Onorino dentro il cuore può trovare ospitalità durante
il viaggio; in ogni paese, in ogni città, in ogni cultura. Onorino è il Potere
di Essere che aiuta il viaggiatore nell’ignoto dei mutamenti. Soltanto
chi è uguale a sé stesso può riuscire a ricevere Conoscenza e consapevolezza
senza costruire inganni. Solo chi venera il circostante può ricevere nello
sconosciuto quei fenomeni funzionali al proprio sviluppo. E’ il Potere di
Essere di Onorino che si fonde col Potere di Essere dell’Essere Umano.
L’invocazione è solo fusione in prossimità di un viaggio. Sia che il
viaggio avvenga nello spazio sia che segua la sequenza eterna dei mutamenti.
Onorino è un Potere di Essere a cui attingono a piene mani gli Apprendisti
Stregoni per esercitare la sopravvivenza all’interno di
“fedi” o “credi” distruttivi. Facendosi Venere
prevengono l’azione del terrore nei loro confronti, facendosi Onore sono
sempre uguali a sé stessi. Quale inganno e quale disorientamento in chi è
abituato a vivere di inganni, menzogne e truffe!
Ingannare
senza ingannare non è Inganno!
Il pericolo
vero per un viaggiatore è quello di non poter portare a termine il viaggio per
malesseri fisici o psichici. Quando un Essere Umano parte per il viaggio è
silenzioso per raccogliere quanto gli necessita, quando un Essere Umano ritorna
arriva al rombo delle trombe per dispensare quanto ha raccolto. Fra l’una
e l’altra c’è il viaggio e la possibilità che malesseri fisici ne
blocchino lo svolgimento. Trestonia aiuta il viaggiatore a superare gli
ostacoli del viaggio. Lo aiuta a trovare le soluzioni ai problemi incontrati,
lo aiuta a non arrendersi facilmente. Trestonia è un Centro di Energia Vitale
legato alla volontà dell’Essere Umano. Trestonia alimenta la volontà e
acuisce l’Attenzione dell’Essere Umano affinché questi non scordi
di vedere quanto lo circonda. Scorga quanto gli può servire per rendere agevole
il proprio viaggio. Le Streghe medioevali (in alcuni paesi) elaboravano un
unguento con le gemme del tiglio nero e se lo spalmavano sui polsi. Secondo
loro (e certamente per loro era vero) questo favoriva la percezione
dell’Iopsichistico favorendo i loro voli notturni. Permetteva
all’Iopsichistico di superare la barriera della ragione e di giungere sul
luogo del raduno per il loro Sabba. Questo faceva parte del Potere di Essere di
Trestonia. Quanto facilitava il viaggio per giungere alla meta era Energia
Vitale di Trestonia. La ragione si metteva in viaggio ma non aveva fatto il
bilancio delle sue possibilità. Non conosceva né la meta né gli ostacoli che
nel corso del viaggio si sarebbero frapposti. L’Essere Umano poteva
partire per il viaggio sempre uguale a sé stesso. Gli imprevisti erano dati
dall’oggettività che si apprestava ad affrontare e dalle condizioni
soggettive di cui non era in grado di prevederne gli sviluppi. Trestonia
aiutava la ragione dell’Essere Umano a prevedere questi sviluppi. Lo
aiutava ad essere previdente. Lo aiutava a cogliere l’occasione
attraverso la quale rinvigorirsi per proseguire il viaggio. Il viaggio è fisico
e simbolico. I problemi e i metodi con cui affrontarlo sono gli stessi. Il
Potere di Essere che interviene nel viaggio è lo stesso, gli stessi nomi, le
stesse valenze, lo stesso fine per l’Essere Umano: dilatare sé stesso nel
circostante dilatando l’oggettività sociale nella quale vive!
Il
viaggiatore deve sempre poter tornare al luogo di partenza, qualunque sia il
suo viaggio, qualunque sia la sua destinazione. Portunno deve crescere,
arricchirsi, svilupparsi lungo la propria via dei mutamenti arricchendo e
sviluppando gli Esseri Umani. Spesso nel viaggio ci si smarrisce. Spesso nel
viaggio si scordano fini e si dimenticano i mezzi. Spesso da un viaggio non
c’è ritorno: è l’ultimo viaggio dell’esistenza. Vibilia è il
Potere di Essere che permette sempre di ritornare da dove si è partiti. Ci si
smarrisce dentro un bosco, in contrade sconosciute, ci si smarrisce nei meandri
della percezione alterata. Ci si smarrisce nell’iopsichistico
dimenticando il ritorno alla ragione. Vibilia è l’ancora che il
viaggiatore usa per poter proseguire nella sequenza dei suoi mutamenti. Per
arricchire Portunno è necessario che il viaggiatore termini il suo viaggio.
E’ necessario che il viaggiatore ritorni al luogo da cui è partito.
E’ necessario che al luogo di partenza giungano altri viaggiatori senza
che questi si smarriscano. Trovare sempre la strada che arricchisce la
Conoscenza e la Consapevolezza senza dimenticare di ritornare alla ragione. Quanti
Apprendisti Stregoni hanno smarrito quella strada perdendosi in meandri
sconosciuti. Quanti Apprendisti Stregoni si sono persi nei mondi scuri. Quanti
Apprendisti Stregoni si sono persi seguendo vie allo sviluppo della Conoscenza
e della Consapevolezza diverse da quelle umane. Essi non avevano il potere di
Vibilia. Non erano riusciti ad ancorare il loro viaggio alla ragione. Non erano
in grado di sviluppare un Potere di Essere sufficiente per ritornare. Vibilia è
la rotta tracciata per la nave quando giunge al porto. Vibilia è il faro che
indica i pericoli della navigazione. Vibilia garantisce il ritorno. Il suo
Potere di Essere è una potente ancora alla quale gli Esseri Umani possono
agganciare la loro Attenzione per non farsi travolgere dal circostante durante
il loro viaggio.
Il movimento
e i Centri di Energia Vitale che vi concorrono non possono essere intesi
soltanto all’interno del viaggio in quanto spostamento fisico
dell’Essere Umano sulla superficie del Pianeta, ma devono essere intesi
anche come viaggio dell’Essere Umano nella propria esistenza. I Centri di
Energia Vitale concorrono a facilitare il viaggio dell’Essere Umano nel
circostante, nel caos della noumenia attraverso l’alterazione della
percezione. Non è una definizione simbolica di un qualche viaggio astrale o
mitico, è definizione reale e materiale del viaggio che quotidianamente un
individuo percorre nel fondare la propria esistenza. Sia che quel viaggio lo
porti in terre lontane sia che quel viaggio è nella quotidianità della sua casa
e della sua vita. Sia che il viaggio consista in una meditazione o una
contemplazione sia che si tratti di un viaggio nel sognare. I Centri di Energia
Vitale sorreggono gli Esseri Umani nei loro mutamenti perché quei mutamenti
arricchiscono il divenire di quei Centri di Energia Vitale e fondano il loro
divenire nell’eternità dei mutamenti.
Marghera,
1996
Claudio
Simeoni
Meccanico
Apprendista
Stregone
Guardiano
dell'Anticristo
P.le
Parmesan, 8
30175
Marghera – Venezia
Tel.041933185
E-mail: claudiosimeoni@libero.it