CIO’ CHE PORTA A...DIVENTARE ETERNI

NELLA RELIGIONE ROMANA

1) CIO’ CHE PORTA A... LLA NASCITA.

di

Claudio Simeoni

Vai all'indice della Religione dell'Antica Roma: il contratto giuridico fra uomini e Dèi.

La nascita è l’origine della magia. La nascita non è soltanto divenire di un Essere Vivente all’interno della Natura, la nascita può essere interpretata come introduzione di un Essere Vivente nella magia. Il mondo in cui un Essere Vivente nasce è magico. Un Essere Vivente nasce nello sconosciuto. Lo sconosciuto lo avvolge. Lo sconosciuto lo inghiotte. Lo sconosciuto intende determinare il proprio divenire attraverso il condizionamento del divenire del nuovo venuto.

La nascita è un atto di assoluta volontà.

Non è pensiero, non è verbo, non è ragione, è sviluppo consequenziale di soddisfazione dei bisogni della specie. La nascita è il fine del divenire della specie all’interno della Natura.

La nascita obbedisce a Necessità. Necessità porta il fare degli Esseri Umani all’interno della Natura a produrre e riprodurre sé stessi come movimento continuo.

La nascita è il fondamento della magia.

L’oggettività sconosciuta intende determinare il proprio divenire attraverso l’imposizione, al nuovo venuto, delle proprie determinazioni e della propria volontà. Il nuovo venuto deve imporre all’oggettività la propria volontà e le proprie determinazioni per costruire, attraverso questo, il proprio divenire.

Questa relazione è la magia.

Impedire questa relazione attraverso l’imposizione della sottomissione equivale a distruggere la magia; equivale a distruggere il divenire degli Esseri Umani.

La nascita, come manifestazione dell’alterazione della percezione, è uno scoppio di luce: è un’esplosione di volontà.

Quell’esplosione di volontà, non è oggetto di un pazzo creatore ma manifestazione del divenuto della specie. E’ manifestazione del fare dei genitori, è manifestazione dell’oggettività in cui quell’esplosione si manifesta.

Il divenire della specie è composto da manifestazioni di volontà, da scoppi ripetuti di Energia Vitale, il fare dei genitori sono degli scoppi di volontà, di Energia Vitale, di determinazioni attraverso le quali costoro preparano l’oggettività per il nuovo venuto. L’oggettività, in cui il nuovo venuto si esprime è un’esplosione di volontà; è volontà che si relaziona con il nuovo venuto.

Non è ragione. Non è descrizione, non è logica. La ragione, la descrizione e la logica vengono costruite come limitazione dello spazio della magia. L’Essere Umano limita l’organizzazione e la trasformazione di sé stesso per adattarsi al circostante e descrive il circostante per non doversi adattare continuamente. Descrivendo il circostante l’Essere Umano tende a modificarlo per adattarlo alle proprie esigenze, modifica la relazione fra il proprio fare e la volontà del circostante: limita l’intrusione del circostante nel proprio fare. Descrive elementi logici ed agendo su tali elementi condiziona il circostante liberandosi da un qualche tipo di dipendenza.

Quando l’Essere Umano, attraverso la ragione imparò ad eseguire il parto cesareo aiutando centinaia di migliaia di Esseri Umani a nascere e molte madri a non morire, altro non fece che esaltare le volontà del circostante diventando volontà egli stesso. Quando l’Essere Umano riuscì a far sì che l’Essere Umano donna non partorisse più nel dolore, altro non fece che diventare le volontà che assistevano al parto. Altro non fece che far proprie quelle volontà. La nascita è faticosa perché la Natura impone le proprie leggi. Ma le leggi che la Natura impone sono stati di necessità derivati dall’adattamento soggettivo alle variabili oggettive incontrate dalla Natura. Quando quegli adattamenti incontrano nuovi elementi, sia che siano derivati dall’oggettività che introdotti dalla volontà umana, si costruiscono nuovi adattamenti e questi adattamenti sono le volontà del circostante fusi con le volontà, i desideri e i bisogni degli Esseri.

La nascita è l’atto di magia per eccellenza. La nascita è manipolazione della volontà sia come intensità che come direzione del fare dell’Essere Umano. Un fare il cui scopo è l’organizzazione di una ritualità come fondazione e prologo alla nascita stessa. Ogni atto del rituale è un atto “divino” nel senso che ogni atto implica volontà e direzione della volontà. Ogni atto è finalizzato alla nascita, alla manipolazione dell’Energia Vitale. Ogni atto è Coscienza di Sé e Coscienza in Sé dove il singolo Essere della Natura (e più specificatamente il singolo Essere della specie) concentra sé stesso, attraverso il suo fare, per sviluppare e perpetuare la propia specie all’interno della Natura. Ogni atto è tappa fondamentale di quel processo magico che è la nascita. Ogni errore all’interno della sequenza rituale è violazione del rituale stesso, è offesa alla divinità cui l’atto è rivolto in quel momento ed è interruzione del processo magico di divenire della specie.

Ogni violazione o alterazione della ritualità può avvenire soltanto come atto di volontà del soggetto che lo compie. Come il rispetto e l’Attenzione per ogni fase conduce all’esecuzione del rito e al suo successo (la nascita), così la violazione del rito e delle sue fasi implica l’insuccesso della nascita stessa. Ogni violazione è alterazione della “divinità” che presiede quell’atto bloccandone il successo del suo sviluppo. Quando la violazione del singolo atto avviene per disAttenzione, per rinuncia dell’uso della volontà del o dei soggetti, per abbandono dei soggetti alle variazioni e alle imposizioni dell’oggettività le “divinità” che intervengono nel rito della nascita non vengono coinvolte attraverso la volontà del soggetto ma obbediscono ad una sorta di causalità occasionale che impedisce spesso alla nascita un successo.

L’Essere deve scegliere e decidere volontariamente la violazione del rito in quanto deve assumersi la responsabilità di violare il rito stesso, non tanto per il successo o l’insuccesso del rito, ma anche per i passi che comportano l’esecuzione del rito. Riuscire a far si che la specie non debba più partorire con dolore è una violazione del rito della Natura, una violazione che estende il potere della Natura grazie all’introduzione nella Natura del fare e della volontà dell’Essere Umano. Essere in grado di impedire la morte della partoriente è un grande successo per la Natura che grazie all’introduzione della volontà dell’Essere Umano è in grado di sviluppare una specie con un minore dispendio di Energia Vitale. Controllare il numero dei nati, come atto cosciente all’interno della specie, con aborto o altri metodi, è un grande successo per la Natura in quanto non è costretta a ricorrere a sistemi compensativi per limitare l’intromissione della specie e garantirsi lo sviluppo come organismo complessivo.

Il trionfo della nascita è il trionfo dei maghi che hanno iniziato quel rito (genitori), è il trionfo della loro capacità di concentrare la loro Attenzione, la loro volontà e le loro determinazioni all’interno dell’oggettività nella quale vivono. Il trionfo della nascita è stata la loro capacità di piegare, diventando essi stessi, le “divinità” che ad ogni passo li hanno condotti a sviluppare il nuovo Essere della Natura.

Il rito magico della nascita non deve essere confuso con il rito magico del rapporto sessuale. I due riti sono diversi, sia nella loro esecuzione che nelle loro finalità. L’unico elemento che avrebbero in comune è la fusione dei campi energetici dei due sessi. In realtà, il rito sessuale ha sempre la fusione dei campi energetici dei partecipanti, non è detto che siano i due sessi principali della specie, mentre per la relazione sessuale il cui fine determina la nascita può avvenire anche senza fusione dei campi energetici (per violenza, purtroppo). Il divenire della specie ha introdotto una variabile alla fusione dei campi energetici finalizzata a riprodurre sé stessa come Essere della Natura superando eventuali ostacoli di ordine oggettivo che avrebbero potuto frapporsi fra il proprio divenire e le scelte soggettive della specie stessa.

Nixi erano tre statue che rappresentavano le fatiche che le donne fanno per partorire. Rappresentavano il dolore del parto. In realtà rappresentavano le tre fasi principali del rito attraverso le quali si produce il parto. Potrebbero essere chiamate Tensione Carica e Scarica e rappresentare la fatica prodotta dall’Essere Umano Femminile nel perpetuare la specie nella Natura. Vale per ogni Essere Animale. Le statue dovevano essere erette per ricordare alla Specie Umana la parte che ha, per il suo sviluppo, l’Essere Umano femminile. Quando una parte del Sistema Sociale si assume un ruolo, la rimanente parte tende a dimenticare il lavoro e la fatica che fà l’altra parte per garantirgli un futuro. Quando si dimentica si giunge al disprezzo per l’impegno di chi quotidianamente agisce per perpetuare l’esistente e si finisce per danneggiare l’esistente distruggendo il futuro della specie.

Doveva essere ricordato quando il Potere di Avere per fissare il proprio dominio dovette istituzionalizzare la superiorità di una parte del Sistema Sociale su un’altra parte. Quando il Sistema Sociale fu diviso in categorie attraverso le quali il Potere di Avere poteva più facilmente dominarlo facendolo funzionare per i propri bisogni. Così le statue erano un ammonimento al Comando Sociale: questa è la fatica che gli Esseri Umani Femminili fanno per partorire, disprezzarla significa distruggere il divenire del Sistema Sociale.

Dal punto di vista esoterico le tre statue stavano a rappresentare il movimento universale di produzione e risoluzione della contraddizione. Stavano ad indicare come il nascere altro non fosse che la soluzione di una contraddizione: quella che più tardi Hegel definirà come Essere-NonEssere-Divenire. Ogni atto forma un nodo di Energia Vitale cosciente del proprio esistere e cosciente che per continuare ad esistere deve divenire trasformandosi nell’atto successivo. Così ogni atto legato al parto rappresenta un momento potente di sviluppo della concentrazione dell’Energia Vitale.

Il rapporto sessuale, come fusione dell’Energia Vitale di chi partecipa al rapporto, diventa oggetto in sé trasformando i partecipanti al rapporto stesso. La gestazione trasforma l’Energia Vitale in Coscienza in sé attraverso lo sviluppo dell’Essere Feto e la modificazione del campo vitale della madre. La nascita genera la Coscienza di Sé presentando al Sistema Sociale un individuo che reclama il diritto al proprio divenire nell’eternità dei mutamenti.

Le tre statue erano davanti al tempio di Minerva, al tempio del sapere. Erano l’espressione del sapere relativo alla nascita.

La nascita non è solo espressione in se, è il prodotto del fare e del volere dell’oggettività in cui la nascita si esprime.

Antevorta e Postvorta rappresentano la tensione sviluppata da chi assiste al parto unita agli sforzi della madre e del bambino nel tentativo di nascere. Una tensione che non sempre ha successo, ma una tensione capace di coinvolgere l’intera Attenzione degli astanti e dei partecipanti. Quell’atto, in quel momento, avvolge tutti. Tutti riversano la loro Energia Vitale in quell’atto. Tutti riversano in quell’atto il loro fare. A volte il parto è difficile, a volte il parto è faticoso, a volte il bambino esce direttamente e senza sforzi (Prorsa). Antevorta e Postvorta prendono forma. Esistono per il fare di ogni Essere che partecipò al parto. Esse sono la memoria del fare del parto stesso. Scambiano Energia Vitale nel momento in cui il parto avviene, scambiano energia con chi assiste al parto e con chi sta partorendo. Non sempre il parto ha successo. Non sempre l’Energia Vitale di Postvorta e Antevorta ha successo. Postvorta e Antevorta non agiscono solo nell’immediato. Nell’immediato agiscono ravvivando e acuendo la conoscenza e l’Attenzione degli astanti. Agiscono sui mutamenti. Sul mutamento della conoscenza e dell’Attenzione degli astanti. Attraverso Minerva trasformano la conoscenza pratica in sapere estendendola alla propria specie e cercando soluzioni migliori per il futuro.

Distruggere il sapere, come hanno fatto i cristiani costringendo gli Esseri Umani a prostrarsi mettendosi nelle mani della “provvidenza divina”, significa distruggere la sequenza dei mutamenti attraverso i quali Postvorta e Antevorta hanno fondato il divenire della nascita. Significa distruggere la possibilità di assistere positivamente ad un parto in assoluta sicurezza. Significa costringere Antevorta e Postvorta a fondare un nuovo divenire partendo dalla distruzione operata dai cristiani. Postvorta e Antevorta non saranno più quelle di un tempo, ma saranno Centri di Energia Vitale diversi che, pur comprendendo le contraddizioni e i flussi di Energia Vitale di un tempo, comprendono la trasformazione imposta loro da 1.600 anni di terrore cristiano.

Il fatto che la Specie Umana sia riuscita a mettere a punto tecniche di parto migliori e più sicure come il taglio cesareo, il parto dolce e altre tecniche indolore rappresenta una grande arricchimento per Postvorta e Antevorta. Come un grande arricchimento ha portato l’uso dell’aborto come atto volontario scelto dalla madre e i sistemi contraccettivi. Sono strumenti attraverso i quali la madre può scegliere la gravidanza e non solo vedersela imposta come sviluppo di una fusione energetica o, peggio ancora, come atto di violenza.

Al parto concorrono altri centri di energia sui quali si pone l’Attenzione affinché il parto venga portato a buon fine. Uterina è formata dal divenuto della madre, dalle sue tensioni affinché la gestazione sia portata a buon fine all’interno del proprio utero. Uterina ha avuto un grande aiuto, nello sviluppo, dalla tecnica medica del cerchiaggio. Spesso i bambini nascevano troppo presto, le madri erano costrette a lavorare fino al momento della gravidanza, erano sottoposte a sforzi estremi e soltanto una grande Uterina consentiva loro di portare a termine una gravidanza con tutti i pericoli che una gravidanza prematura implicava sia per la madre che per il feto. Oltre alla tecnica medica del cerchiaggio ha influito il riposo che è stato (solo in alcuni paesi) concesso alla madre lavoratrice prima del parto.

La trasformazione sociale nella direzione di Libertà porta sempre allo sviluppo dei centri di Energia Vitale che concorrono allo sviluppo del benessere dell’Essere Umano!

Fluonia era il divenire della nuova vita; il suo fluire, il suo distaccarsi dal campo energetico materno per diventare un centro di Energia Vitale autonomo. Corrispondeva, come funzione, a Viduus il cui compito era quello di staccare la Coscienza di Sé dal corpo fisico per innestarla nel corpo luminoso qualora l’Essere fosse riuscito, nel corso della propria esistenza, a costruirlo. Fluonia aiutava a separare i campi di Energia Vitale della madre da quello del bambino. Per far questo era necessaria una grande volontà e una sequenza di determinazioni attraverso le quali il bambino era venuto formandosi.

Decima, Nona (da una festa legata a Giunone) e Numeria appartenevano a momenti di concentrazione dell’Attenzione della madre. Aiutavano a portare a temine la gestazione essenzialmente scandendo il tempo della trasformazione.

Importante il discorso su Picumnus e Pilumnus. Sono la fondazione e il divenire del neonato. Picumnus passa per essere un’antichissima divinità Etrusca della crescita che insegnò ai contadini l’uso del concime. Il suo animale era il Picchio. Picumnus rappresenta la crescita del feto all’interno della madre e le attenzioni attraverso le quali la madre favorisce la sua crescita. Concimare non è solo l’atto di spargere qualche cosa sul terreno, ma è anche l’atto di ammaliare l’oggetto che si vuole vedere trasformare. In questo caso ogni atto messo in essere dalla madre al fine di favorire la crescita del feto. Picumnus è attento affinché questo avvenga. Egli versa la sua Energia Vitale sulla madre inducendo la sua Attenzione a rivolgersi al feto e al suo benessere. Picumnus assiste l’Attenzione della madre affinché questa agisca per favorire lo sviluppo del feto. Il picchio è l’atto attraverso il quale il bambino si presenta alla soglia del mondo uscendo dal grembo materno. Pilumnus era il pestello. Pilumnus è la volontà del nuovo nato mentre guarda l’oggettività in cui è divenuto. Pilumnus è grande di ogni atto di volontà espresso da ogni nuovo nato all’interno della Natura. Pilumnus è questo atto di volontà e la sua grandezza consiste nel distribuire questa volontà ai nuovi nati affinché rivendicano davanti al mondo il proprio diritto a sviluppare il proprio Potere di Essere per diventare eterni. Senza Pilumnus, il feto nasce morto. La medicina moderna ha dato un grande contributo allo sviluppo di questi centri di Energia Vitale.

Pilumnus era padre di Sentinus che favoriva lo sviluppo nei neonati della sensibilità attraverso la quale questi fondavano la relazione col nuovo mondo in cui erano divenuti. La sensibilità dell’Essere Feto è cosa diversa dalla sensibilità dell’Essere Umano nella Natura. Sentinus permetteva l’organizzazione dei ricettori attraverso i quali il nuovo Essere poteva percepire il circostante nel quale da quel momento in poi avrebbe dovuto vivere.

Alla nascita del bambino va associata anche Levana. Levana era la forza che induceva il padre a riconoscere il figlio. Levana era l’atto attraverso il quale il padre sollevava il bambino da dove veniva posto dalla levatrice in segno di riconoscimento. Con quell’atto il bambino entrava nella relazione famigliare. Senza quell’atto il bambino era un paria. Cosa dà forza a Levana? Certamente ogni atto di responsabilità di ogni Essere Umano Maschile di assumersi l’incombenza e la responsabilità di essere padre di figli. Rende grandiosa Levana quando non è più necessario riconoscere il figlio affinché questi sia figlio. Rende grandiosa Levana quando il figlio viene aiutato a crescere in quanto persona e non in quanto proprietà. Rende grande Levana quando il padre si abbassa verso il figlio e non alza il figlio verso di sé. Quando il padre si mette a disposizione del divenire del figlio e non piega il figlio per favorire il proprio divenire o, peggio ancora, alla propria sopravvivenza.

Alla nascita e al divenire del bambino va associata anche Rumina. Rumina è la forza che predispone il corpo della madre per assicurare la crescita del feto e la crescita del bambino. Rumina è una forza degli Esseri Mammiferi all’interno della Natura. Rumina nasce e si sviluppa con lo sviluppo dei mammiferi all’interno della Natura dopo la scomparsa dei grandi rettili. Rumina è la forza che consente alla madre di dare il latte al bambino. Quando Rumina non modella il corpo della madre la madre non allarga i fianchi durante la gestazione né aumenta il volume del seno e rischia di rimanere senza latte. L’allattamento artificiale ha favorito la crescita del bambino anche quando Rumina non si manifestava prepotente nella madre, ma non ha favorito lo sviluppo di Rumina in quanto Rumina appartiene alla modificazione dell’Essere Femminile nella gestazione. Si può ovviare alla presenza di Rumina con l’attività meccanica, ma il corpo femminile perde la capacità di adattamento soggettivo alle variabili oggettive. Perde o, forse meglio, non ha capacità di adattamento alla fondazione di un nuovo divenire. Questo non significa che manca, significa che manca una capacità di adattamento. La tecnica può ovviare agli effetti di questo, ma il campo energetico non respira e non pulsa come dovrebbe e un’opportunità per arricchirlo viene meno. Non si blocca certo il divenire eterno dell’individuo, ma lo si limita togliendogli una possibilità di sviluppo e di adattamento.

Tutte queste forze insieme formano il grande centro di Energia Vitale conosciuta come Giunone Lucina. Giunone Lucina imponeva lo scioglimento di ogni nodo. Scioglimento di ogni nodo fisico e di ogni nodo o obbligo morale. Lo scioglimento da ogni impegno. Chi nasceva doveva nascere libero. Nasceva senza obblighi né impegni.

Saranno i cristiani, nel tentativo di colpevolizzare gli Esseri Umani, che inventeranno l’assoggettamento alla colpa di un ipotetico peccato originale. Per la religione Romana (al di là degli obblighi socialmente imposti) ogni Essere Umano nasceva libero da vincoli. In effetti i vincoli li hanno soltanto i genitori per l’impegno che si sono presi nell’organizzare e nel consentire la nascita del nuovo venuto. Potevano agire prima della nascita. Ora è nato. Ora i genitori devono obbedire agli imperativi della specie cui appartengono in obbedienza alla fondazione del divenire della specie. Ora, che è nato, devono sviluppare quanto hanno generato in funzione del suo futuro. La scelta dell’aiutare a nascere è la forza di Giunone Lucina. Quando la scelta è fatta Giunone Lucina interviene con la sua forza. Interviene con Uterina, Rumina, con Antevorta e Postvorta, con Fluonia, Partula, Nona, Decima, Alemona  Picumnus e Pilumnus.

Ma Giunone deve imporre il nuovo nato all’oggettività in cui questo è venuto formandosi. Così Intercidona batte con la scure contro la porta minacciando i “mali” che si avvicinano al nuovo nato. In realtà Intercidona tende a compattare la volontà del nuovo nato trasformandola in uno strumento attraverso il quale affrontare l’oggettività. I genitori si fanno Deverra allontanando dalla caso ogni cosa che possa nuocere al nuovo venuto spazzando la soglia della casa. Plasmando la volontà del nuovo nato Pilumnus impone la nuova nascita al bosco affinché Silvano si allontani. Silvano è minacciato dal nuovo nato: anche lui, per soddisfare i suoi bisogni, taglierà il bosco; Pilumnus impone a Silvano di farsene una ragione e a procedere in una diversa strategia di adattamento.

La nascita è un atto di magia. La vita è un atto di magia. Ed anche se la religione romana non è in grado di distinguere molti nodi attraverso i quali le contraddizioni che portano alla nascita sono in grado di esprimersi, è comunque in grado di definire dei punti abbastanza precisi, dei passaggi obbligati, nei quali si concentra l’Energia Vitale attraverso l’Attenzione di chi produce e favorisce la nascita

La religione romana ci permette di affermare come la nascita sia un rito magico il cui fine coinvolge e stravolge la vita stessa.

Saranno gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra che squalificheranno la nascita attraverso il rito del battesimo imponendo l’assoggettamento del nuovo nato all’oggettività in cui vive. Il cristianesimo piegherà i bisogni e i desideri del nuovo nato per adattarli ai bisogni e alla necessità di dominio del Comando Sociale in cui il nuovo nato è venuto. Non agirà per fondare sé stesso attraverso il nuovo nato. I cristiani saccheggeranno la magia della nascita per allevare bambini sacrificandoli al loro dio assassino. In compenso piegheranno l’Attenzione degli Esseri Umani assoggettandola alla descrizione miserevole della nascita del proprio uomo dio. I cristiani faranno della magia della vita la sozzura con la quale alimenteranno la disperazione degli Esseri Umani. Ma nonostante la loro azione, Giunone Lucina continua ad agire. Così dopo la miseria dei secoli in cui cacciano gli Esseri Umani, dopo la spaventosa mattanza di donne che ardono sui roghi spesso colpevoli soltanto di aiutare altre donne per quanto possono fare, Giunone Lucina ricostruisce la magia agendo sui mutamenti.

La magia è un processo lungo e faticoso, implica l’azione all’interno di ogni singolo mutamento e di ogni oggetto concorrente alla formazione di ogni singolo mutamento e, tale azione, deve essere riproposta sempre uguale eppure sempre nuova e diversa, mutamento dopo mutamento, generazione dopo generazione, adattamento dopo adattamento.

La menzogna e la distruzione può essere imposta con la violenza delle armi, la liberazione dalla menzogna e la costruzione sono processi che percorrono mutamento dopo mutamento, che richiedono grandi quantità di energia e grande impegno. E’ facile produrre miseria, è facile tenere individui in miseria come fanno i cristiani, difficile è uscire da quella miseria. Ci sono sempre cristiani pronti a ricacciarli nella miseria.

Così è per la nascita. Quando un processo di trasformazione viene interrotto si perde la conoscenza che quel processo aveva accumulato e si rende necessario riprendere il processo riprendendo ad accumulare conoscenza per migliorare l’esistente. Così se furono sufficienti un paio di centinaia d’anni per distruggere la conoscenza della nascita fondata dai Romani furono necessarie cinque volte tanto soltanto per incominciare a reintraprendere quel cammino.

Marghera, 1996

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 Marghera – Venezia

Tel.041933185

E-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

TORNA ALL'INDICE