CIO’ CHE PORTA A...DIVENTARE ETERNI
NELLA RELIGIONE ROMANA
1)
CIO’ CHE PORTA A... LLA NASCITA.
di
Claudio Simeoni
Vai all'indice della Religione dell'Antica Roma: il contratto giuridico fra uomini e Dèi.
La nascita è
l’origine della magia. La nascita non è soltanto divenire di un Essere
Vivente all’interno della Natura, la nascita può essere interpretata come
introduzione di un Essere Vivente nella magia. Il mondo in cui un Essere
Vivente nasce è magico. Un Essere Vivente nasce nello sconosciuto. Lo
sconosciuto lo avvolge. Lo sconosciuto lo inghiotte. Lo sconosciuto intende
determinare il proprio divenire attraverso il condizionamento del divenire del
nuovo venuto.
La nascita è
un atto di assoluta volontà.
Non è
pensiero, non è verbo, non è ragione, è sviluppo consequenziale di
soddisfazione dei bisogni della specie. La nascita è il fine del divenire della
specie all’interno della Natura.
La nascita
obbedisce a Necessità. Necessità porta il fare degli Esseri Umani
all’interno della Natura a produrre e riprodurre sé stessi come movimento
continuo.
La nascita è
il fondamento della magia.
L’oggettività
sconosciuta intende determinare il proprio divenire attraverso
l’imposizione, al nuovo venuto, delle proprie determinazioni e della
propria volontà. Il nuovo venuto deve imporre all’oggettività la propria
volontà e le proprie determinazioni per costruire, attraverso questo, il
proprio divenire.
Questa
relazione è la magia.
Impedire
questa relazione attraverso l’imposizione della sottomissione equivale a
distruggere la magia; equivale a distruggere il divenire degli Esseri Umani.
La nascita,
come manifestazione dell’alterazione della percezione, è uno scoppio di
luce: è un’esplosione di volontà.
Quell’esplosione
di volontà, non è oggetto di un pazzo creatore ma manifestazione del divenuto
della specie. E’ manifestazione del fare dei genitori, è manifestazione
dell’oggettività in cui quell’esplosione si manifesta.
Il divenire
della specie è composto da manifestazioni di volontà, da scoppi ripetuti di
Energia Vitale, il fare dei genitori sono degli scoppi di volontà, di Energia
Vitale, di determinazioni attraverso le quali costoro preparano
l’oggettività per il nuovo venuto. L’oggettività, in cui il nuovo
venuto si esprime è un’esplosione di volontà; è volontà che si relaziona
con il nuovo venuto.
Non è ragione.
Non è descrizione, non è logica. La ragione, la descrizione e la logica vengono
costruite come limitazione dello spazio della magia. L’Essere Umano
limita l’organizzazione e la trasformazione di sé stesso per adattarsi al
circostante e descrive il circostante per non doversi adattare continuamente.
Descrivendo il circostante l’Essere Umano tende a modificarlo per
adattarlo alle proprie esigenze, modifica la relazione fra il proprio fare e la
volontà del circostante: limita l’intrusione del circostante nel proprio
fare. Descrive elementi logici ed agendo su tali elementi condiziona il
circostante liberandosi da un qualche tipo di dipendenza.
Quando
l’Essere Umano, attraverso la ragione imparò ad eseguire il parto cesareo
aiutando centinaia di migliaia di Esseri Umani a nascere e molte madri a non
morire, altro non fece che esaltare le volontà del circostante diventando
volontà egli stesso. Quando l’Essere Umano riuscì a far sì che
l’Essere Umano donna non partorisse più nel dolore, altro non fece che
diventare le volontà che assistevano al parto. Altro non fece che far proprie
quelle volontà. La nascita è faticosa perché la Natura impone le proprie leggi.
Ma le leggi che la Natura impone sono stati di necessità derivati
dall’adattamento soggettivo alle variabili oggettive incontrate dalla
Natura. Quando quegli adattamenti incontrano nuovi elementi, sia che siano
derivati dall’oggettività che introdotti dalla volontà umana, si
costruiscono nuovi adattamenti e questi adattamenti sono le volontà del circostante
fusi con le volontà, i desideri e i bisogni degli Esseri.
La nascita è
l’atto di magia per eccellenza. La nascita è manipolazione della volontà
sia come intensità che come direzione del fare dell’Essere Umano. Un fare
il cui scopo è l’organizzazione di una ritualità come fondazione e
prologo alla nascita stessa. Ogni atto del rituale è un atto
“divino” nel senso che ogni atto implica volontà e direzione della
volontà. Ogni atto è finalizzato alla nascita, alla manipolazione
dell’Energia Vitale. Ogni atto è Coscienza di Sé e Coscienza in Sé dove
il singolo Essere della Natura (e più specificatamente il singolo Essere della
specie) concentra sé stesso, attraverso il suo fare, per sviluppare e
perpetuare la propia specie all’interno della Natura. Ogni atto è tappa
fondamentale di quel processo magico che è la nascita. Ogni errore
all’interno della sequenza rituale è violazione del rituale stesso, è
offesa alla divinità cui l’atto è rivolto in quel momento ed è
interruzione del processo magico di divenire della specie.
Ogni
violazione o alterazione della ritualità può avvenire soltanto come atto di
volontà del soggetto che lo compie. Come il rispetto e l’Attenzione per
ogni fase conduce all’esecuzione del rito e al suo successo (la nascita),
così la violazione del rito e delle sue fasi implica l’insuccesso della
nascita stessa. Ogni violazione è alterazione della “divinità” che
presiede quell’atto bloccandone il successo del suo sviluppo. Quando la
violazione del singolo atto avviene per disAttenzione, per rinuncia
dell’uso della volontà del o dei soggetti, per abbandono dei soggetti
alle variazioni e alle imposizioni dell’oggettività le
“divinità” che intervengono nel rito della nascita non vengono
coinvolte attraverso la volontà del soggetto ma obbediscono ad una sorta di
causalità occasionale che impedisce spesso alla nascita un successo.
L’Essere
deve scegliere e decidere volontariamente la violazione del rito in quanto deve
assumersi la responsabilità di violare il rito stesso, non tanto per il
successo o l’insuccesso del rito, ma anche per i passi che comportano
l’esecuzione del rito. Riuscire a far si che la specie non debba più
partorire con dolore è una violazione del rito della Natura, una violazione che
estende il potere della Natura grazie all’introduzione nella Natura del
fare e della volontà dell’Essere Umano. Essere in grado di impedire la
morte della partoriente è un grande successo per la Natura che grazie
all’introduzione della volontà dell’Essere Umano è in grado di
sviluppare una specie con un minore dispendio di Energia Vitale. Controllare il
numero dei nati, come atto cosciente all’interno della specie, con aborto
o altri metodi, è un grande successo per la Natura in quanto non è costretta a
ricorrere a sistemi compensativi per limitare l’intromissione della
specie e garantirsi lo sviluppo come organismo complessivo.
Il trionfo
della nascita è il trionfo dei maghi che hanno iniziato quel rito (genitori), è
il trionfo della loro capacità di concentrare la loro Attenzione, la loro
volontà e le loro determinazioni all’interno dell’oggettività nella
quale vivono. Il trionfo della nascita è stata la loro capacità di piegare,
diventando essi stessi, le “divinità” che ad ogni passo li hanno
condotti a sviluppare il nuovo Essere della Natura.
Il rito
magico della nascita non deve essere confuso con il rito magico del rapporto
sessuale. I due riti sono diversi, sia nella loro esecuzione che nelle loro
finalità. L’unico elemento che avrebbero in comune è la fusione dei campi
energetici dei due sessi. In realtà, il rito sessuale ha sempre la fusione dei
campi energetici dei partecipanti, non è detto che siano i due sessi principali
della specie, mentre per la relazione sessuale il cui fine determina la nascita
può avvenire anche senza fusione dei campi energetici (per violenza,
purtroppo). Il divenire della specie ha introdotto una variabile alla fusione
dei campi energetici finalizzata a riprodurre sé stessa come Essere della
Natura superando eventuali ostacoli di ordine oggettivo che avrebbero potuto
frapporsi fra il proprio divenire e le scelte soggettive della specie stessa.
Nixi erano
tre statue che rappresentavano le fatiche che le donne fanno per partorire.
Rappresentavano il dolore del parto. In realtà rappresentavano le tre fasi
principali del rito attraverso le quali si produce il parto. Potrebbero essere
chiamate Tensione Carica e Scarica e rappresentare la fatica prodotta
dall’Essere Umano Femminile nel perpetuare la specie nella Natura. Vale
per ogni Essere Animale. Le statue dovevano essere erette per ricordare alla
Specie Umana la parte che ha, per il suo sviluppo, l’Essere Umano
femminile. Quando una parte del Sistema Sociale si assume un ruolo, la
rimanente parte tende a dimenticare il lavoro e la fatica che fà l’altra
parte per garantirgli un futuro. Quando si dimentica si giunge al disprezzo per
l’impegno di chi quotidianamente agisce per perpetuare l’esistente
e si finisce per danneggiare l’esistente distruggendo il futuro della
specie.
Doveva essere
ricordato quando il Potere di Avere per fissare il proprio dominio dovette
istituzionalizzare la superiorità di una parte del Sistema Sociale su
un’altra parte. Quando il Sistema Sociale fu diviso in categorie
attraverso le quali il Potere di Avere poteva più facilmente dominarlo
facendolo funzionare per i propri bisogni. Così le statue erano un ammonimento
al Comando Sociale: questa è la fatica che gli Esseri Umani Femminili fanno per
partorire, disprezzarla significa distruggere il divenire del Sistema Sociale.
Dal punto di
vista esoterico le tre statue stavano a rappresentare il movimento universale
di produzione e risoluzione della contraddizione. Stavano ad indicare come il
nascere altro non fosse che la soluzione di una contraddizione: quella che più
tardi Hegel definirà come Essere-NonEssere-Divenire. Ogni atto forma un nodo di
Energia Vitale cosciente del proprio esistere e cosciente che per continuare ad
esistere deve divenire trasformandosi nell’atto successivo. Così ogni
atto legato al parto rappresenta un momento potente di sviluppo della concentrazione
dell’Energia Vitale.
Il rapporto
sessuale, come fusione dell’Energia Vitale di chi partecipa al rapporto,
diventa oggetto in sé trasformando i partecipanti al rapporto stesso. La
gestazione trasforma l’Energia Vitale in Coscienza in sé attraverso lo
sviluppo dell’Essere Feto e la modificazione del campo vitale della
madre. La nascita genera la Coscienza di Sé presentando al Sistema Sociale un
individuo che reclama il diritto al proprio divenire nell’eternità dei
mutamenti.
Le tre statue
erano davanti al tempio di Minerva, al tempio del sapere. Erano
l’espressione del sapere relativo alla nascita.
La nascita
non è solo espressione in se, è il prodotto del fare e del volere
dell’oggettività in cui la nascita si esprime.
Antevorta e
Postvorta rappresentano la tensione sviluppata da chi assiste al parto unita
agli sforzi della madre e del bambino nel tentativo di nascere. Una tensione
che non sempre ha successo, ma una tensione capace di coinvolgere
l’intera Attenzione degli astanti e dei partecipanti. Quell’atto,
in quel momento, avvolge tutti. Tutti riversano la loro Energia Vitale in
quell’atto. Tutti riversano in quell’atto il loro fare. A volte il
parto è difficile, a volte il parto è faticoso, a volte il bambino esce
direttamente e senza sforzi (Prorsa). Antevorta e Postvorta prendono forma.
Esistono per il fare di ogni Essere che partecipò al parto. Esse sono la
memoria del fare del parto stesso. Scambiano Energia Vitale nel momento in cui
il parto avviene, scambiano energia con chi assiste al parto e con chi sta
partorendo. Non sempre il parto ha successo. Non sempre l’Energia Vitale
di Postvorta e Antevorta ha successo. Postvorta e Antevorta non agiscono solo
nell’immediato. Nell’immediato agiscono ravvivando e acuendo la
conoscenza e l’Attenzione degli astanti. Agiscono sui mutamenti. Sul
mutamento della conoscenza e dell’Attenzione degli astanti. Attraverso
Minerva trasformano la conoscenza pratica in sapere estendendola alla propria
specie e cercando soluzioni migliori per il futuro.
Distruggere
il sapere, come hanno fatto i cristiani costringendo gli Esseri Umani a
prostrarsi mettendosi nelle mani della “provvidenza divina”,
significa distruggere la sequenza dei mutamenti attraverso i quali Postvorta e
Antevorta hanno fondato il divenire della nascita. Significa distruggere la
possibilità di assistere positivamente ad un parto in assoluta sicurezza.
Significa costringere Antevorta e Postvorta a fondare un nuovo divenire
partendo dalla distruzione operata dai cristiani. Postvorta e Antevorta non saranno
più quelle di un tempo, ma saranno Centri di Energia Vitale diversi che, pur
comprendendo le contraddizioni e i flussi di Energia Vitale di un tempo,
comprendono la trasformazione imposta loro da 1.600 anni di terrore cristiano.
Il fatto che
la Specie Umana sia riuscita a mettere a punto tecniche di parto migliori e più
sicure come il taglio cesareo, il parto dolce e altre tecniche indolore
rappresenta una grande arricchimento per Postvorta e Antevorta. Come un grande
arricchimento ha portato l’uso dell’aborto come atto volontario
scelto dalla madre e i sistemi contraccettivi. Sono strumenti attraverso i
quali la madre può scegliere la gravidanza e non solo vedersela imposta come
sviluppo di una fusione energetica o, peggio ancora, come atto di violenza.
Al parto
concorrono altri centri di energia sui quali si pone l’Attenzione
affinché il parto venga portato a buon fine. Uterina è formata dal divenuto
della madre, dalle sue tensioni affinché la gestazione sia portata a buon fine
all’interno del proprio utero. Uterina ha avuto un grande aiuto, nello
sviluppo, dalla tecnica medica del cerchiaggio. Spesso i bambini nascevano
troppo presto, le madri erano costrette a lavorare fino al momento della
gravidanza, erano sottoposte a sforzi estremi e soltanto una grande Uterina
consentiva loro di portare a termine una gravidanza con tutti i pericoli che
una gravidanza prematura implicava sia per la madre che per il feto. Oltre alla
tecnica medica del cerchiaggio ha influito il riposo che è stato (solo in
alcuni paesi) concesso alla madre lavoratrice prima del parto.
La
trasformazione sociale nella direzione di Libertà porta sempre allo sviluppo
dei centri di Energia Vitale che concorrono allo sviluppo del benessere
dell’Essere Umano!
Fluonia era
il divenire della nuova vita; il suo fluire, il suo distaccarsi dal campo
energetico materno per diventare un centro di Energia Vitale autonomo.
Corrispondeva, come funzione, a Viduus il cui compito era quello di staccare la
Coscienza di Sé dal corpo fisico per innestarla nel corpo luminoso qualora
l’Essere fosse riuscito, nel corso della propria esistenza, a costruirlo.
Fluonia aiutava a separare i campi di Energia Vitale della madre da quello del
bambino. Per far questo era necessaria una grande volontà e una sequenza di determinazioni
attraverso le quali il bambino era venuto formandosi.
Decima, Nona
(da una festa legata a Giunone) e Numeria appartenevano a momenti di
concentrazione dell’Attenzione della madre. Aiutavano a portare a temine
la gestazione essenzialmente scandendo il tempo della trasformazione.
Importante il
discorso su Picumnus e Pilumnus. Sono la fondazione e il divenire del neonato.
Picumnus passa per essere un’antichissima divinità Etrusca della crescita
che insegnò ai contadini l’uso del concime. Il suo animale era il
Picchio. Picumnus rappresenta la crescita del feto all’interno della
madre e le attenzioni attraverso le quali la madre favorisce la sua crescita.
Concimare non è solo l’atto di spargere qualche cosa sul terreno, ma è
anche l’atto di ammaliare l’oggetto che si vuole vedere
trasformare. In questo caso ogni atto messo in essere dalla madre al fine di
favorire la crescita del feto. Picumnus è attento affinché questo avvenga. Egli
versa la sua Energia Vitale sulla madre inducendo la sua Attenzione a
rivolgersi al feto e al suo benessere. Picumnus assiste l’Attenzione
della madre affinché questa agisca per favorire lo sviluppo del feto. Il
picchio è l’atto attraverso il quale il bambino si presenta alla soglia
del mondo uscendo dal grembo materno. Pilumnus era il pestello. Pilumnus è la
volontà del nuovo nato mentre guarda l’oggettività in cui è divenuto.
Pilumnus è grande di ogni atto di volontà espresso da ogni nuovo nato
all’interno della Natura. Pilumnus è questo atto di volontà e la sua
grandezza consiste nel distribuire questa volontà ai nuovi nati affinché
rivendicano davanti al mondo il proprio diritto a sviluppare il proprio Potere
di Essere per diventare eterni. Senza Pilumnus, il feto nasce morto. La
medicina moderna ha dato un grande contributo allo sviluppo di questi centri di
Energia Vitale.
Pilumnus era
padre di Sentinus che favoriva lo sviluppo nei neonati della sensibilità
attraverso la quale questi fondavano la relazione col nuovo mondo in cui erano
divenuti. La sensibilità dell’Essere Feto è cosa diversa dalla
sensibilità dell’Essere Umano nella Natura. Sentinus permetteva
l’organizzazione dei ricettori attraverso i quali il nuovo Essere poteva
percepire il circostante nel quale da quel momento in poi avrebbe dovuto vivere.
Alla nascita
del bambino va associata anche Levana. Levana era la forza che induceva il
padre a riconoscere il figlio. Levana era l’atto attraverso il quale il
padre sollevava il bambino da dove veniva posto dalla levatrice in segno di
riconoscimento. Con quell’atto il bambino entrava nella relazione
famigliare. Senza quell’atto il bambino era un paria. Cosa dà forza a
Levana? Certamente ogni atto di responsabilità di ogni Essere Umano Maschile di
assumersi l’incombenza e la responsabilità di essere padre di figli. Rende
grandiosa Levana quando non è più necessario riconoscere il figlio affinché
questi sia figlio. Rende grandiosa Levana quando il figlio viene aiutato a
crescere in quanto persona e non in quanto proprietà. Rende grande Levana
quando il padre si abbassa verso il figlio e non alza il figlio verso di sé.
Quando il padre si mette a disposizione del divenire del figlio e non piega il
figlio per favorire il proprio divenire o, peggio ancora, alla propria
sopravvivenza.
Alla nascita
e al divenire del bambino va associata anche Rumina. Rumina è la forza che
predispone il corpo della madre per assicurare la crescita del feto e la
crescita del bambino. Rumina è una forza degli Esseri Mammiferi
all’interno della Natura. Rumina nasce e si sviluppa con lo sviluppo dei
mammiferi all’interno della Natura dopo la scomparsa dei grandi rettili.
Rumina è la forza che consente alla madre di dare il latte al bambino. Quando
Rumina non modella il corpo della madre la madre non allarga i fianchi durante
la gestazione né aumenta il volume del seno e rischia di rimanere senza latte.
L’allattamento artificiale ha favorito la crescita del bambino anche
quando Rumina non si manifestava prepotente nella madre, ma non ha favorito lo
sviluppo di Rumina in quanto Rumina appartiene alla modificazione
dell’Essere Femminile nella gestazione. Si può ovviare alla presenza di
Rumina con l’attività meccanica, ma il corpo femminile perde la capacità
di adattamento soggettivo alle variabili oggettive. Perde o, forse meglio, non
ha capacità di adattamento alla fondazione di un nuovo divenire. Questo non
significa che manca, significa che manca una capacità di adattamento. La
tecnica può ovviare agli effetti di questo, ma il campo energetico non respira
e non pulsa come dovrebbe e un’opportunità per arricchirlo viene meno.
Non si blocca certo il divenire eterno dell’individuo, ma lo si limita
togliendogli una possibilità di sviluppo e di adattamento.
Tutte queste
forze insieme formano il grande centro di Energia Vitale conosciuta come Giunone
Lucina. Giunone Lucina imponeva lo scioglimento di ogni nodo. Scioglimento di
ogni nodo fisico e di ogni nodo o obbligo morale. Lo scioglimento da ogni
impegno. Chi nasceva doveva nascere libero. Nasceva senza obblighi né impegni.
Saranno i
cristiani, nel tentativo di colpevolizzare gli Esseri Umani, che inventeranno
l’assoggettamento alla colpa di un ipotetico peccato originale. Per la
religione Romana (al di là degli obblighi socialmente imposti) ogni Essere
Umano nasceva libero da vincoli. In effetti i vincoli li hanno soltanto i
genitori per l’impegno che si sono presi nell’organizzare e nel
consentire la nascita del nuovo venuto. Potevano agire prima della nascita. Ora
è nato. Ora i genitori devono obbedire agli imperativi della specie cui
appartengono in obbedienza alla fondazione del divenire della specie. Ora, che
è nato, devono sviluppare quanto hanno generato in funzione del suo futuro. La
scelta dell’aiutare a nascere è la forza di Giunone Lucina. Quando la
scelta è fatta Giunone Lucina interviene con la sua forza. Interviene con
Uterina, Rumina, con Antevorta e Postvorta, con Fluonia, Partula, Nona, Decima,
Alemona Picumnus e Pilumnus.
Ma Giunone
deve imporre il nuovo nato all’oggettività in cui questo è venuto
formandosi. Così Intercidona batte con la scure contro la porta minacciando i
“mali” che si avvicinano al nuovo nato. In realtà Intercidona tende
a compattare la volontà del nuovo nato trasformandola in uno strumento
attraverso il quale affrontare l’oggettività. I genitori si fanno Deverra
allontanando dalla caso ogni cosa che possa nuocere al nuovo venuto spazzando
la soglia della casa. Plasmando la volontà del nuovo nato Pilumnus impone la
nuova nascita al bosco affinché Silvano si allontani. Silvano è minacciato dal
nuovo nato: anche lui, per soddisfare i suoi bisogni, taglierà il bosco;
Pilumnus impone a Silvano di farsene una ragione e a procedere in una diversa
strategia di adattamento.
La nascita è
un atto di magia. La vita è un atto di magia. Ed anche se la religione romana
non è in grado di distinguere molti nodi attraverso i quali le contraddizioni
che portano alla nascita sono in grado di esprimersi, è comunque in grado di
definire dei punti abbastanza precisi, dei passaggi obbligati, nei quali si
concentra l’Energia Vitale attraverso l’Attenzione di chi produce e
favorisce la nascita
La religione
romana ci permette di affermare come la nascita sia un rito magico il cui fine
coinvolge e stravolge la vita stessa.
Saranno gli
adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra che squalificheranno la nascita
attraverso il rito del battesimo imponendo l’assoggettamento del nuovo
nato all’oggettività in cui vive. Il cristianesimo piegherà i bisogni e i
desideri del nuovo nato per adattarli ai bisogni e alla necessità di dominio
del Comando Sociale in cui il nuovo nato è venuto. Non agirà per fondare sé
stesso attraverso il nuovo nato. I cristiani saccheggeranno la magia della
nascita per allevare bambini sacrificandoli al loro dio assassino. In compenso
piegheranno l’Attenzione degli Esseri Umani assoggettandola alla
descrizione miserevole della nascita del proprio uomo dio. I cristiani faranno
della magia della vita la sozzura con la quale alimenteranno la disperazione
degli Esseri Umani. Ma nonostante la loro azione, Giunone Lucina continua ad
agire. Così dopo la miseria dei secoli in cui cacciano gli Esseri Umani, dopo
la spaventosa mattanza di donne che ardono sui roghi spesso colpevoli soltanto
di aiutare altre donne per quanto possono fare, Giunone Lucina ricostruisce la
magia agendo sui mutamenti.
La magia è un
processo lungo e faticoso, implica l’azione all’interno di ogni
singolo mutamento e di ogni oggetto concorrente alla formazione di ogni singolo
mutamento e, tale azione, deve essere riproposta sempre uguale eppure sempre
nuova e diversa, mutamento dopo mutamento, generazione dopo generazione,
adattamento dopo adattamento.
La menzogna e
la distruzione può essere imposta con la violenza delle armi, la liberazione
dalla menzogna e la costruzione sono processi che percorrono mutamento dopo
mutamento, che richiedono grandi quantità di energia e grande impegno. E’
facile produrre miseria, è facile tenere individui in miseria come fanno i
cristiani, difficile è uscire da quella miseria. Ci sono sempre cristiani pronti
a ricacciarli nella miseria.
Così è per la
nascita. Quando un processo di trasformazione viene interrotto si perde la
conoscenza che quel processo aveva accumulato e si rende necessario riprendere
il processo riprendendo ad accumulare conoscenza per migliorare
l’esistente. Così se furono sufficienti un paio di centinaia d’anni
per distruggere la conoscenza della nascita fondata dai Romani furono
necessarie cinque volte tanto soltanto per incominciare a reintraprendere quel
cammino.
Marghera,
1996
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista
Stregone
Guardiano
dell'Anticristo
P.le
Parmesan, 8
30175
Marghera – Venezia
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