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La chiesa cattolica e le sue strategie sociali |
Dal dizionario Garzanti della lingua Italiana: SUPERSTIZIONE
"Tendenza, determinata dall'ignoranza o dalla suggestione, ad attribuire a cause occulte o soprannaturali gli avvenimenti che possono essere spiegati con cause naturali." Sempre dal dizionario Garzanti: "Dal latino superstitio-onis, derivazione di superstare "stare sopra"."
Questo è quanto ci dice il dizionario della lingua italiana. Da questo è necessario partire per individuare quanto produce superstizione. Che cosa produce superstizione? Il non conoscere le cause di un accadimento e attribuirne la causa a cose diverse dall'accadimento stesso. In altre parole privare i fenomeni, attraverso i quali l'accanimento diviene, delle caratteristiche proprie per attribuire tali caratteristiche ad un ente esterno alla formazione dell'accadimento. Io non sono malato perché un insieme di cause concorrono a costruire in me il malessere che determina il mio stato, ma sono malato perché cause esterne a me hanno indotto la malattia. La malattia quale risultato di volontà che nulla hanno a che vedere con quanto ha prodotto la malattia. In altre parole, la superstizione è l'attività mediante la quale si privano i fenomeni che determinano le cause davanti alle quali manifestiamo la nostra non conoscenza della volontà di determinare sé stessi e imputiamo il loro manifestarsi a una volontà diversa e al di sopra del fenomeno.
E' indubbio che io non conosca che un'infima parte dei fenomeni che concorrono a costruire e manifestare le cause che io descrivo, ma un conto è che io non riconosca i fenomeni e un altro conto è che risolva la ricerca della conoscenza del fenomeno in un ente fantastico, a quanto sta sopra, quale causa esterna ai fenomeni che tale causa producono.
Perché si manifesti la superstizione, nel metodo di giudizio delle persone, è necessario che ci sia un interesse fisico o economico per il quale qualcuno trae beneficio dalla superstizione. Un soggetto umano che dalla superstizione trae un proprio potere. In secondo luogo è necessario che le persone ignorino la sequenza dei fenomeni per i quali le cause si producono e, pertanto, imputino, per la propria sopravvivenza, la causa a quell'ente esterno alla causa stessa. In terzo luogo, quanto sta sopra e che produrrebbe le cause, deve essere imposto con una tale violenza che le persone non possano pensare ad altro che non a quella volontà quale produttrice di quelle cause.
Deduciamo pertanto che la superstizione non è un atto spontaneo dell'individuo, ma è un'imposizione di chi quell'individuo intende trasformarlo in oggetto di possesso.
La struttura del comando sociale si impone al Sistema Sociale quale intermediario fra il soggetto che soggiace alla causa e il trascendente quale autore della causa. Questo collegamento è necessario per costruire la superstizione. Se chi è motore della causa è al di fuori dei sensi e delle rappresentazioni del soggetto, il soggetto è in balia di decisioni alle quali non può accedere e nelle quali non può intervenire. Il dio padrone manda la malattia, il soggetto subisce la malattia e supplica, il prete e la chiesa cattolica intercedono, se ciò è nel loro interesse, presso dio affinché l'ammalato guarisca. Ecco la struttura fare da tramite fra un trascendente e un soggetto che subisce le cause. La struttura, per far da tramite, deve convincere il soggetto di essere in possesso di un mandato particolare per intervenire nei confronti del trascendente che sta agendo sul soggetto. Solo che le cause che opprimono il soggetto sono generate direttamente dalla struttura che costruisce il tramite perché soltanto in quel modo tale struttura può intervenire. La malattia è determinata dalle condizioni insane in cui la chiesa cattolica costringe gli individui a vivere per i propri interessi di dominio. La chiesa cattolica, che impone agli individui la credenza di intercedere nei confronti del dio padrone, è il soggetto che produce le malattie. In Africa la diffusione dell'AIDS è frutto dell'attività della chiesa cattolica contro i preservativi!
La perversione del ruolo della chiesa cattolica nelle superstizioni è data dal fatto che è proprio la chiesa cattolica ad essere causa di malesseri nei confronti del soggetto che a quella struttura si rivolge affinché i malesseri siano rimossi. La distruzione della ginecologia ai tempi di Roma Antica fatta dalla chiesa cattolica per permettere il libero genocidio da parte del suo dio padrone ne è un esempio. E' la struttura che deve costruire un soggetto adeguandolo alla struttura stessa, altrimenti ella non è in grado di intervenire. La struttura deve costruire nel soggetto la convinzione che le cause opprimenti derivino dall'intervento di un trascendente davanti al quale egli è impotente. Solo che il trascendente davanti al quale egli è impotente non agisce all'interno della trascendenza, ma proprio sotto e all'interno dei suoi sensi. La fame, il malessere, i problemi sul lavoro, i problemi amorosi, i terremoti ecc. sono tutti fenomeni rientranti sotto i sensi del soggetto. Sensi che non individuano la causa perché la struttura che fa da tramite fra il soggetto e il trascendente ne indica la causa nell'attività del trascendente per le sollecitazioni del soggetto che si è sottratto al dominio della struttura che fa della rappresentazione del trascendente giustificazione del suo potere sul soggetto stesso.
La struttura ha ucciso nel soggetto la capacità e l'indipendenza dell'indagare costringendolo a risolvere in essa le risposte alle domande sul perché delle cose. La struttura non ha solo costruito l'ignoranza nel soggetto, ma ha ucciso la capacità del soggetto di concentrare la propria attenzione su qualsiasi tipo di spiegazione e di risoluzione che non sia quella proposta dalla struttura di controllo che fa del tramite col trascendente manifestazione del proprio potere di possesso sull'intero Sistema Sociale. Dove non esistono spiegazioni alle cause che si presentano il soggetto è naturalmente portato a sospendere il giudizio e a chiedersi il perché del fenomeno: la struttura di collegamento col trascendente uccide questo.
L'Essere Umano timoroso è colui che non solo non è in grado di spiegare i fenomeni che producono le cause che lo assalgono, ma non è nemmeno in grado di produrre dei Giudizi di Necessità tali da dare delle spiegazioni provvisorie che non siano emanazioni della struttura di potere dalla quale è dipendente. Se ti arriva quella malattia è il dio padrone che te l'ha mandata. Non ha importanza se per metterti alla prova, se per amore o per punirti. La struttura di controllo usa tutto il proprio potere di dominio per non spiegare le cause e costringerlo a spiegazioni fantasiose solo al fine di controllare il soggetto e le sue tensioni di sviluppo. La struttura di controllo, per riuscire ad imporre la convinzione che la malattia è espressione della volontà del dio padrone ha distrutto la medicina che poteva dimostrare il contrario! La stessa cosa vale oggi per l'attività della struttura di controllo per quanto riguarda l'aborto e le nascite: nulla deve interferire con la volontà del dio padrone. Io, d'altronde, vivo per consolarti e sottometterti alla struttura di controllo e se tu interferisci con la volontà del dio padrone interferisci in realtà con la mia capacità di controllarti. Dunque, tu non devi assolutamente interferire con la casualità che è emanazione del dio padrone e che io uso per dominarti in quanto sono il tramite col dio padrone. La struttura di controllo costruisce superstizione impedendo all'individuo la pratica di prendersi nelle proprie mani la responsabilità della propria vita costringendolo ad essere esposto alle intemperie della vita di cui la struttura di controllo ritiene di essere mediazione fra queste e l'individuo sottomesso. Da questa struttura coercitiva d'insieme, l'individuo anziché costruire delle strategie d'uscita dalla sottomissione imposta, costruisce delle strategie per aggirare la mediazione fra la struttura di controllo e il dio padrone. Costruisce, attraverso la propria immaginazione, degli intermediari che medino fra l'imponderabile quale emanatore delle cause oppressive e la volontà che tali cause invierebbe stando a quanto gli ha fatto credere la struttura di controllo. In questo caso, la superstizione è il tentativo di aggiramento della struttura di controllo quale mediatore fra il soggetto sottomesso e il suo torturatore, il dio padrone.
La superstizione è il prodotto di una struttura di potere e di dominio emozionale sugli Esseri Umani. Una struttura che costringe gli Esseri Umani a considerarla onnipotente ad immagine e somiglianza del dio padrone e assoluto di cui pretende di essere emanazione e che, per far questo, costringe gli Esseri Umani ad essere impotenti davanti alla vita e alla quotidianità.
1) soggetto privato delle proprie determinazioni
2) struttura di potere che media col dio padrone
3) costruzione nel soggetto dell'impotenza con la quale affrontare la vita.
E' del tutto logico trovare, a questo punto, nei vangeli ufficiali delle chiese cristiane, gli imperativi del dio padrone finalizzati a privare l'individuo della propria capacità di affrontare l'esistenza.
In Luca troviamo l'imperativo di rinunciare a rivendicare la giustizia e di accogliere il nemico quando ti ruba il mantello (Luca 6-30). In Giovanni gli Esseri Umani sono paragonati a un gregge di pecore che dio gli avrebbe dato e che nessuno gli può togliere (Giov.10-29). In Marco si colpevolizza chi provvede per il futuro: "Perché vi preoccupate per non aver pane? Non avete ancora riflettuto né capito? Avete il cuore indurito? Avete gli occhi e non vedete? Avete orecchi e non udite? Non vi ricordate? Quando io ho spezzato cinque pani per cinquemila uomini, quante ceste avete raccolto di avanzi?" (Marco, 7-17). In Matteo si legge: "Or se dio veste così l'erba del campo, che oggi è e domani viene gettata nel forno, quanto più vestirà voi, gente di poca fede? Non vogliate, dunque, angustiarvi dicendo: "Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Di che ci vestiremo? Di tutte queste cose, infatti, si danno premura i Pagani; or, il padre vostro sa che avete bisogno di tutto questo. Cercate prima di tutto il regno di dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date per giunta. Non vogliate, dunque, mettervi in pena per il domani…" (Matteo 6-30)
Questo è il messaggio del cristianesimo per distruggere l'Essere Umano. In questo modo la scienza, la conoscenza, la medicina, le biblioteche, le scuole pubbliche saranno distrutte dai cristiani affinché nessuno agisca per provvedere per il domani. Anche nel secolo scorso i cristiani faranno una feroce lotta affinché lo stato non accetti di fare istruzione obbligatoria a tutti i ragazzi, ma li si lasci ignoranti per meglio sottomettere. In questo modo hanno costruito il terreno per costruire la superstizione che avrà il suo culmine nei testi di demonologia degli inquisitori cattolici per giustificare la mattanza di chi non si poteva difendere. Queste operazioni di distruzione della conoscenza del mondo antico si innestano su condizioni precedenti che erano assolutamente periferiche nel in quelle società. Erano il riflesso della piccola magia popolare, le piccole relazioni col mondo circostante proprie di ogni individuo. La prima operazione che fa il cristianesimo è privare queste magie della determinazione con la quale i soggetti le praticavano facendo propria la forma. Queste piccole magie vengono assunte, nella loro forma e rappresentazione, dal cattolicesimo che le eleva ad insegnamento del dio padrone facendole diventare preposizioni divine attraverso le quali mettere a ferro e fuoco il mondo antico affinché nessuno osi affermare che la volontà del dio padrone, espressa nei vangeli, è solo una volgare truffa.
Con questo si distrugge definitivamente l'apparato emozionale degli Esseri Umani. Sarà la vita, NECESSITA' e INTENTO, che modificheranno a poco a poco l'orrore della distruzione ponendo esigenze davanti al quale il ferro e il fuoco della chiesa cattolica ben poco poteva.
Anticamente questa mediazione era appannaggio degli uomini nel loro insieme. Però, anticamente, tutti gli Esseri Umani erano in rapporto diretto con le divinità. Sia quelle dello Stato che quelli privati, della casa, dei numi e gli Esseri di Energia. Ogni Essere Umano accedeva alla divinità per quanto riguardava sé stesso. Per quanto riguardava i gruppi c'erano dei delegati. Il cristianesimo, mettendo a ferro e fuoco l'antichità, ha distrutto tutto questo. Le distruzioni, le morti e le stragi in seguito ai decreti imperiali contro i sacerdoti Pagani, i maghi e gli indovini furono talmente feroci da costringere le persone a sottomettersi ai preti cristiani i quali si arrogarono la mediazione non fra gli uomini e gli DEI, ma fra Esseri Umani trasformati in bestiame e un dio trascendente e irraggiungibile che però, a detta dei preti, era il responsabile di fame, miseria, catastrofi per costringerli a sottomettersi ancor di più al prete cattolico stesso e alla struttura che rappresentava. I preti cattolici hanno sterminato e annientato centinaia di popoli al fine di compiacersi della propria onnipotenza quale manifestazione del proprio dio assassino.
Il fine di tutto questo era impedire agli Esseri Umani di incontrare qualcuno che insegnasse loro a prendersi nelle proprie mani la responsabilità della propria vita sottraendoli dalla costrizione emozionale che li costringeva ad inginocchiarsi davanti alla chiesa cattolica. In quel caso sarebbero stati fatti oggetto dell'ira divina sotto forma di spade, fucili e cannoni di coloro che erano al servizio dei preti cattolici.
Generazione dopo generazione si è impedito agli Esseri Umani di provvedere per il proprio futuro! Generazione dopo generazione si è costretto gli Esseri Umani ad autoconvincersi che quanto accade lo si è chiamato, attraverso le proprie azioni, dal dio padrone. Generazione dopo generazione, si è convinto gli Esseri Umani della presenza di un maligno che agirebbe fra gli Esseri Umani stessi e che anch'egli appartiene alla trascendenza pur esprimendo le proprie azioni nella quotidianità.
Si è convinto gli Esseri Umani che non sono loro incapaci di organizzarsi per provvedere al proprio futuro o a mettere in essere operazione strategiche al fine di ottenere dei risultati, ma li si convince che quanto essi non sono in grado di ottenere è opera di un maligno o della pochezza della sottomissione al dio padrone di cui la struttura coercitiva della chiesa cattolica è demandata.
Questa impotenza d'azione si scontra con le necessità soggettive di mettere in essere delle azioni per assicurarsi quanto manca: la salute fisica o psichica, l'amore, la sicurezza sociale come il lavoro o la carriera ecc.. Non si è in grado di mettere in essere delle azioni strategiche, ma si presenta la necessità di fare qualcosa per giungere a degli obiettivi.
La prima azione superstiziosa è la preghiera. Dalla propaganda della chiesa cattolica si deduce che un soggetto pregando può chiamare il dio padrone e creatore dell'universo che lo aiuti nell'impresa di conquistare l'amore, il posto di lavoro, la salute perduta ecc.. Questa superstizione viene alimentata per questioni di puro potere economico dalla chiesa cattolica che anzi fa della mediazione fra chi prega e il dio padrone la fonte del proprio potere di possesso degli individui. La seconda azione superstiziosa consiste nel chiamare il demonio. Visto che il dio creatore è così lontano, tanto vale rivolgersi al demonio che è così vicino. Così, per averne i favori, si mettono in essere tutte quelle azioni che la chiesa cattolica indica come azioni che compiacciono il demonio. Solo che quelle azioni sono il frutto degli insegnamenti della chiesa cattolica e non di chi segue il demonio. Leggetevi i manuali degli inquisitori cristiani: erano loro che torturando le donne si facevano confermare dalle torturate quanto andavano farneticando con le loro fantasie perverse! Un altro passo è allontanare il "male" o fare il male per maledizione. Anche questo è preso dai vangeli ufficiali. Il fico che non gli da i fichi ad un povero pazzo di Nazareth affamato, questi lo maledice e il fico si secca. Poi millanta il potere distruttivo della preghiera e della sua fede di "gettare le montagne in mare!". Ecco come viene costruita la superstizione magica. Si fanno riti per maledire o riti per eliminare il malocchio. Un malocchio o un'invidia come il prodotto di un'entità trascendente alla quale non si può giungere. Si aggira il potere dominante della chiesa cristiana cercando dei diversi mediatori. I mediatori si presentano sia all'interno della chiesa cristiana che di volta in volta li tratta da santi o li brucia sui roghi, che fuori della chiesa cristiana. Specialmente ai giorni nostri. Come la chiesa cattolica deruba i suoi fedeli (di denaro, per amore del denaro, è il pazzo di Nazareth che gli indica la necessità di rendere poveri gli Esseri Umani così che possano essere sottomessi!) con attività di grande professionismo, maghi, maghetti e fattucchiere da televisione li derubano con un'attività dilettantesca.
Diverso era prima del cristianesimo, quando le relazioni fra l'Essere Umano e il mondo circostante portavano l'Essere Umano a scorgere i fenomeni che procuravano cause. Anche se quei fenomeni erano indicati come divini erano sempre fenomeni propri del mondo reale e non un prodotto di un fantasioso trascendente. Il fulmine era la voce di GIOVE, ma GIOVE era l'atmosfera e come tale tuonava colpendo quanto in essa si trovava. Era l'ira dell'atmosfera, non l'ira per i "peccati" come farnetica la chiesa cattolica per ottenere sottomissione. Certamente gli antichi facevano sacrifici e mangiavano quanto sacrificavano, ma i sacrifici erano fatti per evitare attacchi di panico. "Stiamo mettendo in essere delle azioni affinché l'ira dell'atmosfera, l'ira dei Fiumi, l'ira dell'Essere Mare si plachi, ma non per espiare delle colpe di cui siamo colpevoli!" Così nelle religioni antiche si costruiva un allineamento fra il divino che cresceva negli Esseri Umani e il divino che li circondava. Questo non impediva loro di cercare le cause dei fenomeni. Il divino non stava nel trascendente, ma nel fenomeno stesso. Per questo davanti alla causa prodotta da fenomeni sconosciuti indagavano, analizzavano, costruivano elaborazioni dialettiche pur riconoscendo il divino presente nella causa stessa e nei fenomeni che la provocavano (leggi Lucrezio Della Natura).
A differenza di questo la superstizione è il prodotto dell'impotenza soggettiva.
Perché la superstizione è fagocitazione, da parte del soggetto, dell'incapacità ad affrontare le contraddizioni della vita. Egli si sente piccolo davanti al mondo. Si sente impotente davanti a quanto è sconosciuto. La scienza e la ricerca in generale affrontano si la descrizione dei fenomeni, ma gli scienziati sono essenzialmente dei tecnici soggiogati alla superstizione. Maggiore è il loro studio e maggiori sono i quesiti posti. Davanti all'impossibilità di descrivere l'interezza dell'esistente preferiscono immaginare un tecnico come loro, ma così bravo da descrivere l'intero esistente. In pratica si mettono in ginocchio davanti ad un altro tecnico immaginato. La superstizione sposta le modalità di giustificazione soggettiva dell'oggetto davanti al quale ci si mette in ginocchio. Anziché affermare che lo sconosciuto è maggiore del conosciuto e pertanto ci si deve attrezzare (fisicamente, psicologicamente, psichicamente, coltivando la consapevolezza, il sapere, la conoscenza, facendo emergere il potere dell'intuizione nascosta sotto la ragione e il razionalismo, ecc.) per affrontare al meglio lo sconosciuto nel quale si vive, si preferisce immaginare un tecnico capace di conoscere lo sconosciuto e l'inconoscibile che abbia la capacità di intervenire nelle contraddizioni e nei problemi della nostra vita. Uno scienziato è un tecnico che conosce alcune cose, magari molto bene da essere definito genio o benefattore dell'umanità, ma davanti allo sconosciuto che sente immanente anziché diventare coraggioso, preferisce ricorrere alla superstizione immaginando qualcuno che sappia intervenire là dove lui è impotente. La superstizione si sposta. Esce dalla specializzazione tecnica (non è il dio padrone che fa muovere il sole o fa nascere i fiori) per rientrare dalla finestra dell'incapacità della gestione emozionale (però sicuramente il dio padrone interviene in qualche modo in una qualche parte del meccanismo per cui il sole si muove o nascono i fiori!).
Un'altra questione è lo spostamento dell'intervento del dio padrone. Se c'è stato un tempo in cui si invocava il miracolo affinché un individuo si salvasse da un attacco di polmonite, oggi che l'Essere Umano, almeno nei nostri paesi, è in grado di guarire da un attacco di polmonite si invoca il miracolo per i tumori o l'AIDS. Anziché affermare: "C'è uno sconosciuto che dobbiamo conoscere!" si costringono le persone a pregare per l'intervento del dio padrone. Nel far questo si combattono tutte le prevenzioni che possono consentire alle persone di non essere ammalate ad opera del dio padrone. La radio vaticana per fa ammalare di cancro gli abitanti di ROMA esprime una potenza di emissione fuori dalle leggi. La chiesa cattolica, per far ammalare le persone di AIDS, fa quanto è in suo potere per combattere l'uso del preservativo. Così può invocare il dio padrone affinché intervenga col miracolo e sviluppare superstizione. Già tempo addietro la peste nera fu conseguenza del massacro dei gatti accusati di essere un animale della Stregoneria e la proliferazione dei topi e delle pulci propagò la peste nera. I veneziani hanno costruito una chiesa per la madonna che ha fermato la peste nera! Se questa non è superstizione!
La superstizione, inoltre, si manifesta in maniera diversa da ceto sociale a ceto sociale. Al ceto sociale più "basso" viene imposta la superstizione più violenta. Il ceto sociale più "culturalmente preparato" è sottoposto ad una superstizione del tipo culturale. La superstizione del tipo culturale serve alla chiesa cattolica per imporre superstizione e sottomissione al ceto sociale più "basso". Senza la superstizione, subita, imposta e riproposta dal ceto sociale "culturalmente preparato" la sottomissione dei ceti sociali "bassi" non ci sarebbe! In altre parole, per rimuovere la superstizione che costruisce sottomissione nei ceti sociali "bassi" è necessario rimuoverla dai ceti sociali "culturalmente preparati".
Un ultimo appunto. Il Paganesimo riconosce l'Essere Umano quale un DIO fra DEI. L'investigazione dei fenomeni consente all'Essere Umano di comprendere alcuni dei meccanismi attraverso i quali gli DEI si manifestano e nei quali la specie dalla quale diviene ha costruito i propri adattamenti. La ricerca scientifica, anche se limitata alla ragione, è comunque un modo per conoscere gli DEI e non può esistere (salvo le teorizzazioni soggettive prive di supporto sperimentale) una via alla Stregoneria e alla conoscenza degli DEI in contrapposizione alla lettura che ne fa la sperimentazione scientifica. Può essere che questa sia limitata. Può essere che questa non consideri alcuni fenomeni, ma una via alla Stregoneria non può esimersi dal riconoscere la validità e i limiti della sperimentazione all'interno della ragione. Lo sviluppo scientifico come allargamento dei confini della ragione e del suo descritto altro non è che identificazione dei meccanismi di manifestazione degli DEI nel quotidiano. Il Paganesimo, dunque, non è mai superstizione! Ricordiamo che non era necessario l'arrivo della scienza moderna perché Roma antica conoscesse la connessione fra la rete fognaria e le malattie. Le cloache vennero costruite nella Roma antica; per raggiungere lo stesso livello la Parigi cristiana terrà i suoi cittadini milletrecento anni nella merda. Le terme, nelle società precristiane, erano luoghi comuni e pubblici; i cristiani le chiuderanno per consentire al loro dio padrone di far ammalare gli Esseri Umani. Con l'impotenza davanti alla malattia nasce la superstizione! I Pagani usano il preservativo (e non solo i Pagani, ma coloro che rifiutano la superstizione) per evitare l'AIDS e gravidanze che alimentino miseria e sottomissione. I cristiani impongono, non solo ai propri fedeli, o l'astinenza sessuale che produce malattie fobiche (dopo ci penseranno i loro esorcisti ad esaltarsi nelle loro perversioni) o l'assenza di preservativo e di anticoncezionali al fine di costruire dolore, miseria e malattia con le quali imporre la superstizione. La lotta dei cristiani contro l'eutanasia non è la lotta di chi dice: "voglio vederci chiaro nelle regole!" oppure: "voglio capire come viene gestita!". Ma è l'imposizione del dolore finalizzato a costruire superstizione! I cristiani dicono: "E' dio che ti ha mandato il dolore!" nascondendo la loro attività dietro la superstizione di chi impotente a difendersi è costretto ad accettare affermazioni dei soliti torturatori. In realtà sono i cristiani che costruiscono il dolore nei malati impedendo ai medici l'uso degli antidolorifici, come la morfina, negli ospedali e in special modo ai malati terminali (così è in Italia, in altri paesi occidentali laici la situazione è diversa. Ma in Italia c'è Wojtyla il macellaio!).
La superstizione è costruita mediante il condizionamento educazionale.
La superstizione è costruita attraverso la distruzione del sapere e della conoscenza fatto dalla chiesa cattolica.
La superstizione è costruita attraverso la sua azione della chiesa cattolica di violenza che pratica su dei bambini indifesi.
L'imposizione della superstizione ha successo quando ad essere imposto è il terrore instillato dal dio padrone di cui la chiesa cattolica è manifestazione.
Questo viene istillato distruggendo negli Esseri Umani la loro capacità di costruire il dio che cresce dentro di loro.
La chiesa cattolica costruisce superstizione perché questa è la sua ragione d'esistenza.
La chiesa cattolica ha costruito la superstizione attraverso stragi e genocidi di interi popoli. Attraverso la distruzione sistematica della loro conoscenza che ha sostituito con la sottomissione.
La superstizione domina nelle persone quando sono costrette a credere nell'esistenza di un dio creatore. La superstizione domina quando si costringe le persone in ginocchio davanti ad un povero pazzo che pretende di essere il figlio del dio creatore e dio creatore egli stesso.
La superstizione domina l'Essere Umano quando i cristiani costruiscono la distruzione del dio che cresce dentro gli Esseri Umani, unica forza che permette agli Esseri Umani di riconoscersi parte di un mondo composto da DEI nel quale prendersi nelle proprie mani la responsabilità del proprio divenire e imparare a chiamare le cose col loro vero nome.
L'unico modo per uscire dalla superstizione è finirla di fantasticare attorno ad un inesistente dio padrone e riconoscere gli DEI che ci circondano. Per riconoscere gli DEI che ci circondano è necessario riconoscere noi stessi degli DEI che attraverso la nostra volontà determiniamo le scelte con le quali procediamo a costruire noi stessi, prima di tutto, e l'intero Sistema Sociale come conseguenza.
Marghera 10.12.2000
Formattazione attuale: 17 maggio 2015
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
La nostra società emerge dall'odio cristiano. La nostra democrazia emerge dalla monarchia assoluta imposta dai cristiani. La società dei diritti dell'uomo emerge dalla società in cui dio aveva ogni diritto sull'uomo, anche quello di sterminarlo. Non esiste un concetto sociale, un'idea filosofica, che non sia emersione dall'ideologia cristiana di dominio dell'uomo sull'uomo.