Diario analitico della
campagna elettorale per le
Elezioni Europee 2009
20 maggio 2009
11° capitolo
Bene.
Dopo il Berlusconi operaio, il Berlusconi ferroviere, il Berlusconi imprenditore,
ora abbiamo anche il Berlusconi Che Guevara: lui è il “rivoluzionario” che
trova difficile fare le riforme: peccato che i suoi provvedimenti vadano nel
senso di un’Italia fascista. Ma, probabilmente, per Berlusconi questo è essere
“rivoluzionario”.
Dopo
le motivazioni della sentenza che ha condannato David Mills
che "Mentì per salvare Berlusconi"
siamo di fronte ad una nuova campagna mediatica del Popolo delle Libertà
che anziché cacciare Berlusconi, un individuo che ha cercato credibilità giurando
anche sulla testa dei suoi figli, aggrediscono i magistrati e parlano di uso
della magistratura da parte dell’opposizione. Semmai è Berlusconi e il Popolo
delle Libertà che hanno usato il parlamento non per questioni Istituzionali, ma
per non essere processati per i delitti criminali che hanno commesso: quanti
sono gli inquisiti nel Popolo delle Libertà?
Berlusconi
è un criminale: nelle sue azioni e nei provvedimenti che propone, negli
atteggiamenti che mette in atto nella vita politica, nelle relazioni con
“papi”, questo suo essere criminale e questa volontà i usare la politica per
fini criminosi, è assolutamente evidente. Che abbia i soldi per non farsi
processare o per dilatare i processi in modo che i reati cadano in
prescrizione, è un dato di fatto! Che abbia depenalizzato tutta una serie di
reati finanziari per i quali negli USA si sarebbero fatti anni di galera,
appare evidente l’interesse suo, personale, nel non essere processato per quei
reati. L’insistenza per sottrarsi alle leggi, mediante il nodo Schifani e, una
volta dichiarato incostituzionale, col nodo Alfano, appare evidente che siamo
di fronte ad una volontà di sottrarsi alla giustizia che ritiene, proprio per
gli atti criminali che Berlusconi ha compiuto, nemica. Non si tratta di sapere
se Berlusconi è innocente o colpevole, ma si tratta essere certi che il
tentativo di bloccare le intercettazioni telefoniche da parte di Berlusconi, è
il tentativo di sottrarre prove ai delitti che LUI commette.
La
sentenza dei magistrati di Milano, è un di più!
Dicono
i magistrati dell’attività di David Mills:
“ha agito certamente da falso testimone da un lato per consentire a
Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l'impunità dalle accuse, o, almeno, il
mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle
operazioni societarie e finanziarie illecite compiute sino a quella data,
dall'altro ha contemporaneamente perseguito il proprio ingente vantaggio
economico”
Per
favorire Berlusconi, dicono i giudici, David Mills
ha:
“la condotta di Mills era dettata dalla
necessità di distanziare la persona di Silvio Berlusconi dalle società off shore, al fine di eludere il fisco e la normativa
anticoncentrazione, consentendo anche, in tal modo, il mantenimento della
proprietà di ingenti profitti illecitamente conseguiti all'estero, la
destinazione di una parte degli stessi a Marina e Piersilvio Berlusconi".
E,
identificando in Silvio Berlusconi l’autore dei crimini, i magistrati di Milano
scrivono:
"il fulcro della reticenza di Mills,
in ciascuna delle sue deposizioni, sta nel fatto che egli aveva ricondotto solo
genericamente a Fininvest, e non alla persona di Silvio Berlusconi la proprietà
delle società off shore, in tal modo favorendolo in
quanto imputato in quei procedimenti".
Appare
evidente come ci sia, da parte del Popolo delle Libertà, un uso criminale della
politica. La politica per sostenere le loro finalità personali economiche.
Quando, questa stessa attività è riferita a Provenzano o Reina,
si chiama MAFIA!
Indubbiamente
i mafiosi hanno interessi da difendere e, infatti, anche nel caso di Silvio
Berlusconi, i suoi “portavoce” si affrettano a parlare di “uso politico della
giustizia” e si guardano bene, invece, dal parlare del loro “uso criminale
della politica”.
Berlusconi
ha dichiarato che della cosa riferirà in Parlamento.
In
Parlamento, a mio avviso, potrebbe fare solo una cosa: rassegnare le
dimissioni!
L’unica
cosa dignitosa che potrebbe fare. Forse allora l’Italia potrebbe affrontare la
crisi economica con dignità.
Scontri
a Torino, ma per ora sembra che il manganello non sia stato usato a sproposito,
è già qualche cosa.
E’
vero che un G8, sia pure quello dei rettori universitari, non si può “piegare
alla piazza”, ma quando la piazza sono i fruitori dell’università e non sono
stati coinvolti dalle università, la cosa è, comunque grave, perché si tratta
di mettere in discussione, da parte delle università, i principi base della
democrazia.
Berlusconi
conferma di aver costruito e gestito per sei anni (dati dal suo governo che ha
imposto la Bossi-Fini anche a Prodi) dei campi di concentramento di nazista
memoria.
Così,
dal quotidiano La Repubblica raccogliamo la dichiarazione di Berlusconi e la
risposta di Barroso in visita all’Aquila:
"Non vorrei dirlo, ma i
centri di identificazione degli immigrati somigliano a dei campi di
concentramento, tanto è vero che il Parlamento ha negato che la permanenza
possa essere aumentata a sei mesi”. Lo dice il premier Silvio Berlusconi
davanti al presidente della Commissione europea Josè Barroso all'Aquila per
visitare la terra martoriata dal terremoto del 6 aprile. Barroso lo ascolta
attento, ma quando il presidente del Consiglio gli passa il microfono, il capo
dell'esecutivo Ue condanna ogni frettolosa politica di "respingimento” e
avverte che inderogabile è il rispetto del diritto di asilo politico: "Per
questo "dobbiamo accelerare la creazione di un ufficio internazionale per
l'esame della richiesta dell'asilo".
Ma
Berlusconi, quando gli immigrati di Lampedusa evasero dal suo “campo di
concentramento”, non disse che se ne andavano normalmente in paese a bersi una
birra? Io ho il vago ricordo di un’evasione dei detenuti immigrati che andarono
a manifestare con la popolazione di Lampedusa. Ora, scopro, per bocca di
Berlusconi, che sono dei campi di concentramento.
Intanto,
sia pur con 45 giorni dopo i fatti veniamo a sapere che l’ottimismo con cui
Berlusconi invitava gli italiani a spendere affermando aver fiducia, è stato
volgarmente tradito.
L’Istat,
nei primi tre mesi del 2009 ci dice:
Nel primo trimestre 2009 le
esportazioni complessive hanno segnato, rispetto allo stesso periodo del 2008,
una diminuzione del 22,8 per cento e le importazioni del 22,3 per cento. Nello
stesso periodo il saldo è stato negativo per 4.422 milioni di euro, in lieve
miglioramento rispetto al passivo di 5.092 milioni di euro rilevato nello
stesso periodo del 2008.
Nel mese di marzo 2009,
rispetto allo stesso mese del 2008, la dinamica dei flussi commerciali da e
verso l'area Ue è risultata negativa: le esportazioni sono diminuite del 19,6
per cento e le importazioni del 16 per cento.
In
pratica la miseria si sta espandendo nell’assoluta inerzia del governo
Berlusconi, tant’è che oggi Tremonti si lamenta perché le Banche non hanno
usato i Tremonti-Bond: se quelle stesse garanzie
fossero state date ai cittadini, le cose sarebbero migliori.
Marghera
20 maggio 2009
TORNA AI TESTI DI STREGONERIA PER IL FUTURO!
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
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