Diario analitico della campagna elettorale per le

Elezioni Europee 2009

28 maggio 2009

19° capitolo

Vai all'indice del diario della campagna elettorale per le elezioni europee 2009: conoscere i meccanismi della società.

Dareste vostro figlio a Berlusconi perché vi trasmetta i suoi valori?

 

Marina Berlusconi sul Corriere della Sera risponde indignata a Franceschini: solo che non ha capito nulla di quello che ha detto Franceschini o, forse e più probabile, usa arbitrariamente le parole di Franceschini per sparare caz.zate senza senso.

 

A vergognarsi dovrebbe essere Marina Berlusconi viste le dichiarazioni che appaiono sul Corriere della Sera. Insulta Franceschini per i propri interessi personali dimenticando gli effetti morali di Silvio Berlusconi nella politica e nella società italiana

Nessuno mette in dubbio che la SS che gestisce i campi di sterminio non possa avere dei buoni rapporti con i propri figli, ma la società non giudica la moralità dell’SS dai rapporti che ha con i figli, ma dalla moralità che l’SS estende nella società, ai figli della società nel suo insieme attraverso il suo agire come SS.

Quella di Marina Berlusconi è una reazione becera e squallida; immorale e vile. Una reazione di chi vuole ridurre la politica e le relazioni sociali fra le persone in una dimensione personale; quasi fosse una questione privata.

Io capisco che per Marina Berlusconi, visto il ruolo che ricopre, sia una condizione morale risolvere la disoccupazione femminile sposando il figlio del padrone: ma dal punto di vista sociale questo introduce un valore morale di disprezzo per le persone e di offesa alla Costituzione derivante da un’assoluta incapacità e disprezzo di Silvio Berlusconi per la società civile. Probabilmente Marina Berlusconi ritiene che il valore morale della proposta di vendere la vagina fatta ad una donna disoccupata (risolvere i problemi sposando il figlio del padrone) sia qualcosa che i cittadini debbano trasmettere ai propri figli.

Probabilmente Marina Berlusconi ritiene che un politico che giuri sulla testa dei propri figli, sia una persona morale; un comportamento che la società civile debba trasmettere ai propri figli. Io lo ritengo un atto di vigliaccheria di chi, incapace di affrontare i problemi sociali per i quali è stato eletto o si propone, ne rimanda la soluzione offrendo in garanzia la testa dei propri figli!

Probabilmente Marina Berlusconi ritiene che il valore morale imposto alle minorenni nella società civile di offrire il proprio corpo al padrone attraverso i Book, sia un valore morale. Ora, tolto il discorso che sia la minorenne che il padrone possono ricevere reciproca soddisfazione, io ritengo che tale valore morale imposto alla società civile costituisca offesa e atto di disprezzo.

Probabilmente Marina Berlusconi ritiene che le offese fatte da Silvio Berlusconi ad Eluana Englaro siano una condizione morale, io ritengo che tali offese hanno arrecato un grave danno alla società italiana e insulti a Eluana Englaro, alla Corte di Cassazione e alla Corte Costituzionale.

Probabilmente Marina Berlusconi ritiene che trasmettere il valore secondo cui corrompere i testimoni per non essere condannati sia un valore morale da trasmettere alla nazione italiana; io ritengo che non sia un valore, ma un’offesa e un’ingiuria alla Costituzione Italiana.

E’ vero, Marina Berlusconi ha superato il limite della decenza.

Ritenere morale che l’uomo più ricco d’Italia minacci di querela Gino perché Gino non si è messo in ginocchio davanti a lui, forse, Marina Berlusconi, ritiene che tale atteggiamento sia un atteggiamento da trasmettere a tutti i figli delle famiglie italiane; io lo ritengo un’offesa alla società civile.

Offendere Franceschini, come ha fatto Marina Berlusconi travisando il senso morale del suo discorso,  per difendere i valori morali propri del padre-padrone o del nazista che gestisce i campi di sterminio, è un’offesa alla società civile come è un’offesa fingere a cosa si riferiva Franceschini per incidere emotivamente nella campagna elettorale  e favorire l’immoralità di Silvio Berlusconi.

Indubbiamente Marina Berlusconi ritiene che l’uso che Silvio Berlusconi ha fatto dei terremotati d’Abruzzo, usandoli come bestiame da fiera per la propria campagna elettorale, sia legittimo e morale; io lo ritengo un insulto alla società civile fatto da un individuo che non è in grado di aver nessun altro argomento per la sua campagna elettorale che non quello delle rappresentazioni ad effetto in televisione (da qui la sua passione per le veline; corpi da ammirare, purché non aprano la bocca).

Indubbiamente Marina Berlusconi ritiene che l’uso di veline, in quanto veline, fatto in politica sia un atto morale; io la ritengo l’azione del padrone che ha bisogno di un personale abbastanza “politicamente ingenua, impreparata, senza esperienza e stupida” da usare per scopi personali e diversi dell’interesse pubblico. Ma, se io pensassi con lo stesso metodo di Marina Berlusconi, allora dovrei pensare che il tentativo di Silvio Berlusconi di inserire le veline nelle liste del PDL non era altro che il pagamento delle marchette: ma io non sono malizioso come Marina Berlusconi e lo squallore di Silvio Berlusconi mi interessa in quanto uomo politico che trasmette dei “valori” agli Italiani e non sono interessato a chi si porta a letto. Valori, che fino ad oggi si inquadrano nell’ideologia nazi-fascista finalizzata alla distruzione della società democratica.

O forse Marina Berlusconi pensa che le offese fatte da Silvio Berlusconi al Parlamento Italiano siano un valore morale che gli italiani devono trasmettere ai loro figli?

 

Dice Marina Berlusconi (Corriere della Sera):

 

«Ma quale diritto ha di dire anche una parola, una sola, su Berlusconi padre? Io questo diritto ce l'ho e stavolta non intendo restar zitta. Vuol fare una domanda agli italiani? Gli rispondo da italiana, che è mamma e che ha avuto la fortuna di avere un genitore come Silvio Berlusconi. E parlo di fortuna non per il cognome che porta o per quello che ha fatto, ma per il padre che è stato e che è. Mio padre ha sempre lavorato tanto, ma non c'è stata una volta, una volta sola, in cui io non l'abbia sentito vicino quando ne avevo bisogno. E vicino nel modo giusto, a seconda delle situazioni: una presenza forte, se di quella avevo bisogno; o discreta, sfumata, se era la cosa giusta. Mi ha fatto sentire sempre molto amata, rispettata come figlia e come donna. Ha sempre compreso e sostenuto le mie scelte. Ma cosa ne sa Franceschini di me, di noi...».

 

Non è vero: Silvio Berlusconi non ha mai lavorato, né sa che cosa sia lavorare o cosa per lavorare intendono gli Italiani. Mica è andato a mangiarsi la diossina al Petrolchimico di Marghera, e nemmeno è morto nelle stive delle navi portacontainer. Silvio Berlusconi sa sottrarre denaro; lo ha dimostrato. Il suo concetto di lavoro non è diverso da quello di tante persona che stanno in galera e le condanne in prescrizione che ha avuto dimostrano che Berlusconi non ha mai lavorato. A differenza di tutti quei disoccupati che, per la capacità di Silvio Berlusconi di fare il piazzista e l’incapacità di Silvio Berlusconi di fare il Presidente del Consiglio, sono stati messi nelle condizioni di non potersi pagare l’affitto o la rata del mutuo.

Silvio Berlusconi è un “puttaniere”? Non lo dico io, lo dice Silvio Berlusconi non rispondendo alle domande che gli sono state fatte in merito alle sue relazioni con Noemi.

Una “brava mamma” non fa un politico onesto, come un “buon padre” non esime una persona dall’essere condannata per omicidio qualora uccida qualcuno. Voler assolvere una persona per i suoi delitti, come Silvio Berlusconi, perché è un “bravo padre” significa insultare gli italiani.

Marina Berlusconi dice di aver sentito vicino suo padre, ma gli Italiani hanno sofferto perché suo padre, ritenendosi il dio padrone, ha sempre insultato gli Italiani fino alla rabbia: “Buffone, fatti processare!”

Marina Berlusconi si sentiva molto amata, come, del resto, le figlie delle SS mentre queste facevano funzionare i campi di sterminio. Peccato che non fossero d’accordo con le figlie delle SS le persone che morivano nei forni crematori! O forse si?

 

Scrive il giornale La Repubblica:

Silvio Berlusconi "non è chiaramente un altro Mussolini" e il suo potere non comporta il rischio di un ritorno al fascismo, "ma è un pericolo per l'Italia e un maligno esempio", affermal’editoriale non è firmato, dunque espressione dell'opinione della direzione del giornale, collocato al primo posto fra i tre commenti del giorno nella pagina "Op-Ed" (opinioni ed editoriali) del Financial Times, subito al di sotto del motto del Ft, "Without fear and without favor", ossia senza timori reverenziali e senza fare favori a nessuno. "Mentre vengono poste pesanti domande sulla sua relazione con un'adolescente che sogna di diventare una star, domande che sua moglie è stata la prima a sollevare, Berlusconi si è rivolto contro il suo più ostinato interrogante, il quotidiano di centro-sinistra la Repubblica, ha lanciato velate minacce tramite un suo associato e ha cercato di invalidare le domande sostenendo che sono viziate da un pregiudizio politico. Egli ha mostrato simile belligeranza verso i magistrati che lo hanno giudicato corruttore dell'avvocato inglese David Mills, definendoli militanti di sinistra, sebbene il parlamento lo abbia reso immune dall'essere processato. E insoddisfatto anche di un così utile parlamento, ha detto che dovrebbe essere drasticamente ridotto a 100 deputati, mentre il potere del premier dovrebbe essere accresciuto".

Il pericolo rappresentato da Berlusconi, prosegue l'editoriale del quotidiano finanziario, è di "svuotare i media di serio contenuto politico, rimpiazzandolo con l'intrattenimento, di demonizzare i nemici e rifiutare di accettare la legittimazione di ogni critica indipendente". Il pericolo è "mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine di massa, composta da affermazioni di successi ininterrotti e sostegno di popolo". Che Berlusconi sia così dominante è "in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio maligno per tutti".

 

 

E’ squallido, e Marina Berlusconi, altra miliardaria, si deve vergognare delle sue affermazioni tentando di trasformare una situazione politica in un fatto personale. Riporta il giornale La Repubblica:

 

Anche in Germania il tema è oggetto di attenzione. Sul quotidiano conservatore Die Welt di oggi il corrispondente dall'Italia Paul Badde scrive che " tutta l'Italia segue tra sdegno e divertimento il presunto affair di Silvio Berlusconi con una diciottenne. Anche quando alla berlina, è il premier dei cuori. Berlusconi incarna l'Italia reale, la speranza che non tutto deve essere sempre corretto e pulito pur di raggiungere l'obiettivo che ci si propone. Alle Europee - prosegue Badde - il suo partito si aspetta comunque un risultato da sogno attorno al 40 per cento. Alcuni voteranno per lui anche per compassione".

 

Questi sono i valori che Silvio Berlusconi sta imponendo agli Italiani. Valori di disprezzo e di odio per la società civile. Di disprezzo e di odio per la Corte Costituzionale, per la Corte di Cassazione, per il Parlamento Italiano, per la Scuola Pubblica. Un disprezzo che Marina Berlusconi giustifica perché “è tanto un buon padre”. Dimenticando che quel “buon padre” ha giurato sulla sua testa, indicandola come NON-PERSONA, ma come “oggetto” di sua proprietà. E se i cittadini Italiani non trattano con disprezzo le affermazioni di Marina Berlusconi significa che Silvio Berlusconi è riuscito ad imporre agli Italiani il valore morale secondo cui le persone sono solo oggetti di possesso, come Marina per lui, da comperare, vendere o sulla cui testa si può giurare (tipo, il dio padrone fulmini questa testa se io mento!).

 

Poi c’è  la stampa internazionale che sta continuando a porre le domande a Berlusconi alle quali Berlusconi non intende rispondere

 

Marina Berlusconi considera un valore morale quanto imposto da suo padre Silvio Berlusconi agli italiani. Peccato che le azioni di Silvio Berlusconi espongono l’Italia al disprezzo nel mondo. Come in questo caso.

 

Ma Weise non si limita ad attaccare i respingimenti, ma parla più apertamente di "un clima di razzismo crescente" in Italia verso le minoranze, come "dimostrano gli sgomberi dei campi rom - ha detto - popolazioni in molte occasioni al centro del disprezzo e di una spirale di violazioni dei diritti umani". In occasione della presentazione dell'ultimo rapporto sulla situazione dei diritti umani nel mondo, l'attacco di Amnesty al governo è frontale: "La politica dell'immigrazione italiana e i respingimenti dei rifugiati che arrivano con le barche in alto mare - ha detto Weise - è espressione di un disprezzo dei diritti umani e delle persone veramente disperate che qui cercano solo aiuto". "L'Italia sarà inoltre ritenuta responsabile di quanto accadrà ai migranti e richiedenti asilo riportati in Libia", si legge poi in una scheda allegata al dossier, dedicata al paese africano. Dove, ricorda Amnesty, non esiste "una procedura d'asilo" e non viene offerta "protezione a migranti e rifugiati". Pertanto "considerato l'effettivo controllo che l'Italia ha potuto esercitare, seppur in zona extraterritoriale sulle persone soccorse l'Italia sarà ritenuta responsabile di quanto accadrà ai migranti e ai richiedenti asilo riportati in Libia".

 

Indubbiamente Marina Berlusconi trova un valore positivo nel razzismo, come il nazismo trovò un valore positivo nella soluzione finale. Ma questo valore positivo imposto dal padre di Marina Berlusconi agli Italiani suona un’offesa alla Costituzione della Repubblica e ad ogni singolo Italiano: gli italiani farebbero educare i loro figli con questi principi voluti ed imposti dal padre di Marina Berlusconi?

 

Fonte:

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_965519676.html

Marghera 28 maggio 2009

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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