ROSEMARY'S BABY


Il suo nome sarà Adrian


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---INIZIO DEL PROCLAMA---

Noi intendiamo ritornare allo stato primitivo dell'esistenza e delle cose. Lasciare ad altri il sapore della disfatta.

Perché continuare a morire?

Guardateci correre nelle strade, eternamente giovani.

Guardateci nell'occhio del condor.

D'inverno le viscere degli animali sacri sventrati fumano nei cortili. Inutili sacrifici per i ventri degli uomini fatti ad immagine e somiglianza del dio dei buoi, del dio immondo, del dio cadavere.

Guardate bene il sangue scendere dalle vostre membra. Non dormiremo mai più, cambieremo in continuazione il colore del sangue. Ci staglieremo nelle vostre menti come il bacio della morte.

Noi incarniamo un sentimento non plasmabile, un sentimento non controllabile, un sentimento per certi versi invidiabile.

Perché continuare a morire?

Noi ci preoccupiamo di dare un indirizzo agli individui che intendono vivere in un mondo reale dove l'Esperienza, il Desiderio e la Giustizia si concretizzano mediante l'applicazione di metodi primitivi e rituali che permettono di vivere per ciò che realmente si è. Noi intendiamo agire sui meccanismi che risvegliano la tua coscienza atrofizzata, il tuo essere la cui fiamma riposa in attesa di bruciare per sempre.



Noi iniziamo con l'assenza della luce, prendiamo il via nello stato intermedio tra la vita e la morte, tra la Realtà e l'Esperienza, fino al giorno in cui amore e ipocrisia avranno lo stesso nome.


Il suo nome sarà Adrian

Egli distruggerà i potenti e rovescerà i loro templi

egli redimerà tutti i disprezzati e farà vendetta

in nome dei dannati e dei torturati

La sua energia sovvertirà il mondo

e durerà più a lungo della vita

Dio è morto

----------- fine proclama ---------


Farneticante, e non poco.

Si tratta di un piccolo opuscolo di fotocopie che inizia con la fotocopia di articoli del giornale l'Arena di Verona di oltre venti anni fa.

Fra i giornalisti che scrivono questi articoli ce né uno che, personalmente ho conosciuto e non apprezzato: Stefano Lorenzetto! Nel 1984 scriveva sull'Arena di Verona e il giorno 02 novembre 1984 scrive un articolo dal titolo: “Interi popoli asserviti al “principe del mondo”” e poi un altro articolo: “E' spaventoso l'aumento degli adoratori del diavolo” e interviene tale monsignor Salvetti che dice “non si tratta di un fenomeno isolato”

Arena di Verona 02 novembre 1984


Però la chicca è l'articolo grande nelle Cronache Veronesi.

Il sovratitolo dice: MACABRO: inquietante manifesto affisso sui muri della città, proprio nei giorni dedicati al ricordo dei defunti.

Il Titolo: I SEGUACI DELLE MESSE NERE “E' NATO IL FIGLIO DI SATANA”

Nel sottotitolo si legge: “La scritto rosso sangue, stampata sugli avvisi funebri solitamente usati per gli annunci di morte, fa riferimento ad un film demoniaco del 1968, “Rosemary's baby”. La moglie del regista, Sharon Tate, che fino a pochi anni prima era vissuta a Verona fu massacrata dai membri di una setta satanica.”


E poi altri titoli di giornali:

“Messe nere nei forti sui monti, suggestione o vero satanismo?

Si tratta di un articolo del giornale l'Arena di Verona del 04 settembre 1985


E poi:


“LA “GIOVENTU' PSICHICA” NON E' DEDITA A SATANA” lo precisano gli autori del macabro manifesto apparso in città.

Dal giornale l'Arena di venerdì 06 settembre 1985


Oltre a vari articoli il libretto si conclude con alcune lettere. Alcune dattilografate e firmate e altre manoscritte e tutte risalenti al 1986.


Dov'è l'interesse di quel libretto?

Non certo nelle notizie, sono vecchie di oltre 20 anni.

L'interesse del libretto è che manifesta tutte quelle posizioni che, guarda caso, sono attribuite alle sette sataniche dai cattolici che si spacciano “cacciatori di sette” o, peggio ancora “studiosi di sette” o, ancora peggio, “esperti dei nuovi fenomeni religiosi”.


Leggendo il libretto si ha la sensazione che sia stato scritto da qualche “esperto” o “studioso di nuovi fenomeni religiosi” e che la sua attività abbia avuto un peso non indifferente nello screditare (o nell'uso che di quanto ha fatto altri ne hanno fatto per screditare) chi pratica una religione diversa dal cristianesimo.

Si può anche immaginare un percorso inverso.


Probabilmente si tratta di personaggi con un passato un po' caotico che sono passati dal soddisfare le proprie fobie e le proprie paranoie in pratiche “sataniste” o comunque riconducibili a quell'ambiente, al soddisfare le loro fobie e le loro paranoie in ambienti cristiani ergendosi paladini della “vera” religione in contrapposizione a chi aveva sentimenti religiosi diversi dai cattolici.


Io non ho niente contro le persone che hanno pratiche religiose soggettive all'interno delle quali soddisfano le loro pulsioni: se non commettono un reato è affare loro; se lo commettono è una questione che riguarda polizia e magistratura.


Diverso è il discorso quando usano quanto hanno fatto come “conoscenza” o credenziale al fine di appoggiare l'eversione sociale cattolica contro la libertà religiosa delle persone che, proprio perché manifestano soltanto sentimenti religiosi, sono fragili e indifese.


Due persone che spargevano odio sociale e religioso hanno dimostrato che il loro “odio” era frutto della loro malattia e si sono suicidate. Mi riferisco a Cecilia Gatto Trocchi e a Maurizio Antonello.


Non sarebbe una cattiva idea se anche il protagonista di questo libretto e delle lettere accluse si decidesse a cessare di far del male alle persone e rientrasse nella legalità della società civile cessando di offendere il sentimento religioso delle persone. Trovo vergognoso che un personaggio che ha esaltato l'avvento dell'“anticristo”, inteso come il “satana dei cristiani”, con tutte le farneticazioni che il testo riporta, ha in passato innescato una serie di articoli allarmistici sul “satanismo”, oggi usi il Circolo dei Trivi al fine di destabilizzare l'ambiente Pagano, costruire conflittualità e diffondere diffamazione nei confronti di persone religiose.

Marghera, 20 settembre 2006


http://www.cesnur.org/religioni_italia/n/neo_paganesimo_06.htm


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