IL DIO DEI NEOPLATONICI, IL DIO DEGLI STOICI E IL DIO DEI CRISTIANI:
AD OGNUNO IL PROPRIO CONCETTO DI DIVINO!
Premessa
Nell'Unione Europea c'è un dibattito in corso su sollecitazione dei cristiani che vogliono il riconoscimento del loro dio nella Carta Costituzionale Europea.
Vogliono che la Comunità Europea riconosca che l'Europa è nata dal cristianesimo e che il cristianesimo è a fondamento della nuova Europa!
Hanno ragione i cristiani: l'Europa è nata sviluppandosi attraverso una storia d'uscita dall'orrore cristiano. L'orrore del suo dio! L'orrore di quel pazzo Gesù di Nazareth che ordinava di sgozzare chi non si metteva in ginocchio! L'Europa è nata da un processo di liberazione dall'orrore cristiano e dai campi di sterminio che i cristiani hanno costruito: dalla loro nascita al nazismo!
Il simbolo della croce, davanti al quale i cristiani costringono milioni di bambini in ginocchio al fine di stuprarne la struttura emozionale è il simbolo dell'orrore e dell'odio per la vita che ha visto i cristiani protagonisti dello stragismo per ordine del loro dio assassino!
Vuole la nuova Europa porre l'ideologia dei campi di sterminio a fondamento della sua nascita e del suo futuro?
Mettere i crocifissi nelle scuole pubbliche, finanziare gli oratori significa avallare l'attività dei cattolici nello stupro di bambini! Significa disprezzare la società civile e la Costituzione della Repubblica dove un individuo è un soggetto di diritto e non un oggetto di possesso. Mettere un crocifisso in un'aula di scuola pubblica significa dire ai ragazzi: Voi siete degli oggetti posseduti da un dio padrone; siete bestiame di proprietà del dio padrone e dei suoi rappresentanti! In pratica, significa dire ai ragazzi che non sono dei cittadini quali soggetti di diritto costituzionale, ma solo oggetti posseduti che devono rinunciare a sé stessi per accettare di essere bestiame di un padrone e di chi lo rappresenta.
Un vero e proprio atto di terrorismo nei confronti della Costituzione della Repubblica Italiana che qualcuno vuole imporre all'intera Europa!
I link alla Costituzione Europea:
Se cerchi il PREAMBOLO DELLA COSTITUZIONE EUROPEA:
Preambolo della Costituzione Europea
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DALLA COSTITUZIONE EUROPEA:
Diritti sociali sanciti dalla Costituzione Europea
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DEMOCRATICA NELL'UNIONE EUROPEA sancite dalla
COSTITUZIONE EUROPEA:
Le regole della vita democratica nell'unione Europea
IL DIO DEI NEOPLATONICI, IL DIO DEGLI STOICI E IL DIO DEI CRISTIANI!
All'inizio del pensiero cristiano c'è il desiderio di sottomettere e distruggere il mondo per poterlo ridurre ad oggetto di possesso.
Il pensiero cristiano si riduce SOLO a questo!
Da questo punto di vista il cristiano si pone davanti al mondo e forgia il suo pensiero sacro in funzione di questo desiderio.
Il pensiero, la struttura ideologica con cui il cristiano giustifica la volontà di possesso sul mondo e la richiesta al mondo di sottomettersi ai suoi desideri non è forgiata in una sola notte o in sette giorni, ma attraversa un processo di trasformazione lungo secoli e sedimenta idea su idea al fine di perfezionare l'attuazione del suo desiderio di sottomettere il mondo.
Così l'idea del dio padrone come dio unico a cui tutti devono sottomettersi non è fine a sé stessa, ma è direttamente funzionale al detentore del dio unico per chiedere sottomissione e deferenza. Una sottomissione e deferenza imposta in maniera gerarchica attraverso una distribuzione di privilegi a sottomettere altre persone.
Questo movimento è avvenuto attraverso secoli di sedimentazione però noi, per l'analisi del presente, procediamo in maniera inversa. Prendiamo cioè il corpo dottrinale cristiano nel suo insieme e da quell'insieme rileviamo che l'idea del cristianesimo è solo finalizzata alla distruzione dell'Essere Umano, delle Società civili, delle Condizioni Culturali al fine di distruggere l'Essere Umano e sottometterlo al suo dio assassino. Il termine dio assassino deve essere esteso ad ogni cristiano al di là della posizione occupata nella scala della sua gerarchia (religiosa) in quanto la manifestazione del dio assassino dei cristiani avviene non per sé stesso, ma attraverso le azioni che i cristiani mettono in campo nel Sistema Sociale per manifestarne l'esistenza.
Chi parte ad analizzare la descrizione del dio dei cristiani spesso si trova a dover fare i conti con qualche cosa che stride rispetto a quanto detto sopra. Infatti, un conto sono i testi che definiscono l'attività criminale del dio dei cristiani (e l'attività della chiesa cattolica che ne è la sua manifestazione) e dall'altro lato c'è il sentire comune comune delle persone che leggono ed interpretano un dio padrone assolutamente diverso dal dio dei cristiani. Così si verificano le incongruenze del tipo: I cristiani praticano la pedofilia e la pederastia ad imitazione del loro Gesù; il sentire delle persone vede la pratica della pederastia e della pedofilia con orrore; le persone portano i loro figli negli oratori, nelle parrocchie, nei collegi cristiani dove saranno sicuramente stuprati nella struttura emotiva (costretti a pregare rinunciando a determinare sé stessi davanti alla vita e confidando nel dio padrone), e spesso violentati fisicamente (costretti a rinunciare ad essere dei soggetti di diritto per diventare oggetti di possesso!).
C'è chiaramente un inganno che si è imposto sulle persone nella loro capacità di interpretazione del dio padrone dei cristiani. Infatti, nella loro propaganda finalizzata allo stupro emozionale dei bambini, i cristiani non manifestano la realtà del loro dio padrone, ma manifestano concezioni del dio padrone che hanno combattuto ferocemente scorticando vive le persone che di quei concetti erano portatori.
Il cristianesimo si fonda sul vecchio testamento della Bibbia (come e per come viene presentato dai cristiani), sul nuovo testamento (composto dai quattro vangeli ufficiali), dagli Atti degli Apostoli e dall'Apocalisse di Giovanni!
Il cristianesimo ha questi strumenti a fondamento del suo pensiero. Questi strumenti e non altri! Con questi strumenti ha attraversato la storia e le sue azioni, nell'applicare questi strumenti, manifestano la reale interpretazione degli strumenti stessi.
Gli Stoici e i Neoplatonici hanno i LORO strumenti attraverso i quali interpretano la realtà del mondo.
Quegli strumenti diventano gli apriori dell'azione del credente! Il credente che aderisce al cristianesimo, al neoplatonismo, allo stoicismo manifesta nella realtà quotidiana lo strumento ideologico che ha posto a fondamento del proprio pensiero. Così il Neoplatonismo avrà le Enneadi e altri testi, gli Stoici (per quel che c'è rimasto) le loro interpretazioni e i cristiani i loro testi!
Così Plotino, Porfirio, Proclo, Zenone, Seneca, Gesù di Nazareth presentano le loro affermazioni e NOI ne siamo i giudici! A noi spetta il giudizio perché NOI siamo coloro per i quali i nostri antenati hanno lottato e combattuto per uscire dal brodo primordiale, dividersi in specie e fornirci degli strumenti per affrontare la vita. Siamo giudici non tanto di loro, ma del nostro modo col quale affrontiamo la nostra esistenza e dei principi che usiamo per guidarla! Uno di questi strumenti è la CAPACITA' DI GIUDIZIO e se noi non lo usassimo offenderemmo la vita stessa!
Proviamo a leggere Porfirio nella sua Lettera a Marcella:
Sì, certo, la tradizione filosofica dice che dovunque e interamente la divinità è presente, ma che un tempio gli è stato consacrato presso gli uomini, il pensiero, soprattutto quello del saggio, ed esso solo e che l'onore conveniente a Dio gli è reso da colui che più di tutti ha conosciuto Dio: e questi è naturamente, soltanto il saggio, il quale deve onorare la divinità con la saggezza preparandole nel suo spirito il tempio adorandolo con l'intelletto, statua vivente di Dio che vi ha riflesso la sua immagine. Dio non ha bisogno di niente: il saggio soltanto di Dio, ché non diversamente potrebbe divenire bello e buono se non pensasse il Bene e il Bello che derivano dalla divinità, né diversamente potrebbe divenire un uomo sventurato se non facendo della sua anima la dimora dei demoni malvagi. Ma all'uomo saggio Dio dà la libertà di Dio. E l'uomo è purificato dal pensiero di Dio; prendendo l'avvio da Dio, egli persegue l'azione giusta.
E ancora:
Ad ogni azione, ad ogni opera e parola assista Dio, osservandole e vegliando su di esse. E Di tutti i beni che noi facciamo, riteniamone causa Dio. Dei mali siamo colpevoli noi che li abbiamo scelti, Dio non ne ha colpa. Perciò, si deve pregare Dio per ciò che è degno di Dio. E chiediamogli quello che non potremmo ottenere da nessun altro. E ciò cui portano le dure fatiche accompagnate dalla virtù preghiamolo che ci venga dopo queste fatiche: ché la preghiera dell'indolente è vano brusio di parole. Ciò che una volta ottenutolo, non conserverai, non chiederlo a Dio, ché dono di Dio è tutto ciò che non tisi può togliere, sicché egli non ti darà ciò che tu non conserverai. Perciò Disprezza ciò di cui non avrai bisogno quando sarai separato dal corpo e, esercitandoti in quelle cose di cui avrai bisogno di nessuna di quelle cose che anche la fortuna spesso, dopo averle concesse, si porta di nuovo via, né è necessario fare la tua preghiera prima del momento opportuno, ma quando Dio ti ha rivelato la domanda giusta che è insita in te.
Ma a quale concezione del dio che concede si riferiva Porfirio?
Si riferiva all'Uno di Plotino!
L'Uno dal quale il presente procede e ritorna all'Uno.
Proviamo a leggere Proclo in Elementi di Teologia il principio primo al quale Porfirio si rifà:
IL BENE E' IL PRINCIPIO E LA CAUSA PRIMA DI TUTTO CIO' CHE ESISTE!
Se infatti ogni cosa procede da un'unica causa, bisogna dire che quella causa è il Bene oppure che è superiore al Bene. Ma, se essa è superiore al Bene, anche da essa ricevono qualche cosa le cose che esistono e la loro natura, o niente? Se non ne ricevono niente, sarebbe assurdo; in tal caso non la manterremmo più al rango di causa, in quanto è necessario che in ogni caso l'effetto abbia ricevuto qualche cosa dalla causa, e in modo particolare dalla causa prima, da cui tutto dipende e grazie alla quale esiste ogni cosa. Se ciò che esiste partecipa anche di essa come pure del Bene, le cose che esistono possederanno un carattere superiore all'essere buone, derivante dalla Causa prima: logicamente, in quanto superiore e trascendente il Bene, essa non trasmette agli esseri che esistono come secondo qualcosa di inferiore a ciò che trasmette quello che viene dopo di essa. Che cosa potrebbe esistere di superiore all'essere buono, dal momento che noi diamo questa definizione della cosa stessa superiore? Diciamo che è l'essere partecipante in misura maggiore al Bene. Se dunque ciò che non è buono non può essere detto neppure superiore, sarà senz'altro secondo rispetto al Bene.
Se inoltre tutte le cose esistenti aspirano al Bene, come è possibile che esista ancora qualche cosa prima di questa causa? Se infatti aspirano anche a quello, come è possibile che aspirino sopra ogni altra cosa al Bene? Se non vi aspirano, come si spiegherebbe che non aspirano alla causa di tutto, pur procedendo da essa?ù
Se il Bene è ciò da cui dipende tutto quello che esiste, Principio e Causa prima di tutto è il Bene. Da Proclo Licio Diadoco ed. Rusconi I manuali, i testi magico-teurgici.
Come si può notare, a seconda degli oggetti con cui si riempiono quelle affermazioni e quegli aggettivi si può ottenere un risultato o se ne può ottenere un altro! In ogni caso appartengono al pensiero Neoplatonico e NON al pensiero cristiano!
Proviamo a leggere il concetto dell'Uno e la genesi delle cose in Plotino dalle Enneadi (V^ Enneade):
L'UNO, L'INTELLIGENZA, L'ESSERE E L'ANIMA.
L'Uno è tutte le cose e nessuna di esse: infatti il principio di tutto non è il Tutto; Egli è il tutto, in quanto il Tutto ritorna a Lui; e cioè nell'Uno non si trova ancora ma vi si troverà. Ma come il tutto può derivare dal semplice Uno, dal momento che in questo non si può manifestare nessuna varietà e molteplicità? Ora, proprio perché è in Lui, tutto può derivare da Lui; affinché l'Essere sia, egli per questo non è essere, ma soltanto il genitore dell'Essere, e questa che chiamerò genitura è prima. Egli infatti è perfetto perché nulla cerca e nulla possiede e di nulla ha bisogno; e perciò, diciamo così, trabocca e la sua sovrabbondanza genera un'altra cosa. Ma l'Essere così generato si volge a Lui e tosto ne è riempito e, una volta nato, guarda a sé stesso, e questa è l'Intelligenza. Il suo orientarsi verso l'Uno genera l'Essere; lo sguardo rivolto a sé stesso genera l'Intelligenza. Ma poiché l'Intelligenza per completarsi deve persistere in sé stessa, diviene insieme Intelligenza ed Essere. E così l'Essere, essendo simile a Lui, genera ciò che gli è affine, riversando fuori la sua grande potenza; ma anche questa è un'immagine di Colui che, prima di lui manifestò la sua potenza. Questa forza che procede dall'Essere è l'Anima, ma questa diviene, mentre l'Intelligenza è immobile, poiché anche l'Intelligenza nacque mentre Colui che è prima di lei persiste nella sua immortalità.
Ma l'Anima non è immobile nel su generare, anzi, una volta in movimento genera la sua immagine. Essa, finché guarda lassù donde ebbe origine, si riempie di Intelligenza, ma se procede verso un'altra opposta direzione, genera la sensibilità, sua immagine, e la potenza vegetativa che è nelle piante. Nulla tuttavia è separato e tagliato fuori da ciò che precede; anzi, sembra quasi che l'Anima superiore si estenda sino alle piante; e in un certo modo vi si estende in quanto la potenza vegetativa che è nelle piante appartiene all'Anima. Essa non è certamente tutta nelle piante, ma è in esse in quanto è proceduta verso il basso e ha generato, in questo suo processo e col suo desiderio dell'inferiore, un altro essere. E nondimeno, anche la sua parte superiore, che è sospesa all'Intelligenza, lascia che l'Intelligenza che è in essa rimanga immobile. Da Plotino Enneadi a cura di Giuseppe Faggin ed. Bompiani.
Questa concezione che leggete non si riferisce al dio della Bibbia degli Ebrei e dei Cristiani. Sia in Proclo che in Plotino è l'Essere Umano che procede verso l'Uno, il dio unico e causa dell'esistente, manifestando le proprie predilezioni e le proprie tensioni d'esistenza, mentre nel cristianesimo è il dio unico, che diventa il dio padrone, che manifesta la sua volontà di appropriarsi e sottomettere gli Esseri Umani al suo capriccio. Il dio degli ebrei e dei cristiani chiede sottomissione. Dal momento che quale parto della fantasia e dell'illusione di pulsione di morte non può agire, egli fa agire i suoi delegati. I delegati agiscono ad imitazione del loro dio padrone del quale si limitano a manifestare il suo pensiero e le sue azioni.
Lo stesso discorso vale per gli Stoici e Seneca in particolare che da Roma influenza direttamente lo spirito della propaganda cristiana.
Gli Stoici negano (contro gli Epicurei) sia l'atomismo che il carattere casuale di quanto accade nell'universo; ciò che accade, secondo gli Stoici, accade necessariamente e, soprattutto, in modo finalisticamente orientato. (FA,X3b) Gli Stoici, infatti, intendono il Tutto come un'unica sintesi: il Tutto è la physis, intesa come processo in cui il Logos, anzi, produce-guida-sorregge l'universo intero, sì che tutto, nel mondo, è assolutamente razionale (e, perciò, è così come deve essere, e non può essere diversamente da come è): il Logos, dunque, è Provvidenza, Fato e Destino (così che resta esclusa ogni possibile forma di libertà). (FA, X,3e)
La virtù suprema (e la felicità) l'uomo può raggiungerla solo ascoltando il Logos. Autenticamente sapiente è, appunto, chi s'affida a questo ascolto. (FA, X,3g) Nella loro logica (con la quale operano un'importante integrazione con la logica aristotelica) gli Stoici avanzano infine la pretesa di esprimere l'articolazione reale del Logos, che il linguaggio rispecchia. (FA, X,3f) Tratto da Emanuele Severino Antologia Filosofica 1988!
Il punto centrale della questione è che le persone sono educate ad avere una visione Neoplatonica del dio unico mentre la chiesa cattolica attua, nella pratica, le indicazioni del dio biblico.
Come si può dedurre, sia da questo che dagli altri testi dei Neoplatonici o degli Stoici, l'attività dell'Essere Umano non è legata all'imitazione dell'attività del Logos o dell'Uno. Dall'Uno procede il bene, ma la capacità di rivolgersi al bene o in altra direzione, per quanto riguarda le azioni nel Sistema Sociale, appartengono al singolo individuo. Non viene definita quale azione è bene, non ci sono esempi dell'Uno o del Logos che possono essere assunti ad imitazione per affermare che questa azione è bene e quest'altra è male. L'Uno dei Neoplatonici e il Logos degli Stoici è lontano dalle azioni degli Esseri Umani, non impone loro delle decisioni obbligatorie e pertanto il giudizio di che cosa è buono o non è buono, relativo all'attività quotidiana, appartiene alla scelta del soggetto. In questa ottica viene assunto come metro di giudizio l'idea che della giustizia (o della convenienza) ne ha il Sistema Sociale. Un Sistema Sociale che di quella giustizia (o convenienza) ne è l'unico padrone e responsabile. Ne consegue che trasformandosi il sentire comune e il sentire sociale anche i parametri con cui definire la giustizia (o la convenienza) si possono modificare in quanto questi appartengono al Sistema Sociale.
Se io ho un Sistema Sociale che sopprime tutti gli Esseri Umani che non si mettono in ginocchio perché questo è il sentire comune e i parametri di giustizia applicati da quel Sistema Sociale; quando cambiano i parametri del sentire sociale diventa assurdo sopprimere chi non si mette in ginocchio.
Se, al contrario, sopprimere chi non si mette in ginocchio è ordine del dio padrone e verità immodificabile in quanto manifestazione del dio padrone, allora la modificazione dei parametri sociali per non sopprimere chi non si mette in ginocchio non è ottenuta per modificazione del sentire sociale e dei parametri di giustizia, ma è ottenuta mediante una rivolta fisica nei confronti del dio padrone e dei suoi rappresentati che non si debbano mai più permettere di sopprimere chi non si mette in ginocchio.
Il problema che permane, in questo caso, è la presenza del dettato del dio padrone che viene sì rimosso dal Sistema Sociale e dai suoi comportamenti, ma rimane come imperativo. Un imperativo al quale tutti i seguaci del dio padrone vogliono ricorrere qualora le condizioni sociali consentano il ricorrervi. In pratica, permane una spada di Damocle sulla testa del Sistema Sociale che qualora allenti l'impulso di LIBERTA' che lo ha portato fuori dal giogo del dio padrone, il dio padrone si ripresenta riprendendo a sopprimere chi non si mette in ginocchio davanti a lui.
Cosa spacciano i cattolici agli uomini per nascondere le loro intenzioni di sopprimere chi non si mette in ginocchio davanti al loro dio padrone?
Spacciano come loro il dio dei Neoplatonici!
Impongono, con i metodi indicati loro dal dio biblico la concezione del dio dei Neoplatonici giustificandone l'esistenza con preposizioni Stoiche.
La gerarchia cattolica attua e pratica il dio biblico, di cui è imitazione, pretendendo che le pecore del loro gregge pensino al dio che loro praticano non come dio biblico, ma come dio dei Neoplatonici.
In pratica gli uomini sono costretti a pensare che i preti effettivamente manifestino il dio dei Neoplatonici e con questo costruiscono le loro illusioni. In realtà i cattolici praticano il dio biblico che è quello che consente loro di sgozzare chi non si mette in ginocchio; stuprare bambini in quanto oggetto di possesso; creare le condizioni per la trasformazione delle persone in oggetti di possesso; sottrarsi al giudizio civile; pretendere sottomissione anche nei confronti di chi ritiene il loro dio solo un volgare assassino che loro praticano ad imitazione.
Pretendono di violentare la Costituzione della Repubblica Italiana per introdurvi il loro diritto allo stragismo per fini religiosi (questo è il senso della loro posizione nei confronti dei contraccettivi; nei confronti dell'aborto; nei confronti di tutte le libertà sociali conquistate per uscire dalle loro costrizioni).
Per secoli alle persone fu vietato leggere la bibbia. Per secoli le persone sono state costrette all'analfabetismo proprio per l'attività della distruzione delle scuole operata dal cattolicesimo. L'istruzione obbligatoria imposta negli stati fin dal secolo scorso ha visto nei cattolici i peggiori nemici.
Già ne Gesù di Nazareth: l'infamia umana! abbiamo visto la qualità degli insegnamenti del loro profeta volti alla distruzione degli Esseri Umani. I cristiani, negli ultimi anni hanno manifestato la menzogna secondo cui il loro profeta avrebbe modificato quello che loro chiamano Vecchio Testamento. Con il Gesù di Nazareth: l'infamia umana abbiamo dimostrato che non è assolutamente vero, è soltanto una riproposizione attualizzata degli stessi principi manifestati dal dio padrone del vecchio testamento.
Intanto si arroga il diritto di essere padrone dell'esistente millantando di aver egli stesso creato l'esistente. Non dimostra di aver creato l'esistente, ma lo afferma. Lo millanta! Nel millantarlo chiede sottomissione.
A meno che i cristiani non vogliano affermare che il dio descritto nella loro Bibbia non è il loro dio padrone; a meno che i cristiani non condannino i comportamenti del loro dio padrone come immorali, vili e abietti proviamo a leggere che cos'è il dio dei cristiani emettendo il giudizio attraverso le azioni che quel dio mette in essere.
So perfettamente che le azioni di una divinità possono essere interpretate a livello simbolico e che spesso, per quanto riguarda le azioni degli antichi DEI, veniva trasfigurata sotto forma di azioni umane l'intera cosmologia. Il problema che ci pone l'interpretazione delle azioni del dio della bibbia è che prima di tutto esistono milleseicento anni di azioni cristiane che ne descrivono l'esatta interpretazione in quanto imposta agli Esseri Umani e poi che non è possibile interpretare in maniera esoterica la bibbia in quanto questa ha sempre avuto la pretesa di essere rappresentazione razionale del dio padrone alla quale si chiedeva agli Esseri Umani di sottomettersi riconoscendone manifestazione di verità assoluta.
I testi cristiani sono Verbo (Giovanni). L'interpretazione non è fatta dal testo esposto, ma dalla capacità del lettore di applicare quanto detto. Per capire usiamo l'esempio di Gesù e il Fico sia in Marco che in Matteo. Un individuo a prima vista può dire che Gesù sia un demente o un debosciato che non sa controllare la propria fame (lui che millanta di essere stato quaranta giorni a digiunare nel deserto). Oltretutto stupido; pretende che il fico gli dia i fichi fuori stagione! Ebbene, l'interpretazione teologica paragona il fico ad Israele e la fame di Gesù all'obbligo di Israele di sottomettersi a Gesù. I fichi sarebbero i seguaci che Gesù non trova sul fico! La distruzione del fico da parte di Gesù è la distruzione di Israele e questo giustifica tutta la persecuzione degli ebrei operata dalla chiesa cattolica dai decreti di Galla Placidia ai campi di sterminio nazisti. I vangeli cristiani non nascondono qualche insegnamento esoterico, ma manifestano ciò che sono e vengono usati per ciò che sono!
L'unico insegnamento esoterico (dimostrato storicamente) è il così detto insegnamento specchiato. Però questo è un altro discorso che esula dagli intenti di questo documento.
La chiesa cattolica conosce perfettamente questo in quanto, questo, è stato il suo atteggiamento quale identificazione col dio padrone! Quanto fa la chiesa cattolica nella distruzione degli Esseri Umani è quanto ordina di fare il dio padrone del quale la chiesa cattolica si ritiene rappresentante in terra: padrona essa stessa! Come il pazzo di Nazareth: uguale al dio padrone nell'operare!
Diventa importante che cerchiamo di capire quali sono le manifestazioni del dio dei cristiani che fatte proprie dai cristiani (e dalla chiesa cattolica nel nostro caso) hanno portato nei secoli la distruzione nelle società umane e la stanno portando tutt'ora. Ora, la situazione è diversa dai tempi che hanno preceduto il presente. I problemi sono diversi. Le condizioni di vita sono diverse. Le regole sociali sono diverse. Così anche gli effetti prodotti da una dottrina di verità su un Sistema Sociale dinamico produce effetti oggi diversi dagli effetti che produceva nei tempi passati. La struttura emozionale delle persone deve adeguarsi al mondo in cui quella persona deve vivere. Se la struttura religiosa è finalizzata a conservare sé stessa sarà necessariamente costretta a strutturare i bambini di cui avrà il controllo SOLO IN FUNZIONE DI SE' STESSA. Solo che la struttura non soddisfa i bisogni delle persone, ma pretendendo che le persone si mettano al suo servizio rinunciando alle proprie tensioni e ai propri bisogni le costringe ad arrangiarsi nell'affrontare l'oggettività del mondo fuori dalla struttura stessa. Gli strumenti con cui il cattolicesimo chiede adesione e sottomissione a sé stesso sono gli stessi strumenti che userà l'individuo nel Sistema Sociale per affrontare la sua esistenza: chiedendo adesione e sottomissione a chi non si può difendere.
Attualmente ci troviamo a vivere in un Sistema Sociale che impone a tutte le persone di essere uguali all'interno delle medesime leggi, mentre la struttura cattolica, ad immagine del suo dio padrone come descritto nella bibbia, pretende di sottrarsi dall'uguaglianza pretendendo di essere al di là e al di fuori delle leggi.
Dal momento che riprodurre antico e nuovo testamento, atti degli apostoli e apocalisse è troppo lungo, mi limiterò a 10 brani fondamentali: 5 nel vecchio testamento; 4 nel nuovo testamento e 1 negli atti degli apostoli.
IL TERRORE CHE PERVADE IL DIO PADRONE DEI CRISTIANI!
Ecco, l'uomo è divenuto come uno di noi, avendo la conoscenza del bene e del male: che non stenda ora la mano e non colga dall'albero della vita, per mangiare e vivere in eterno. Genesi 3-22
Cosa deve fare il dio dei cristiani? Impedire all'Essere Umano di diventare un dio. Cosa implica questo? Cosa implica questo? I cristiani dichiarano guerra all'aborto, al divorzio, alla conoscenza (a parte le centinaia di biblioteche che hanno bruciato, a parte la distruzione delle scuole antiche, a parte la proibizione di leggere la bibbia, a parte la guerra contro l'istruzione pubblica, hanno abolito la medicina dell'antica Roma per consentire al proprio dio di macellare più agevolmente le persone!)
LA LOGICA DELLA PRATICA DEL GENOCIDIO DEL DIO DEI CRISTIANI!
Sterminerò dalla faccia della terra l'uomo da me formato: uomini e animali, rettili e uccelli dell'aria poiché mi pento di averli fatti. Genesi 6-7
Come giustifica questa decisione chi scrive della decisione del dio padrone?
Il Signore, vedendo che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i pensieri concepiti nel loro cuore erano soltanto malvagi si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo; Genesi 6-5
Nessuna azione viene commessa da quegli uomini che può essere definita MALVAGIA! Della malvagità esiste solo l'affermazione. Ogni lettore può proiettare sul termine malvagio quanto egli pensa sia malvagio. Però sono le fantasie del lettore. Non viene descritta nessuna azione compiuta dagli uomini che un giudice possa definire malvagia! Questo perché? Perché la malvagità sta all'interno delle azioni del dio dei cristiani. Azione che si concretizza con la decisione di sterminare dalla faccia della terra l'uomo, animali, rettili ecc. ecc. Se tu non ti metti in ginocchio davanti a me sei malvagio! Dunque, io ti posso sterminare: questa è la logica della chiesa cattolica ricavata da questo insegnamento.
LA LOGICA CRISTIANA DI COMPIACERSI DEL GENOCIDIO: ISTIGATO, VOLUTO, PROVOCATO!
E il Signore disse a Mosé: Faraone non vi darà ascolto, affinché io moltiplichi i miei prodigi nella terra d'Egitto! Mosè e Aronne fecero tutti questi prodigi alla presenza di Faraone; tuttavia il Signore indurì il cuore di Faraone che non lasciò partire i figli d'Israele dal suo paese. Esodo 11-9
E perché il dio dei cristiani fa questo? Perché agisce per impedire la comprensione del pericolo al Faraone?
...verso mezzanotte attraverserò l'Egitto, ogni primogenito morrà nel paese d'Egitto, dal primogenito di Faraone, erede al trono, al primogenito della schiava che attende alla macina, come pure ogni primogenito degli animali. E in tutto l'Egitto ci saranno tanti lamenti che mai ci furono né ci saranno. Esodo 11-4
Compiacersi del dolore da egli stesso provocato. Come il dio dei cristiani indica la manifestazione divina che deve essere imitata dalla chiesa cattolica. E lo sarà per centinaia di anni fino a quella Madre Teresa di Calcutta che beandosi della miseria ne godeva al punto tale da indurre i sofferenti a NON chiedere giustizia; come a Bopal!
IL DIO DEI CRISTIANI TRAE PIACERE DALLA MORTE E LA DISTRUZIONE!
Noè eresse un altare al Signore, prese di tutti gli animali puri e di tutti gli uccelli puri e li offrì in OLOCAUSTO sull'altare. E il Signore ODORO' QUELLA SOAVE FRAGRANZA, e disse in cuor suo: Io non maledirò più la terra a causa dell'uomo, poiché i pensieri del cuore umano sono malvagi fin dalla sua fanciullezza: non colpirò più ogni vivente, come ho fatto. Finché la terra durerà, semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte mai più cesseranno.
E' il piacere di morte e distruzione: il suo odore. Il suo sapore! Quanto ama il dio dei cristiani. La distruzione, l'annientamento della vita è il suo insegnamento divino che lascia alla chiesa cattolica: chiedetelo agli Indios!
CHI HA ORDINATO IL MASSACRO DELLE DONNE INDIFESE CHIAMATE STREGHE!
Non lasciar vivere la maliarda. Esodo 22-17
Quest'ordine è all'interno del capitolo che va sotto il nome di CODICE DELL'ALLEANZA! Massacrare, torturare, bruciare le donne che non si potevano difendere doveva essere fatto per mantenere l'alleanza fra i cristiani e il loro dio. I cristiani manifestavano in terra la volontà del loro dio! La manifestano tutt'ora visti i massacri di uomini e donne dette Streghe e Stregoni che vengono massacrati in Africa, anche quest'anno grazie all'attività criminale dei missionari cristiani e cattolici in particolare. Che il dio dei cristiani sia il mandante del massacro delle donne chiamate Streghe non è una mia invenzione, ma è un'affermazione, fra gli altri, di Heinrich Kramer e Jakob Sprenger nel loro Il martello delle streghe. Vi ricordo che questi ebbero mandato di torturare e bruciare dal Wojtyla del loro tempo! Vi ricordo inoltre che secondo la sacra scrittura la chiesa cattolica non ha mai sbagliato e non sbaglierà mai!.
Wojtyla qualche anno fa chiese perdono al suo dio per quel massacro! Mai un'offesa fu più grande nei confronti dell'umanità; mai un'infamia così vile dovette subire la vita. Torturate, bruciate e anche derise: Wojtyla non chiedeva scusa a chi aveva torturato, bruciato e ammazzato, ma chiedeva scusa al suo dio padrone. Il mandante del massacro! Chiedeva scusa per averne ammazzate troppo poche!!!!
GESU' DI NAZARETH: TRASFORMARE GLI ESSERI UMANI IN BESTIAME DA CONDURRE AL MACELLO!
Affinché gli Esseri Umani non colgano dall'albero della vita eterna e diventino essi stessi DEI è necessario ridurli all'impotenza nella vita: un gregge che incapace di determinare sé stesso deve seguire il proprio padrone. Il padrone è colui che si compiace dell'odore e del sapore dell'olocausto! Si compiace della distruzione della vita. Si compiace nell'impedire ad altri Esseri di diventare degli DEI!
In verità, in verità vi dico: ...
IO SONO IL PADRONE; GLI ESSERI UMANI, TRASFORMATI IN PECORE, MI APPARTENGONO!
In verità, in verità vi dico: chi non entra nell'ovile per la porta, ma vi sale da altra parte, è ladro e assassino. Chi invece entra per la porta è pastore delle pecore. A lui apre il portinaio, le pecore ascoltano la sua voce ed egli chiama per nome le proprie pecore e le conduce fuori. E, quando ha fatto uscire tutte le sue, cammina innanzi a loro: le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Non seguono invece un estraneo, ma fuggono da lui, perché non conoscono la voce degli estranei. Giovanni 10, 1-5
I Giudei lo circondarono e gli dissero: Fino a quando ci terrai con l'animo sospeso? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente. Rispose loro Gesù: Ve l'ho detto, ma non credete; le opere che faccio in nome del padre mio, queste mi rendono testimonianza, tuttavia voi non credete, perché non siete delle pecore mie. Le mie pecore ascoltano la mia voce: io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna ed esse non periranno mai, e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti, e nessuno può rapirle di mano al Padre mio. Io e il Padre siamo uno. Giovanni 10, 24-30
Sono le strategie e gli intenti del cristianesimo: la trasformazione degli Esseri Umani in oggetti di possesso. Le strategie attuate dal cristianesimo fin dalla sua nascita.
Karlheinz Deschner nei primi quattro volumi di Storia Criminale del Cristianesimo descrive come le gerarchie cattoliche hanno applicato con coerenza le direttive del loro dio-profeta al fine di distruggere le società degli Esseri Umani. Non c'è dubbio che coloro che propongono di sottomettere la Costituzione Europea al dio padrone dei cristiani siano animati dagli stessi intendimenti: distruggere i Sistemi Sociali per trasformare gli Esseri Umani in schiavi. Al di là del desiderio di questi personaggi di trasformarsi in padroni di Esseri Umani ad immagine e somiglianza del dio che propongono a cui sottomettere le carte costituzionali appare evidente come in loro stia agendo una forza distruttiva che li rende insofferenti allo sviluppo delle libertà sociali. Non sanno come farvi fronte. Non sono attrezzati per affrontare un sistema multiculturale e dinamico. Le loro emozioni si sentono in ansia e sono travolte dalla paura. Vivono con la concezione mentale della galera e del terrore. Solo in questo modo possono imporre sé stessi. Non hanno ideali funzionali allo sviluppo degli uomini: il loro dio padrone ha insegnato loro ad essere degli schiavi psichici e soltanto diventando padroni di schiavi si sentono realizzati.
L'orrore della pedofilia attuale ha le sue radici nel cristianesimo.
I cristiani non hanno cultura: se non quella del trafficante di schiavi (pecore del gregge che gli appartiene). Non hanno una concezione economica (se non quella dell'arraffare). Non hanno una dignità morale (se non quella di costringere in ginocchio chi non si può difendere). Questa mancanza di capacità nell'affrontare la vita la vogliono manifestare nella nuova Costituzione Europea al fine di trasformare gli Esseri Umani d'Europa in: pecore che il dio padrone ha dato loro e che nessuno si può permettere di portare loro via!
LE NOZZE REGALI
Gesù prese di nuovo a parlare in parabole e disse loro: Il regno dei cieli è simile ad un re il quale fece un festino di nozze a suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati, ma questi non vollero venire. Mandò ancora altri servi dicendo: Dite agli invitati: ecco il mio convito è già pronto, si sono ammazzati i buoi e gli animali ingrassati e tutto è pronto: venite alle nozze. Ma quelli non se ne curarono e se ne andarono chi al suo campo, chi ai suoi affari. Altri poi, presi i servi, li oltraggiarono e li uccisero. Allora il re, pieno d'ira, mandò le sue milizie, fece sterminare quegli omicidi e bruciare la loro città. Disse quindi ai suoi servi: Le nozze sono pronte, ma gli invitati non ne erano degni. Andate dunque ai crocicchi delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete. Allora, usciti per le strade, i servi radunarono quanti trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze fu piena di convitati. Or, entrato il re a vedere i commensali, scorse la un uomo che non indossava l'abito da nozze. Gli disse: Amico, come sei entrato qua senza aver l'abito da nozze?. Colui ammutolì. Allora il re disse ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nel buio; ivi sarà pianto e stridor di denti. Perché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti. Matteo 22, 1-14
Uccidere chi non si sottomette!
Uccidere chi non si adegua!
Esaltazione dello stragismo per lo stragismo!
Autoesaltazione della follia di questo pazzo assassino che è il Gesù di Nazareth!
Un mondo fatto di servi e di schiavi a cui è fatto obbligo la deferenza più assoluta!
Il disprezzo per la vita è tale da parte dei cristiani in osservanza degli insegnamenti del Gesù di Nazareth che hanno attraversato la storia distruggendo migliaia di culture, trafficando in schiavi e stuprando bambini per i propri scopi: esaltare il loro dio assassino.
Chi è il mandante dello stragismo cristiano? Il loro dio, il macellaio di Sodoma e Gomorra e il loro dio-profeta il pazzo di Nazareth!
SGOZZARE CHI NON SI METTE IN GINOCCHIO!
Dalle tue parole ti giudico, servo iniquo! Tu sapevi che io sono un uomo severo, che colgo ciò che non ho piantato, e mieto ciò che non ho seminato! Perché, dunque, non hai messo il mio denaro in una banca? Al mio ritorno io l'avrei potuto esigere con l'interesse. Poi disse a quelli che erano presenti: Riprendetegli la mina e datela a colui che ne ha dieci. Gli osservarono: Signore, egli ha dieci mine. Io vi dico: a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Intanto conducete qui i miei nemici, quelli che non volevano che io regnassi sopra di loro, e sgozzateli in mia presenza. Luca 19, 22-27
E' l'ordine del Gesù di Nazareth ai suoi fedeli: Ammazzate chi non si mette in ginocchio davanti a me!
In base a quest'ordine ogni Cristiano si sente PADRONE ad imitazione del suo profeta di qualcuno o di qualcosa su cui manifestare il suo essere padrone. Su moglie, figli, dipendenti ecc. ecc. Un essere padrone che solo le società civili, con le Carte Costituzionali hanno limitato. Un essere padroni che soltanto la concezione sociale dell'individuo quale soggetto di diritto ha saputo limitare
La guerra che Wojtila sta facendo per imporre un suo modello di famiglia è una guerra finalizzata a distruggere nel Sistema Sociale la Carta Costituzionale. Perché solo l'assolutezza del modello di famiglia che egli intende imporre gli garantisce la possibilità di distruggere l'Essere Umano quale soggetto di diritto per riportarlo ad essere oggetto di possesso. Com'era prima che la Carta Costituzionale fosse approvata e prima che decine di anni trascorressero prima che la violenza contro la persona fosse riconosciuta in antitesi a quanto voleva il cattolicesimo come violazione della morale.
E' vergognoso che un'Europa tolleri che qualcuno costringa in ginocchio bambini davanti ad un criminale che ordina di ammazzare il diverso!
DUE PESI E DUE MISURE SULLA FAMIGLIA!
Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Essi mi rendono un culto vano, insegnando dottrine che sono precetti umani. Trascurando il comandamento di Dio, vi attaccate alla tradizione degli uomini, ad abluzioni di orcioli e di coppe, e fate molte altre cose di simil genere. Poi diceva loro: Si, veramente, voi eludete il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione! Infatti Mosé ha detto: Onora il padre e la madre, e chiunque maledice il padre o la madre, sia punito con la morte. Voi, invece, dite: Se qualcuno dice al padre o alla madre: sia corban, cioè dono, quanto tu potresti avere di utile da me, e non gli lasciate più far nulla per il padre o la madre, annullando la parola di Dio per la tradizione che vi siete trasmessa: e fate molte cose di simil genere! Marco 7, 6-13
Intanto giungono sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandano a chiamarlo. Ora, una gran folla sedeva attorno a lui, e gli dicono: Ecco, tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e ti cercano. Ma egli, rispondendo loro, disse: Chi sono mia madre e i miei fratelli?. Poi, gettando uno sguardo sopra coloro che erano seduti in cerchio intorno a lui, disse: Ecco mia madre e i miei fratelli. Chiunque fa la volontà di Dio, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre. Marco 3, 31-35
La costruzione della sottomissione operata dai cristiani è ben descritta in questi due paragrafi dei vangeli. Non un'uguaglianza dei soggetti davanti alle leggi e alle norme, ma qualcuno che impone le norme e le leggi ad altri che però si sottrae alla norma imposta. Quanto di più contrario si possa immaginare per una Carta Costituzionale. Una Costituzione DEVE prevedere l'uguaglianza dei soggetti di diritto davanti alla medesima legge. Fu una delle maggiori conquiste di questo secolo. Ancora una volta i cristiani vogliono l'impunità per i loro delitti: il diritto di commetterli. Un diritto che si trasforma in diritto di costruire campi di sterminio per colpire di volta in volta quanto a loro conviene per imporre il loro dio assassino.
Per giustificare la loro necessità di espandere il terrore.
E' una vergogna sociale che i cristiani esaltino un soggetto che si sottrae alla norma. In realtà è la loro gerarchia che non vuole essere processata per i delitti commessi e che pretende di sottrarsi alla norma. Alle leggi! Al diritto Costituzionale!
LA MENZOGNA DI PAOLO!
Ma si deve riconoscere che Dio è verace, mentre ogni uomo è menzognero, come sta scritto: Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando vieni giudicato. Ma se la nostra ingiustizia fa risaltare la giustizia di Dio, che dedurremo? Dio è forse ingiusto quando scatena la sua ira? (parlo della maniera umana). No, certo: altrimenti come potrebbe Dio giudicare il mondo? E se a causa della mia menzogna, la veracità di Dio rifulge maggiormente a gloria sua, perché io dovrei ancora essere giudicato un peccatore? Meglio, perché non dovremmo metterci a fare il male, perché ne venga il bene? Così alcuni ci accusano di affermare. La condanna di costoro è giusta. Paolo Romani, 3, 4-8.
E' propria del cristiano la menzogna!
Menzogna ed inganno hanno trovato nel cristianesimo elevazione divina: manifestazione e giustificazione del loro dio!
Non c'è onore in un cristiano!
Non c'è dignità morale!
Non c'è rispetto delle leggi (vedi il terrorismo che attuano tentando di disapplicare la legge sull'aborto)!
Non c'è rispetto della persona (vedi l'attività di costruzione della miseria fra gli Esseri Umani).
C'è odio per la vita delle persone: vedi la criminale Madre Teresa di Calcutta!
C'è disprezzo per la vita: vedi il criminale Padre Pio!
Mentire, mentire, mentire a maggior gloria del loro dio assassino!
Quanti altri Esseri Umani continueranno ad assassinare?
Quante vite continueranno a distruggere?
Quanti altri milioni di bambini continueranno a stuprare costretti in ginocchio davanti al loro dio assassino? Quanti bambini saranno privati degli strumenti per affrontare il loro futuro per essere trasformati in disperati?
Quante volte continueranno a bestemmiare e ad offendere la Costituzione della Repubblica Italiana in nome del loro dio assassino e nella pretesa di offenderne i principi sottomettendoli ai principi di morte manifestati dal loro dio padrone?
Scrive Karlheinz Deschner in Storia Criminale del Cristianesimo (Tomo IV°) citando gli autori Blande e Jurgen Misch: Per dimostrare ai pagani l'impotenza dei loro dèi e la superiorità del dio cristiano c'è un metodo diretto e convincente: radere al suolo i templi pagani. Solitamente la predicazione introduceva o agevolava simili distruzioni, ponendosi così in second'ordine e modificando radicalmente i metodi missionari della cristianità più antica. e ancora: Già i primi missionari trascurarono tranquillamente molte cose sostanzialmente proprie dell'insegnamento di Gesù, modificato, tralasciato e falsato in nome di un suo accoglimento meramente nominale. Ciò denota con estrema evidenza che non interessava tanto la diffusione di una nuova dottrina salvifica per la redenzione delle anime di tutti coloro che vi credevano, quanto piuttosto gli interessi di potere assai concreti di coloro che ne traevano profitto... Il regno di dio sulla terra era di natura assolutamente materiale e mondana, e la sua fondazione veniva realmente condotta con tutti i mezzi possibili.
Mentire per la gloria del dio padrone è attività santifica! E' l'arte della menzogna che i cristiani elevano a manifestazione di gloria del loro dio padrone. Come la loro dottrina insegna.
CONCLUSIONE!
La nuova Europa dovrà decidere cosa vuole mettere a proprio fondamento. Molte persone nel Consiglio d'Europa premono per un riconoscimento del dio padrone nella Carta Costituzionale. Premono affinché il loro padrone venga imposto come padrone di tutti gli Europei! Premono per poter ricostruire i campi di sterminio e salvaguardare il diritto dei cattolici a stuprare bambini costretti in ginocchio davanti ad un dio assassino. La libertà religiosa nella Carta Costituzionale Europea è fondamentale per garantire ogni tipo di libertà. E' fondamentale che ogni libertà religiosa prescinda dal dio criminale con cui i cristiani hanno attraversato la storia trasformandola in un fiume di sangue. E' importante che l'Europa costruisca una diversa strada, un diverso modo con cui affrontare i problemi che si presenteranno nel corso delle sue trasformazioni. La religione appartiene all'insieme dell'Essere Umano, il dio dei cristiani, degli ebrei e dei musulmani è il loro vero nemico che millantandone la proprietà li trasforma in oggetti di possesso. Riconosciamo il sentimento religioso delle vittime del monoteismo, le loro illusioni, il loro confidare in un criminale come Padre Pio per alleviare il dolore della loro disperazione, ma non facciamo che questa disperazione, indotta e imposta dal monoteismo, diventi giustificazione per imporre altra disperazione fra i cittadini Europei. Uno stato che manifesti la morale all'interno della propria Costituzione è l'unica garanzia capace di fermare ogni prevaricazione che il monoteismo impone agli stati sociali.
Qui non siamo davanti al dio degli Stoici o dei Neoplatonici: siamo davanti a delle persone che vogliono imporre un dio stragista! E quando un dio stragista viene posto a fondamento di una Costituzione significa soltanto che quel popolo si DOVRA' sentire autorizzato ad usare lo stragismo per costruire il proprio futuro!
Uomini vuoti, rappresentanti di vari stati, vogliono imporre il loro padrone solo perché sono consapevoli della vuotezza del loro padrone e della necessità di proteggersi da gravissimi reati contro la persona che la pratica della religione cristiana e cattolica in particolare, comporta. Fino ad ieri quei reati erano tollerati, oggi con sempre maggior frequenza si inizia ad individuarli: domani il cattolicesimo, con il suo dio assassino e il criminale Gesù di Nazareth potranno essere processati per GENOCIDIO in base al principio secondo cui i reati contro l'umanità non cadono mai in prescrizione. Imporre il loro dio assassino a fondamento della Costituzione Europea appare loro come una garanzia di impunità: dimenticano solo che la VITA VINCE SEMPRE ANCHE SE IL PREZZO CHE SI PAGA PER LA MANCANZA DI MEMORIA E' ALTO IN OGNI PRESENTE!
Marghera, 10.03.2003
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