Il respiro e la forza attraverso la quale si esprime l'Intento attraversano e costruiscono l'individuo. Lo spingono a trasformarsi modificandolo attraverso la soluzione delle contraddizioni nell'esistenza.
Il Crogiolo del Male deve impedire all'individuo di agire obbedendo alla forza di Intento. Deve impedire all'Essere Umano di farsi Intento.
Intento si esprime attraverso Volontà.
Quando la ragione media la spinta di intento sull'individuo attraverso l'adattamento alla sua descrizione si chiama intenzione.
Lo scontro per bloccare Intento non è lo scontro fra Intento e intenzione, ma fra Volontà e Ragione. Il nocciolo del contendere è l'Essere Umano che deve trovare un equilibrio per usare la ragione nel quotidiano e la Volontà nell'azione per costruire la sua esistenza. Dove la dilatazione della ragione permette di avvicinare l'intenzione descritta all'Intento percepito.
L'azione del Crogiolo del Male è quella di imporre la ragione ma non una ragione vasta, cosciente e consapevole del proprio ruolo all'interno del divenire dell'Essere umano. Una ragione monca, menomata, sofferente, circoscritta da terribili fantasmi fatti da sensi di colpa e senso di inadeguatezza che la circoscrivono come fantasmi terribili a guardia dei suoi confini. Confini che Volontà non può valicare e attraverso i quali Intento non può farsi percepire.
L'Intento del Crogiolo del Male è quello di bloccare lo sviluppo dell'Essere Umano. Piegarlo a condizioni e volontà esterne. Impedirgli di prendere nelle proprie mani il proprio divenire. Piegare il pensato della ragione a fantasmi psico-emotivi imposti aprioristicamente. Bloccarne i flussi dell'energia vitale per nutrire volontà ed intenzioni estranee.
In definitiva, il Crogiolo del Male deve bloccare l'espansione dell'individuo in tutti i campi in cui quest'espansione possa avvenire. Sia nella descrizione che nella percezione.
L'Intento del Crogiolo del Male si riversa sull'individuo come atto impositivo di fattori a lui estranei, incontrollabili, inverificabili. L'individuo subisce, si piega, modifica la sua struttura psico-fisica che si adegua a manifestare una fede, una fiducia nella provvidenza che lo blocca nell'attesa non avendo altri termini con cui verificare il suo essere nel mondo. Ritiene naturale ciò che sta subendo. Non avendo termini di paragone. L'individuo parte dal presupposto che quanto sta subendo non è cosa estranea al suo sviluppo ma parte integrante e naturale del suo crescere. Il Crogiolo del Male tende un agguato all'Essere Umano quando questo non è in grado di difendersi. L'agguato è teso da coloro dai quali l'Essere Umano dipende per la soddisfazione dei loro bisogni. Dal momento che costoro soddisfano i suoi bisogni primari e necessari, l'Essere Umano non ha motivo di presupporre che salvo quei bisogni tutto il resto è organizzato al fine di distruggere il suo divenire e renderlo dipendente da fattori che bloccheranno la sua crescita quanto e quando conviene a volontà esterne ed estranee.
Leggiamo da STORIA DELLE DONNE: L'OTTOCENTO di DUBY e PERROT:
"I doveri ottocenteschi di una madre cattolica -quelli della devozione, del sacrificio, e dell'educazione religiosa- si esplicavano nella consapevolezza che la relazione materna e filiale era legata al fragile filo dell'esistenza. "Io ho conosciuto intimamente una madre di famiglia che non era punto superstiziosa, ma saldissima e esattissima nella credenza cristiana, e negli esercizi della religione. Questa non solamente non compiangeva quei genitori che perdevano i loro figli bambini, ma gl'invidiava intimamente e sinceramente, perché questi erano volati al paradiso senza pericoli, e avean liberato i genitori dall'incomodo di mantenerli. Trovandosi più volte in pericolo di perdere i suoi figli nella stessa età, non pregava dio che li facesse morire, perché la religione non lo permette, ma gioiva cordialmente; e vedendo piangersi o affliggersi il marito, si rannicchiava in sé stessa, e provava un vero e sensibile dispetto.""
Come dare torto a questa donna? L'Intento di vivere era stato ridotto alla costrizione di riprodurre bestiame al quale togliere l'Intento. Non partoriva figli per obbedire al proprio Intento, ma partoriva figli al servizio di un padrone. Ogni parto era uno stupro! Uno stupro di cui la religione cattolica era la mandante e l'esecutrice!
Mandante ed esecutrice come possiamo rilevare da altra pagina dello stesso libro:
"Un rapporto precoce con la preghiera, felice risultato dell'iniziazione materna, è presente in molta agiografia ottocentesca (non sfiorata dal sospetto di naturali disposizioni infantili alla ripetitività ludica). A sei mesi Jean-Baptiste- Marie Vianney (il futuro curato santo di Ars) è la coscienza vigile della madre che lo ha educato al segno della croce prima dei pasti: la sollecita in caso di dimenticanza. I consigli spirituali verso i piccoli credenti esortano alla misura: monsignor Dufetre ribadisce che il rapporto fra devozioni e pratiche esteriori non è quantitativo e consiglia di non eccedere nelle preghiere e negli esercizi di pietà. Dalla seconda metà dell'ottocento la devozione delle bambine diventa più fattiva e laboriosa: si ispira al decorativismo della fede adulta incrementato dal culto mariano. L'età dell'autoconsumo religioso si abbassa: nel mese di maggio anche le bambine e le ragazze erigono altarini nelle loro stanze. Molte come Caroline Brame hanno un "petit oratoire" personale. Le immagini sacre si femminilizzano. L'appassionata ossessione del corredo dilaga sui canivets, merletti finissimi di carta che circondano la figura del Bambin Gesù e della Madonna. Ispessiscono le pagine dei messali. Duplici oggetti di desiderio per le devote collezioniste: prove di fede e pegni di amicizia. Il decreto pontificio Quam Singulari che nel 1910 autorizza la comunione privata, ne amplifica la diffusione. Un'immagine sacra -con il nome e un passo del vangelo scelto a misura della giovane età della comunicanda- partecipa l'evento. Prima tappa consapevole non solo della biografia spirituale, ma di un'intera esistenza socio-sentimentale: "La vita femminile nel suo primo periodo si svolge tutta fra due veli candidi: il velo della prima comunione e il velo nuziale"".
Questo è un esempio di come si agisce sui bambini per strappare loro l'Intento. L'intento viene distrutto per sottometterli a volontà esterne. Alla volontà del dio padrone, del pederasta in croce, di un Comando Sociale che si nutre di persone menomate e sottomesse. A volontà che non sono il prodotto dell'esistere né la forza della loro germinazione ma sono volontà il cui intento è distruggere la determinazione soggettiva per impedire agli individui di affrontare consapevolmente la loro esistenza.
L'intento della vita viene annientato e sostituito con l'intenzione della devozione ad una volontà esterna.
L'azione dell'adulto è feroce e consapevole. La consapevolezza dell'adulto è nella netta percezione della propria sconfitta davanti alla vita. Una sconfitta che deve necessariamente riprodurre nell'individuo che gli sta di fronte. Egli non può specchiarsi in chi dà l'assalto al cielo della conoscenza e della consapevolezza; in chi dilata sé stesso.
Il bambino gli sta davanti come uno specchio. In quello specchio egli non può vedere il suo fallimento nella sottomissione e per non vederlo deve riprodurlo nel bambino. Così può continuare ad ingannarsi: "Ecco il bambino è uguale a me! Non ha mangiato il frutto della vita eterna per vivere in eterno! Anch'egli metterà fine alla sua sequenza dei mutamenti come me!".
L'Intento della vita è stato distrutto.
Affinché l'Intento non si possa presentare, l'adulto ha agito cristianamente. Ha fatto in modo che la ragione del bambino sia rattrappita. Più piccola possibile. L'ha circondata di tutti i fantasmi di cui lui ha paura. Ha imposto la costrizione sessuale, ha imposto la fatica del lavoro, ha imposto l'obbedienza più totale.
Intento è stato sostituito da Intenzione. Ma non l'intenzione della ragione che chiede di svilupparsi e che comunque si pone un obiettivo da raggiungere, ma l'intenzione pronta ad uccidere ogni Intento affinché questo non si affacci alla ragione e non cerchi di costringere l'individuo a costruire dei cammini che comunque lo possano portare a cogliere dall'albero della vita eterna.
Si è già detto come Intento sia la forza che spinge Volontà e come Volontà sia la forza di crescita del singolo individuo. L'individuo quando nasce non ha nulla della ragione. Non descrive il mondo ma è spinto da una forza incessante che gli impone di crescere come primo bisogno della sua esistenza. La Volontà abbiamo visto come viene strappata e distrutta sostituendola con volere che diventa volere di appropriazione funzionale al Crogiolo del Male così Intento viene sostituito con Intenzione come frutto della descrizione.
"Perché fai questo? Quali sono le tue intenzioni? Le tue intenzioni sono certamente quelle che io penso siano le tue intenzioni. Tu non ti puoi permettere di esprimere intenzioni diverse da quanto l'esercizio del mio controllo su di te è in grado di definire. Perché non ammetti che il tuo intendimento è quello che io dico? Perché continui ad affermare cose diverse, cose folli, che io non capisco? Suvvia, i ferri roventi! Alla tortura! Finché non ammetterai di agire con l'intendimento che io affermo che tu agisci! Eppure si ostina il pazzo ad affermare cose diverse dalle mie. Come può essere ch'egli sia spinto da quanto afferma o da qualcosa di simile di quanto egli afferma? Io sono creato ad immagine e somiglianza del dio creatore. Io posso sapere ogni cosa perché sono uguale a dio e qualunque cosa tu affermi ti spinga ad agire certamente è il demonio che si serve del tuo pazzo cervello. Alla tortura finché non rinsavisca!" Questo è il modo di ragionare del cristiano. Il cristiano non costruisce sé stesso, non alimenta il proprio divenire e ritiene chi lo fa arrogante, non comprende e non si sottomette alla sua ignoranza.
Il cristiano ha ucciso Intento dentro di lui o, al peggio, ha permesso che qualcuno uccidesse Intento dentro di lui. Pertanto è terrorizzato da chi non si conforma al suo agire e chi non lo fa è pazzo. Un cristiano non è più in grado di riconoscere Intento. Non è più in grado di riconoscere la forza che spinge gli Esseri Umani a dare l'assalto al cielo della Conoscenza e della Consapevolezza. Questa appartiene al Potere di Essere. Il Potere di Essere a cui il cristiano ha rinunciato per appartenere ad un dio padrone e per questo vivendo non solo attraverso il Potere di Avere come espressione dell'appropriazione ma peggio ancora attraverso la Pulsione di Morte come arte di distruzione del presente e in particolar modo dell'Intento degli individui della propria specie.
E' la distruzione dell'Intento nei bambini affinché crescano vuoti e desiderosi di essere posseduti da un dio padrone e di possedere stuprando altri Esseri Umani (Il mettere in ginocchio, la tortura, l'infibulazione, la circoncisione, il battesimo sono tutti sistemi attraverso i quali manifestare la proprietà sull'individuo in ginocchio, infibulato, circonciso o marchiato).
E' la distruzione dell'Intento nelle culture diverse attraverso la distruzione del loro divenire culturale operata dai missionari cristiani.
E' la distruzione dell'Intento operata dal Comando Sociale nei confronti di ogni Essere Umano che rivendicava il proprio Potere di Essere reclamando Giustizia attraverso galere, torture e manicomi.
Due grandi criminali cristiani (anche se forse qualcuno non ne rivendicava l'appartenenza) si sono presentati in questo secolo il cui scopo era quello di distruggere l'Intento della costruzione del proprio divenire degli Esseri Umani rendendoli schiavi. Ce ne sono altri ma vale questi due come esempio.
Martin Luther King fece della sottomissione la regola della sua predicazione. Chiedeva il rispetto di individui sottomessi: il rispetto della loro sottomissione in quanto sottomissione. Con questo aiutò le Istituzioni USA a distribuire eroina nei ghetti neri poveri per sconfiggere il respiro di Libertà che in quel periodo era di Malkon X e del Black Panther Party. Il risultato del suo lavoro è che la parità i neri l'avranno quando impareranno la regola del più forte (o del più furbo) che ruba al più debole e quando impareranno che il Potere di Avere è la regola della loro esistenza. In pratica quando gli schiavi accetteranno di essere schiavi e al massimo sarà consentito loro di gareggiare con i padroni per schiavizzare qualcun altro a loro volta.
Mahatma Gandhi insegnò il piacere della sottomissione distruggendo il divenire magico dell'India.
Lo scopo di Martin Luther King e Gandhi era quello di distruggere l'Intento degli Esseri Umani. Per i cristiani questi sono esempio da imitare anche se i cattolici preferiscono criminali simili del calibro di quelli che loro chiamano Padre Pio o Madre Teresa di Calcutta, ma dal punto di vista del Potere di Essere, della determinazione dell'individuo, dal punto di vista della vita questi erano dei criminali che aiutavano il dio cristiano a condurre gli Esseri Umani al macello aiutando sofferenze e costrizioni a prevalere sul bisogno di determinazione e giustizia di cui ogni Essere Umano è portatore.
Non c'è libertà di trafficare in schiavi; la libertà si costruisce quando i traffico di schiavi non esiste più né si tollera un suo apparire neppure nelle condizioni più lievi.
In quelle condizioni riappare l'Intento negli individui e ricomincia il cammino per costruire gli Esseri Umani nell'infinito dei mutamenti.
Cosa può fare dunque un Essere Umano che si muove spinto da intenzioni non sue, ma intenzioni che appartengono all'abitudine della sottomissione? Serrare i pugni e i denti e mescolare il proprio Crogiolo.
L'Intento è il soffio dell'Infinito che ci circonda. L'Intento è espresso da ogni Coscienza di Sé che marcia lungo il Se. Quando si serrano i pugni e si proclama la propria esistenza il soffio di Intento si è fatto sentire nonostante il condizionamento educazionale dell'individuo. Quel soffio può essere solo un attimo sta all'Essere Umano afferrare l'attimo, incubarlo, nutrirlo fino a farsi avvolgere.
I cristiani sentono qualche volta il soffio di Intento. Lo scacciano. Ne hanno paura. Subito si mettono a pregare affinché il loro dio padrone allontani la tentazione di Libertà.
Pregando rinnovano la sottomissione. Pregando dicono a Intento: "Vattene, io sono bestiame del dio padrone e non permetterò a nessuno di allontanarmi dal suo macello. Io non ti permetto di trasformarmi in un dio per divenire nell'eternità dei mutamenti. Io voglio essere sacrificato al mio dio". A volte il desiderio di sottomissione è così forte che i cristiani chiamano costoro: "Martiri della fede!" Sono coloro che pur di distruggere l'Intento negli Esseri Umani hanno sacrificato sé stessi; i cristiani omettono di dire che costoro erano solo morti che camminavano. Avevano distrutto a tal punto Intento dentro di loro da essere assolutamente vuoti. Rimanevano nella vita fisica soltanto finché era data loro l'opportunità di distruggere l'Intento in altri individui. Quando questo veniva loro impedito facevano resistenza al punto tale da morire. La Pulsione di Morte alimenta il bisogno di diffondere Pulsione di Morte.
Il Crogiolo del Male ha come scopo la distruzione del divenire dell'Essere Umano. Questa distruzione è un atto quotidiano, sistematico, non lascia nulla al caso, tutto è programmato.
L'Intento soffia sempre scuotendo gli individui. Il Crogiolo del Male non è in grado di fermare quel soffio ma può distruggere il dio che cresce dentro gli Esseri Umani affinché non percepiscano quel soffio ne diventino sufficientemente veloci per farlo proprio.
Per questo motivo il pazzo di Nazareth nei quattro vangeli ufficiali attraversa la Palestina scacciando demoni. Il suo scopo è quello di distruggere il dio che cresce dentro ogni Essere Umano per poterlo mettere in ginocchio. Il suo scopo è quello di trasformare l'Essere Umano da un dio che costruisce il proprio divenire nell'eternità dei mutamenti in bestiame da macello al servizio del padrone che egli spaccia suo padre e di tanti padroni macellai che lo rappresentano.
Ma "il vento soffia ancora" ed è il vento di Intento!
Marghera 30 agosto 1999
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
L'incapacità degli uomini di affrontare la loro vita viene costruita meticolosamente dal cristianesimo mediante la violenza sull'infanzia. Costruire la distruzione dell'uomo è un'invenzione ebrea e cristiana. Succede che negli USA molte persone, partite per le guerre che gli USA fanno nel mondo, ritornino psicologicamente ed emotivamente devastate. Educate ad essere sottomesse ad un dio padrone e convinte di essere in grado di uccidere chiunque, il loro delirio di onnipotenza si scontra con la realtà mandandoli fuori di testa.