La sospensione del giudizio - Tesi numero due -
Crogiolo del Male

(testo originale 1999)

di Claudio Simeoni

 

Crogiolo del Male - capitolo venticinque

La guerra che il Crogiolo del Male ha fatto nei confronti della Sospensione del giudizio è sicuramente una delle più feroci guerre che si siano svolte nella storia dell'umanità. Impedire la Sospensione del Giudizio nei bambini costringendoli a soggettivare giudizi aprioristici da riprodurre nell'oggettività sociale soddisfacendo il bisogno di ragioni omologate a standard intellettuali è stata una delle maggiori catastrofi sociale subita degli uomini.

Ricordiamo che quando Pirrone, al seguito di Alessandro, giunse in India e studiò il pensiero dei Gimnosofisti (i giainisti vestiti di cielo) introdusse nel pensiero greco il termine "scetticismo" come relazione costruita con una percezione parziale e suscettibile di continua modifica fra l'individuo e l'oggetto percepito sconvolgendo i presupposti assolutistici sui quali si stava organizzando la filosofia Greca. Gli stoici, nel tentativo di far fronte agli scettici dell'accademia retta da Carneade, furono costretti a modificare più volte la loro visione del venir in essere del mondo e della vita ostruendo, di fatto, il secondo stoicismo. Fu poi la perdita del significato del termine "scetticismo", la fine dell'accademia scettica e l'avvento del Neoplatonismo che ripristinando l'assolutismo dell'Uno, la verità dell'Uno, tesero a spazzare via il concetto di una percezione in continua modificazione. Poi, furono le armi e il terrore cattolico che impose definitivamente la "certezza" attraverso lo stupro del divenire dei bambini in cui l'Uno buono diventava il macellaio di Sodoma e Gomorra costringendo quei bambini a chiamare buono un assassino.

Leggiamo cosa dice il filosofo Vicentino Dal Prà nel suo "Lo scetticismo Greco" usando un ampio passo del "Lucullo" di Cicerone a proposito de "La critica della cosmologia stoica"

"Gli spunti di critica alla cosmologia stoica che appaiono nel LUCULLUS ciceroniano non vengono riferiti espressamente a Carneade; ma vi è qualche probabilità, come osserva il Robin, che Cicerone li abbia desunti o da Clitomaco o da Filone di Larissa e che essi risalgano, come a fonte prima a Carneade. La polemica contro la cosmologia degli stoici è aperta da alcune considerazioni di carattere generale contro il dogmatismo. A prestar orecchio ai dogmatici, vi si osserva, ognuno ti vuol tirare dalla sua parte. "Solo la nostra verità è vera", dicono gli stoici; essi pensano dunque di poter, soli, dar fondo a tutto lo scibile, senza tener conto che anche gli altri dogmatici hanno la stessa pretesa e che tutte queste pretese si neutralizzano. Per quanto concerne più espressamente la cosmologia, come credere agli argomenti messi avanti dai vari filosofi? E quali fra i vari sistemi di cosmologia abbracciare? Quale sarà quell'unica dottrina fisica che il vero sapiente dovrà seguire a preferenza di tutte le altre? Fermiamoci, ad esempio, a considerare una sola questione: quella degli elementi primordiali di cui è formato l'universo; su questo punto esiste grande dissenso fra i filosofi. Cicerone ricorda le contrastanti dottrine di Talete, di Anassimandro, di Anassagora, di Senofane, di Parmenide, di Leucippo, di Democrito, di Empedocle, di Eraclito, di Melisso, di Platone e dei pitagorici e conclude osservando: "Il sapiente stoico dovrà scegliere e abbracciare una di queste posizioni, mentre dovrà trascurare e lasciare in disparte, condannandoli, tutti gli altri filosofi; e considererà la dottrina da lui abbracciata altrettanto vera quanto ciò gli si presenta attraverso la rappresentazione complessiva; e dal momento che egli è stoico, l'esistenza dell'anima del mondo che tutto regge e conduce, la divinità degli astri, della terra, del mare, e la conflagrazione universale, sono dottrine che egli considera evidenti, come è evidente che adesso è giorno. Ammettiamo pure che queste dottrine siano vere; ma non pare che siano evidenti; ecco infatti, dopo che il sapiente stoico mi avrà ribadito, parola per parola tali sue dottrine, farsi avanti Aristotele che protesta trattasi di affermazioni sciocche; e afferma che il mondo non ha mai avuto origine perché non si sarebbe potuto avere il compimento di un'opera così perfetta sulla base di una risoluzione improvvisa e che esso è così bene ordinato in ogni sua parte che nessuna forza potrebbe formare tanti e così vari movimenti, e che esso, per quanto tempo passi, non può invecchiare fino al tramonto e alla scomparsa di un ordine così meraviglioso." Allo stoico, dal momento che professa dottrine avverse a quelle di Aristotele, spetta l'obbligo di difendere il suo punto di vista; ma migliore è la posizione di chi non ha obblighi di tale natura ed è libero dalla necessità di difendere simili dottrine. Noi non siamo in grado di stabilire nulla di fondato circa la struttura del mondo; ignoriamo anche la natura del nostro corpo, la disposizione degli organi e le attribuzioni di ciascuno; una scuola di medicina, per andare a fondo di queste questioni, ha fatto ricorso alla dissezione; ma altri medici hanno rilevato che gli organi, messi a nudo mediante la dissezione, non sono più gli stessi che nel corpo vivente. Quanto al mondo poi, non c'è nemmeno la possibilità di far ricorso a simili espedienti tecnici: come stabilire se la terra sia confitta in profondità e rimanga, per così dire attaccata alle sue radici, oppure se sia sospesa nel mezzo dello spazio? Altrettanto si dica per la questione degli abitanti della Luna, degli antipodi, del movimento della terra. Intorno a ciascuna ogni filosofo deride gli altri e ne viene deriso, così come accadeva per gli stoici rispetto agli epicurei e di questi rispetto a quelli."

Quanto si oppone alla Sospensione del Giudizio è il Dogmatismo. Il Dogmatismo è il Giudizio apriori. L'elemento che installato nell'individuo fin dalla nascita, attraverso il condizionamento culturale, ne condiziona la formazione del giudizio e del pensiero. Il giudizio non come il prodotto del pensiero e della ricerca dell'individuo ma come risposta e giustificazione di un apriori imposto.

Questo apriori imposto impone all'individuo di sviluppare una concezione di verità in quanto ha imposto alla ragione dell'individuo di essere la padrona del pensiero e del pensato. La concezione di verità ha lo di impedire la dilatazione del pensiero dell'individuo (e per conseguenza dell'individuo stesso) come modificazione della verità precedentemente proclamata che viene chiusa dalla ragione in una dimensione dogmatica. La concezione dogmatica piega a sé stessa il pensiero dell'individuo costringendolo a pensare alla propria struttura dogmatica come una struttura assolutamente logica, naturale, ovvia e lascia l'individuo sconcertato e allibito davanti a chi espone concezioni diverse in quanto non è in grado di comprendere perché costui non vede quanto a lui appare così ovvio. Nello stesso tempo, questo individuo, non è in grado di spiegare e giustificare la propria concezione dogmatica perché, ritenendo la sua concezione dogmatica come naturale, non si è mai ritenuto in dovere di giustificarla o affermarla. Quando la concezione dell'apriori è innestata culturalmente in modo profondo nell'individuo e viene a coincidere con un Comando Sociale che fa di quell'apriori motivo per conservare sé stesso, ecco che quell'apriori si giustifica mediante l'organizzazione militare. Il dio dei cristiani è un criminale un "maiale", ma se vieni meno alla concezione che il criminale e il "maiale" sia un dio buono e gli attribuisci le colpe e le responsabilità dei disastri e affermi "porco Dio" spesso vieni perseguito da Poliziotti criminali che nella criminalità di quel criminale trovano giustificazioni delle loro azioni.

Il tentativo di liberarsi degli apriori imposti attraverso il Condizionamento educazionale è parte indistinguibile della storia umana se non dalla storia stessa. Ai dogmi imposti educazionalmente si poteva uscire soltanto attraverso l'imposizione di dogmi sostitutivi. In altre parole, l'apriori poteva essere superato sostituendolo con un altro apriori. Dove l'apriori precedente tentava comunque di inserirsi e condizionare l'apriori che lo sostituiva. E' il caso del creazionismo sostituito dall'evoluzionismo. L'idea dell'evoluzionismo come trasformazione del presente ha sostituito il creazionismo soltanto in ambiti ristretti del pensiero umano mentre in tutti gli altri ambiti gli è stato impedito di svilupparsi costringendo le persone a pensare a sé stesse solo come soggetti creati ad immagine e somiglianza di un dio padrone.

Ebbene, anche in quei pochi ambiti in cui l'evoluzionismo non può essere messo in discussione, la ferocia cattolica di Wojtyla tenta di bloccarne lo sviluppo imponendo la volontà esterna e creatrice a tutte le tappe di sviluppo nella modificazione delle forme di vita. In altre parole un apriori tenta comunque di imporsi militarmente (vedi l'attività dei preti cattolici nei confronti dei bambini) per distruggere il pensiero. Per impedire all'evoluzionismo di essere considerato, i cattolici lo hanno usato per giustificare l'attività del loro dio, il razzismo e l'odio religioso come superiorità di razza e di religione.

Se gli stoici dovettero scontrarsi con gli scettici che dimostravano l'indimostrabilità delle loro affermazioni, i cattolici furono più determinati e dimostrarono l'insostenibilità di affermazioni contrarie alle loro idee religiose attraverso il massacro e la tortura di chi sosteneva le affermazioni contrarie. Vedi il genocidio degli eretici.

Questo comportamento era rivolto a chi sfuggiva dalle regole morali e comportamentali imposte dai cristiani attraverso il condizionamento educazionale, magari soltanto aggiungendo qualche cosa al proprio giudizio sulla realtà del mondo che di fatto sospendeva la ferocia con cui il condizionamento dettava le regole per lo sviluppo del loro pensiero.

I cattolici, consci della vuotezza, dell'inconsistenza e dell'inganno che essi proponevano compresero che la fede nel padrone doveva essere imposte ai bambini con ferocia e determinazione pari all'inconsistenza della loro proposta morale. Gli Esseri Umani, per i cattolici, sono solo bestiame che cammina verso il macello della vita per la gloria del loro dio padrone. Per mettere in moto il bestiame umano verso l'autodistruzione è necessario che il cammino appaia naturale e sia condiviso nella società. Il bestiame umano deve ritenere che il cammino di autodistruzione della propria vita sia in realtà un cammino verso la gloria.

Leggiamo cosa ci racconta Armanda Guiducci nella propria storia nel suo libro, "La mela e il serpente":

"A sette anni, età ancora analfabeta, si rallegrarono con me e dissero di prepararmi; andavo sposa al Signore. Fui condotta nelle tenebre tremolanti di una chiesa dove, irrigidita su basse sedie di paglia (dondolarsi era severamente proibito), soffocando negli sbadigli pomeriggi lugubri e interminabili, e mentre sbirciavo il Sole obliquo e pulverulento che sezionava il torpore delle volte, da una voce monotona io e altre bambine fummo iniziate ad una serie di misteri incomprensibili - come quello che il nostro Dio era uno ma anche tre, era spirito ma era stato anche carne o che lo Spirito Santo era una specie di colomba sebbene non fosse esattamente una colomba.

Con particolare accento ci fu insegnato il caso di una maternità che non elideva la verginità - cosa che mi stupì assai poco perché ignoravo, allora, che i due stati si escludessero.

Alla fine compresi che lo sposalizio richiesto - per cui ci fu raccomandata purezza senza fine e molto la voce, andando e venendo sotto le volte di umida ombra odorosa di incenso, insistette sulla verginità, il candore, il pudore, il ritegno della sposa - sarebbe consistito in una cerimonia nella quale avrei ricevuto non già (come ardentemente immaginavo) l'anello, bensì il corpo del Signore. Avrei dovuto inghiottirlo attentamente, senza masticarlo.

Questa deglutizione mi preoccupava, e rimase per me l'elemento più ossessivo di tutta questa iniziazione. Anche la confessione mi turbò giacché, mentre confessavo delle sciocchezze, sentivo che si pretendeva da me una coscienza più torbida della vita e del peccato. Fu dietro le griglie, misteriosamente abitate da un soffio rauco, di quella edicola bisbigliata, le ginocchia nude ammaccate contro lo scalino di legno, che mi vennero rivolte le prime domande "strane" sui rapporti fra le mie mani e il mio corpo. Fu là, nell'ombra di quel nulla di fatto per cui tuttavia mi venivano assegnati rosari e novene, che captai misteriose bestialità temute dal Signore e annusai, nella profondità scricchiolante dell'ombra in fondo alle navate, le profondità ignote dell'esistenza adulta.

I miei genitori e la chiesa attribuivano grande importanza al prossimo evento. Nonostante le ristrettezze economiche in cui la mia famiglia allora si dibatteva, mi fu confezionato un abito sontuoso - che cadeva ai miei piedi in tante canne splendenti, come un organo in pieno tripudio. Un velo, trattenuto da una raggiera di fiori d'arancio, seguiva l'enfasi della "Marcia nuziale".

Lo ricordo, naturale, a perfezione. Con quest'abito, un tempo, si solleticava molto la vocazione religiosa delle bambine, alleando con astuzia narcisismo e cattolicesimo.

Adesso guardo quest'altro documento che mi conferisce un'ulteriore identità e ruolo (la fotografia): vedo una faccina levigata dalla lontananza, indifferente al male e al bene, astratta, estraniata. Questa faccina poggia, velata ed estremamente assente, su un corpo vestito da sposa elegante _ corsetto di trine sul seno piatto, volanti di crespo georgette, sbuffi, cadute di tutte.

Di tutta questa iniziazione cattolica - altro colpo sovrano verso l'angelicazione - io non ricordo in realtà, a livello di coscienza, che l'ossessione di non dover masticare il corpo del mistico sposo e l'eterea, l'eccezionale bellezza di quest'abito che dovette profondamente conquistarmi al matrimonio.

Ma quale, per l'appunto, contraccolpo repressivo non ricevette il mio avido, elementare inconscio sotto quest'ondata di misticismo e di narcisismo? Dirlo è quasi inutile."

Il Giudizio non può più venir sospeso. Ogni forma di Giudizio è ormai condizionata per tutta la vita dell'adolescente prima e dell'adulto poi. La rabbia gli permette di rimuovere quanto ha subito. Ma quanto ha subito ha subito. Quando subiva quanto descritto le veniva impedito di scegliere. Le veniva impedito di ascoltare il soffio di Intento, di rispondere ai suoi bisogni.

Veniva stuprata!

Si distruggeva la possibilità di fare cose diverse. Non gli si è permesso di scegliere. La cosa peggiore era che i suoi genitori la consideravano un oggetto da immolare per la gloria del prete che rappresentava un dio assassino. I bisogni della bambina non contavano. I bisogni dei bambini non contavano esattamente come non contavano i minori che i cattolici prelevavano dagli orfanotrofi, gestiti da cattolici, per costringerli a lavorare quindici o sedici ore nelle filande. Esattamente come oggi accade ai bambini di mezzo mondo dove i monoteisti detengono il controllo del Comando Sociale.

Distruggere la capacità degli Esseri Umani di dilatarsi nel circostante Sospendendo il Giudizio è una condizione che terrorizza gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra e per impedire agli uomini di sottrarsi alla fede hanno appoggiato la costruzione dei campi di sterminio. E' proprio di questi giorni la notizia della santificazione da parte di Wojtyla del cardinale cattolico Aloisio Stepinac che con Pavlic fu uno dei costruttori dei campi di sterminio di chi chiedeva giustizia in Croazia negli anni '40.

Impedire la Sospensione del Giudizio per impedire che venga svelato l'inganno con cui gli uomini vengono sottomessi. Questo è l'intento e il fine dei cristiani che per questo vengono definiti: criminali!

Il condizionamento educazionale cattolico entra negli strati profondi dell'individuo perché intacca gli strati emozionali della personalità. In pratica, incide sulla sua energia e sulle risposte emotive che dà al mondo quando dal mondo giungono delle sollecitazioni.

Un individuo condizionato dall'orrore cattolico davanti alla miseria non si chiede cosa deve fare per eliminare la miseria ma come alimentare la miseria per usarla a proprio vantaggio suscitando compassione fra gli schiavi del dio padrone che si identificano nel dio padrone. Il cristiano, manipolato dal cristianesimo, non è più in grado di sospendere il giudizio per farsi attraversare dalle risposte di Intento. Preferisce dare quelle risposte che il condizionamento educazionale cattolico ha imposto alla sua struttura emozionale.

Così, si continua a dare da mangiare agli affamati affinché continuino ad aver fame. Così si continua a guardare con dolcezza i bambini mentre si sottomettono al macellaio di Sodoma e Gomorra come fecero gli adulti nei loro confronti.

Il Crogiolo del Male blocca la sospensione del giudizio per riprodurre l'orrore. L'orrore del piacere del sottomettere e l'orrore di tutti quegli elementi che alimentano la sottomissione stessa.

Leggiamo da "La psicologia di massa del fascismo" di Wilhelm Reich ed. Sugarco:

"...fu l'annuncio che sarebbe stata attuata una "educazione più severa della nazione sul piano morale. Il governo di Hitler continuò l'attuazione di questo programma in forma più accentuata.

In un'ordinanza riguardante l'educazione della gioventù si diceva:

"La gioventù sarà all'altezza del suo grave destino e delle alte esigenze del futuro solo se è dominata dall'idea del popolo e dello stato... ma questo significa educarla alla responsabilità e allo spirito di sacrificio. La mollezza e gli esagerati riguardi per ogni tendenza individuale sono inopportuni nei confronti di una gioventù che va incontro ad una dura sorte. Ma la gioventù sarà ben preparata a compiere il suo servizio verso il popolo e lo stato solo quando avrà imparato a lavorare obiettivamente, a pensare in modo chiaro, a fare il proprio dovere se sarà stata abituata ad obbedire alla disciplina e agli ordini della comunità educatrice e a sottomettersi docilmente alla sua autorità... L'educazione al vero senso dello stato deve essere completata e approfondita attraverso una cultura tedesca che si basi sui valori storico culturali del popolo tedesco... con l'immersione nel nostro patrimonio popolare divenuto storico... L'educazione al senso dello stato e della collettività nazionale attinge le sue forze più vigorose dalla verità del cristianesimo... La fedeltà e la responsabilità nei confronti del popolo e della patria sono ancorate nel modo più profondo nella fede cristiana. Per questo motivo sarà sempre mio dovere particolare garantire il diritto e il libero sviluppo della scuola cristiana e della base cristiana di qualsiasi educazione"

Questo è il nazismo come espressione politico sociale degli insegnamenti del Gesù di Nazareth. Quando Gesù di Nazareth viene interrogato dai Farisei sul perché i suoi discepoli non seguono le regole sociali (le tradizioni) egli non risponde, inveisce: se avesse potuto li avrebbe ammazzati tutti; quei pezzenti avevano osato chiedere a lui, figlio del dio padrone, conto di qualcosa di illegale. Il mondo chiederà ad Hitler, l'uno del dio padrone, l'uomo del destino tedesco, conto dei crimini che ha commesso nel suo delirio di onnipotenza.

Il Nazismo attua L'insegnamento di Gesù alla perfezione e stipendia la chiesa cattolica affinché addestri la gioventù a mettere in atto quegli insegnamenti costruendo i campi di sterminio per tutti quei Farisei che osano chiedere [lo stesso vale anche per l'Inghilterra e la loro Regina Elisabetta che a sette anni fu filmata a fare il saluto nazista. Non si può dire che la futura regina Elisabetta fosse nazista, ma si può dire che tutto l'ambiente della monarchia Inglese era colonialista, nazista e razzista. Un palazzo che si identificava col dio padrone: non è forse a capo della chiesa anglicana? Dunque, nazista!]

Ricordiamo come lo stato nazista riconosceva ai preti il loro essere: funzionari dello stato (vedi concordato Bavarese del 1930 e concordato prussiano del 1929 che il nazismo concordò col concordato del 1933).

Sospendere il Giudizio è uno degli elementi maggiormente combattuti da tutti i monoteisti. Da tutti coloro che si vogliono impossessare degli Esseri Umani.

Per questo motivo nel Crogiolo dello Stregone indicammo nella Sospensione del Giudizio e in altri due elementi la formazione del Bastone dello Stregone.

Il Bastone dello Stregone è l'attrezzo sul quale lo Stregone si appoggia per percorrere la strada della Coscienza e della Consapevolezza. Per sviluppare sé stesso. Senza il Bastone dello Stregone non è possibile mescolare il Crogiolo dello Stregone.

Contro gli elementi che formano il Bastone dello Stregone, il Crogiolo del Male organizza tutta la sua ferocia costringendo gli Esseri Umani a rinnovare continuamente sé stessi.

La Sospensione del Giudizio viene impedita fin dai primissimi giorni di vita. Viene impedita sia a livello individuale che a livello sociale da parte di un Comando Sociale che fa dell'appropriazione e del controllo degli Individui l'arte della dominazione.

La magia come arte attraverso la quale costruire la propria esistenza deve liberarsi dal giudizio imposto. Deve liberarsi dai dogmi di verità che ne bloccano lo sviluppo. Per questo gli Apprendisti Stregoni ingaggiano una feroce lotta contro i loro stessi giudizi. Ingaggiano una lotta contro la ragione per liberare la loro struttura emozionale fino a giungere al Silenzio ed immergersi nel suo Potere. Il Potere del Silenzio altro non è che il Potere attraverso il quale l'Essere Umano si rinnova anteponendo l'emozione ai giudizi della ragione.

Quando l'Essere Umano era nella vagina della propria madre era immerso nel silenzio e nel silenzio costruiva sé stesso. Quando è nato i suoni lo hanno avvolto. Le parole hanno inondato le sue orecchie ed egli è cresciuto giudizio dopo giudizio. Ma i giudizi non erano guidati da quanto dentro di lui cresceva, ma dai dogmi di verità che individui vuoti gli imponevano. Quando l'Apprendista Stregone ha imparato a sospendere il dialogo interno ha imparato a giungere al Silenzio dove i suoi giudizi si acquietavano e la sua struttura emozionale, sottoposta ad un numero incredibile di blocchi e coercizioni, poteva riposare veicolando sé stessa nella coscienza e nell'ambiente. Quel riposo era rigenerante. Il Silenzio ha il potere di rigenerare le emozioni, dargli un ordine, cambiare la direzione della loro espressione e per conseguenza mutare la base soggettiva attraverso la quale l'individuo costruisce il suo giudizio.

L'Interruzione del Dialogo interno come momento attraverso il quale operare la magia della propria esistenza. Chi sospende il giudizio non può essere sottomesso. Trae forza da sé stesso, dalle proprie emozioni, dalla propria esistenza. Non è proprietà di un dio pazzo ma è elemento portante e costituente di un Sistema Sociale che tenta di arricchirsi.

Sospendere il Giudizio come arte di distruzione del Crogiolo del Male.

Il Crogiolo del Male deve impedire la Sospensione del Giudizio come arte per la distruzione dell'individuo!

 

Marghera 30 agosto 1999

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo del Male

L'incapacità degli uomini di affrontare la loro vita viene costruita meticolosamente dal cristianesimo mediante la violenza sull'infanzia. Costruire la distruzione dell'uomo è un'invenzione ebrea e cristiana. Succede che negli USA molte persone, partite per le guerre che gli USA fanno nel mondo, ritornino psicologicamente ed emotivamente devastate. Educate ad essere sottomesse ad un dio padrone e convinte di essere in grado di uccidere chiunque, il loro delirio di onnipotenza si scontra con la realtà mandandoli fuori di testa.