Il razzismo è il prodotto dell'ideologia cristiana veicolato dall'ideologia ebrea del "popolo eletto".
Perché l'ideologia razzista possa essere veicolata come ideologia attraverso la quale interpretare la realtà del mondo, deve essere manifestata da chi, nella società, ha potere decisionale (o pretende di averlo) discriminando chi, nella società, non ha potere decisionale.
Il razzista, altro nome per definire il sovranista, altro non è che espressione di una società monarchica, sia nella forma di re per discendenza che nelle forme di dittature che determinano il possesso dello Stato o dei mezzi di produzione che definiscono il possesso dell'uomo sull'uomo. E' espressione dell'ideologia liberale che discrimina i possessori di uomini dagli uomini posseduti.
Chi è emarginato nella società non veicola mai il razzismo, soffre la discriminazione e cerca comprensione fra altri discriminati. Può essere ideologicamente razzista, ma cerca mediazioni affinché il suo razzismo ideologico non crei conflitto con il razzismo di chi lo discrimina. Chiede alleanze con altri deboli per rivendicare degli spazi di libertà. E' il caso degli ebrei che per combattere il razzismo dello Zar di Russia si allearono con i Bolscevichi, ma non rinunciarono mai all'ideologia ebraica della razza superiore, del "popolo eletto". Dopo varie vicende quest'ideologia del "popolo eletto", della razza superiore, finì per macellare i Palestinesi considerata "razza inferiore alle bestie".
Il cristianesimo, che dipinge il proprio Gesù come un "superuomo", figlio del Dio padrone e padrone lui stesso, veicola l'ideologia razzista e la discriminazione trasformando gli Esseri Umani in cani che devono strisciare sotto la "tavola del padrone".
Scrive il vangelo di Matteo:
Partito di là, Gesù si ritirò nel territorio di Tiro e di Sidone. Ed ecco una donna cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare: "Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide. Mia figlia è gravemente tormentata da un demonio". Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli si avvicinarono e lo pregavano dicendo: "Mandala via, perché ci grida dietro". Ma egli rispose: "Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d'Israele". Ella però venne e gli si prostrò davanti, dicendo: "Signore, aiutami!" Gesù rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini". Ma ella disse: "Dici bene, Signore, eppure anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni". Allora Gesù le disse: "Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi". E da quel momento sua figlia fu guarita.
Matteo 15, 21 - 28 (anche in Marco 7)
Solo quando la donna accetta di essere considerata, per razza, un cane Gesù si fa "buono" nei confronti del cane. Il razzismo che si fa buono con gli schiavi che accettano il loro ruolo di schiavi (vedi la "Capanna dello zio Tom"). "Non è bene prendere il pane per i figli d'Israele e buttarlo ai "cani" cananei". E' il messaggio ideologico di Gesù dove tutti sono cani da macellare salvo coloro che macellano e discriminano le persone che, secondo Gesù, sono i "figli d'Israele" che diventano "popolo di Dio".
Ogni persona che fa catechismo cristiano fin dalla primissima infanzia è costretta ad identificarsi nel popolo eletto e in diritto di discriminare chi non è parte del popolo eletto. Lei mangia sul tavolo e i cani, gli altri, devono strisciare sotto il tavolo. Sia quando è l'operaio precario che supplica una giornata di lavoro a chi lo costringe a strisciare, sia quando l'operaio precario discrimina l'immigrato che dovrebbe, secondo lui, strisciare sotto la sua tavola.
Bullismo, violenza, aggressione sessuale, tutti comportamenti che derivano dall'ideologia di Gesù, da quella superiorità di razza che viene veicolata mediante il vangelo cristiano attraverso la monarchia assoluta che legittima ogni violenza perché ogni violenza, che viene da Dio o per conto di Dio, è una violenza legittima in quanto gli altri sono cani e devono rimanere al loro posto.
Così, l'handicappato può essere vessato perché in quanto handicappato è di razza inferiore, maledetto da Dio che gli ha imposto la malattia. La donna può essere violentata perché è di razza inferiore (da Platone al magnificat di Luca). I bambini possono essere stuprati perché devono imparare ad essere come cani e ad obbedire (bibbia relazione sessuale padre-figli).
Tutto si ricollega a Gesù, a quell'ideologia assolutista che necessita del razzismo, qualunque siano le tipologie dell'emarginazione che di volta in volta usa come modelli per creare sofferenza nelle società.
Gli emarginati sono i cani che devono strisciare sotto la tavola e chiedere l'elemosina o, altrimenti, sono soggetti da infilare nei forni crematori, quel loglio che, separato dai "figli di Israele", il grano, va gettato nei forni crematori.
Lo stesso concetto di uguaglianza del cristianesimo è un concetto razzista e serve per diffondere il razzismo sociale. Tutte le persone devono essere uguali sotto la tavola ad elemosinare le briciole. Poi, a qualcuno di questi viene concesso qualche privilegio rispetto agli altri che devono continuare ad elemosinare le briciole sotto la tavola. I privilegiati possono, a loro discrezione, gettare briciole sotto la tavola o privare gli emarginati, gli altri, delle briciole: gli uomini devono essere poveri, miserabili, emarginati, sofferenti; la "chiesa" deve essere ricca perché questo gli permette di gettare o non gettare briciole sotto la tavola a sua discrezione.
Il razzismo cristiano è elevato ad ideologia e trasformato in privilegio giuridico contro le pretese dei cittadini di avere diritti e doveri uguali al Dio cristiano. Tu, dicono le chiese cristiane, non ti siederai alla tavola di Dio, ma continuerai a strisciare sotto per elemosinare le briciole come i cani.
Non è perché tu sei di un'altra razza, ma è perché, in quanto di un'altra razza, sei un peccatore e Dio odia i peccatori che devono soffrire per i loro peccati.
Fanno ridere i nostri nazisti e razzisti nostrani che si vergognano ad essere cristiani e cercano, come tanti Evola la superiorità di razza nelle glorie dell'impero romano anziché in quei vangeli che gli sono stati inculcati fin da bambini. In quel Dio padrone che i loro genitori hanno loro presentato costringendoli a pregarlo e supplicarlo affinché desse loro delle briciole di potere per discriminare altre persone e sentirsi, come tanti piccoli "Dio padrone", in diritto di discriminare a loro volta altre persone.
Fanno pena i nostri razzisti e nazisti nostrani che dipingono i loro demoni in complotti farneticanti (vedi di Protocolli di Sion) per giustificare il loro diritto a discriminare. E così i disperati che cercano migliori condizioni di vita li identificano come "invasione di stranieri" e chiedono reazioni come se un'armata di carri armati bussasse alle porte. Questi nostri nazisti nostrani figli della stupidità sociale di un Evola o di un drogato suprematista come Nietzsche, oscillano fra l'infantilismo e il fantasy dove l'odio che veicolano nella società appare ai loro occhi come "estetica" ignorando il dolore che provocano e le conseguenze future. Si comportano come se tutto fosse un "gioco di ruolo" dove la sera ripongono il gioco come tanti Gesù irresponsabili e vigliacchi!
Come in Canada.
E' di questi giorni il risarcimento di 40 miliardi di dollari canadesi pari a circa 28 miliardi di dollari per risarcire le famiglie indigene a cui i cristiani toglievano i figli facendoli morire nei loro campi di concentramento. Il razzismo cristiano ha distrutto le possibilità future del Canada attraverso la violenza discriminante imposta da Gesù. I nativi dovevano essere come i cani e strisciare sotto la tavola di Gesù supplicando le briciole. Questo non vale solo per il Canada, vale per tutto il mondo dove il colonialismo ha come base il razzismo imposto da Gesù: la superiorità della razza che conquista i miserabili che devono strisciare sotto la tavola.
Un razzismo di cui i nazistelli nostrani si vantano e si beano alimentando l'idea di poter sparare sui "pezzenti" disperati che arrivano con mezzi di fortuna dal mare della miseria che loro stessi hanno costruito.
Gesù è il criminale, padre di tutti i criminali, i cui crimini sono crimini contro l'umanità e la dignità dell'uomo.
Marghera, 09 gennaio 2021
Ratzinger il monarca assoluto che fa strisciare i bambini sotto la tavola
Davanti alla monarchia assoluta, tutti devono strisciare, come la donna cananea, sotto la tavola, come cani a disposizione del padrone e della sua corte. Per questo Ratzinger, come Wojtyla, ha favorito lo stupro dei bambini.
Per farlo, ha avuto la complicità delle Istituzioni civili che non vollero disturbare quello che consideravano "il loro padrone".
Bergoglio il monarca dell'organizzazione che buttava gli oppositori politici dagli aerei
Si è voluto silenziare il ruolo della chiesa cattolica argentina, di cui Bergoglio era parte, nell'attività di sparizione degli oppositori politici torturati e annientati.
Come la donna cananea, anche loro potevano solo ambire a strisciare sotto la tavola del padrone e supplicare le briciole anziché rivendicare dignità di Esseri Umani.
Sito di Claudio Simeoni
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Ultima formattazione 21 ottobre 2021
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