Sulla necessità di fermare il terrorismo

Il terrorismo religioso distrugge il Sistema Sociale
L'apprendista Stregone e la via del Paganesimo Politeista

Scritto il 26 febbraio 2002 - Questa è preveggenza

di Claudio Simeoni

In che cosa consiste un sentiero di Stregoneria.

L'ideologia terrorista di cristiani, ebrei e musulmani (2002)

In questo Sistema Sociale le persone stanno subendo una feroce attività di terrorismo nei loro confronti. Un terrorismo il cui fine è distruggere la loro religiosità!

Le persone non sono cavie da laboratorio. Pensare alle persone in questo modo è tipico dei cattolici! Chi pensa, agendo, in questo modo; chi agisce in questo modo manifesta questo pensiero: è un cattolico, al di là di come chiama o definisce sé stesso.

Non avendo il cattolicesimo un pensiero religioso che non sia la pretesa di legittimazione dello stupro dei bambini, vede con terrore la nascita del pensiero religioso nei sentimenti delle persone e lavora al fine di criminalizzarne i comportamenti. Il cattolicesimo tenta di criminalizzare socialmente gli sforzi che fanno le persone per uscire dallo stupro educazionale subito dai cattolici e ricostruire i legami emozionali e religiosi col mondo. Le vie per uscire dallo stupro imposto dai cattolici sono spesso dure e tortuose. Qualche volta drammatiche. I cattolici si guardano bene dal fornire gli strumenti che consentano alle persone di affrontare la vita.

Proprio nei momenti più drammatici vissuti dagli individui in uscita dallo stupro emozionale educazionalmente imposto dai cattolici, intervengono le strutture cattoliche organizzate per impedire l'individuazione sociale delle cause che hanno prodotto gli effetti disastrosi. Fatto salvo l'intervento delle istituzioni, costituzionalmente delegate, al fine di reprimere eventuali delitti commessi è compito della società civile individuare e rimuovere le cause che hanno prodotto gli effetti di disagio sociale al fine di non riprodurre nel tempo le cause che producono tali delitti. Prendiamo ad esempio il caso più eclatante di questi ultimi due anni il delitto di Novi in cui Erika ha ucciso madre e fratello. L'aspetto più evidente che non si è voluto prendere in esame sono le cause che hanno costruito l'intento omicida: l'educazione cattolica impostagli dalla madre! Alla madre di Erica, della figlia non gli importava nulla: era solo un animale da costringere in ginocchio a pregare! Per la madre, la figlia era creata ad immagine e somiglianza del suo dio pertanto, per lei non c'erano delle responsabilità nella costruzione del suo futuro. Secondo l'orrore della dottrina cattolica, sono i figli che devono onorare i genitori e non viceversa. Lo stesso discorso può essere fatto per le ragazze che uccisero la suora a Chiavenna: chi aveva costruito il vuoto dentro di loro? Chi aveva impedito loro di individuare progetti diversi attraverso i quali affrontare la vita? Esattamente chi le considerava oggetto di possesso e riteneva che LORO dovessero onorare la suora e le strutture cattoliche e sottraendo genitori ed "educatori" dalla responsabilità nei loro confronti. La stessa cosa la possiamo sottolineare per il delitto di Treviso in cui un povero malato viene sottoposto dai cattolici a vere e proprie torture con i loro esorcisti e finisce per ammazzare il padre. Lo stesso discorso lo possiamo fare per il delitto di Nadia Roccia nel Foggiano.

Tutti questi casi, abbastanza eclatanti, sono il prodotto dell'attività cattolica in Italia. Sarebbe facile affermare che se l'attività cattolica consiste nello stuprare tutti, o quasi, i ragazzi, allora perché solo questi hanno commesso delitti? Il punto centrale della distruzione emozionale dell'essere umano è che casi come questi rappresentano la qualità che emerge dalla quantità. In pratica questi casi altro non sarebbero che le punte emergenti di un fenomeno ben più vasto che, proprio perché non fa notizia, è portatore di un vasto numero di patologie psichiche e di altrettante soluzioni personali e soggettive che riversandosi nel Sistema Sociale producono delle risposte distruttive sia per i soggetti che le praticano, che per il Sistema Sociale che le subisce. La quantità, dei comportamenti distruttivi non ha rilevanza giornalistica rispetto al singolo caso. Pertanto si possono rintracciare le modalità della quantità della distruzione umana solo all'interno degli articoli di analisi complessiva sociale o articoli statistici. Nella prima conferenza sulla salute mentale degli Italiani tenuta nel gennaio del 2001 si rende noto che DIECI MILIONI di Italiani sono affetti da disturbi mentali. Tutti questi disturbi, al di là dell'approccio medico che le singole situazioni in atto richiedono, SONO TUTTI DI ORIGINE EDUCAZIONALE.

Anche nelle forme dove la patologia strettamente medica ha un fondamento fisiologico, l'influenza dell'ambiente educazionale è tale da aggravare o attenuare le manifestazioni patologiche al punto tale che l'intervento sul piano educazionale può a volte cancellare il disagio sociale provocato dalla patologia. Rileviamo come Il Gazzettino il giorno 10.01.2001 in un trafiletto di quattro righe dia la notizia che secondo l'organizzazione mondiale della sanità nel mondo ci sono 400.000.000 di persone affette da disturbi mentali! Quattro righe per quattrocentomilioni di persone. Quel giornale (come tutti del resto) ritiene che questa notizia non interessi nulla a nessuno! Se a qualcuno interessa, vada a cercarsela nei giornali specialistici! Così veniamo a sapere, fra il marzo e l'aprile del 2001, che su cento italiani 16 (sedici) sono malati d'ansia. In pratica sedici persone su cento mettono in atto, all'interno del Sistema Sociale in cui viviamo, pratiche ed azioni per difendersi dalla paura dell'ansia. Le loro idee, il loro pensiero, le loro azioni non sono dettate dalle necessità del loro vivere civile, ma sono il risultato della necessità che LORO hanno di difendersi dalla paura che gli crea ansia. Chi ha costruito in loro lo stato ansioso che trasferiscono nel Sistema Sociale? Quando un individuo, confrontandosi con loro, discutendo con loro, esponendo il suo pensiero si troverà di fronte a delle idee espresse in relazione all'oggetto del discutere e quando, invece, avrà di fronte affermazioni finalizzate a difendersi dalla paura che crea ansia? Se io voglio la libertà sessuale, chi mi combatte ha delle ragioni oggettive o piuttosto mi combatte per la paura del sesso che gli crea ansia? Oppure combatte la liberazione della sessualità perché i suoi adattamenti hanno costruito dentro di lui delle esigenze di manifestazione sessuale che si vergogna ad esprimere e che non vuole siano scoperte? Chi costruisce l'ansia nelle persone? L'educazione cattolica! La violenza con la quale sono stati messi in ginocchio i bambini e costretti a pregare dai loro genitori che non si reputavano responsabili nei loro confronti. Non consideravano loro dovere attrezzare i loro figli per consentir loro di affrontare la vita, ma ritenendoli creati ad immagine e somiglianza di un dio padrone, erano convinti che dai loro figli potessero soltanto pretendere sottomissione e rispetto.

Un articolo sul giornale Il Gazzettino a firma di Frigo del 29.03.2001 sulla paura, commentando la psicologa americana Elizabeth Phelps dell'università di New York, titola l'articolo: "LA PAURA SI SVILUPPA NEL CERVELLO, MA NASCE NELLA CRISI DELLA COMUNITA'". E che cos'è la crisi della comunità se non il risultato della messa in atto di strategie finalizzate a non affrontare e cercare le soluzioni alle cause che producono il disagio sociale? Chi è il beneficiario dell'interesse che non deve essere scoperto? Chi agisce per costruire le cause della distruzione negli individui!

Potrei portare centinaia di esempi sulla quantità da cui la qualità della distruttività umana emerge. Il dibattito sociale non avviene sulla quantità, ma sugli episodi che da questa emergono. Il dibattito sociale avviene sugli episodi qualificanti (la qualità; sugli episodi eclatanti) per poi riversarsi anche sulla quantità da cui la qualità è emersa. Solo che l'azione di repressione su un delitto e il relativo dibattito è un'azione spaziale in quanto agisce su un episodio circoscritto, il riversarsi del dibattito sulla quantità sociale (il sistema di educazione; le relazioni fra le persone; la modificazione delle relazioni della struttura sociale gerarchica ecc.) al fine di modificarla è di carattere temporale in quanto agisce sulle trasformazioni e sui mutamenti. Così, come nel caso di Nadia Roccia, Erika, le ragazze di Chiavenna, l'episodio di Treviso, da un lato intervengono gli psicologi che tentano di spiegare ai magistrati i meccanismi di una psiche che comunque continuano a pensarla creata ad immagine e somiglianza di un dio pazzo e dall'altro questi psicologi vengono socialmente aggrediti attraverso atti di terrorismo sociale messi in essere da organizzazioni il cui scopo è garantire al cattolicesimo l'impunità! Le loro spiegazioni vengono ridicolizzate dalla presenza dell'esoterismo, del satanismo quale ispiratore di quei comportamenti. Risposta immediata, facile, buona per vendere i giornali: in fondo a chi importa il disagio della società! Questi terroristi agiscono nell'impunità del così detto "sentire comune" che avvalla la loro attività di terrorismo come se fosse un comportamento socialmente accettato.

Quando qualcuno sparò ad Aldo Moro, i magistrati intervennero duramente; quando queste persone sparano nella psiche e nella socialità delle persone ricevono dei plausi! Questa diversità di atteggiamento, assunto dai magistrati, è frutto del loro condizionamento educazionale subito che se da un lato spesso non interferisce nella loro adesione alla legge, diventa destabilizzante quando loro devono decidere a chi e come la legge deve essere applicata. In pratica, davanti ad un sistema giuridico che stabilisce che ogni soggetto è un soggetto di diritto, loro hanno subito una coercizione educazionale che li porta a discriminare fra i soggetti: alcuni rimangono soggetti di diritto; altri individui, nella psicologia del magistrato, perdono lo status di soggetto di diritto per assumere il ruolo di oggetto di possesso come ha insegnato loro l'educazione cattolica.

All'interno di questa doppia valutazione psicologica del magistrato agiscono tutta una serie di organizzazioni terroristiche che pur commettendo azioni gravissime finalizzate alla distruzione del Sistema Sociale non sparano ad Aldo Moro, ma sparano (non ha importanza se sono pallottole fisiche, pallottole psichiche o pallottole emozionali) a delle persone che vengono messe nelle condizioni di non potersi difendere e costrette, proprio per la pavidità dei magistrati, a venir meno al proprio status di soggetti di diritto. Perché questi terroristi non vengono denunciati da chi offendono? Perché chi aggrediscono ed offendono non ha uno status sociale e loro, aggrediscono ed offendono in appoggio e utilizzando come scudo proprio l'attività dei magistrati e i desideri morbosi della stampa nazionale. Se i magistrati non agiscono nei confronti di chi vorrebbe imporre loro una pista "Satanista" all'interno delle loro indagini, o comunque una falsa pista d'indagine, o diffonde notizie mezzo stampa al fine di fare pressioni per imporre questo tipo di interpretazione, tanto più il singolo cittadino è disarmato! Ed è ancor più disarmato quando l'aggressione non è diretta, ma avviene per interposta situazione. Questo non nega l'ipotesi che qualche magistrato possa essere intervenuto in merito, ma il suo, eventuale, intervento non ha avuto la risonanza sociale pari al tentativo di depistaggio delle indagini o dell'allarme sociale provocato. In pratica, gli appartenenti a queste organizzazioni terroristiche, circoscrivono un comportamento episodico, sul quale sta indagando la magistratura, all'interno di un'etichetta e quell'etichetta viene applicata a TUTTI coloro che ricercano le cause del disagio sociale al fine di garantirsi ingiuste patenti riconosciute (patenti di competenze CHE NON HANNO) e ingiusti profitti in quanto ottenuti mediante millantato credito! Usano le inchieste giudiziarie o episodi saltuari per impedire ai loro nemici di esprimere il loro pensiero o relegarli nei ghetti. Con le finalità di danneggiare il Sistema Sociale.

Tutti quegli episodi eclatanti, e altri che citiamo, sono il pretesto, per delle organizzazioni terroristiche, per sparare addosso a delle persone che manifestano il loro pensiero religioso e sociale protette dalla pavidità dei magistrati. Pavidità nell'imputare loro capi di reato che implicano la procedibilità d'ufficio e complicità di organi istituzionali che ritengono quell'attività terroristica in sintonia con i loro progetti (si veda il comportamento dei sindaci nei comuni!).

Quando si sviluppa un fatto eclatante che abbiamo citato, nei confronti dell'episodio scendono in campo tre ordini diversi di persone. Da un lato ci sono le istituzioni preposte al rispetto della legge che intervengono per chiarire l'episodio e fare le indagini. Interviene la stampa, che scrivendo gli articoli fornisce gli argomenti all'opinione pubblica e un terzo ente che, pretendendo di essere accettato come istituzione, mette in atto azioni terroristiche al fine di destabilizzare le istituzioni di questo paese.

Iniziamo con il caso Nadia Roccia e leggiamo il titolo del giornale Il Gazzettino del 13.11.1998 "LE AMICHE SATANICHE AVEVANO UN COMPLICE" oppure dal giornale La Repubblica del 18.10.1998 "QUELL'OMBRA DEL DEMONIO SU UN DELITTO SENZA MOVENTE" con allegate fotografie di riti satanisti al fine di solleticare la morbosità del lettore. Leggiamo anche del Culto della Dea ISIDE nell'articolo de La Repubblica del 12.10.1998. Poi, le indagini delle istituzioni rilevano il vuoto educazionale in cui le ragazze sono cresciute ad opera dei cattolici! I cattolici le hanno messe in ginocchio anziché attrezzarle per far fronte alle contraddizioni che la vita avrebbe presentato loro. Quando la vita le ha messe davanti alle loro tensioni emotive, le hanno risolte come i cattolici hanno insegnato loro! L'allarme sociale del Satanismo era ingiustificato!

Proviamo a vedere il caso di Erika a Novi Ligure. In breve, Il Gazzettino, il giorno 27.02.2001 titola a proposito della madre di Erika: "IL SACERDOTE: "LA SIGNORA SUSY E' UNA MARTIRE" Premessa per titolare il 29.04.2001 "ERIKA COMPIE 17 ANNI. SI FA STRADA L'IPOTESI DEL SATANISMO". Se nel caso di Nadia Roccia non sappiamo bene chi abbia lanciato l'ipotesi satanista, rilanciata con tanta enfasi dai giornali, nel secondo caso si tratta di un personaggio ignorante, corrotto e vile che risponde al nome di Gabriele Amorth. Ebbene, questo personaggio DEVE allontanare la relazione che esiste fra la commissione del delitto e l'educazione imposta dalla madre alla figlia! Deve impedire il dibattito sociale per mantenere il diritto della chiesa cattolica a costruire altre perversioni. L'allarme Satanista era ingiustificato!

Abbiamo parlato del delitto di Treviso, il delitto Battistella. Il giornale La Nuova Venezia il giorno 25.02.200: "AL SETACCIO IL MONDO DEI "SANTONI"; IL 26.03.2000 SEMPRE il giornale La Nuova Venezia titola: "SATANISMO, "CUORE DI TENEBRA" A NORDEST" e questo viene scritto apposta per nascondere la dinamica degli episodi. Proprio Nuova Venezia, il giorno precedente, aveva scritto: "AVEVA SUBITO QUATTRO ESORCISMI. IL GIORNO DOPO E' ESPLOSO" Anche in questo caso conosciamo chi è intervenuto quale consulente. Quando si scopre il ruolo dei preti cattolici nelle dinamiche dell'omicidio, tutto viene messo a tacere. L'allarme Satanista era ingiustificato!

Lo stesso discorso lo possiamo fare per il mostro di Firenze, non è importante comprendere le cause affinché l'episodio non si ripeta, ma sparare nella testa delle persone. Così la magistratura indaga e La Repubblica l'08.08.2001 pubblicando l'intervista al PM che conduce le indagini titola: "QUELLA DEI SATANISTI E' UNA PISTA SERIA NON CI FERMEREMO". Staremo naturalmente a vedere dove porteranno le indagini. Anche se io sono convinto che anche in questo caso risulterà che: l'allarme Satanista è ingiustificato!

Nell'ottobre del 2000 il Mattino di Padova lanciava l'allarme dato da qualcuno, di cui poi parleremo, di sacrifici umani ad opera di Satanisti. Ultimamente sui giornali locali del Veneto è una sparata dietro l'altra. Nell'ultimo episodio, in ordine di tempo, la Digos, intervenuta, ha chiarito immediatamente le modalità dimostrando come l'allarme fosse inesistente.

Eppure decine e decine di articoli continuano ad uscire, in relazione al danneggiamento di un capitello, all'apparizione di una semplice scritta sui muri, all'omicidio per disperazione, per le manie creative di due artisti (Belluno) al fine di imputare quegli episodi a condizioni diverse o per le quali si sono manifestate. Tutti questi allarmi sociali risultano ingiustificati! E' del 01.05.1998, in corrispondenza della sparata allucinatoria di Napolitano sul pericolo delle sette la dichiarazione più ridicola e demenziale riportata dal giornale Il Gazzettino. Una dichiarazione ad opera di Beppe Bisetto che parlando di cosa potrebbero fare le sette in occasione del giubileo cattolico afferma: "Potrebbe esserci più di qualche gruppo pronto ad esibirsi in Piazza S. Pietro denudandosi e compiendo riti..." Eppure questo ignorante e paranoico personaggio viene ancora considerato dai giornalisti locali come un esperto del settore al pari un altro ignorante sporcaccione tale Maurizio Antonello.

PERCHE'?

Per impedire che in questo paese si sviluppi un dibattito sociale che rimuovi le cause del disagio sociale. In pratica, si tratta della presenza di organizzazioni terroristiche presenti sul territorio e che hanno il compito, o si sono assunte il compito, di agire al fine di impedire il dibattito sociale in questo paese sollevando allarmi continui e sistematici. E' nostra precisa opinione che o per una questione di dare e avere (anche solo notizie) o per una questione di vera e propria complicità, questi terroristi, hanno il controllo di giornali, giornalisti e NON SOLO LOCALI! Una sorta di mafia che attraversa l'intero tessuto sociale. TUTTI GLI ALLARMI LANCIATI COME SOPRA SONO RISULTATI, ALLA PROVA DEI FATTI, FALSI!

Quegli allarmi hanno raggiunto il loro obiettivo: hanno creato allarme sociale e hanno impedito il dibattito sulle cause che producono il disagio sociale. Ai giornalisti conviene: più omicidi, più articoli e più soldi!

NESSUN MAGISTRATO HA MAI INQUISITO QUELLE PERSONE PER PROCURATO ALLARME SOCIALE!

OGNI MAGISTRATO CHE NON LE HA INQUISITE, SI E' ASSUNTO SU DI SE' LA RESPONSABILITA' DI AVER FAVORITO IL RIPRESENTARSI DI NUOVI EPISODI IN QUANTO SI E' ASSUNTO SU DI SE' LA RESPONSABILITA' DI AVER AVALLATO, IN QUANTO ISTITUZIONE, LA POSSIBILITA' CHE QUELL'ALLARME SOCIALE, RISULTATO INESISTENTE, POSSA AVER TUTTAVIA UNA QUALCHE BASE DI REALTA'.

Si tratta di una serie di organizzazioni dedite al terrorismo nei confronti delle istituzioni: Aris, Cirs, Gris, legati a vari personaggi che nascondendosi dietro una guerra personale alle varie forme religiose, fingendone lo studio e millantando competenza, impediscono, attraverso la diffamazione sistematica, la manifestazione del pensiero e del sentimento religioso. Offendono, protetti dall'omertà delle istituzioni, chi appartiene a religioni diverse tentando di spacciarlo per una cavia da laboratorio. Questi personaggi, sia come singoli che come organizzazioni, vivono nell'onnipotenza dell'impunità concessa loro dalla magistratura. A loro interessa colpevolizzare le persone che non sono cattoliche con accuse e diffamazioni varie affinché non siano nelle condizioni di manifestare il loro pensiero! Interessa nascondere l'attività di distruzione emozionale messa in atto dai cattolici nascondendola sotto allarmi artificiosi. Certo, non sono pallottole come quelle che arrivarono in testa ad Aldo Moro, ma gli effetti sulla vita sociale sono anche peggiori. Io di questi personaggi, direttamente o indirettamente, ne conosco alcuni che, vivendo una sindrome da onnipotenza derivata dall'impunità che fino ad oggi la magistratura ha loro concesso, fanno della denigrazione, diffamazione sistematica e della creazione dell'allarme sociale al fine di destabilizzare le istituzioni!

Personaggi come Radoani Silvana, Miguel Martinez, Maurizio Antonello, Carlo Climati, Beppe Bisetto, Ferrari, Michele Del Re e altri, sono all'interno del medesimo disegno criminoso: destabilizzare la libertà di manifestare il sentimento religioso al fine di imporre con la VIOLENZA la loro religione: il cattolicesimo. Costruire allarme sociale. Provocare le persone per costringerle a reagire per poi criminalizzarle. Tutto questo con la complicità di giornalisti che sono disposti a distruggere il sistema sociale pur di scrivere il loro articolo in mezz'ora anziché alzare il culo dalla loro sedia e chiedersi il perché delle cose.

Fermare il terrorismo è importante. Ma per fermarlo è necessario fare IL PROPRIO DOVERE e assumersi le responsabilità sociali di quanto si va a vendere, altrimenti si è terroristi, sia per convenienza che per opportunismo.

Per fermare il terrorismo è necessario far rispettare le regole sociali che la Costituzione della Repubblica Italiana impone e il macellaio di Sodoma e Gomorra invita a violare!

Marghera, 26 febbraio 2002 (data desunta dal caricamento del file)

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In cosa consiste il sentiero di Stregoneria

Claudio Simeoni

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Gli ebrei e cristiani nella società

La nostra società emerge dall'odio cristiano. La nostra democrazia emerge dalla monarchia assoluta imposta dai cristiani. La società dei diritti dell'uomo emerge dalla società in cui dio aveva ogni diritto sull'uomo, anche quello di sterminarlo. Non esiste un concetto sociale, un'idea filosofica, che non sia emersione dall'ideologia cristiana di dominio dell'uomo sull'uomo.