Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.
Inno Orfico a Teti
Invoco la sposa di Oceano, Tethys dagli occhi glauchi,
sovrana dal peplo scuro, che fluttua scorrevolmente,
spinta attorno alla terra da brezze profumate.
Con coste e scogli frange gli alti flutti,
serena con quiete corse delicate,
superba delle navi, nutrice di bestie, dagli umidi sentieri,
madre di Cipride, madre delle Nubi scure
e di ogni sorgente ricca di fonti di Ninfe:
ascoltami, o augusta, e soccorri benevola,
mandando, beata, un vento favorevole alle navi che corrono veloci.
Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli
Questo è l'Inno a TETI nutrice!
Era e Teti, come compagna di Oceano, sono un binomio inscindibile nella percezione delle antiche religioni. Teti è compagna di Oceano e “Madre” di tutti gli Esseri di un mare generatore. Non esiste un ordine gerarchico o parentale preciso nelle Antiche religioni. Ogni nome si adatta alla percezione della vita che ne hanno i singoli veggenti delle Antiche Religioni.
Nelle tradizioni che ci sono giunte non abbiamo una compagna di Nettuno in cui si identifica la fecondità del mare. Ci è giunta la tradizione di Era come Essere Natura compagna di Zeus, l'Atmosfera, e ci è giunta Persefone come compagna di Ade. Era come Essere Natura e Persefone che rende fecondo l'utero, il seme e l'uomo. Ma qual è il principio femminile della vita del Mare? Poseidone è il mare fecondo, ma la capacità di generare del Mare è indefinita, mentre Teti, il titano compagna di Oceano, è associata ad Era che cullò bambina fra le sue braccia. Ed è l'immagine dell'Essere Natura cullata fra le braccia del Mare genitrice. Il Mare genitrice che culla la vita e al quale la Natura è sempre grata.
Come Essere Natura, Era è furente con ogni divinità. Ogni divinità, proprio perché è una divinità, produce, mediante la sua azione, un turbamento negli equilibri dell'Essere Natura. Non sempre quei turbamenti producono degli adattamenti gradevoli ad Era e Era è costretta a rispondere per ripristinare quegli equilibri o per trovare equilibri diversi.
Per questo motivo nella mitologia troviamo spesso Era furente con ogni divinità.
Nell'Iliade si dice che Era è avida di lotte e di tumulti. C'è una sola Dèa che Era ama profondamente: Teti.
Teti nutrice!
Colei che culla Era e la sua progenie nel mare. Teti, figlia di Urano Stellato e compagna di Oceano, alimenta Era affinché nasca rigogliosa.
Teti dette vita a Tremila fiumi e a tremila Oceanine: tutti i fiumi della terra e tutte le ninfe dei mari.
E' a Teti che Rea affida Era affinché possa crescere. Anche Teti nella mitologia Greca, intesa come struttura cosmologica che conduce al presente, è un Dio che può essere definita “LA GRANDE MADRE”, la Dèa quale rappresentazione di ciò che siamo! Forse gli Wicca dovrebbero imparare qualche cosa su cosa significa il “POTERE DI ESSERE FEMMINILE” che proteggendo il presente costruisce nel futuro: come fece con ERA. Teti è una grande combattente in ogni presente. E' un Potere di Essere femminile inteso come potere generante e persistente della vita. Uno degli "uteri della vita". Un Potere che non arretra davanti a nulla: nemmeno allo versamento nel mare di milioni di tonnellate di petrolio. Teti non arretra nemmeno davanti a Zeus! Quando Zeus furioso scaglia Efesto dall'Olimpo, è Teti che impavida interviene! Teti, a buon ragione, si può definire: il Potere di
Essere femminile che agendo sul presente preserva ogni possibile futuro.
In Poseidone vediamo il mare fecondo che si infrange sulle rocce e col quale gli Esseri Umani possono costruire delle relazioni; con Teti assistiamo al sorgere di Era, l'Essere Natura! Teti nutrice altro non è che una Madre di Era. Il luogo in cui Era muove i primi passi nell'Antico "brodo primoridale". Era è l'Essere Natura e Teti la protegge e la culla dentro l'immenso Oceano! Per questo motivo Era è sempre grata a Teti. E' alla sorella Teti che Rea, la Terra, affida la figlia, l'Essere Natura, affinché cresca. Rea è la Coscienza di Sé dell'Essere Terra, Teti è la Coscienza di Sé della culla della vita rappresentata, per quello che ci riguarda, dall'Essere Natura, Era!
Tutti noi siamo culle della vita!
Tutti noi possiamo essere Teti quando, costruendo noi stessi, armiamo il presente per affermare un futuro. E' una grande lezione che Teti dà ad ogni Essere Umano, ad ogni Guerriero, ad ogni Apprendista Stregone, ad ogni Pagano Politeista. Così, ogni Essere Umano, ogni Guerriero, ogni Apprendista Stregone, ogni Pagano Politeista può manifestare la Teti che si agita dentro il suo cuore mentre agisce nel presente, cura gli aspetti più fragili, manifesta lo sviluppo della sua consapevolezza nei confronti delle forme del presente trascurate e agisce. Nell'agire manifesta Teti: Teti la "nonna", Teti l'Antico da cui il presente si è generato e che, facendosi "nonna" nel presente, permette di costruire un futuro che, guardando indietro, ci manda il suo affetto perché noi, attenti nel nostro presente, lo abbiamo protetto e incubato affinché germinasse.
Forse non ci saranno mai statue a commemorarla, ma l'immenso mare ne canta le meraviglie. Ed Era stessa freme, pensando a Teti e Oceano:
"Da tempo" dice Era chiedendo aiuto ad Afrodite per riconciliare Teti e Oceano "da quando l'ira ha invaso il loro animo, non dividono più il letto nella gioia dell'amore. Se con le mie parole li persuado, se al letto li riconduco perché in amore si uniscano l'uno all'altra, da loro sarò sempre nominata con affetto e rispetto." Iliade XIV 194-210
Era, lei che fu cullata da Teti, deve cullare ogni Teti, ogni Essere che si fa Teti nel suo grembo perché costui, quando si fa Teti, costruisce il futuro della specie della Natura di cui costui è parte. Se io assisto gli Esseri Umani che si fanno Teti, i Guerrieri che si fanno Teti, gli Apprendisti Stregoni che si fanno Teti, da loro riceverò l'affetto e l'aiuto per costruire me stessa!
Allora guardiamola, Teti, con gli occhi della vita e alimentiamola dentro noi stessi!
Quando leggiamo l'Inno, leggiamolo a noi stessi e riflettiamo su quante volte abbiamo mancato nel costruire il futuro e riflettiamo che per costruire il futuro è necessario che anche noi impariamo ad allungare le mani ed afferrare Efesto mentre cade dall'Olimpo!
Marghera, 30 marzo 2023
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
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Tel. 3277862784
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