Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.

Gli Inni Orfici e la Religione Pagana

Claudio Simeoni

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Inni Orfici - Riflessione sul proemio
Gli Inni Orfici agli Dèi - (Nuova scrittura)
Inni Orfici - Prima riflessione del 2000 - Riflessione

Inni Orfici - Riflessione sul proemio

L'introduzione degli Inni Orfici è una sorta di discorso che Orfeo fa a Museo presentando gli Dèi.

Gli Inni Orfici vengono scritti, probabilmente, fra il II e III secolo d. c., questa è l'ipotesi più accreditata, e il territorio comprende l'Asia Minore e Pergamo.

La serie degli Inni Orfici appare come un tentativo di "serrare le fila" di gruppi religiosi misterici all'arrivo dei cristiani. Una sorta di "mettiamo per iscritto il ricordo degli Dèi" in funzione di una contrapposizione al cristianesimo e a come questo si stava presentando. Questo si può dedurre dal tipo di devozione che gli Inni Orfici esprimono.

Non siamo davanti a persone religiose che evocano gli Dèi come fuoco che manifestano dentro di loro. Questa condizione non è trascurata negli Inni Orfici, ma siamo piuttosto davanti ad atti di devozione, quasi di "supplice smarrimento" come se gli Dèi si stessero allontanando dall'uomo e l'uomo non avesse più mezzi per trattenerli.

Sembra che stia per spegnersi il fuoco dentro all'uomo e l'uomo supplica gli Dèi di continuare ad alimentare il suo fuoco perché lui non sa più come fare.

La supplica non viene rivolta agli Dèi, ma viene presentata come un discorso che Orfeo fa a Museo:

Orfeo a Museo
Usalo felicemente amico

Apprendi, Museo, il rito venerando,
l’invocazione migliore di tutte.
Zeus re e Terra e sante fiamme celesti
del Sole, e sacro splendore di mene e Astri tutti;
e tu, Posidone che sostieni la terra, dalla chioma turchina,
e Persefone santa e Demetra dagli splendidi frutti
e Artemide saettatrice, fanciulla, e Febo invocato con grida,
che abiti il sacro suolo di Delfi; e tu che grandissime
prerogative hai fra i beati, Dioniso danzante;
e Ares dall’animo fiero e santa forza di Efesto
e dea nata dalla spuma, cui sono toccati doni gloriosi;
e tu, re di sottoterra, demone affatto straordinario,
e Giovinezza e Ilitia e nobile forza di Eracle;
e il grande vantaggio di Rettitudine e di Pietà
invoco e le Ninfe illustri e Pan grandissimo
e Era, sposa fiorente di Zeus che tiene l’egida,
e Memoria amabile e le sante nove Muse
chiamo, e le Grazie e le Stagioni e l’Anno
e Leto dalla bella chioma, Tea e Dione venerabile
e i Cureti in armi e i Coribanti e i Cabiri
e insieme i grandi Salvatori, immortali figli di Zeus,
e gli Dèi dell’Ida e il messaggero dei Celesti.
Ermes araldo, e Temi, vaticinatrice per gli uomini,
e Notte antichissima chiamo e Giorno apportatore di luce,
e Lealtà e Giustizia e l’irreprensibile Legislatrice,
e Rea e Crono e Thetys dal peplo scuro
e il grande Oceano, e insieme le figlie di Oceano
e la forza molto soverchiante di Atlante e di Aion
e tempo che sempre scorre e l’acqua splendente di Stige
e gli Dèi Miti, e tra loro la buona Provvidenza
e il Demone santo e il Demone rovinoso per i mortali,
i Démoni del cielo, dell’aria e dell’acqua
e della terra e di sotto terra che abitano il fuoco,
e Semele e tutti i partecipanti alle feste di Bacco,
e Ino Leucotea e Palemone che rende felici
e Vittoria dal dolce suono e Adrasteia signora
e il grande re Asclepio che dà lenimenti
e Pallade fanciulla che suscita la battaglia, e tutti i Venti
e i tuoni e le parti dei condotti del cosmo dalle quattro colonne;
e la Madre degli immortali, Attis e Men invoco
e la Dea Urania, e insieme all’immortale santo Adonis
e Principio e Fine – infatti per tutti è il più grande –
perché vengano benevoli con cuore lieto
a questo sacro rito e alla libagione santa.

Questa supplica che Orfeo rivolge a Museo vorrebbe ricordare a Museo l'immenso divino in cui gli uomini vivono. Un mondo di Dèi che si esprimono fuori e dentro all'uomo.

E' una supplica affinché Museo e chi ascolta ricordi almeno i nomi degli Dèi anche se la sostanza divina ha abbandonato l'uomo.

"Ricorda Museo" dice Orfeo "Ricorda il nome degli Dèi e il loro abitare il mondo mentre stanno abbandonando la società degli uomini".

Non è un caso che gli Inni Orfici erano molto amati da Damascio, l'ultimo capo dell'ultima Accademia di Atene. Il fuoco di Ecate si stava spegnendo e la sottomissione prendeva possesso del cuore degli uomini.

Quando leggeremo gli Inni Orfici dobbiamo tener presente l'idea che gli Dèi stanno per essere allontanati dall'uomo e questo ci permette di accettare e di comprendere molti atteggiamenti religiosi che di norma rifiuteremmo perché gli Dèi non si supplicano, si abitano.

31 gennaio 2023

 

 

Gli Inni Orfici agli Dèi
(nuova riscrittura)

Inno ad Ecate

Inno orfico a Prothyraia - Profumo di storace

Inno orfico a Notte - Torce

Inno orfico a Cielo - Urano Stellato - Profumo di incenso

Inno orfico a Etere - Profumo di croco

Inno orfico a Protogono - Profumo di mirra

Inno orfico agli Astri - Profumo di aromi

Inno orfico a Sole - Grano d'incenso

Inno orfico a Luna - Profumo di aromi

Inno orfico a Natura - Profumo di aromi

Inno orfico a Pan - Profumi vari

Inno orfico a Ercole - Profumo di incenso

Inno orfico a Crono - Profumo di storace

Inno orfico a Rea - Profumo di aromi

Inno orfico a Zeus - Profumo di storace

Inno orfico a Era - Profumo di aromi

Inno orfico a Poseidone - Profumo di mirra

Inno Orfico ad Ade - Plutone - Nessun profumo

Inno Orfico a Zeus Folgoratore - Profumo di storace

Inno Orfico a Zeus Lampeggiante - Grano d'incenso

Inno Orfico a Nuvole - Profumo di mirra

Inno Orfico a Teti (Mare) - Grano d'incenso

Inno Orfico a Nereo - Profumo di mirra

Inno Orfico alle Nereidi - Profumo di aromi

Inno Orfico a Proteo - Profumo di storace

Inno Orfico a Terra - Tutti i semi tranne fave e aromi

Inno Orfico alla Madre degli Dèi - Profumi vari

Inno Orfico a Ermes - Profumo di incenso

Inno Orfico a Persefone - Nessun profumo

Inno Orfico a Dioniso - Profumo di storace

Inno Orfico ai Cureti - Nessun profumo

Inno orfico ad Atena - Profumo di aromi

Inno orfico a Vittoria, Nike - Profumo d'incenso

Inno orfico ad Apollo - Polvere d'incenso

Inno orfico a Latona (Leto) - Profumo di mirra

Inno orfico ad Artemide - Polvere d'incenso

Inno orfico ai Titani - Profumo d'incenso

Inno orfico ai Dioscuri-Cureti - Profumo d'incenso

Inno orfico al Coribante Cirbante - Profumo d'incenso

Inno orfico a Demetra Eleusina - Profumo di storace

Inno orfico a Madre Antaia - Profumo di aromi

Inno orfico a Mise - Profumo di storace

Inno orfico alle Stagioni, le Ore - Profumo di aromi

Inno orfico a Semele - Profumo di storace

Inno orfico a Dioniso Bassareo Trieterico - Nessun profumo

Inno orfico a Dioniso Licnite - Polvere d'incenso

Inno orfico a Dioniso Perikionios - Polvere di aromi

Inno orfico a Sabazio - aromi

Inno orfico a Ipta - Profumo di storace

Inno Orfico a Dioniso Lisio Leneo

Inno Orfico alle Ninfe - Profumo di aromi

Inno Orfico al Trieterico (Dioniso) - Profumo di aromi

Inno Orfico ad Anfiete (Dioniso) - Tutto tranne incenso e fa una libagione di latte

Inno Orfico a Sileno Satiro e delle Baccanti - Polvere d'incenso

Inno Orfico ad Afrodite - Non sono indicati profumi o aromi

Inno Orfico ad Adone - Profumo di aromi

Inno Orfico ad Ermes - Profumo di storace

Inno Orfico ad Eros - Profumo di aromi

Inno Orfico alle Moire - Profumo di aromi

Inno Orfico alle Grazie - Profumo di storace

Inno Orfico a Nemesi - Nessun profumo

Inno Orfico a Giustizia - Profumo d'incenso

Inno Orfico a Rettitudine - Profumo d'incenso

Inno Orfico a Legge - Nomos - Nessun profumo

Inno Orfico ad Ares - Profumo d'incenso

Inno Orfico ad Efesto - Profumo d'incenso

Inno Orfico ad Asclepio (Esculapio) - Profumo d'incenso

Inno Orfico a Salute - Polvere d'incenso

Inno Orfico alle Erinni - Polvere d'incenso

Inno Orfico alle Eumenidi - Profumo di aromi

Inno Orfico a Melinoe - Profumo di aromi

Inno Orfico a Fortuna - Incenso

Inno Orfico al Daimon - Incenso

Inno Orfico a Leucotea - Profumo di aromi

Inno Orfico a Palemone - Polvere d'incenso

Inno Orfico alle Muse - Incenso

Inno Orfico a Mnemosine (Memoria) - Incenso

Inno Orfico ad Aurora - Polvere d'incenso

Inno Orfico a Temi - Incenso

Inni Orfici a Borea, Zefiro e Noto (inno 80 - 81 - 82) - Incenso

Inno Orfico a Oceano - Profumo di aromi

Inno Orfico a Estia - Profumo di aromi

Inno Orfico a Sonno - con papavero

Inno Orfico a Sogno - Profumo di aromi

Inno Orfico a Morte - Polvere d'incenso

 

 

Inni Orfici - Prima riflessione del 2000
La serie è in modificazione
Le pagine saranno riscritte e sostituite
(vecchia scrittura)

Gli Inni Orfici rappresentano una definizione devozionale degli Dèi accolta nell'ultima accademia di Atene. Damascio aveva un amore particolare per gli Inni Orfici. Damascio, secondo me, non ha mai compreso gli Inni Orfici perché non era in grado di pensare alla qualità della natura degli Dèi.

La visione Platonica offuscava il suo giudizio. La sua sottomissione al demiurgo, che stava aprendo le porte al cristianesimo, gli impediva di distinguere la realtà del DIO dalla forma devozionale con cui gli Inni invocavano gli Dèi. Per Damascio gli Dèi erano manifestazioni dell'Uno, del demiurgo, di un dio padrone e non volontà che agivano nel mondo modificando la realtà del mondo.

Questa incapacità dovuta al prevalere dell'ideologia platonica sull'ideologia pirroniana ha svuotato l'Accademia di Atene di tutta la sua forza religiosa consegnandosi prigioniera al cristianesimo. Chiusa l'accademia di Atene; cacciato Damascio; rimangono gli Inni Orfici.

Gli Inni Orfici, pur richiamando le idee religiose del Mito, strappano agli Dèi la libertà del loro venir in essere per costringerli in una visione d'insieme che li rende dipendenti dalla visione neoplatonica che porterà al cristianesimo.

La loro lettura richiama la devozione che i cristiani pretendono per il loro Gesù rubando la visione dell'uomo che si fa Dioniso per trasformarsi in un DIO per sostituirla col figlio del dio padrone che manifestando la "verità" ruba agli uomini la possibilità di farsi DIO. I cristiani hanno rubato il futuro degli uomini senza portare nulla di nuovo se non la schiavitù "con tutto il corpo e con tutta l'anima" al loro dio padrone.

Oggi possiamo leggere gli Inni Orfici con la consapevolezza di chi, conoscendo la natura degli Dèi, riconosce nei vangeli cristiani e in Platone il male assoluto e può legittimamente separare la consapevolezza del DIO dalla dipendenza dall'Uno imposta dalle interpretazioni farneticanti di Platone e dei neoplatonici.

In data 29 aprile 2024 tutte le pagine vecchie degli Inni Orfici sono state rimosse. Sia le pagine degli Inni Orfici su stregoneria.it sia le pagine degli Inni Orfici presenti in federazionepagana.it. La riscrittura delle pagine non è stata completata in questa data. A questa data mancano ancora circa 20 pagine da controllare e caricare.
Il commento dei primi Inni è stato arricchito dalla riflessione sulle interpretazioni cristiane degli Inni ad opera di Matteo Tafuri (1492 - 1582).

 

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Claudio Simeoni

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