Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.
Inno orfico ad Artemide
Ascoltami, o regina, figlia dai molti nomi di Zeus,
Titana, Bromia, di gran nome, arciera, augusta,
a tutti visibile, Dea che porti la fiaccola, Dictinna, protettrice del parto,
soccorritrice nelle doglie e non iniziata alle doglie,
sciogli le cinture, ami infondere delirio, cacciatrice, sciogli gli affanni,
dalla corsa veloce, saettatrice, amante della caccia, vaghi di notte,
celebrata, affabile, scioglitrice, d'aspetto maschile,
Orthia, acceleri i parti, demone che nutri i figli dei mortali,
selvaggia, ctonia, uccidi le fiere, dal destino felice,
che occupi i boschi dei monti, ferisci i cervi, augusta,
signora, di tutto sovrana, bel germoglio, sei sempre,
silvestre, protettrice dei cani, cidonia, dalle forme cangianti:
vieni, dea salvatrice, cara, con tutti gli iniziati
affabile, portando dalla terra bei frutti
e l'amabile Pace e Salute dalle belle chiome;
manda invece alle sommità dei monti malattie e dolori.
da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli
Leggere l'Inno tutto d'un fiato. In questo modo si può percepire l'emozione che l'Inno fa insorgere nell'individuo che lo legge. Artemide ha assistito la madre Latona mentre partoriva il fratello, il lato maschile degli Esseri della Natura, Apollo, ma lei non partorisce. Artemide vive per sé stessa: così è l'Essere Femminile!
L'Essere Femminile non vive per essere posseduto da altri, vive conservando il presente. Agisce affinché il presente non venga danneggiato.
L'Essere Femminile vive per sé stesso. Vive secondo le proprie passioni, i propri piaceri, le proprie predilezioni. Nessuno può dire all'Essere Femminile cosa deve o non deve fare. Artemide è vergine, nel senso antico del termine. Non è come la madonna dei cristiani la cui virtù sta tutta nella vagina. Artemide è vergine perché nessuno può possedere l'Essere Femminile! Può costruire delle relazioni con l'Essere Femminile, ma non può possedere l'Essere femminile.
Artemide è libera da legami. Libera da impegni. Esattamente come ogni Essere Femminile anela prima che gli obblighi della sottomissione gli imponessero una fedeltà mai ricambiata! Artemide assiste ai parti, ma lei non partorisce. Chi partorisce ha scelto di costruire delle relazioni con l'altro sesso. Ogni Essere nella Natura costruisce delle relazioni con l'altro. Chi non può costruire delle relazioni è l'Essenza Femminile dell'Essere Natura, nel suo insieme, di cui Artemide è la Coscienza di Sé. In questo senso, Artemide è vergine.
Nessuno può sottomettere e possedere il lato femminile della vita. In questo Artemide è feroce, anche se, più che nell'aspetto di Artemide, la ferocia della determinazione io l'ho vista negli occhi di Diana! In tutti quei voli notturni dove la libertà nel sogno attenuava la costrizione della schiavitù nel quotidiano.
C'è un solo Essere Maschile che può costruire delle relazioni con Diana ed è il possessore del ramo d'oro! E' un po' come i cervi a primavera che si combattono per il diritto ad accoppiarsi. Non è la stessa cosa, ma è come disputarsi il diritto di tenere aperta la porta allo sviluppo della vita di cui l'Essere Umano femminile è portatore. Non sono molti "maschi", specie fra gli Esseri Umani, in grado di farlo senza pensarsi padroni o in diritto di possesso.
La magia è l'arte della trasformazione che solo il possessore del ramo d'oro è in grado di operare facendo nascere il nuovo, la qualità, dalla quantità del presente! La magia è l'arte della trasformazione. Il presente si trasforma sempre. Qualche volta si trasforma sviluppando sé stesso e arricchendosi, qualche volta si trasforma implodendo e percorrendo sentieri autodistruttivi. Il possessore del Ramo d'oro può alimentare le trasformazioni che arricchiscono il presente o può limitare i maggiori disastri dell'implosione sociale.
Che cosa persiste e che cosa si trasforma è sempre il femminile, Artemide, che rappresenta la consapevolezza dell'insieme della realtà quotidiana.
Anche Hera fu costretta a cedere davanti al potere di essere di Artemide. Quando l'orrore cristiano sottomise l'Essere umano femminile strappandogli la magia attraverso la ferocia della sottomissione, furono solo le tensioni di Artemide dentro l'Essere femminile che costruirono i presupposti per l'uscita da quell'orrore.
Era il DAIMON Artemide che si agitava dentro gli Esseri Umani femminili spingendoli a cercare i rimedi ai problemi del presente quotidiano per migliorare le loro condizioni di vita. Era quel DAIMON che aiutava i parti delle donne; era Artemide che scioglieva le cinture, i legami, accelerava i parti costruendo delle buone condizioni di vita nonostante l'orrore nel quale le donne erano costrette a vivere.
Nessun Essere Umano maschile può pensare di essere in grado di impugnare il "Ramo d'oro" perché non esiste un'iniziazione razionale che possa indicare in un "Essere maschile" questa funzione. Ma noi possiamo diventare portatori del "Ramo d'oro" ogni volta che agiamo nella società aprendo spazi verso un futuro possibile e desiderato.
L'iniziazione è determinata dalle nostre azioni che emergono dalle nostre scelte!
Noi possiamo soltanto renderle omaggio ad Artemide sperando che le nostre azioni ci portino sul sentiero degli Iniziati e che Artemide cammini sempre al nostro fianco!
Marghera, 14 dicembre 2022
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
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