Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.
Inno Orfico al Daimon
Invoco il Demone più grande che fa tremare,
mite Zeus, generatore di tutte le cose, che dà vita ai mortali,
grande Zeus, sempre in movimento, che non lascia impuniti, re di tutto,
dispensatore di ricchezza, quando dovizioso entra nella casa,
e che al contrario raggela la vita dei mortali dalle molte pene:
in te infatti sono le chiavi del dolore e della gioia.
E dunque, beato, santo, cacciando i dolori che causano molti lamenti,
quanti mandano la distruzione della vita per tuta la terra,
concedi un glorioso buon fine di vita.
Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli
Penso che quest'Inno abbia lasciato perplesso più di qualcuno!
Chi perde la memoria è condannato a dover ricordare passando per una via di dolore e sofferenze. Demoni positivi o benigni e Demoni negativi o maligni.
E' una delle classiche denominazioni dei cristiani.
I cristiani interpretano in base ai propri modelli ideologici. Tali modelli ideologici privano l’uomo delle proprie determinazioni e dei propri processi di trasformazione nella società in cui vive.
I modelli ideologici cristiani sono finalizzati ad impedire all’uomo la trasformazione in funzione di una “verità della creazione” che sottomette l’uomo alla volontà e alla morale del Dio dei cristiani. Il buono e il cattivo è solo un escamotage per promuovere ciò che “secondo loro” il loro Dio vuole e ciò che “secondo loro” il loro Dio non vuole.
Il Demone invocato nell'Inno non ha nulla a che vedere con la struttura ideologica cristiana. E' piuttosto la tradizione cristiana che si costruisce e si articola sui deliri di Platone al fine di modificare l’antica idea del Dio, il Daimon, che, crescendo dentro gli Esseri della Natura attraverso le loro attività, costruiscono il Dio che partoriranno alla morte del corpo fisico.
La materia che si emoziona e l’emozione che si plasma attraverso l’attività della materia era un concetto troppo difficile per Platone e per gli antichi filosofi assolutisti.
Il Daimon è il corpo di energia che la materia vivente plasma nelle relazioni che intrattiene nel mondo in cui “vive”
La trasformazione del Il concetto di Daimon, come l'essenza dell'uomo che si trasforma in un Dio, trasformato nell’idea di un soggetto che si impossessa dell'uomo: quest’idea, imposta da Platone, nell'Apologia a Socrate fa dire a Socrate di essere posseduto da un Demone fin dall'infanzia. Dopo di allora, il termine Daimon non indica più il Dio che cresce dentro all'uomo e che, costruito dall'uomo mediante le sue azioni e le sue scelte, è l'uomo stesso, il suo potere di essere, ma diventa un soggetto esterno all'uomo, che domina l'uomo e che i cristiani usano per criminalizzare e sottomettere l'uomo.
Per fissare logicamente questa trasformazione dell’idea di Daimon, Platone trasforma anche un’altra idea, quella di “anima”. Mentre anticamente il termine stava ad indicare “ciò che anima” per distinguere l’oggetto animato dall’oggetto che si riteneva inanimato, per Platone e gli assolutisti diventa “l’anima”, un oggetto esterno, controllato da qualcuno che domina l’uomo, che entra nella materia e la qualifica diversa non solo dall’inanimato, ma anche per razza, per specie, discriminando i soggetti della natura prima e gli uomini poi (vedi l’idea sulle donne di Platone).
Ciò che dobbiamo ricordare è “è nato prima l'uovo o la gallina?”. Siamo talmente abituati che le galline producono le uova che ci siamo dimenticati che l'uovo è la costituzione di una cellula e che fu una cellula, sia pur diversa, che emerse dal brodo primordiale per dare origine alla gallina.
A Socrate, che parla del Daimon, il cristianesimo era estraneo! Si è talmente abituati a pensare alle storie d'orrore e morte con cui i cristiani mascherano il loro orrore ideologico che si tende a perdere di vista il senso antico e l'Intento su cui quell'orrore è stato costruito: distruggere Daimon!
Distruggere il Dio che gli Esseri della Natura, l'Essere Umano nel nostro caso, costruisce dentro sé stesso attraverso la propria pratica di vita, attraverso l'accumulo del suo sapere, della sua conoscenza, dell'abilità delle proprie mani e del proprio vivere per sfida. In altre parole: lo costruisce prendendosi nelle proprie mani la responsabilità della propria vita.
Ciò che l'Essere Umano, nel nostro caso, costruisce nel corso della propria vita è il proprio Daimon!
Sta solo ad ogni singolo Essere Umano la scelta di costruirlo o non costruirlo! Le condizioni oggettive possono favorire quella costruzione o annientarla, ma se costruirlo o non costruirlo, è sempre una scelta soggettiva. Una scelta che viene fatta da ogni Essere figlio dell'Essere Natura e che solo all'Essere Umano viene impedito attraverso l'imposizione della sottomissione ad opera delle religioni rivelate e del cristianesimo nel nostro caso.
Ogni Essere che germina nell'Essere Natura è spinto dagli DEI "primordiali" nel suo venir in essere affinché si espanda, cresca, impari, si dilati e determini sé stesso nell'oggettività in cui è germinato.
Queste forze agiscono affinché l'Essere Umano costruisca sé stesso come un DIO, pronto per bussare alle porte dell'Olimpo: ciò che l'Essere Umano costruisce è il suo Daimon. Daimon rimane a significare quella concentrazione di Energia Vitale, consapevole di sé stessa, capace di superare la morte del corpo fisico e di proiettarsi nell'infinito dei mutamenti. Per esteso, Daimon è la qualità dell'INFINITO NEI MUTAMENTI che si manifesta in ogni ente esistente capace di superare lo stadio di trasformazione in cui quest'ente esiste in questo momento.
Esiste pertanto un Daimon dell'Essere Terra, un Daimon dell'Essere Sole, un Daimon di ogni vivente nell'Essere Natura, Daimon sono gli Dèi e le loro lotte attraverso le quali costruirsi e superare lo stadio di trasformazione in cui esistono, si manifestano ed agiscono in questo momento.
Daimon rappresenta la summa del Potere di Essere dell'individuo, quanto l'individuo ha costruito nel corso della sua esistenza. Questa visione della trasformazione religiosa dell'ente è propria di tutto il mondo antico. Nell'antica Roma, al di là di quanto e di come gli studiosi hanno storpiato il significato, c'è la nozione di NUMEN e quando questo si riferisce all'Essere Umano si ha la nozione del Dio che cresce dentro di lui definito col nome di GENIO e di JUNO (costruire la GIUNONE dentro sé stessi) per quanto riguarda l'Essere Umano Femminile.
La confusione viene ingenerata dai riferimenti ideologici che il lettore ha soggettivato fin dall’infanzia. Quando il lettore è educato a pensare di vivere in un mondo di peccatori tentati da Demoni infernali, non è in grado di pensare al Daimon come l’espressione di un divino generato dalla materia.
Daimon sono gli Esseri stessi nel momento che esercitano la loro volontà per costruire sé stessi. Non è detto che il Daimon sia forte sufficientemente per essere partorito alla morte del corpo fisico, ma l'ente che lo esprime, esprime volontà, determinazione, progetto e scopo nel mondo in cui vive. Pertanto, tale soggetto, nell’esprimere la propria volontà è artefice della propria vita e del proprio progetto d'esistenza. Essendo artefice del proprio progetto d'esistenza manifesta ARES: si relaziona col mondo attraverso Contesa Furente o Amicizia. Può favorire o fermare altri cammini di soggetti che a loro volta tentano di costruire il Daimon che cresce dentro di loro e che agiscono all'interno del mondo di HERA: l'Essere Natura!
Daimon è dunque la forza composta da necessità e volontà di ogni soggetto della Natura.
Daimon è la vita stessa della Natura; la sua ragione d'esistenza.
Non si può imputare nessuna qualità di buono o cattivo al Daimon, perché il Daimon agisce per sé stesso nelle condizioni oggettive che incontra e sono le condizioni oggettive a determinare la direzione della vita. Sono queste che possono essere indicate come positive o negative. Non il Daimon.
La forza del Daimon è data proprio dal fatto che agisce per sé stesso, senza una verità oggettiva cui riferirsi. Lo scopo del Daimon è quello di crescere, quello di alimentare il suo sapere, la sua conoscenza, la sua abilità. Per farlo fa' alleanze e contese furenti. Ma le alleanze e le contese furenti non sono fine a sé stesse, ma sono finalizzate ad espandere sé stesso in un mondo che fa delle alleanze e delle contese furenti un meccanismo attraverso il quale espandere sé stesso.
L'amicizia e la contesa furente avviene fintanto che gli scopi e gli obiettivi sono raggiunti: non sono fine a loro stessi. Amicizia e contesa furente del Daimon agiscono sotto il cappello di Giustizia. Giustizia, che Temi universale ha calato nei figli di Hera, l'Essere Natura, sotto forma di Dike, attraverso Zeus, padre degli Esseri che germinando come mortali e possono diventare Dèi presentandosi alle porte dell'Olimpo per rivendicare il loro ruolo nell’esistenza universale.
Il punto centrale della questione è che gli Esseri Umani che vivono costruendo il proprio Daimon, il Dio che cresce dentro di loro (io uso normalmente la dicitura: costruire il proprio corpo luminoso) non possono essere messi in ginocchio, sottomessi. Non possono essere pecore di un gregge che marcia verso la distruzione della propria esistenza. Non possono essere trasformati in bestiame da comperare e vendere, Non possono essere oggetti di possesso né consumatori di eroina. Per contro, chi si è messo in ginocchio davanti ad un Dio padrone rivendica il diritto di costringere altri Esseri Umani in ginocchio davanti al suo stesso Dio padrone; le pecore che marciano verso la distruzione della loro esistenza manifestano la fede nella speranza della salvezza promessa dal loro profeta; chi è trasformato in bestiame da comperare e da vendere rivendica i diritti su di lui del suo padrone; i consumatori di eroina rivendicano il diritto di spacciare e consumare eroina.
Questo lo sapevano bene i cristiani che hanno costruito l'intera struttura dei loro vangeli finalizzandola a distruggere la capacità dell'Essere Umano di farsi Dio impedendogli di bussare alle porte dell'Olimpo.
Il Daimon è visto dai cristiani come il loro Demonio, portatore di "sofferenze", mentre la schiavitù imposta agli uomini dal loro Dio viene vista come portatrice di pace! Quella pace che tanto piace ai cristiani: la pace del campo di sterminio!
In realtà per costruire il Daimon è necessario vivere positivamente la propria esistenza: è necessario praticare la caccia d'agguato, è necessario essere responsabili, è necessario imparare, conoscere, modificarsi continuamente adattandosi a tutte le nuove condizioni che si presentano.
Nella vita, apparentemente, non esiste una meta La meta è quella dell'Assoluto, la morte del corpo fisico.
La pace che vendono i cristiani è l'annientamento. E' l'annientamento della conoscenza, l'annientamento delle passioni, l'annientamento del piacere, l'annientamento della ricerca, l'annientamento della responsabilità soggettiva nei confronti del mondo, l'annientamento della vita stessa. Quando tutto è annientato si giunge al NIRVANA: l'annientamento della propria esistenza. La costruzione dell'inutilità della propria vita. Il fallimento della possibilità che abbiamo avuto di costruire noi stessi come Dèi. Si è accettato di essere pecore del gregge, si è accettato di pascolare finché il padrone non ci cucinò per trasformarci in arrosto per la sua tavola: il problema è che siamo diventati arrosto nel momento stesso in cui abbiamo accettato di essere parte del gregge.
Qual è lo scopo della guerra al Daimon dei cristiani?
Ottenere persone da stuprare, felici di essere stuprate! La loro pratica di pedofilia, oggi come eri e oggi come oggi, è funzionale alla distruzione nell'individuo che tenta di costruire sé stesso. L’individuo viene menomato nella psiche, qualche volta nel fisico, affinché sia impotente davanti alla vita.
Qual è il risultato che i cristiani vogliono ottenere distruggendo il Daimon nell’uomo?
Lo leggiamo da “Imitazione di Cristo” forse di Gersenio del XII° secolo:
"1) Cristo: Figlio, fammi fare di te ciò che voglio; io so quello che va bene per te. Tu hai pensieri umani, e i tuoi sentimenti sono guidati da affetti umani.
2) Discepolo: Signore, ciò che dici è vero. La cura che tu hai nei miei riguardi è più grande di ogni premura che io possa avere per me. Davvero chi non abbandona a Te le proprie preoccupazioni va allo sbando."
Oppure:
"1) Cristo: Per avere tutto, o figlio, bisogna che tu dia tutto e che nulla appartenga più a te stesso. Sappi che l'amore per te stesso ti danneggia più di ogni altra cosa al mondo. Ogni cosa è avviluppata a te più o meno tenacemente, in base all'amore e all'affetto che le porti. Se il tuo amore sarà puro, semplice e conforme al volere di dio, non sarai schiavo delle cose. Non desiderare ciò che non ti è lecito raggiungere, non voler acquisire ciò che può esserti di ostacolo, togliendoti la libertà interiore. E' incredibile che tu non affidi a me completamente te stesso con ciò che puoi desiderare ed avere."
Distruggere l'Essere Umano per impedirgli di diventare un Dio: solo negli Esseri Umani l'orrore della sottomissione dei cristiani, dei musulmani e degli ebrei, poté agire per distruggere il Dio che l’Essere Umano sarebbe diventato trasformandolo in bestiame da macello. Per soddisfare il Dio padrone, Esseri Umani si fanno macellai di uomini e donne.
Onoriamo il Daimon che cresce in ognuno di noi affinché ancora una volta incominciamo a ricordare, non dimentichiamo. Se 1700 anni di orrori non sono stati sufficienti a far nascere la necessità di ricordare, che cosa possiamo fare? Rivivere altro orrore?
Lusiana, 15 luglio 2024
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