Quando parlo di Paganesimo e di Stregoneria firmo sempre col mio nome e cognome e aggiungo questi "attributi".
Le persone, educate dai cristiani, interpretano questi "attributi" come dei titoli di cui mi fregio.
In realtà, non si tratta di "titoli", ma di INTENTI. Si tratta cioè di dire: PERCHE' FACCIO QUESTO!
Praticare la via alchemica della meccanica, non è un titolo, ma un metodo. Un metodo attraverso il quale si affronta la vita. Un metodo che si espone perché si sappia che IO ANALIZZO QUANTO MI SI DICE.
Chi pratica la via alchemica del meccanico non trova materiale di scarto nelle "parole sovrabbondanti", nei libri "monoteisti", nei comportamenti delle persone. Tutto è utile in quanto tutto è all'interno di un meccanismo che permette di comprendere la vita in relazione all'insieme da cui si è generata e comprendere l'insieme da quell'azione o da quelle parole.
Quando mi attribuisco la dicitura "Apprendista Stregone" intendo sottolineare che per me, per la mia trasformazione soggettiva, non esiste un punto d'arrivo. Non esiste che io possa essere considerato bravo, arrivato, a fine carriera. Solo la morte del corpo fisico mi permette di giungere alla meta: perché quella, e solo quella, è la meta di ogni vivente della e nella Natura.
Ciò che maggiormente turba le persone è quel "Guardiano dell'Anticristo" e usano l'immaginazione come i cristiani hanno insegnato loro.
L'unica antitesi, a chi proclama la verità agli uomini (e chiede agli uomini di sottomettersi a quella verità), è colui che proclama la libertà; non esiste la libertà sotto la verità. La libertà, sotto il dominio della verità, può portare solo a costruire i campi di sterminio. Può portare solo al delirio di onnipotenza. Un delirio di onnipotenza che è espresso liberamente all'interno della proclamazione di una verità. Una libertà onnipotente a maggior gloria della verità proclamata!
So perfettamente qual è la tradizionale storia dell'anticristo proclamata dai cattolici. Quando i cattolici indicavano come Anticristo gli Dèi dell'Antica Roma prima e poi usarono il termine "Anticristo" per vessare e perseguitare gli ebrei. Ma a me non interessa. Intanto perché il pazzo di Nazareth non è mai esistito e poi perché solo un malato mentale, fuori dal ristretto cerchio dei credenti, può pensare che fosse figlio del dio padrone e padrone lui stesso degli Esseri Umani. E' vero che un tempo l'eroe era figlio del Dio di turno, ma è altrettanto vero che essere figlio di quel dio non era "creduto", ma serviva per delineare i contorni divini dell'eroe. Le sue caratteristiche che si legavano a questo o a quel dio.
L'unica cosa che esiste del pazzo di Nazareth sono solo i suoi "vangeli". Descrizione di un individuo farneticante la cui descrizione, i principi dogmatici espressi dai vangeli sono serviti per ammazzare milioni di persone. Pertanto, non mi interessa l'anticristo dei cristiani, inventato dai cristiani per esaltare il loro padrone come verità (Gesù è la verità) mi interessa l'ANTICRISTO della libertà umana che spezza ogni pretesa farneticante di imporre la verità.
Mi interessa la "società democratica", l'Anticristo; in antitesi alla società Monarchica Assoluta del Cristo re e padrone!
In questo senso sono un Guardiano dell'Anticristo. Si tratta di una posizione religiosa, ideologica, dottrinale, filosofica e sociale, attraverso la quale agisco nella società civile e nella Natura. Si tratta di principi che metto a fondamento delle mie azioni, della mia ricerca, della mia passione, non dei principi che impongo sulla società civile.
Desidero, pertanto, che vengano interpretati in questo senso. Come degli INTENTI SOGGETTIVI e non come dei titoli.
Ecco come nel 1996 definivo i miei intenti a chi me li chiese: autodefinizione degli Intenti in Stregoneria.
Marghera, 26 febbraio 2007
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
La Stregoneria è un cammino. Questo perché la Stregoneria è trasformazione del soggetto che percorre il sentiero. Il sentiero è mutamento dopo mutamento, trasformazione dopo trasformazione. La sequenza delle trasformazioni del soggetto, in ogni istante che si trasforma, forma il cammino dello Stregone. In ogni attimo lo Stregone, come ogni persona, presenta il proprio Potere di Essere che altro non è che quanto ha costruito mediante le sue trasformazioni.