Cod. ISBN 9788891185808
Teoria della Filosofia Aperta - Volume tre (alle pagine specifiche di Büchner)
Teoria della Filosofia Aperta - Volume tre
Il cristiano, anche quando si definisce un materialista, si sente in dovere di giustificare il proprio dissenso dall'ortodossia della religione cristiana adducendo prove razionali. Proprio perché: argomenta razionalmente il proprio dissenso dalla religione cristiana, è un cristiano nella misura in cui il dovere che lui ritiene di compiere nel giustificare il proprio dissenso non lo pretende anche dal cristianesimo, dalle chiese cristiane e dalla chiesa cattolica.
Quando io alterai la percezione e giunsi a percepire l'inizio dell'universo, la sensazione emotiva fu talmente forte da spazzare via ogni dubbio emotivo sull'esistenza del dio padrone dei cristiani. Spazzato via il dubbio che la chiesa cattolica mi aveva imposto, io non devo giustificare perché: non credo nell'esistenza del dio padrone cattolico. Il dio padrone cattolico non rientra sotto i miei sensi e, dunque, è del tutto logico che io abbia la certezza della sua non esistenza. Pertanto, io PRETENDO che il cristiano, che afferma l'esistenza del dio padrone cristiano, cattolico nel mio caso, ne dimostri l'esistenza argomentando.
Io non dimostro che il cielo non è come il cristiano sostiene che sia, ma pretendo che il cristiano ,che afferma una qualità del cielo, mi dimostri le sue affermazioni. Se affermi che Gesù è esistito, dimostramelo. Se affermi che il dio padrone esiste, dimostramelo. Quando non lo dimostri o le tue argomentazioni non sono sufficienti, significa che il prodotto, dio, Gesù, la madonna e quant'altro, è solo il frutto di una farneticazione desiderante che va ascritta alla malattia mentale e non al ragionamento filosofico.
Per contro posso accettare un altro tipo di dimostrazione: quando l'oggetto che affermi, come dio, Gesù, la madonna o quant'altro, è un oggetto utile alla mia vita ed è utile che io pensi al mondo partendo da queste idee aprioristiche. Come per gli abitanti di Sodoma e Gomorra. Conveniva loro obbedire al dio padrone? Tanto, quel padrone li avrebbe comunque ammazzati in quanto ammazzandoli si arrogava il diritto di ammazzare tutti quelli che ne criticano la morale, dubitano della sua esistenza o considerano le azioni che millanta dei delitti contro l'umanità. Capisco che la chiesa cattolica ritenga utili figure come il dio padrone o Gesù che le permettono di incassare miliardi di euro, ma vedo l'utilità di tali figure solo in quei cittadini che la chiesa cattolica, e i cristiani in generale, hanno fatto ammalare di dipendenza e nella loro sofferenza esistenziale supplicano un padrone che ponga fine al loro dolore.
Büchner è cristiano e come tale è anticlericale e mette in discussione le prove con cui i cristiani hanno giustificato nel corso degli ultimi due millenni la loro credenza mediante una descrizione funzionale ma inappropriata del mondo in cui vivono.
Scrive Büchner:
Oramai, ogni fanciullo che frequenta la scuola sa che il cielo non è una campana capovolta sopra la terra; ma che lo sguardo che lo contempla s'innoltra in uno spazio vuoto, incommensurabile, senza principio e senza fine. Questo immenso oceano non è interrotto che a larghi e rari intervalli di arcipelaghi di mondi o da gruppi di globi. Tali globi e sistemi solari hanno dovuto qua e là formarsi d'una massa informe di vapori lentamente ridutti in masse sferoidali e compatte, sottoposte nello spazio ad un moto continuo, infinitamente complicato e variato, il quale però in tutte le sue manifestazioni e modificazioni, non è altro che il risultato dalla legge generale di natura, detta forza attrattiva .. Grandi o piccoli che siano, tutti i corpi celesti; senza alcuna repugnanza, senza. eccezione o deflazlone, si conformano a questa legge inerente a tutta e ad ogni singula particula della materia, come noi, ad ogni momento sperimentiamo. è con una precisione ed una certezza matematiche che tutti questi movimenti si lasciano riconoscere, determinare e predire. Per quanto lungi l'uomo porti lo sguardo coll'aiuto del telescopio onde riconoscere le leggi . del cielo - e l'ha spinto fino a bilioni e trilioni di leghe - egli troverà sempre la sola e medesima legge, lo stesso ordine meccanico, la stessa formola matematica, gli stessi processi sottoposti al calcolo. In nessuna parte dello spazio egli troverà le tracce di una volontà arbitraria che riordini il cielo e prescriva il corso ai globi e alle comete. "Ho dovunque esplorato il cielo, dice il grande astronomo Lalande, e in nessuna parte mi fu dato di rinvenire la traccia di Dio." Allorchè l'imperatore Napoleone domandava al celebre Laplace, perchè nel suo sistema della meccanica celeste non aveva mai parlato di Dio, questi rispondeva: "Sire, io non aveva bisogno di tale ipotesi!" Più l'astronomia s'innoltra nella conoscenza delle leggi e delle cose celesti, più essa respinge l'idea o l'ipotesi d'una sovranaturale influenza e le si rende agevole ricondurre la nascita, la conservazione e il movimento dei globi ai più semplici processi resi possibili dalla stessa materia. L'attrazione delle più piccole particule ha agglomerati i globi, e la legge d'attrazione esercitando l'azion sua di concerto col loro moto primitivo, ha produtte le rotazioni e rivoluzioni attuali dei corpi celesti.
La necessità di spiegare perché: i problemi non si risolvono mediante l'idea dell'intervento di dio è la necessità del cristiano che negando dio o Gesù vive dei sensi di colpa data la ferocia dell'educazione che ha subito.
Con le affermazioni fatte da Büchner si apre una questione giuridica di giustizia.
Dal momento che i cristiani hanno proclamato il loro dio traendo, con questi proclami, ingiusto profitto dal momento che detti proclami si sono rivelati basati sul falso che loro spacciavano per vero, i cristiani andrebbero processati per delitto contro l'umanità. Andrebbero condannati a risarcire i truffati degli ultimi duemila anni della vita che hanno sottratto loro attraverso l'imposizione della sottomissione al crocifisso. Il concetto secondo cui a chi commette un delitto non deve essere consentito di beneficiare del profitto ottenuto mediante il delitto, si applica ai cristiani e alla loro truffa sulla realtà del loro dio padrone e sulla promessa al momento della morte.
I materialisti meccanicisti hanno mosso questa accusa ai cristiani? No, non lo hanno fatto. Mancando questa accusa e questa richiesta risarcitoria nei confronti dei cristiani, i materialisti meccanicisti ritengono che i cristiani non vadano puniti per aver truffato l'umanità. Se i cristiani non vengono processati e puniti per aver truffato l'umanità è come se i materialisti meccanicisti affermassero che è legittimo truffare la sfera emotiva dell'uomo per impossessarsi del suo tempo, del suo lavoro, del suo ruolo di cittadino nella società civile.
Napoleone non chiederebbe informazioni a Laplace su dio nel suo sistema se quel sistema, prima di Laplace, non fosse stato spiegato con dio almeno in alcune sue parti. Se altre persone non avessero giustificato la meccanica celeste con l'azione del dio padrone cristiano, a Napoleone non sarebbe venuto in mente di chieder a Laplace perché: aveva ignorato tale ruolo. Dal momento che il sistema di Laplace si reggeva senza l'intervento del dio padrone dei cristiani, appare evidente che chi ha usato il dio padrone dei cristiani per risolvere i problemi della meccanica celeste, aveva mentito.
L'imputazione di truffa non va imputata a chi per risolvere le questioni di astronomia ha usato il dio padrone cristiano. Va imputata a chi ha usato il dio padrone cristiano perché: usando il dio padrone cristiano per giustificare condizioni astronomiche che gli erano sconosciute, ha giustificato l'odio e la violenza con cui i cristiani sottometevano le persone all'idea del dio padrone rubando loro la vita.
Se non viene istituito un processo storico, una specie di processo di Norimberga, per i cristiani e i delitti che in nome del loro dio hanno compiuto nella storia, i cristiani si sentiranno sempre legittimati a rinnovare la loro truffa nei confronti dei cittadini indifesi e in particolare contro i bambini.
Al contempo, chiunque agirà in campo filosofico e sociale si sentirà in diritto di agire truffando le persone come fanno i cristiani perché: il truffare, con affermazioni sulle quali si chiede adesione senza ritenersi in dovere di dimostrare o di argomentare l'utilità per l'uomo, è il modo normale di rapportarci nella società che ha subito il dominio del cristianesimo.
Scrive Büchner:
Se importava ad una forza creatrice individuale di creare dei mondi e delle abitazioni per gli uomini e per gli animali, ci resta pur sempre da sapere a quale scopo serva questo spazio immenso, deserto, vuoto, inutile, nel quale vagano, quali punti quasi impercettibili, dei soli e dei globi . Perché: gli altri pianeti del nostro sistema solare non sono abitabili dagli uomini' Perché: la luna é: priva di acqua e di atmosfera, e quindi ostile allo sviluppo organico? A che, infine, servirebbero le irregolarità e le immense sproporzioni di grandezza e di distanza tra i pianeti del nostro sistema solare? A qual fine questa completa assenza d'ordine, di simmetria, di bellezza? Perché: tutte le comparazioni, tutte le analogie, tutte le speculazioni fondate sul numero e la forma dei pianeti, non hanno mai condutto che a vane illusioni? "Perché: infine, domanda Hudson Tuttle, il creatore ha dato degli anelli proprio a Saturno, che non ne avrebbe bisogno, e l'ha circondato di sei lune i mentre che il povero Marte fu lasciato in una profonda oscurità? Se il nostro sistema solare fosse stato disposto con uno scopo speciale, gli anelli avrebbero dovuto circondare un pianeta senza satelliti, ed è ben strano che invece avvenga l'opposto. La luna. dice lo stesso autore, non gira che una volta sola sopra sé: stessa mentre compie la sua rivoluzione intorno alla terra: per lo che essa ci presenta sempre la medesima faccia." Noi abbiam bene il diritto di domandarne la ragione, poìchè se in questo fatto vi fosse stato un intendimento qualunque, la cosa avrebbe dovuto procedere altrimenti. Perchè , domandiamo ancora la forza creatrice non scrisse il suo nome in una lingua di fuoco disposta nel cielo e non diede ai sistemi dei corpi celesti una tale disposizione che valesse a farci conoscere le intenzioni sue nel modo il più evidente? Gli è ben vero che alcuni vorrebbero vedere nella posizione e nei rapporti fra la terra, il sole, la luna e gli astri I la prova di una provvidenza divina; ma essi confundono gli effetti colla loro causa e dimenticano che noi o non saremmo esistiti o saremmo stati organizzati in altro modo, quando la inclinazione dell'eclìttìca non fosse tale com'essa è. Si potrebbero moltiplicare queste domande, senza variare il risultato generale; il quale ci dimostra che lo studio empirico della natura, da qualsiasi parte spinga le sue ricerche, non rinviene traccia alcuna di influenza sovranaturale nè nello spazio, nè nel tempo.
Le ragioni dei materialisti meccanicisti non sono ragioni legate all'uomo, ma sono ragioni che vengono opposte alle ragioni con cui la chiesa cattolica e i cristiani in generale hanno manifestato il loro dio. I materialisti meccanicisti si avventano contro le affermazioni deliranti dei cristiani per dimostrare che le ragioni deliranti sono false, mentre le loro sono vere.
Solo che la fede cristiana non si regge sulle ragioni deliranti con cui il cristiano la giustifica. Che c'è di più delirante se non affermare che esiste un dio padrone e creatore della terra? E' un'affermazione delirante, indimostrabile e dalle conseguenze disastrose per le società civili. Puoi proclamare a viva voce che il dio creatore non esiste, ma chi crede che esista continuerà ad organizzare la propria vita in funzione della credenza della sua esistenza e continuerà a stuprare gli uomini affinché: credano come lui nel dio padrone.
L'affermazione delirante è giustificazione del delirio. Il delirio è la costante che viene costruita e alimentata, la giustificazione del delirio è la variabile che si adatta a seconda del tempo e della cultura.
Davanti al delirio i materialisti meccanicisti si fermano. Negano l'uomo che delira come se il delirio dell'uomo fosse creato dal dio padrone e come se l'uomo che delira non fosse un'unità sociale che produce, consuma, compra, unisce le sue forze con altri deliranti per imporre le sue ragioni e giustificare il delirio stesso. I materialisti meccanicisti si comportano negando l'uomo di fede in quanto l'uomo di fede non è in grado di giustificare in modo appropriato la sua fede. Anche quando i materialisti meccanicisti dimostrano che le affermazioni con cui l'uomo di fede giustifica la sua fede sono illogiche, irreali, false, l'uomo di fede non si sposta dalla sua fede.
Il materialista meccanicista non è in grado di intaccare la fonde da cui sgorga il delirio. E il delirio della fede cristiana continua a rigenerare sé: stesso al di là di come i singoli fedeli giustificano i loro deliri fideistici.
Il cielo rimane il cielo. Un vuoto orrifico in cui come tante piccole isole i pianeti si muovono. Il cielo è lo spazio infinito dove lo sguardo per spaziare si infila nel telescopio. E il telescopio afferra lo sguardo dell'uomo, lo porta lontano oltre l'origine dell'universo. Il materialista meccanicista si proietta oltre le galassie stupendosi per la meraviglia incontrata. Eppure, quando parliamo di cielo, parliamo di ciò che entra nei nostri polmoni; parliamo di ciò che esce dai nostri polmoni; parliamo di ciò che ci modifica giorno dopo giorno accompagnandoci dal momento in cui eravamo nella pancia di nostra madre all'esalazione dell'ultimo cielo dal nostro petto.
Il materialista meccanicista spazia lo sguardo fra le galassie, ma perde di vista il cielo di cui egli stesso è parte. Non ne sente la voce, non si trasforma con esso e, come un novello dio padrone, pensa che il mondo in cui vive sia una macchina che funziona per i suoi bisogni. I suoi bisogni di piccolo "re-dio-padrone" che si erge sopra una catena evolutiva e che si pensa come il più progredito degli Esseri della Natura.
In fondo, per il materialista meccanicista guardare il profondo spazio stellato è una fuga dalla realtà. Quella realtà che lo circonda e alla quale non è in grado di prestare attenzione dall'alto della sua arroganza.
Il cielo che ci prese per mano, ora viene guardato con disprezzo: è solo un vuoto che il padrone esplora alla ricerca di una meraviglia che lo ha abbandonato.
Domani si alza la brezza, giungerà la tempesta e raggi di sole scalderanno la terra. L'uomo ascolta le voci portate dal vento mentre il materialista meccanicista esorcizzerà la sua paura costruendo un parafulmine e il cristiano in ginocchio supplicherà la benevolenza del suo padrone.
Guardate verso l'orizzonte e vedrete tempeste approssimarsi dopo tempeste, in fondo, gli uomini e il cielo camminano assieme da centinaia di milioni di anni...
Per il lavoro, le citazioni sono tratte da:
Büchner Ludwig, Forza e materia, studi popolari di filosofia e storia naturale, tradotto da Stefanoni Luigi, 1868 ed.Gaetano Brigola Citazioni dal capitolo ottavo "L'immortalità della materia" da pag. 101 a pag. 108.
Ottenuto dal servizio Google
http://books.google.it/books/about/Forza_e_materia_studi_popolari_di_filoso.html?
Marghera, 03 giugno 2014
Teoria della Filosofia Aperta - Volume tre (alle pagine specifiche di Büchner)
Teoria della Filosofia Aperta - Volume tre
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Quando un percorso sociale fallisce o esaurisce la sua spinta propulsiva, è bene tornare alle origini. Là dove il pensiero sociale è iniziato, analizzare le incongruenze del passato alla luce dell'esperienza e abbattere i piedistalli che furono posti a fondamento del percorso sociale esaurito. |
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Marghera, 03 giugno 2014 Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.