La grande opera dell'esoterismo alchemico e
la grande opera in Stregoneria

Dalla visione creazionista della vita
degli esoteristi
alla visione della Stregoneria
Le condizioni dell'esistenza. - Quarta parte

di Claudio Simeoni

Indice della discussione

La grande opera

 

La Grande Opera è l'opera generatrice, ma è sempre trasformazione del presente che non è mai un ritorno ad un modello o ad un utero, è sempre una trasformazione come "adattamento soggettivo alle variabili oggettive che il soggetto incontra".

Risposta di Gianni al punto 4

4) La Grande Opera è il cammino iniziatico in cui avvengono tutte le operazioni alchemiche – tra cui il solve et coagula- messe in atto al fine di prendere coscienza ed affermarsi - prendendovi sede - nella propria vera Realtà spirituale.

Non è certo ritorno ad un modello o ad un utero, bensì trascendenza. Trascendenza immanente... ma comunque trascendenza.

4) "trascendenza immanente", in molte filosofie sta per "convergenza delle rette parallele", cioè un non-sense.

La grande opera è intesa come il risultato di un cammino, mai come cammino. Comunque, torno a ripetere, c'è un solo modo per procedere nell'esistenza: accumulo-tensione-carica-scarica-rilassamento del nostro coinvolgimento emotivo nelle condizioni e contraddizioni del nostro quotidiano! Detto questo, si può discutere sugli strumenti che ci consentono di praticare al meglio l'accumulo-tensione-carica-scarica-rilassamento, in quella specifica condizione. La fase del rilassamento ci conduce sempre ad una condizione di trascendenza rispetto alla condizione in cui eravamo quando abbiamo cominciato l'accumulo.

Risposta di Gianni al punto 4

trascendenza immanente. Nozione evoliana che starebbe ad indicare quello stato di spiritualizzazione del corpo ed al contempo di corporificazione dello spirito che è realizzazione dell'Essere intesa come "liberazione non evasionistica", ... l'atto del tutto attivo e libero, ma perfettamente centrato, dell'Essere ......... (leggi anche " quadratura del cerchio").

La Grande Opera è realizzazione, ma pure opera. C'è da arrivarci, alla realizzazione.

Parlando di "accumulo-tensione-carica-scarica-rilassamento" dimostri di non aver neppure intuito ciò di cui parlo. Tu continui a restare in un ambito "terra-terra", perfino banale, .......non riuscendo a concepire non soltanto la trascendenza immanente ma neppure la trascendenza.

Accumulo... rilassamento?..... sei del tutto fuori strada............mica parlo di auto/training!..... Tutta qua quella stregoneria di cui ti vanti?

In effetti, ho delle difficoltà ad entrare nelle "quadrature del cerchio" o nelle "divergenze parallele". Ritengo che non significhino nulla. Quando mi dici "starebbe ad indicare quello stato di spiritualizzazione del corpo ed al contempo di corporificazione dello spirito che è realizzazione dell'Essere intesa come "liberazione non evasionistica"," mi suona molto da Ermetismo o interpretazione di nozioni ermetiche tanto di moda alla fine del XIX e la prima metà del XX secolo. Però, come non mi dice nulla l'Ermetismo (dovrebbe spiegarmi perché il bene proviene da dio mediante l'anima e il corpo è caduta dell'anima nel peccato, dovrebbe spiegarmi e soprattutto dimostrarmi perché le "passioni elevate" sono proprie dell'anima e le "passioni della vita" proprie del corpo; attraverso quale scelta soggettiva le une sono attribuite all'anima, e dunque al bene, mentre le altre al "peccato") così non mi dice nulla la "spiritualizzazione del corpo" in quanto, senza il corpo, non esisterebbe la manifestazione di ciò che viene definito "spirito".

Detto questo, siccome conosco l'organizzazione militare del controllo emotivo delle persone, riesco a capire quale malvagità sta alla base della volontà di separare anima e corpo. Dividi et impera, sull'individuo ammalato da sensi di colpa per le pulsioni del corpo finché non diventa prigioniero di sensi di colpa, disperazione, depressione dovute all'impossibilità di coniugare veicolazione di pulsioni di vita con la necessità, educazionalmente indotta, di aderire ad un modello di virtù che attribuisce all'anima e che, guarda caso, sono tute contrarie agli impulsi vitali.

In questo contesto, la Grande Opera, suona come la distruzione psico-emotiva dell'individuo. L'Opus Dei è molto più brava: si definisce "eterna", "un corpo mistico", "prediletta da dio"; ma i suoi interessi sono prettamente economici. Controlla le persone con l'assoggettamento delle "emozioni dell'anima" ed incamera i proventi del loro lavoro! Come puoi informarti, l'Opus dei, l'opera, ci è arrivata, ha realizzato la Grande Opera. Lo so che non è quello che intendevi, ma è quello l'effetto pratico di quello che hai detto.

Quando mi dici: "Parlando di "accumulo-tensione-carica-scarica-rilassamento" dimostri di non aver neppure intuito ciò di cui parlo. Tu continui a restare in un ambito "terra-terra", perfino banale,", non sbagli! Io sono una persona banale. E' talmente banale quella sequenza, che non è alla base di nessuna struttura educativa né nella testa di nessuna persona, perché, metterla alla base di quello che facciamo significa considerarci SEMPRE inadeguati rispetto all'oggettività costringendoci continuamente a vivere la vita come una trasformazione continua. Ma se viviamo la vita come una trasformazione continua non possiamo più parlare di "ciò che siamo", ma di ciò che "siamo diventati" e allora si pone il problema di "ciò che diventeremo". Si rischia di "farsi Giano" che pescando dall'esperienza che lo ha portato ad essere ciò che è agisce nel presente guardando il tempo che gli viene incontro.

Tutta là la Stregoneria!

La Stregoneria che non concepisce il trascendente se non quando lo riconosce penetrandolo. E allora non è concepito come un trascendente, ma, più semplicemente, come uno sconosciuto da esplorare. Lo so, non ti da il senso di onnipotenza della relazione esclusiva col dio padrone o con l'Essere, ma ti porta ad espanderti in terreni sconosciuti e spesso, questi terreni, sono scoperte del senso di "cose" che hai sempre avuto sotto il naso.

Marghera 17.06.2008

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La filosofia della Stregoneria

La Stregoneria è un cammino. Questo perché la Stregoneria è trasformazione del soggetto che percorre il sentiero. Il sentiero è mutamento dopo mutamento, trasformazione dopo trasformazione. La sequenza delle trasformazioni del soggetto, in ogni istante che si trasforma, forma il cammino dello Stregone. In ogni attimo lo Stregone, come ogni persona, presenta il proprio Potere di Essere che altro non è che quanto ha costruito mediante le sue trasformazioni.