Passeggiare in un bosco, nel tardo autunno, e raccogliere funghi, noci, castagne, corniole, nocciole, ecc.
Sono là, a disposizione.
Spesso i boschi sono abbandonati e dopo una salutare passeggiata si può mangiare qualche noce o qualche corniola.
Quando hai allungato una mano, hai chiesto il permesso agli Gnomi del Bosco?
In fondo, le persone che vivono nelle città non sono parte del Bosco. Sono ospiti. Per qualche ora o per qualche giorno. Eppure troppo spesso prendono come se ciò che trovano fosse loro di diritto! Se fossero parte del Bosco saprebbero che ogni Essere in quel Bosco ha le sue emozioni (vita), ha le sue strategie d'esistenza (intelligenza), ha consapevolezza delle proprie trasformazioni ed esercita la propria volontà per costruire i migliori adattamenti possibili nel corso della propria esistenza. Entrare in un Bosco significa immettere una variabile in quell'insieme, una variabile che si esprime in maniera veloce nell'oggettività e alla quale gli Esseri del Bosco si adeguano con i loro tempi e le loro trasformazioni.
Gli Gnomi sono le Consapevolezze del Bosco e il chiedere permesso consiste nell'essere consapevoli di dove si è, di che cosa si fa e dei mutamenti che provochiamo e stimoliamo con il nostro agire.
Sembra facile parlare di un Bosco fatto di noci, faggi, abeti o pini, ma che ne è di tutti gli altri Boschi che attraversiamo nel corso della nostra esistenza?
Il Bosco "città", il Bosco "posto di lavoro", ecc.
Sono Boschi spesso abbandonati, in cui troppe persone prendono con mani veloci, prepotenza e avidità quanto è contenuto in essi senza chiedere il permesso agli Gnomi che compongono quei Boschi.
In fondo, la vita fisica è limitata nei mutamenti, poi finisce. Dieci anni o cento anni sono attimi davanti all'eternità dell'universo. Eppure troppo spesso gli uomini prendono dalla società in cui vivono. Prendono e pretendono come se fosse un loro diritto. Non considerano che ciò che prendono lo prendono ad Esseri che hanno emozioni, strategie d'esistenza (intelligenza), consapevolezza delle proprie trasformazioni nelle quali esercitano la propria volontà per costruire i migliori adattamenti possibili nel corso della loro esistenza. Entrare nella vita, nascere, significa immettere una variabile nell'insieme in cui si nasce. Una variazione veloce dell'oggettività sociale alla quale gli Esseri Sociali rispondono adeguandosi con i propri tempi e le proprie trasformazioni.
Hai chiesto il permesso agli Gnomi?
Oppure hai preferito l'atteggiamento cristiano: "Non ti curar di loro, guarda e passa!"? Per te erano troppo piccoli ed insignificanti gli Gnomi per chiedere loro il permesso.
Si muore come si è vissuto.
Guardati da chi chiede, ha il potere di non calpestarti. Ti riconosce come persona ed è l'unico soggetto che merita rispetto.
Hybris è l'atteggiamento che gli Dèi non tollerano. Sii te stesso in un mondo che è sé stesso e il potere che uscirà dalle tue mani fonderà i tuoi intenti con gli intenti del mondo.
Hai chiesto il permesso agli Gnomi?
Marghera, 21 aprile 2007
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
La Stregoneria è un cammino. Questo perché la Stregoneria è trasformazione del soggetto che percorre il sentiero. Il sentiero è mutamento dopo mutamento, trasformazione dopo trasformazione. La sequenza delle trasformazioni del soggetto, in ogni istante che si trasforma, forma il cammino dello Stregone. In ogni attimo lo Stregone, come ogni persona, presenta il proprio Potere di Essere che altro non è che quanto ha costruito mediante le sue trasformazioni.