Cod. ISBN 9788891185778
Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno
Scrive il Bignami di filosofia (ed.1984):
1) La filosofia ha il compito di "intendere ciò che è, perché ciò che è, è la ragione". Essa non può pretendere di indicare quale deve essere la realtà, perché la realtà, in quanto razionalità perfetta, è sempre di per sé quale deve essere.
2) La filosofia "è effettivamente reale e può essere presentata solo come scienza o come sistema", perché dimostra che la realtà, essendo ragione, è necessità. Essa raccoglie ed unifica tutte le determinazioni della realtà.
3) La filosofia rende universale il contenuto della realtà trasformandolo così in categorie e concetti che sono momenti della realtà, "movimenti autonomi, essenzialità spirituali".
La filosofia ha il compito di intendere ciò che è al di là della forma e della rappresentazione. La filosofia ha il compito di estendere i limiti della ragione e di liberare l'attenzione dalle costrizioni e dai blocchi impostigli. Questo è il compito della filosofia, liberare gli Esseri Umani dai limiti della ragione. Superare i limiti della ragione culturale, sociale e individuale affinché divengano eterni superando il limite della morte del corpo fisico. La filosofia ha il compito di rimuovere i limiti entro i quali gli Esseri Umani si muovono, agiscono e pensano spostandoli un po' più in là impedendo alle illusioni dell’immaginato di frapporsi fra la percezione dell’individuo e l’oggettività di un reale in sé intuito, ma sconosciuto.
Questi sono i compiti della filosofia, tutto il resto non ha nulla a che vedere con la filosofia. Lo stesso presentarsi della filosofia come scienza è inesatto in quanto la filosofia elabora i concetti attraverso i quali condurre le persone a relazionarsi col mondo nel tempo e nella cultura in cui tali persone nascono. Mentre la scienza tende ad oggettivare l’oggetto della sua analisi, la filosofia tende ad argomentare l’oggetto del discutere. La scienza interviene nella filosofia con i suoi oggetti determinati; la filosofia cerca le relazioni fra oggetti nella quotidianità della vita degli uomini. Quando i concetti filosofici vengono oggettivati perché qualcuno li eleva agli altari come apriori del pensato, allora è necessario demolire quei concetti, maturati in un diverso contesto culturale, per far emergere i concetti filosofici maturati nel contesto della cultura attuale. La storia delle idee e dei concetti filosofici è storia del genere umano, storia del suo lento eman ciparsi dalle costrizioni del Comando Sociale il quale, per costruire la costrizione, usa concetti filosofici del passato manipolandoli a proprio uso e consumo. La storia delle idee filosofiche è la storia della libertà anche se la storia della libertà comprende in minima parte la storia delle idee filosofiche.
La filosofia giunge a concludere come la realtà è necessità e a stabilire quali sono le condizioni per cui questa o quella necessità esige, e in quale misura, soddisfazione, ma non può accettare il concetto di necessità estraendolo dal concetto di essere. L'individuo esiste ed obbedisce a delle necessità. L'oggettività e i suoi enti esistono ed obbediscono a delle necessità proprie ecc.. La loro esistenza, l'espressione delle loro necessità, la valenza delle soddisfazioni imposte a quelle necessità è corpo della trattazione filosofica. La filosofia non fotografa la realtà, la filosofia è elaborazione dei concetti interpretando il reale e proiettandoli nel divenire del reale stesso.
La filosofia fonda il futuro; oppure lo distrugge sottomettendo le persone ai propri concetti. O la filosofia è respiro della libertà o è giustificazione della schiavitù.
Sta al Sistema Filosofico determinare la qualità dei mattoni su cui costruirsi.
La filosofia si chiede il perché delle cose. A quel perché elabora delle risposte. Perché queste risposte siano delle “verità” utili all’uomo è necessario che la necessità del Sistema Filosofico sia la libertà come rimozione degli ostacoli che impediscono la vita delle persone. Soltanto se la base del sistema Filosofico è la libertà è possibile elaborare dei concetti di verità soggettiva, utili al momento e subito superati o superabili da nuove e diverse verità una volta che le condizioni imposte dagli ostacoli alla vita degli uomini sono stati rimossi. Se alla base del sistema filosofico c'è la sottomissione o l’imposizione di regole morali, allora c'è la schiavitù. Il sistema filosofico diventa giustificazione dell'assoggettamento del Sistema Sociale al Comando Sociale. Non tende a limitare l'interferenza del Comando Sociale sugli esseri del Sistema stesso, ma giustifica la loro sottomissione con argomentazioni logicamente fumose e con azioni terroristiche per farle accettare dal Sistema Sociale.
I concetti e le categorie filosofiche devono essere finalizzati alla libertà del Sistema Sociale e di tutti gli esseri ivi presenti. Non è accettabile parlare di libertà di esercizio della schiavitù, è mero esercizio retorico. La misura della libertà in un Sistema Sociale si ha dalle categorie sociali umane che stanno ai gradini più bassi del Sistema Sociale stesso, non si misura la libertà dalle categorie sociali che compongono il Comando Sociale o da questi utilizzate per favorire il suo dominio e il suo sviluppo.
La realtà, nel quotidiano della ragione può essere movimento di libertà o attività di schiavismo; non esistono mediazioni. Il filosofo deve scegliere!
Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno
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Nel 1995 (mese più, mese meno) mi sono posto questa domanda: se io dovessi confrontarmi con i filosofi e il pensiero degli ultimi secoli, quali obiezioni e quali argomenti porterei? Parlare dei filosofi degli ultimi secoli, significa prendere una mole di materiale immenso. Allora ho pensato: "Potrei prendere la sintesi delle loro principali idee, per come hanno argomentato e argomentare su come io mi porrei davanti a quelle idee." Presi il Bignami di filosofia per licei classici, il terzo volume, e mi passai filosofo per filosofo e idea per idea. Non è certo un lavoro accademico né ha pretese di confutazione filosofica, però mi ha permesso di sciacquare molte idee generate dalla percezione alterata nel fiume del pensiero umano. |
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Marghera, 28 aprile 2012 Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.