Cod. ISBN 9788891185778
Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno
Scrive il Bignami di filosofia (ed.1984):
1) Sostenne l'importanza della religione nel rendere saldi il potere e la vita degli stati: "la società sottomessa al potere divino sarà forte e duratura, quella sottomessa al potere dell'uomo, debole e variabile".
2) Gli uomini sono disuguali fra loro: "se si suppone uguaglianza di volontà e di azione in tutti gli esseri, non ci sarà più società" Perciò il principio della libertà individuale non ha alcun valore.
3) I sudditi devono obbedire al potere, che non è creato da loro mediante un contratto sociale, ma "preesiste ad ogni società".
L'uomo, secondo De Bonald deve rinunciare all'arroganza di pretendere di valutare il mondo in cui vive in base alla sua ragione. Deve, invece, sottomettersi alla ragione universale manifestata dal dio padrone mediante il linguaggio, il logos.
Il linguaggio, secondo De Bonald, rivela alla ragione, quelle verità innate poste dal dio padrone nell'uomo al momento della creazione divina. Senza le verità del dio padrone, nessuna società può esistere.
Partendo da queste allucinanti idee aprioristiche, Louis De Bonald auspica la restaurazione della monarchia assoluta retta dalla religione cristiana e dalla gerarchia imposta dalla volontà del dio padrone. Uno Stato assolutista non può reggersi se il dio padrone, mediante la struttura ecclesiastica, non manipola mentalmente i ragazzi rendendo la loro struttura psico-emotiva dipendete dall'idea di un dio padrone con cui si identificano o traggono il piacere nell'esercizio della violenza allo scopo di fare la "sua volontà".
Lo Stato assolutista, monarchico o dittatoriale, abbisogna della religione cristiana col suo dio padrone affinché possa reggersi dal punto di vista politico-ideologico. In ogni Stato, anche democratico, in cui non si processa il dio padrone dei cristiani per delitto, inevitabilmente la gestione della democrazia tenderà a ripristinare l'ideologia assolutista che il dio padrone, mediante il clero, impone all'infanzia.
La religione cristiana rende saldo il potere di dittatori e monarchi attraverso la distruzione culturale degli individui, il loro impoverimento morale attraverso l'assoggettamento al dio padrone con cui si identifica quello Stato. Ogni altro regime, che non fosse cristiano (o musulmano), dovette soccombere, sopraffatto dalla pulsione di morte manifestata dai cristiani. Come i missionari cristiani che hanno distrutto ogni cultura che non si metteva in ginocchio davanti al dio padrone. Gli Esseri Umani vengono svuotati dai preti cattolici i quali, mediante il denaro, promettono benessere a chi si sottomette a loro e volere divino, fuoco e fiamme, su chi si ribella appellandosi a morali, etiche o poteri diversi non soggetti al loro volere e al loro predominio. La chiesa cristiana ha distrutto ogni Sistema Sociale e ogni sperimentazione sociale che tendeva a superare il loro potere e il loro dominio seminando miseria nei popoli dal 300 d.c. ad oggi nell'est Europa (dalla Polonia ai popoli dell'Est Europa). Lo scopo della chiesa cattolica è commerciare in prostituzione, diffondere eroina assumere il controllo dei popoli attraverso la diffusione della miseria. Le dichiarazioni di Ratzinger in Africa contro l'uso del preservativo per diffondere l'AIDS, vanno in questa direzione.
Sono 1700 anni che il cristiano non obbedisce a nessuna legge e porta distruzioni solo per mettere gli Esseri Umani in ginocchio. Dal falso sulla donazione di Costantino all'attività mafiosa nella finanza mondiale di oggi.
Ha ragione De Bonald sul fatto che una società sottomessa al volere del dio padrone è più forte. Una società fatta di carri armati, aerei e bombardieri che agisce in nome del dio padrone è sicuramente forte. Solo che non è forte la società, ma è forte il terrore del suo Stato. Gli Esseri Umani in ginocchio, monarca e papa a trafficare con quanto sottraggono agli Esseri Umani per il loro diletto! Ciò che non concepisce De Bonald è il respiro della libertà. Egli è Comando Sociale e non concepisce chi non si mette in ginocchio davanti a lui e al suo dio. Pertanto, per De Bonald la libertà individuale non ha valore. Lui ha già la libertà fino a riservarsi il diritto di uccidere gli Esseri Umani come il suo dio padrone si riserva la libertà di macellare gli Esseri Umani col diluvio universale per il proprio diletto. Per De Bonald l'Essere Umano non ha diritti, l'Essere Umano è merce asservito al suo dio. Che queste fossero le posizioni della chiesa cristiana è noto ed è noto come queste siano le posizioni della chiesa di Roma ancora oggi.
La libertà viene invocata dai cristiani solo quando gli Esseri Umani, nella ricerca della loro, ridimensionano il peso sociale della chiesa e la libertà invocata dai cristiani, contro il bisogno di libertà dei popoli, è il diritto divino di mettere in ginocchio gli Esseri Umani, umiliarli e derubarli. Io devo essere libero di ucciderti: dice il cristiano agli Esseri Umani che invocano diritti. Nessuno, dice il cristiano, può limitare il diritto d'arbitrio del dio padrone. Qualunque cosa il dio padrone decide di fare, ed io come Stato, devo essere libero di fare.
L'assoluta libertà del dio padrone di disporre degli uomini deve essere trasformata in diritto. Lo Stato ha il diritto di disporre a piacimento degli uomini che sono sua proprietà in quanto creati dal dio padrone. I sudditi devono obbedire al potere che non è creato dal contratto sociale ma preesiste ad ogni società umana.
Mentre la Rivoluzione Francese imponeva leggi per garantire la libertà della persona partendo dall'oggettività sociale e dai bisogni sociali percepiti in quel momento storico, De Bonald, come la bibbia cristiana, vuole imporre leggi per assoggettare gli individui allo Stato padrone ad immagine del dio padrone.
Chi è il soggetto sottoposto al rigore della legge?
Le leggi servono per sancire il diritto del dio padrone a possedere gli individui o devono servire per impedire ad ogni dio padrone di esercitare azioni al di fuori delle leggi?
In tutta la storia, questo sarà l'oggetto del contendere sociale.
Le leggi non devono essere usate per limitare l'azione degli Esseri Umani delle classi sociali più deboli, al contrario, devono essere fatte per garantire le classi sociali più deboli dai soprusi delle classi sociali più forti. Il sistema attraverso il quale vengono decise le pene deve essere invertito rispetto a quello imposto dal dio padrone.
A parità di violazione della legge, la pena maggiore deve essere erogata al Capo dello Stato e alle più alte cariche delle Istituzioni, mentre alle classi sociali più basse si deve applicare, tendenzialmente, il non luogo a procedere. Fintanto che il sistema di erogazione della pena è quello attuale, voluto ed imposto dal dio padrone, il Sistema Sociale è sempre soggetto al terrore cristiano che procede a garantirsi il dominio sugli Esseri Umani sentenziando con la galera al ladro di mele mentre non procederà mai (lasciamo perdere le sceneggiate) nei confronti dei suoi pari o degli elementi del Comando Sociale per delitti a cui al singolo cittadino si darebbe l'ergastolo. D'altronde un magistrato cristiano deve innanzi tutto garantire sé stesso e, per far questo deve piegare l'interpretazione delle leggi alla volontà e alla gloria del dio padrone in danno ai "pezzenti" che pretendono, nei confronti del dio padrone, "Libertà, fraternità e uguaglianza".
Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno
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Nel 1995 (mese più, mese meno) mi sono posto questa domanda: se io dovessi confrontarmi con i filosofi e il pensiero degli ultimi secoli, quali obiezioni e quali argomenti porterei? Parlare dei filosofi degli ultimi secoli, significa prendere una mole di materiale immenso. Allora ho pensato: "Potrei prendere la sintesi delle loro principali idee, per come hanno argomentato e argomentare su come io mi porrei davanti a quelle idee." Presi il Bignami di filosofia per licei classici, il terzo volume, e mi passai filosofo per filosofo e idea per idea. Non è certo un lavoro accademico né ha pretese di confutazione filosofica, però mi ha permesso di sciacquare molte idee generate dalla percezione alterata nel fiume del pensiero umano. |
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Marghera, 27 luglio 2012 Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.