Il Paganesimo Politeista
e la tradizione religiosa pagana
Attualità della Religione Pagana

Scritto il 07 aprile 1998 Mercurio di Sacre Radici

di Claudio Simeoni

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Riflessioni sull'editoriale del bollettino Mercurio

Il primo problema del Paganesimo moderno è la sua assoluta mancanza di identità sia dal punto di vista concettuale che filosofico. Così chiunque affermi o voglia essere Pagano non ha alcun punto di riferimento che tradizioni Pagane o "morte" da secoli o esperienze di relazioni col mondo che ci circonda proprie di popoli diversi e in qualche modo sopravvissute all'orrore e alle stragi delle religioni rivelate.

Quando un'esperienza di relazione col mondo circostante riesce a sopravvivere all'orrore delle religioni rivelate assume delle caratteristiche precise che la rendono assolutamente impraticabile. Innanzi tutto è andato perduto il cammino di Libertà che tale esperienza esprimeva e poi sono andati perduti gli "insegnamenti", i "fini", gli "obiettivi", di tale cammino. E' sopravvissuta soltanto una forma, una parvenza, che le religioni rivelate hanno accondisceso rimanesse in quanto diventata innocua non solo nei loro confronti ma anche nella capacità di portare l'Essere Umano là dove la via originaria lo portava. Non esiste più un là, un dove, esistono delle parvenze di forma in qualche modo conciliabili con quelle delle religioni rivelate. Così i Nirvana, le reincarnazioni, le grandi praterie, i paradisi, i campi Elisi, gli inferni altro non sono che parvenze, forme, funzionali alla costruzione del controllo delle religioni rivelate.

Nel Vostro editoriale affermate: "Noi bianchi viviamo da duemila anni in una civiltà cristiana, da trecento anni in una cultura industriale-meccanicistica, da cinquanta anni in una civiltà consumistica". Ma questo è solo un aspetto di come hanno vissuto dei "bianchi": costoro hanno vissuto da pecore accompagnate dal buon pastore mentre le porta al macello! Il respiro di Libertà ha sempre attraversato gli Esseri Umani e chiedeva loro di diventare Pagani alterando le condizioni nelle quali vivevano (Vanini, Bruno, Pomponazzi).

Quanto voi affermate è una lamentazione che io guardo con paura, sgomento e orrore!

Perché questo? Perché, per parafrasare Mao Tse Tung, non posso dimenticare che il Paganesimo, dal punto di vista del sentire religioso, tutto ha costruito e tutto può ricostruire! Il divenire Pagano o le "tradizioni" Pagane si costruiscono non ci vengono donate da nessun Potere di nessun genere.

Non possiamo dimenticare che il Paganesimo è relazione dell'Essere Umano con le Coscienze di Sé di quanto lo circonda. Tale relazione è possibile solo nella misura in cui l'Essere Umano sviluppa e costruisce il dio che cresce dentro di lui. Solo nella misura in cui l'Essere Umano si libera di quanto gli impedisce di riconoscere sé stesso un dio e non costruisce le relazioni col mondo che lo circonda in quanto formato da Esseri che percorrono un proprio sentiero riconoscendo sé stessi degli dèi. Questo vale sia nelle relazioni all'interno del Sistema Sociale che nelle relazioni con gli Esseri di Energia, con le Coscienze dei luoghi, con le Coscienze delle tensioni che attraversano l'universo, con l'Essere Terra o l'Essere Sole.

L'apriori dal quale non si può transigere nel Paganesimo è che è necessario sviluppare il dio che cresce dentro l'Essere Umano per costruire le relazioni con le Coscienze che ci circondano riconoscendole in quanto divini.

La centralità del Paganesimo non è dunque la verità rivelata da un qualche "Potere" ma è un cammino di libertà che partendo dalla determinazione del "IO ESISTO" o "IO SONO" tende ad espandere la propria percezione, il proprio essere nel mondo circostante. All'interno di questo processo di espansione si riconoscono "IO ESISTO" o "IO SONO" delle Coscienze che ci circondano.

La relazione Pagana non è un atto di sottomissione ad una verità o ad un principio ma è un cammino di libertà soggettiva.

Affermato questo, poi ognuno ne faccia l'uso che crede, durante i duemila anni di cristianesimo, durante la cultura industriale meccanicistica ci sono stati dei grandi cammini di Libertà che hanno riconosciuto il divino che ci circonda partendo dalla situazione in cui quei cammini di libertà sono stati impostati e con i dati culturali propri della situazione da cui sono partiti. Non riconoscere in quei cammini il Paganesimo significa non riconoscere il divino che ci circonda.

Non mettiamo l'accento sul tributo che è stato pagato per costruire la situazione attuale, mettiamo l'accento su ciò che è stato costruito per partire da questo e continuare a sviluppare il sentire Pagano.

Una tradizione che è stata devastata e sfigurata era una tradizione inadeguata, dunque è bene che cessi per non costruire Esseri Umani inadeguati.

Dove sta la centralità del Paganesimo?

Sta nell'Essere Umano stesso!

Nella sua capacità di percepire il circostante e le tensioni atte a produrre le trasformazioni.

Riconoscendo queste il Pagano può ricostruire il Paganesimo partendo da ciò che egli è nel momento in cui si trova a vivere. Se non è in grado di fare questo il suo Essere Pagano è solo forma, parvenza, autoillusione esattamente come per i cristiani è la resurrezione del pazzo di Nazareth o la reincarnazione o il karma per gli induisti o ancora il Nirvana per i Buddisti.

Possiamo riempire la nostra ragione di illusioni e queste illusioni alimenteranno il loro esistere ma è solo inganno che lascia l'Essere Umano speranzoso ma vuoto davanti alla morte del corpo fisico.

L'Essere Umano alimenta l'illusione del paradiso, del karma, della resurrezione, del nirvana ma perde di vista il suo Essere Pagano. Dimentica che la vita dell'Essere Umano è un lungo rito di magia il cui scopo è la costruzione del corpo luminoso.

La vita è un'opportunità di eternità.

L'Essere Umano non è scopo o fine dell'evoluzione dell'universo per cui la reincarnazione o il processo karmatico rappresentano una tappa né è nelle grazie del potente dio padrone che gli regala un paradiso o un nirvana o le grandi praterie se ha seguito il suo volere.

L'Essere Umano è sé stesso: un Essere della Natura!

Un Essere capace di riconoscere nella Natura il divino di ogni Coscienza solo nella misura in cui riconosce il divino dentro di sé e da quel divino è spinto al bisogno della relazione con ogni divino: ogni Coscienza!

L'Essere Umano è solo un Essere della Natura e come Essere della Natura ha la possibilità di trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso. Esattamente come ogni altro Essere della Natura al di là delle determinazioni che l'evoluzione della sua specie gli ha fornito per raggiungere al meglio tale scopo; esattamente come ogni altro Essere della Natura!

Per questo motivo un Pagano deve costruire delle buone condizioni per sviluppare sé stesso. Non ha un apriori cui aggrapparsi: ha un'opportunità da sfruttare. Tanto maggiori saranno le relazioni e tanto maggiori saranno le opportunità sia per sé stesso che per ogni altro Essere della Natura.

L'intolleranza per un Pagano é nei confronti di ogni forma che blocchi i cammini di libertà. Si è intolleranti con chi costruisce campi di sterminio, si è intolleranti nei confronti del dio che alza i roghi, si è intolleranti nei confronti di chi devasta la foresta, si è intolleranti nei confronti di chi blocca i cammini di libertà degli Esseri per soddisfare i propri pruriti da pulsione di morte. Si è intolleranti nei confronti di chi piega gli Esseri Umani ad una verità rivelata. Essere tolleranti nei loro confronti o nei confronti delle idee e dei principi che esprimo equivale ad essere complici: complici dello sterminio, della devastazione, del blocco dei camini di libertà. Come complici, con la scusa dell'intolleranza, si è ucciso il dio che cresce dentro l'Essere Umano. Si è uccisa la possibilità di diventare eterni all'interno della sequenza dei mutamenti cui avremmo potuto andare incontro. Si è persa la possibilità di trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso!

Cosa dovrebbero fare gli Esseri Umani? Essere sé stessi! Dare fiato al proprio cammino di libertà liberando la propria percezione dall'assoggettamento; prendere nelle proprie mani la propria esistenza; riconoscere il divino nelle tensioni che li attraversano. In questo modo possono ricostruire il Paganesimo e le sue tradizioni.

C'è nella Stregoneria un principio che dice: "Quando un cammino di Conoscenza viene sconfitto da sé stesso (cioè prendendo elementi che egli ha contribuito a generare o a costruire) allora quel cammino, anche se gli Esseri Umani che l'hanno costruito rimangono delle stelle luminose, deve essere abbandonato e ignorato perché può solo distruggere chiunque lo percorri!". Gli Esseri Umani devono essere in grado di percorrere sentieri di libertà partendo da sé stessi!

Per questo motivo ogni sentire religioso nasce da cammini Pagani. Anche le religioni rivelate sono il prodotto di cammini Pagani dove il Potere di Essere è stato sostituito col Potere di Avere. All'Essere Umano che si costruisce diventando un dio alimentando il proprio divino si è sostituito il dio padrone al quale sottomettere l'Essere Umano.

Per questo motivo le tradizioni Pagane si stanno costruendo da oltre cinquecento anni in questo paese anche se chi rimpiange la mancanza di tradizioni non se ne accorge. Abbagliato dalla forma e dalle immagini che gli sono state imposte educazionalmente non si accorge dei canti di infinito che lo circondano.

Per riuscire a diventarne parte deve costruire se stesso, ma fin da bambino gli è stato insegnato che egli è stato creato ad immagine e somiglianza di un dio pazzo. Allora anziché costruire il dio che la sua esistenza può esprimere attraverso la pratica di Libertà distrugge la sua esistenza in una ricerca di verità e non comprende perché questa gli sfugga anche se lui è stato creato concentrando su di sé l'attenzione del dio padrone e creatore dell'universo. Anziché sviluppare il dio dentro e incontrare il divino della vita distrugge Speranza di quanto potrebbe costruire con l'attesa di una folle resurrezione, di un inesistente paradiso, di un nirvana folle o di verdi praterie in cui far riposare la sua disperazione.

Non è retorica: se impariamo a chiamare le cose col loro vero nome abbiamo dentro di noi gli strumenti per verificare direttamente questo!

Veniamo cosa propone o ipotizza la redazione: "Così, ad esempio un bianco americano di origine scandinave potrebbe vivere il proprio Paganesimo onorando le forze che abitano il territorio americano (quelle onorate dai nativi indiani) ma anche studiando e praticando le tradizioni del proprio ceppo germanico-scandinavo".

In questa frase che appare bella, disponibile e comprensiva manca il Paganesimo.

La prima parte: "onorare le forze che abitano il territorio americano". Le forze abitano qualunque territorio ma vengono ignorate nella misura in cui all'Essere Umano non interessa la relazione o nella misura in cui a quelle Coscienze non interessa la relazione. Nel sentire pagano non esiste il rendere onore a qualcuno come oggetto estraneo a sé stessi. Quando costruisco un flusso emotivo con l'Essere Terra è perché io sviluppo l'Essere Terra che ho in me; quando io invoco Furia è perché io manifesto Furia; quando io dialogo con l'Essere Sole è perché io ho sviluppato l'Essere Sole che è in me.

Facciamo un altro esempio.

Le cellule del mio piede sono Coscienti di sé stesse e praticano il principio Pagano del Libero Arbitrio adattando sé stesse alle variabili che incontrano. Ma quella Coscienza è anche parte della mia Coscienza come Essere intero.

A quest'immagine un cristiano impazzirebbe mentre è normale per un Pagano. Un Pagano sa perfettamente che quanto egli è in questo momento è frutto della determinazione di un Essere unicellulare che uscì dal brodo primordiale alcune centinaia di milioni di anni or sono. Le determinazioni, la Coscienza e la Consapevolezza di quell'Essere Unicellulare furono tali per cui io oggi sono ciò che sono e la cellula del mio piede possiede le stesse determinazioni nei confronti della vita della prima cellula primordiale. Dunque la stessa magia!

Nel Paganesimo non posso onorare una Coscienza esterna se non quando quella Coscienza l'ho sviluppata in me. Così la forma di quella Coscienza e i modi con cui io la percepisco sono necessariamente legati al mio cammino di libertà. Così l'atmosfera è Giove o mille altre descrizioni che ha preso in ogni Paganesimo e queste erano legate al cammino di libertà che la singola cultura ha sviluppato. Esattamente come la cellula del mio piede è comunque me stesso, così ogni descrizione di Giove è comunque Giove sia nell'aspetto specifico percepito sia nel cammino di libertà di chi lo percepisce.

Riprendendo l'esempio il bianco americano non deve onorare le forze che abitano il territorio americano ma trovare quegli aspetti dentro di lui sviluppandoli dentro sé stesso. Sarà Pagano in Scandinavia come in America e il circostante gli riverserà sempre la sua Energia e la sua Consapevolezza qualunque impresa intende intraprendere purché sia nella direzione di Libertà.

Non esiste un essere buoni o un essere comprensivi nel Paganesimo esiste soltanto un continuo sviluppo del proprio Potere di Essere che può avvenire tanto più facilmente se chiunque sviluppa il suo Potere di Essere e può essere bloccato soltanto da chi si sente buono e comprensivo mentre accende i roghi e allestisce i campi di sterminio (nei campi di sterminio cattolici costruiti da Hitler furono sacrificati anche molti Pagani per il fatto di essere Pagani).

Un'altra cosa che suscita orrore in me è la parte della frase: "anche studiando e praticando le tradizioni del proprio ceppo germanico-scandinavo (così come ogni altra tradizione citata di seguito)". Perché mi fa orrore? Perché le tradizioni sono al servizio della vita e sono costruite dall'Essere Umano per affrontare al meglio la vita nel momento in cui affronta la vita stessa.

Ora, in questo momento!

Non è una questione di studiare ma è una questione di praticare Paganesimo e Stregoneria!

La pratica del Paganesimo e della Stregoneria imporranno lo studio e la ricerca per descrivere quanto succede all'Essere Umano. Lo studio deve essere funzionale alla pratica. Le idee non sono oggetti statici creati da un dio pazzo. Il pensiero si forma attraverso la pratica della vita e si modifica praticando la vita in una relazione dialettica continua. Ma è il fare dell'individuo che costruisce il pensiero e con esso la tradizione. La cellula che usciva dal brodo primordiale esercitava le proprie determinazioni nella vita non una sequenza di parole, non tradizioni imposte.

Io prendo molto dall'antica religione di Roma. Ma non prendo perché quell'essere religioso mi piace per come sarebbe ora se fosse applicato, ma perché in quella descrizione ritrovo le forze e le Coscienze che io incontro ora lungo il mio cammino. Se Venere non è il divino del mio fare io non incontravo Venere nella forma che fu e non rinasce nella forma che sarà!

Quando guardo i Paganesimi antichi io mi faccio Giano (a proposito della religione romana). In pratica la mia azione non è governata da quanto ho studiato (dal tempo passato) ma da quanto percepisco (appartenente al tempo che mi viene incontro). Così costruisco nel presente in funzione del futuro attingendo dal passato. Ma il passato è una fonte di descrizione per la mia percezione; non è la guida del mio pensiero!

Inoltre è sempre da ricordare che non si può praticare nessun Paganesimo che fu in quanto ogni sentire Pagano del passato si è talmente modificato nel corso degli ultimi duemila anni da presentarsi in maniera diversa.

L'orrore delle religioni rivelate non ha solo saccheggiato l'Essere Umano ma l'intero circostante modificandone la consapevolezza. L'orrore del Potere di Avere elaborato dall'avvento dell'Imperatore dio romano e dal cristianesimo poi non si era mai espresso con una così vasta totalità. Non aveva mai saccheggiato così profondamente il mondo, l'Essere Terra, l'Essere Sole. Ogni volta che il Potere di Avere era apparso altri Poteri di Essere lo annientavano, era solo una questione di tempo. Invece per duemila anni il cristianesimo ha saccheggiato non solo gli Esseri Umani mettendoli in ginocchio davanti al suo dio padrone ma ha saccheggiato il pianeta, tanto glielo aveva dato dio!

Nessun sentire Pagano è uguale a prima: nemmeno quello dei nativi americani!

Pertanto, partendo da queste considerazioni piuttosto sintetiche, oggi non si può essere Pagani seguendo nessuna tradizione, tanto meno inseguendo miti sulla Prostituzione Sacra, che sono tali solo per nascondere, attraverso la morbosità di espressioni e pruriti fobici, l'impossibilità di una pratica Pagana al di fuori del concetto di possesso tanto caro ai cristiani.

Oggi si può solo partire da sé stessi, dalla propria capacità di percepire il circostante costruendo cammini virtuosi.

Sorvolo su tutta la prima parte del vostro editoriale, non so se sarò offensivo, ma mi sembra che ogni merda sia buona quando si tratta di mettere in ginocchio Esseri Umani distruggendo il loro divenire come dèi. Sciamani nord-americani, tibetani e quant'altro suscitano in me lo stesso disgusto di ogni cattolico mentre mette in ginocchio bambini che non si possono difendere né possono disquisire.

E' mia impressione e convincimento che quando si cerca di discutere sulle tradizioni o su assumersi la responsabilità di vivere fino in fondo o difendere quella o quell'altra cultura sa di incapacità nell'affrontare il proprio essere religioso: il proprio essere Pagano. Ogni Essere Umano pesca quanto gli serve da ogni cultura e usa tutto gettando tutto nello stesso tempo. L'Essere Umano deve essere costruttore del suo presente consentendo all'Essere Umano che lo seguirà di essere costruttore nel suo presente.

Io sono un Guardiano dell'Anticristo e come tale sono un costruttore per l'uscita dall'orrore della sottomissione però non comprendo come sia importante aderire a delle tradizioni Pagane antiche quando gli Stregoni Pagani (quelli che sanno percorrere le sequenze di mutamento avanti e indietro nel tempo, non chi si appella per tradizione) si contano sulla punta delle dita mentre tutti gli altri Pagani, dei Paganesimi antichi, conoscono soltanto ciò che i cristiani non hanno distrutto e ciò che poteva servire loro. In pratica, tolti gli Stregoni del mutamento, i Pagani moderni del Paganesimo antico conoscono soltanto quanto i cristiani hanno permesso che conoscessero e nella forma in cui hanno voluto che conoscessero. Ci sono voluti duemila anni per sapere che i Fenici di Cartagine non sacrificavano i bambini a Baal. La menzogna fu messa in giro dai romani per ragioni di propaganda di guerra ma fu alimentata dall'odio che avevano gli ebrei prima e i cristiani di seguito per il principio maschile della vita.

Pertanto io ho l'impressione che molte persone cercano qualcosa cui aderire, una tradizione, una cultura, un maestro, uno sciamano anziché sviluppare il dio che hanno dentro.

Eppure anche questo aiuterà a costruire il Paganesimo moderno!

Tanti saluti e tanti auguri!

SCRITTO IL 07.04.1998

PER IL BOLLETTINO MERCURIO

Edito dall’allora Sacre Radici

IN RELAZIONE ALL'INVITO DELL'EDITORIALE

A PROPOSITO DELLE AFFERMAZIONI CONTENUTE NEL VOSTRO EDITORIALE!

 

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Claudio Simeoni

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La Stregoneria procede nel mondo per analisi della realtà in cui gli Esseri Umani vivono. Il cristianesimo procede per verità ontologiche da imporre con la violenza alle persone. Quando la verità imposta dal cristianesimo é inadeguata, il cristianesimo procede applicando alla parola immutabile del suo dio padrone il desiderio di dominio come espressione della malattia di delirio narcisistico di dominio dell'uomo sull'uomo.