Cod. ISBN 9788891185778
Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno
Scrive il Bignami di filosofia (ed.1984):
1) Alla poesia romantica, assolutamente infinita e libera, spetta il compito di risolvere, per mezzo del sentimento, il finito nell'infinito.
2) Attraverso l'ironia, in cui "tutto deve essere scherzo e tutto serietà", il genio riesce ad elevarsi al di sopra delle cose finite e a raggiungere il principio infinito della realtà.
Non si può risolvere nulla in nulla, si può percepire gli oggetti con le emozioni, non solo con i sensi legati alla forma della ragione. Si possono percepire le cose come forma, fotografate in un presente immobile, o si può percepire le cose nel loro divenuto e proiettate nel loro divenire: nell'infinito.
Trovarsi davanti all’oggetto in quanto forma nel momento presente impone un atteggiamento statico dell'essere fissato in un presente dal quale non scorge uscita o mutamento. Relazionarsi col divenuto dell’oggetto e coi suoi mutamenti proiettati nel divenire dell'universo impone all'essere una consapevolezza del proprio divenuto e intento che forgi il proprio divenire. Solo i mutamenti si relazionano con i mutamenti.
Non si tratta di sentimento come sentire, si tratta di compenetrazione dell'oggetto. Si tratta di con-passione. Si tratta di relazione empatica fra l’emozione soggettiva e le emozioni che dal mondo ci giungono. Si tratta di uno stadio di percezione della realtà successivo alla percezione della forma e alla descrizione dell'oggetto attraverso i suoi fenomeni; della relazione del soggetto con l'oggetto in sé attraverso la soggettivazione dell'oggetto mediante la propria coscienza.
Non si risolve nulla, ma attraverso la relazione col divenuto e il divenire dell'oggetto si proietta s´ stessi nell'infinito dei mutamenti. Solo i poeti possono parlare degli Dèi perché i poeti parlano di emozioni e di pulsioni. Che la poesia romantica riprenda il sentimento dell’uomo per portarlo nell’infinito è pura illusione anche perché il finito è relegato alla sua finitezza a meno che non la superi mutamento dopo mutamento.
L'ironia è il mezzo attraverso il quale rendere leggera la realtà del quotidiano. Se rendere leggera la realtà aiuta l'essere ad elevare la propria percezione oltre il quotidiano per proiettarsi nell'infinito dei mutamenti, il concetto che esistono cose in sé finite, senza cioè una sequenza di mutamenti, e limitate, rende l'essere pesante nel suo fare per giungere all'infinito della realtà. Solo che l’ironia non eleva il genio, ma addomestica le persone perché porta le persone a non temere l’oggetto del loro scherno. E mentre loro scherniscono la vittima del loro scherno distrugge la loro vita manipolando le loro condizioni di vita.
Ed è questo "principio infinito" della realtà che andrebbe dimostrato perché alla fine del discorso la frase diventa: “...raggiungere il principio infinito che è il dio padrone”. E’ come dire: “Ridi Isacco, ridi mentre vai verso la montagna mentre Abramo intende sacrificarti al suo padrone!”.
Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno
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Nel 1995 (mese più, mese meno) mi sono posto questa domanda: se io dovessi confrontarmi con i filosofi e il pensiero degli ultimi secoli, quali obiezioni e quali argomenti porterei? Parlare dei filosofi degli ultimi secoli, significa prendere una mole di materiale immenso. Allora ho pensato: "Potrei prendere la sintesi delle loro principali idee, per come hanno argomentato e argomentare su come io mi porrei davanti a quelle idee." Presi il Bignami di filosofia per licei classici, il terzo volume, e mi passai filosofo per filosofo e idea per idea. Non è certo un lavoro accademico né ha pretese di confutazione filosofica, però mi ha permesso di sciacquare molte idee generate dalla percezione alterata nel fiume del pensiero umano. |
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Marghera, 22 aprile 2012 Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.