Cod. ISBN 9788891170903
La pagine sono capitolo del libro "Lo Stregone e l'arte della Stregoneria"
Nella manipolazione delle masse sociali è necessario che queste si sentano amate dal leader. Il leader è il loro padre. Il loro dio padrone. Colui dal quale attendono la provvidenza anche se, in realtà, è il leader che si nutre di loro, derubandole. Il leader è colui che fa la carità alle masse sociali, colui che getta loro le briciole e che si aspetta dalle masse obbedienza, deferenza e amore incondizionato. Come il dio padrone cristiano o il Gesù dei cristiani.
Cosa dice Howard Gardner della risonanza?
"Il ragionamento e la ricerca si fondano sugli aspetti cognitivi della mente umana: la risonanza indica la componente emotiva. Si crea risonanza quando una persona trova giusti o adatti alle circostanze un concetto, un'idea o una prospettiva che le vengono trasmessi, e li sente così convincenti da non aver bisogno di ulteriori riflessioni. E' ovviamente possibile che la risonanza si produca in seguito al ragionamento e alla ricerca; ma è altrettanto possibile che avvenga a livello dell'inconscio, e che l'intuizione sia in contrasto con le lucide considerazioni dell'uomo o della donna razionale. Spesso la risonanza è resa possibile dal fatto che ci si sente "in sintonia" con il promotore del cambiamento, lo si giudica una persona "affidabile" e "degna di stima"."
Queste affermazioni di Gardner rispondono ai requisiti dell'innamoramento sessuale.
Si tratta dell'introduzione nella comunicazione del "linguaggio seduttivo". Quel linguaggio non verbale (della voce sono importanti i toni e non i contenuti delle parole) che comunica disponibilità. Una disponibilità che quando il leader incontra il modello formale del "buono", proposto dalla cinematografia, viene recepita dalla massa come "disponibilità verso "sé" inducendola a spostarsi emotivamente "verso lui".
Gli attori conoscono molto bene la comunicazione non verbale. La comunicazione mediante il corpo che usano per suscitare emozione nei confronti del pubblico. Oggi i politici, i leader del nulla, devono imparare questo tipo di comunicazione per convincere le masse a spostarsi "verso lui".
Il linguaggio seduttivo non funziona nel medio periodo. Funziona solo nell'impatto immediato: porta i voti!
Come la fase della passione sessuale dura circa 6 mesi per poi sostituirsi con una mediazione razionale; così la passione per il leader non supera i cento giorni. Dopo interviene la ragione che media, fra proposta razionale e infatuazione emotiva.
Il linguaggio seduttivo spinge verso l'interesse sessuale, ma anche il rapporto col leader è un rapporto di natura emotivo-sessuale. Se fosse un rapporto razionale la massa chiederebbe delle sue idee e le analizzerebbe.
Scrive il settimanale Salute di Repubblica del 22 maggio 2008:
Il linguaggio seduttivo si manifesta con segnali di seduzione come lo sguardo, la voce, i movimenti del corpo che, a seconda del caso, sono riconducibili ad un codice di comportamento universale o locale in base alla cultura di riferimento. Lo sguardo è un mezzo di comunicazione che può essere diretto, deciso, sfrontato, oppure timido, impacciato, alla ricerca di conferme. Con le parole si può mentire, con gli occhi è più difficile. In generale più una persona piace, più si tende a guardarla [uso del trucco, posizione, studio della presentazione positiva o negativa del leader in televisione ndr]. Gli uomini hanno una maggiore sensibilità erotica verso gli stimoli visivi [se si calcola che almeno il 30% della popolazione maschile è gay che alla reattività femminile agli stimoli tattili sostituiscono gli stimoli visivi, si comprende come il leader visto in televisione sia stimolante dal punto di vista erotico se presentato in maniera opportuna dai tecnici nota mia], mentre le donne sono più reattive agli stimoli tattili [salvo la pulsione lesbica che somma stimoli tattili a stimoli visivi, nota mia].
L'epicentro di una comunicazione seduttiva può essere anche la bocca, proprio perché le labbra nell'infanzia sono sedi di importanti e piacevoli stimoli. A seconda di come può veicolare messaggi diversi.
Anche la voce rappresenta un'importante arma di attrazione o repulsione, con le inflessioni, il tono rivela sentimenti celati, comunica stati emotivi. Essa può essere, carezzevole, implorante, aggressiva o sgradevole. Ogni emozione, ansia o conflitto, si traduce nelle sue modulazioni. La voce suadente evita i toni acuti, stridenti.
Se si è attenti solo a quello che l'altro dice, non si colgono importanti indicazioni fornite dal linguaggio non verbale [nella manipolazione di massa per creare illusione la questione è inversa. La distrazione delle persone sulle cose che vengono dette le porta a cogliere un linguaggio non verbale appositamente costruito che fa loro immaginare il contenuto delle parole che manifestano le intenzioni razionali. Nota mia] che è particolarmente significativo nella seduzione amorosa perché riguarda i segnali emessi e captati soprattutto a livello inconscio.
Fatte salve le dovute eccezioni, si può dire, ad esempio, che quando un uomo in presenza di una donna assume una posizione particolarmente eretta, si aggiusta la cravatta, accarezza ritmicamente un oggetto, ciò è un indice di interesse – anche sessuale – nei suoi riguardi. Se questa si riavvia i capelli, sbatte le ciglia, si inumidisce le labbra, si sporge verso l'uomo, comunica disponibilità a lasciarlo avvicinare a sé. Quando lei inclina il capo esponendo il collo, compie un gesto di simbologia erotica poiché il collo a livello profondo ha un notevole potere seduttivo.
Sono invece da interpretare come segnali di rifiuto l'occhiata gelida di risposta allo sguardo accattivante, il guardarsi attorno, il muovere nervosamente una gamba o un piede, tenere braccia o gambe incrociate, l'evitare ogni contato fisico fino a frapporre barriere od oggetti fra se e la persona in questione.
Quando fra due persone c'è feeling, la "sincronizzazione motoria" cioè ad ogni azione dell'uno segue, dopo circa mezzo secondo, un'azione di risposta dell'altro così come si possono verificare movimenti speculari di rispecchiamento.
Tratto da: Articolo di Giacomo Pompei su Salute di Repubblica del 22 maggio 2008
Si tratta, in sostanza, di evocare nelle masse che si vogliono manipolare delle risposte sessuali a segnali seduttivi indotti mediante l'uso tecnico della voce, degli occhi, della posizione del corpo. Più il leader invia segnali seduttivi e meno le masse colgono il senso razionale del suo messaggio. Sul senso razionale proiettano l'immaginazione che i segnali seduttivi evocano in loro in armonia con i loro bisogni e le loro aspettative: quel principio speranza tanto caro a Ratzinger e che tanto orrore fa alla società civile e al suo possibile futuro.
Un tempo c'era (e qualcuno lo usa ancora) il linguaggio sindacale. Quel tono e quella tecnica con cui ci si rivolge alla massa operaia. Un tono militare, una sorta di chiamata alle armi, o all'organizzazione per affrontare problemi vissuti come in una guerra campale. Era un linguaggio che funzionava fintanto che le persone erano prima educate al catechismo cristiano e poi al servizio militare obbligatorio. Questa educazione costruiva una corazza comportamentale che si sovrapponeva alla struttura emotiva e ne controllava le manifestazioni. Manifestazioni emotive che il linguaggio sindacale aveva lo scopo di veicolare nelle forme di lotta di protesta contro le condizioni di lavoro.
Rimosso il servizio militare obbligatorio, riempita la società di droga, dagli anni '70 in poi, questa forma comunicativa non è più in grado di essere incisiva. Diventa fastidiosa. Non è più una "chiamata alla lotta", ma è un suono sterile che giustifica un'impotenza davanti alla realtà. E' finita l'organizzazione sociale in cui quel linguaggio aveva un senso
La seduzione funziona solo quando si incontra l'offerta del leader con le esigenze possibili delle masse. Le masse leggono nelle parole del leader la conferma di quello che loro pensano; di quello che loro desiderano. Così, usare il giusto tono di voce, la giusta posizione del corpo, un tipo di sorriso o uno sguardo, sottolinea il messaggio con la massa che in quel messaggio trova la conferma di sé stessa. Il leader asseconda la massa nella forma e la manipola nella sostanza. La rappresentazione formale è studiata in modo da inviare il giusto segnale non verbale. Solo che il segnale non verbale funziona se il leader rispecchia l'immaginario della massa. La seduzione, la risonanza, non permangono nel tempo. Dopo la fase di entusiasmo e di innamoramento subentra la fase di riflessione. Il leader rimane tale soltanto se nella riflessione razionale continua ad incarnare le aspettative. E' successo per i magistrati di "mani pulite" a Milano. La questione morale ha spazzato via una classe politica vecchia, arrogante, rispondendo alle insofferenze delle masse. Poi, la questione morale rischiava di diventare un oggetto in sé. Un oggetto con cui confrontarsi in ogni azione quotidiana e così, coloro che appoggiarono la pulizia morale, furono i maggiori oppositori dei magistrati. Hanno usato la pulizia morale per sbarazzarsi di avversari ed ora, il governo attuale di Berlusconi, agisce per impedire che in futuro si manifesti una nuova ondata volta a chiedere pulizia morale contro la corruzione o l'uso privato delle Istituzioni.
La risonanza, come risposta del mondo alle nostre sollecitazioni, è sempre presente. Ad ogni nostra azione corrisponde l'emissione di tensioni emotive che ricevono delle risposte dal mondo. Le emozioni caratterizzano la massa. E il leader deve agire sulle emozioni delle masse per ottenere le risposte che gli garantiscono il dominio sulle stesse. Le adunate oceaniche sono risposte emotive di massa. L'adunata eccita la massa, conferma il leader e sollecita l'azione in funzione dell'obbedienza al leader.
Così è per l'amore. Le emozioni dell'amato eccitano l'amata e viceversa in un donarsi o in un'illusione d'amore che costruisce la relazione emotiva. E la relazione amorosa viene alimentata e nutrita dall'amore in un reciproco donarsi che finisce quando il dono non è ricambiato. Finisce quando il fruitore non paga la marchetta! Come si paga la marchetta? Con un donarsi che non pone condizioni. Quando il donarsi pone delle condizioni subentra la riflessione sul prezzo che si sta pagando.
Ed è la stessa cosa con l'amore ispirato dal leader che supera la condizione razionale. Quando le condizioni poste dal leader superano quello che le masse possono dare in funzione di quello che si aspettano, alla risonanza seduttiva subentra la risposta razionale. Finché Mussolini si è limitato a macellare i Libici, le masse italiane lo hanno seguito. Quando Mussolini ha iniziato a conquistare il mondo fu superiore a quanto le masse italiane potevano sopportare.
La risonanza come sollecitazione di risposte emotive è portatrice di inganno. L'inganno è determinato dai segnali che vengono veicolati dal leader in funzione della ricezione emotiva dei segnali che la massa deve soggettivare. Il leader non ha delle idee critiche che impone alla massa, ma entra in sintonia con la massa veicolando verso la massa una risposta onnipotente al bisogno di onnipotenza che la massa invia nei confronti del leader. Il "bisogno di fascismo" della massa, ben individuato da Reich, viene incarnato dal leader che diventa l'incarnazione di tale bisogno della massa. La massa si innamora del proprio padrone e lo segue: segue il buon pastore in quanto ne riconosce la voce. Il buon pastore si guarda bene dall'entrare in conflitto con il bisogno emotivo di onnipotenza della massa, ma ne veicola il bisogno che attraverso il buon pastore si realizza. La massa ha il dominio attraverso il dominio del buon pastore che la guida. Il buon pastore non smentisce la massa ma ne indirizza le pulsioni distruttive per favorire il proprio dominio. Il fascismo arrivò al potere con una posizione anticlericale, in opposizione all'ideologia del partito popolare. Il vaticano sciolse il partito popolare e si alleò col fascismo. Il fascismo indirizzò le masse verso il clericalismo e adottò il clericalismo all'interno dell'ideologia fascista. L'inganno consiste nell'attività dell'amante di trasferire l'ideologia del possesso dalla relazione sessuale all'intera vita delle persone. La relazione buon pastore e massa non si limita più alla sola sfera della politica, dell'economia, o della religione, ma tende ad estendersi in ogni ambito dell'umana esistenza. Il leader non guida più le persone, la massa, ma si impossessa delle persone che usa per i suoi scopi: "gettare il cuore oltre l'ostacolo"; "usi obbedir tacendo"; "credere, obbedire, combattere": "Io amo l'Italia, io volo Alitalia".
L'inganno emotivo, la seduzione, copre e maschera la realtà razionale: una testa un voto. Dopo le lezioni se ne riparlerà.
La massa ama! Ha bisogno di essere amata nella sua sofferenza d'amore. La massa soffre di chiusura verso il futuro. Soffre dell'incapacità di progettare. La massa si aggrega all'individuo che propone progetti in sintonia con la sua cultura, con i suoi desideri. E' più facile che la massa si aggreghi per distruggere l'omosessuale, il mendicante, l'emarginato di turno, sia per razza che per religione, piuttosto che su un progetto che apra ad un futuro sociale ed economico. Gli individui massa amano sé stessi in un delirio di autocelebrazione. Anche quando l'individuo massa è un operaio di infima categoria sopravviverà in tale ruolo soltanto se avrà a disposizione una sorta di dominio su qualcuno ancora più "disgraziato" di lui. Oppure, il delirio di dominio, lo porterà ad inventarsi un modo per prevaricare altri individui massa. E' il caso della diffusione della micro impresa nel Veneto: diventare padroni! Magari di niente, ma diventare padroni. Il diventare padrone non finalizzato ad un obbiettivo, ma come veicolazione delle proprie pulsioni di dominio. Un dominio in cui il dolore della sofferenza, intesa come chiusura rispetto alle possibilità di un futuro personale, viene per il momento azzittita dal grande impegno fisico. Una sofferenza che arriva ad esplodere nel suicidio o nell'uso massiccio della droga, o nelle attività di devastazione sociale (microcriminalità). La massa ama la propria sofferenza e trae soddisfazione d'amore quando la sua stessa sofferenza può essere estesa a qualcuno più disgraziato della massa stessa: l'emarginato. L'incitamento al linciaggio è la relazione d'amore fra la massa e i suoi desideri emotivi di estensione della sofferenza, e il leader che incita la massa a soddisfare il proprio bisogno. Il linciato è un disgraziato che per un qualche motivo, è emarginato. Riconosciuto dalla massa come oggetto estraneo a sé stessa e dunque meritevole di annientamento. Non è l'azione fatta dall'individuo che spinge la massa a linciarlo; ma è il desiderio della massa di linciare che trova nell'azione, vera o presunta che sia, motivo per scatenare il linciaggio. E' successo qualche mese fa a Napoli col tacito consenso del Ministro degli Interni Maroni che alcuni camorristi, aizzando la massa con la scusa che una ragazzina zingara voleva rapire un neonato, ha lanciato bottiglie incendiarie linciando degli zingari.
La massa è innamorata della propria sofferenza. Quando la massa non ha nessuno da linciare, allora rivolge lo sguardo alla "società opulenta". Quella società dove, secondo i suoi parametri, la sofferenza non esiste: una testa, un voto! E la massa va amata perché molte sono le teste delle masse e molti sono i voti che possono mettere nell'urna. Per questo che i leader come Maroni, Bossi, Bitonci, Tosi, Gentilini ecc. non disdegnano di incitare all'odio, al disprezzo, al linciaggio (usare gli emigranti come leprotti per far sparare i caciatori), per ottenere, in questo modo, il consenso della massa.
Il linguaggio seduttivo ci spinge a cogliere i significati non verbali. Viene eliminata ogni resistenza razionale e fondiamo le nostre emozioni con l'individuo che ci sta davanti che si manifesta mediante le sue emozioni. Colui che ci sta davanti non ha una storia; non ha un passato o un futuro; non viene analizzato razionalmente; non ci interessa se ha il seno grande o piccolo, se ha la pancia o è magro; se la sua visione del mondo e dei problemi è coerente o si tratta di affermazioni folli che incitano alla distruzione del presente; chi ci sta davanti è un insieme emotivo che soddisfa le nostre emozioni. Ci si innamora al di là di ogni senso critico. Così, sull'innamorato proiettiamo i nostri desideri, le nostre aspettative; lui o lei è ciò che le nostre emozioni vogliono che sia. Lui o lei incarna le nostre proiezioni mentali; i nostri ideali. Non ci si chiede più: "Con quella parola, che cosa significa?"; qual è il significato che LUI attribuisce a quelle affermazioni? Il leader afferma e la massa innamorata comprende subito il significato delle sue affermazioni. La massa sa che finalmente è giunto l'uomo del destino; colui che ti porta verso il "luminoso avvenire".
Nell'impossessarsi della persona, la ragione impone alle emozioni le sue illusioni. Le emozioni si manifestano nelle aspettative "razionali" della persona. Le aspettative razionali; le spiegazioni della realtà quotidiana della ragione giustificano gli scoppi emotivi intimi della persona. Così la persona non vive più le emozioni come una relazione intensa con il mondo il cui scopo è la veicolazione dell'emozione all'interno della relazione, ma vive l'emozione in funzione di un'attesa, di un'aspettativa, come promessa della ragione che interpreta l'emozione come un diverso futuro. L'individuo non penetra il mondo delle emozioni, ma ne viene separato collocando l'emozione come premessa di qualcos'altro che la ragione pensa.
L'emozione è pagata dall'emozione. Quando l'altro con cui ci emozioniamo non paga la marchetta emotiva con emozione, ma premettendo qualche cosa che appartiene alle aspettative della ragione, tradisce il mondo emotivo sottoponendolo ad una ragione che immagina un qualche cosa che dà piacere nell'immaginare la sua realizzazione. Così la massa, eccitata emotivamente, si mette in cammino non per assaporare quell'eccitazione emotiva, ma per giungere alla promessa che il leader ventila come traguardo e fine di quell'eccitazione emotiva: così il popolo tedesco invade l'Europa; il popolo italiano si rende responsabile di crimini contro l'umanità in Africa; i sindacati bloccano l'accordo con Alitalia; gli ebrei attraversano il Mar Rosso. Il luminoso avvenire come evocazione razionale dell'eccitazione emotiva. Un'evocazione razionalizzata che nella realtà è un'illusione che avvolge le aspettative del soggetto o della massa. E' il principio speranza di ratzingeriana memoria che nega la razionalità con cui il presente si manifesta per collocare l'individuo in una sospensione psichica di attesa permanente. In quest'attesa, quest'individuo, danneggia il proprio presente non solo sottraendo al presente la propria opera, ma aggredendo chiunque, in questo presente, gli indica un agire che affronti i problemi in maniera diversa dalle proprie attese.
Marghera 02.08.2008
Altri capitoli:
1) Premessa e considerazioni generali su come Gardner si pone davanti alla vita!
2) IL RAZIOCINCIO; logica e raziocinio nella manipolazione delle masse elettorali!
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Al viaggiatore non interessa che si parli della meta del suo viaggio. Il viaggiatore pone la sua attenzione in ogni istante del suo viaggio. E' il treno giusto? Il temporale renderà difficoltoso attraversare quel fiume? L'aereo è in grado di reggere quella distanza? Il cavallo è stato ben ferrato? La meta è il punto d'arrivo, ma come ci arriviamo dipende dal come abbiamo viaggiato.