Come si esce dallo Stato mafia

Lo Stato mafia

Terza parte

di Claudio Simeoni

Indice Stato Mafia

 

Progettare l'uscita dallo Stato Mafia

 

L'uscita dallo Stato mafia è un processo di trasformazione sociale.

Un albero impiega 70 anni per crescere e una moto sega lo taglia in cinque minuti.

Se viene messo a punto un progetto per uscire dallo Stato mafia è bene che quel progetto preveda un processo di trasformazione lungo 70 anni e che tenga presente che in ogni istante una motosega, mascherata da emergenza, può intervenire per troncarlo e ripristinare lo Stato mafia o per introdurre nella società elementi che ricostruiscano lo Stato mafia.

Per agire contro lo Stato magia è necessario seguire tre direttrici. Sono tre direttrici d'azione diverse. Possono essere trattate separatamente, ma si completano in un unico progetto di ripristino del diritto Costituzionale.

Parlare nello specifico del progetto, significa parlare di ciò che io intendo del progetto. Ma ciò che io intendo appartiene al mio vissuto. Vi fu un tempo in cui volevo i parchi nei quartieri delle città che ne erano privi: qualcun altro voleva riempire i ragazzi più sensibili di droga per controllarne le rivendicazioni sociali e poi di droga si riempirono ampie fasce di emarginati. Quando finalmente furono costruiti i parchi, la sociologia dei quartieri era cambiata. Anziché essere un luogo di incontro divennero il rifugio di spacciatori. Per questo non possiamo entrare nello specifico di una strategia per il futuro se non per ciò che vogliamo oggi. Perché mentre noi individuiamo degli obbiettivi, lo Stato mafia mette in atto strategie per annullarceli e quando noi costruiamo un percorso sociale, lo Stato mafia interviene con le motoseghe per ripristinare le sue fonti di guadagno e il suo dominio. E' come per quel criminale di Marco Biagi che ha costretto alla precarietà milioni di lavoratori. Perché criminale? Perché, come il cittadino viene deriso dal magistrato perché al cittadino sono state negate le conoscenze delle norme giuridiche e delle norme di procedura penale, così un giuslavorista non si può permettere di non conoscere le conseguenze delle sue proposte di modifica della struttura sociale in presenza di fattori criminali come quelli che volevano espellere migliaia di persone dai posti di lavoro. Biagi non è scusato perché altri lo hanno usato in quanto Biagi, nel suo progetto, doveva tener presente questa possibilità: è come se chi costruisce una casa non tenga presente di costruirla in una zona sismica. Lo so che Biagi è stato ucciso. Questo riguarda la magistratura. La devastazione che ha prodotto nella società civile, sottraendo i cittadini ai diritti Costituzionali, ha costituito lacrime e sangue per centinaia di migliaia di persone. Quando si fa un'azione, si assume un provvedimento, dobbiamo sapere esattamente in che ambiente sociale operiamo e qual è l'uso della nostra azione che ne verrà fatto. Lo Stato mafia costruisce sacche di emarginazione per poi criminalizzarle. Lo Stato mafia non si cura della relazione che esiste fra le sacche di emarginazione sociale e la ricchezza sociale prodotta. Per questo quando criminalizza gli emarginati, perché i poveri fanno schifo come fanno schifo le loro strategie di sopravvivenza sia fisica che psico-emotiva, in realtà sta distruggendo la ricchezza sociale e, spesso, a pagarne il prezzo sono coloro che hanno partecipato al linciaggio degli emarginati.

 

PROGETTO ISTITUZIONALE

Consiste nella continuazione del processo Costituzionale sia con la rimozione di tutte quelle leggi illegali che sono ereditate dal fascismo, sia con leggi che invertano i valori rispetto al fascismo. Se condanni a tre anni di reclusione il mendicante che ruba, il mendicante continuerà a rubare. Se condanni a tre anni di reclusione chi pratica il lavoro nero, spariscono gli imprenditori che praticano il lavoro nero. Se condanni a 15 anni di reclusione chi fa una rapina a mano armata, condanni chi ha fatto la rapina, ma con la condanna non abbassi il numero delle rapine. Se condanni a 15 anni di reclusione il direttore di banca che fa prestiti a tassi di usura o finanzia finanziarie o individui che praticano l'usura, stai pur sicuro che sparisce la pratica di usura alimentata dalle banche. Separi l'attività delle banche da quella degli usurai. La consapevolezza delle conseguenze della pena è alta nelle categorie che commettono i reati più destabilizzanti messi in atto attraverso il loro ruolo nelle Istituzioni che non nell'analfabeta senza tetto.

Se fai una legge che condanna il funzionario che non ottempera ai suoi doveri, è più facile che i funzionari ottemperino ai loro doveri che non un aggravamento di pena per il piccolo spacciatore di droga. Lo stesso vale per alcuni aspetti della Costituzione. Dalle garanzia della difesa nei processi, alla condanna per i funzionari che torturano, all'impedimento ai magistrati di usare le leggi a scopo intimidatorio.

La modifica della seconda parte della Costituzione della Repubblica

Stabilire pene per tutti gli organi Istituzionali che non ottemperino ai 12 articoli della Costituzione.

Impedire il segreto di Stato.

Impedire le aggressioni ai cittadini da parte delle Istituzioni. Riaffermare il principio secondo cui il funzionario addetto al rispetto della legge deve prevenire e non reprimere. Riaffermare il principio che le Istituzioni non possono essere usate per rapinare i cittadini. Non è accettabile che si condannino i cittadini perché sono ubriachi e si consentono le campagne pubblicitarie per la vendita di alcool; non è accettabile che vengano fissati dei limiti di velocità e si conceda di costruire automobili che superano abbondantemente i limiti di velocità imposti. Non è accettabile che le istituzioni inducano al "crimine" per rapinare i cittadini.

Ecc. ecc.

 

PROGETTO ECONOMICO

Stabilito il principio che le Istituzioni non possono intervenire nella concorrenza fra soggetti produttori, si stabilisce il principio che i soggetti produttori non possono usare le loro prerogative per aggredire la società civile, costruire miseria, ricattare la società. Le regole sono quelle del lavoro finalizzato al profitto, ma il profitto non può aggredire le regole delle relazioni di lavoro che vengono stabilite di volta in volta dalle Istituzioni in modo da allargare gli spazi di libertà degli individui nella quale avviene la concorrenza dei produttori.

Il principio guida è che l'economia è uno strumento della società e le articolazioni economiche, industria, commercio, artigianato, agricoltura, sono degli strumenti della società e non il fine della società. E' la società che li usa, non loro ad usare la società per il loro profitto. Non si può permettere che la finanza stupri gli uomini perché stuprando gli uomini gli fa profitto.

Il progetto sociale sull'economia, qualunque siano le scelte necessarie nel momento, deve dibattersi fra l'individuo che è un oggetto di possesso della struttura economica cui appartiene o l'individuo che è un soggetto di diritto Costituzionale nella struttura economica cui appartiene. L'appartenenza ad una struttura economica, ad un lavoro, può o non può costringere l'individuo a venir meno al suo essere un soggetto di diritto?

Il nodo centrale è sempre la schiavitù imposta dal cristianesimo da rimuovere costantemente.

 

PROGETTO SOCIALE

Parte dall'attuazione di cui all'articolo 3, comma secondo della Costituzione della Repubblica:

"E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica ed economica del Paese". Con l'operazione fatta da Maroni nell'operazione Biagi, ha imposto la miseria economica a migliaia e migliaia di persone danneggiando lo Stato e, per contro, favorendo lo Stato mafia che, come la chiesa cattolica, necessita di ampi strati di emarginazione sociale per controllare la società.

Si tratta di individuare in ogni legislatura politica quali sono gli obbiettivi e gli ostacoli da rimuovere mediante leggi. Definire un ostacolo sociale è un gioco di propaganda, ma è un gioco che deve essere affrontato con determinazione assoluta perché, se non lo si gioca o quando non lo si gioca, si è perso in partenza. Ad ogni legislatura i partiti politici che intendono portare l'Italia verso il futuro sociale devono fare un progetto partendo dall'analisi della situazione del momento in cui stanno vivendo. Questa possibilità, che esiste in potenza anche oggi e che costituisce un pericolo per lo Stato mafia, viene corrosa dallo Stato mafia attraverso l'aggressione della cultura e della capacità delle masse di cittadini di usare la cultura per determinare i contorni di un futuro possibile al di fuori dello Stato mafia.

Ogni volta che si risolve una "contraddizione" o un problema sociale con la galera, le multe, la coercizione, c'è un impoverimento della società. Si ruba spazi di libertà sociale. La galera come strumento di dissuasione del crimine ha senso solo per i ricchi o i membri delle Istituzioni, non per i cittadini. Pensate davvero che quello che ammazza la moglie per gelosia a coltellate, prima di farlo, ha fatto i conti su quanta galera dovrà scontare? La maggior parte dei reati commessi dai cittadini viene commessa a prescindere dalla punizione giuridica del reato perché la punizione non è presa in considerazione prima del reato, ma viene affrontata dal cittadino solo dopo che il reato è stato commesso. Le condanne dei reati commessi dai cittadini, al di là delle necessità di protezione della società civile (chi ha ferito la moglie è facile che poi torni ad ammazzarla), spesso hanno il solo scopo di costruire la miseria sociale che fa molto comodo allo Stato mafia.

Impedire allo Stato mafia di usare la galera, le multe o la coercizione, come panacea da spacciare come una dose di eroina che attenua la paura che egli stesso genera mediante l'insicurezza dei cittadini, è già un grande stimolo per cercare soluzioni diverse ai problemi posti dalla società.

Un esempio del 1969, 04 dicembre una legge dello stato elimina il reato di adulterio e quello di concubinato. Si è atteso il 1969, vent'anni dalla Costituzione, per rimuovere un articolo di legge che, negando la Costituzione, considerava le persone schiave di comportamenti imposti che ne impedivano l'espressione soggettiva.

Un esempio di distruzione sociale lo abbiamo nel cristianesimo. Sia nel Gesù che viene imposto ai bambini, sia negli effetti sociali della distruzione Costituzionale in funzione dello Stato mafia.

Mentre politici che hanno amore per la società lavoreranno per uscire dallo Stato mafia, inevitabilmente molti loro alleati, ripristineranno i principi dello Stato mafia. O per convenienza, o per desiderio di emergere o perché non sono in grado di vivere in un diverso modo. Per avere dei politici che non costruiscano uno Stato mafia è necessario che i politici sappiano che devono morire. Nel senso che non sono eterni e spesso, prima di morire sono ridotti a tante larve senza memoria e senza desideri. E' necessario che la società inizia a gioire della morte dei suoi nemici. E' necessario giubilare per la morte di chi ha fatto del male alla società. E' necessario ricordare il criminale per il male che ha fatto affinché nessun altro si permetta di fare il male trasformando la società in un mandamento mafioso.

 

 

 

Indice generale

 

Marghera, 09 dicembre 2010

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 – Marghera Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Indietro

<<---->>

Avanti

NOTA IMPORTANTE

Quando si agisce nella società civile è importante fare del proprio meglio. Ogni azione e ogni decisione deve essere presa come se fosse l'ultima azione che noi facciamo nella nostra vita. Ogni volta che siamo superficiali diventiamo ignoranti rispetto al tempo e alle trasformazioni che avvengono senza che noi ce ne rendiamo conto. Noi non siamo responsabili solo per ciò che facciamo, ma anche per ciò che il nostro fare o non fare produce o induce nel mondo in cui viviamo. Noi siamo parte di un grande gioco, il gioco della vita, che ha la sua gloria solo nel momento in cui muoriamo. La gloria di quel momento non dipende dalle vittorie o dalle sconfitte, ma da come abbiamo condotto il gioco.