Cod. ISBN 9788891170903
La pagine sono capitolo del libro "Lo Stregone e l'arte della Stregoneria"
Cosa dice Howard Gardner a proposito della ridefinizione delle immagini mentali?
"Malgrado la tecnicità della sua denominazione, il quarto fattore è in sostanza piuttosto semplice. E' più facile convincere una persona di un'idea quando questa può essere rappresentata in una varietà di forme."
Quando Gardner parla di immagini mentali si riferisce al modo con cui si guarda, si agisce e si giudica, il mondo in cui vive.
Gardner ci illustra un esempio attraverso il quale si produce la RIDEFINIZIONE DELLE IMMAGINI al fine di produrre un cambiamento mentale fra le persone:
1 – Narrativa: si raccontano storie sull'argomento e sulle persone in esso coinvolte (per esempio la storia di Charles Darwin per l'evoluzione o quella di Anna Frank per l'olocausto);
2 – Quantitativa: si usano esempi collegati all'argomento (per esempio l'enigma delle molte specie di fringuelli che popolano una decina di isole delle Galapagos);
3 – Logica: si individuano gli elementi o le unità fondamentali e se ne esaminano i nessi logici (per esempio, come la tesi di Malthus sulla sopravvivenza umana in presenza di scarse risorse può essere applicata alla concorrenza tra le specie biologiche);
4 – Esistenziale: si sollevano i grandi interrogativi, per esempio sulla natura della verità e della bellezza, della vita e della morte;
5 – Estetica: si considerano gli esempi in relazione alle loro qualità artistiche o se ne coglie l'impronta nelle opere d'arte ( per esempio, osservando le diverse forme dei becchi dei fringuelli o analizzando gli elementi espressivi del trio);
6 – diretta: si lavora direttamente con elementi tangibili (per esempio, eseguendo il trio delle Nozze di Figaro, incrociando le mosche della frutta, per studiare come mutano i tratti nel corso delle generazioni);
7 – cooperativa sociale: ci si impegna in progetti collettivi alla cui riuscita ognuno collabora con un proprio contributo;
La riuscita delle condizionamento delle masse mediante la ridefinizione delle immagini mentali può avvenire soltanto se il mezzo e "le storie" coinvolgono le emozioni delle persone: hanno risonanza. Per di più tali cambiamenti sono permanenti se il nuovo atteggiamento è vantaggioso come metodo per affrontare i problemi della vita. Diventa permanente soltanto quando il cambiamento è un "guadagno" nelle possibilità esistenziali della persona.
Un esempio può essere la ridefinizione della percezione da parte delle masse dell'omosessualità.
Il tutto è cominciato circa una quindicina d'anni fa'. Si sono costruite storie, sulla sessualità in cui si faceva capire che si trattava di un atteggiamento sessuale emotivo e non di una morbosità perversa; si è iniziato a parlare di relazioni omosessuali fissate nel tempo, spesso sono intervenuti uomini di successo, come gli stilisti di moda. La scienza stessa ha iniziato a svolgere delle indagini in cui si è dimostrato come l'avversione sociale all'omosessualità fosse dovuta ad una forma di "invidia" per una forma di omosessualità latente. Si è iniziato a porre degli interrogativi, come, ad esempio, lo scontro fra chi riteneva l'omosessualità una malattia e chi riteneva l'omosessualità una condizione biologica. Si è analizzato il ruolo sociale dell'omosessuale fino a fare leggi contro la discriminazione e a mettere in atto azioni di difesa da aggressioni. Recentemente il Sig. Buttiglione è stato rifiutato come ministro Europeo proprio per le sue posizioni razziste contro gli omosessuali. C'è un cambio di mentalità nella società che, tuttavia, non impedisce ad una madre di accoltellare la figlia che gli dice di essere lesbica o il genitore che considera un disonore avere un figlio omosessuale. Le recenti prese di posizione della Garfagna, ministro per le pari opportunità, contro gli omosessuali dimostrano come sia sempre in atto un accanimento ideologico nonostante una trasformazione di atteggiamento nella società.
La ridefinizione delle immagini che riguardano i grandi temi sociali, sono le più DURE A MANIFESTARSI. Questo perché le convinzioni ideali sono le più profonde fra i singoli individui e le più funzionali nella formazione del controllo sociale. Si controllano gli individui attraverso il controllo della loro sessualità. Se la società perde il controllo della sessualità degli individui, perde il controllo delle singole persone. Per questo motivo viene alimentata una grande fobia sessuale. Specialmente nella formazione del macismo fra poliziotti e carabinieri che vedono ancora nell'omosessuale il delinquente che il dio padrone punisce a Sodoma e Gomorra. Perché avvenga la trasformazione definitiva dell'atteggiamento sociale si dovrà, da un lato attendere che almeno un paio di generazioni muoiano e poi sarà necessario auspicare la nascita di nuovi comportamenti seduttivi sociali per adattare la veicolazione delle pulsioni sessuali degli individui alle nuove norme che la società intende imporre.
La violenza sulle donne non è più accettabile. C'è una canzonetta popolare-cristiana in Veneto che recitava "El me marì el xe bon; el xe tre volte bon; solo la domenica me mena col baston!"
La canzoncina fa un po' ridere, ma centinaia di donne vengono maltrattate e molte ammazzate da mariti e fidanzati che pretendono che l'altro si sottometta incapaci di affrontare l'altro come una persona. Recentemente in Spagna il problema della violenza in famiglia è stato affrontato. In Italia, invece, incontra le forti resistenze della chiesa cattolica che teme una donna padrona della propria vita e del proprio corpo.
Più grave è la "ridefinizione delle immagini mentali" in funzione di un leader che disponendo di abbondanti mezzi popolari di comunicazione, aggredisce l'avversario politico, lo criminalizza, ne diffonde dei falsi intenti, oppure, come avviene in questo momento, ne cancella la memoria storica. Più grave è quando quell'avversario non si rende conto che cosa costui gli sta facendo e collabora alla sua distruzione; come ha fatto Veltroni offendendo e ingiuriando la propria base elettorale.
Un esempio di Ridefinizione delle immagini mentali imposto attraverso le televisioni è stato messo in atto per riabilitare la figura di Ratzinger responsabile di stupro di minori e imputato in ben due processi negli USA. Processi in cui risulta colpevole tanto che il segretario di Stato Vaticano è intervenuto presso il segretario di Stato USA per fermare quei processi. Ratzinger, fin da quando è stato eletto, non ha fatto altro che insultare sia le altre religioni, vedi le offese ai musulmani fatte all'università di Ratisbona sia gli ebrei, vedi la preghiera sulla conversione, sia la società civile Italiana con aggressioni al relativismo e alla libertà religiosa, sia all'ONU. Aggressioni che sono suonate come delle offese sistematiche alla società civile, alla Costituzione. Subito dopo l'elezione di Ratzinger a capo della chiesa cattolica è stato necessario dare il via alla maggior campagna mediatica che si ricordi dalla madonna pellegrina degli anni '50 ad oggi. Le televisioni di Mediaset e della Rai furono mobilitate in centinaia di trasmissioni cattoliche; esaltazione del cattolicesimo; esaltazione di ogni cosa che riguardava la fede cattolica in aperta contrapposizione ai principi Costituzionali. La Costituzione fu calpestata e vilipesa sistematicamente dalla RAI e da Mediaset in un'esaltazione assoluta dei principi morali della monarchia assoluta. I contrari furono emarginati, allontanati dalle trasmissioni televisive e radiofoniche in una vera e propria caccia alle streghe.
Tutti i punti elencati da Howard Gardner sono stati applicati. Ci fu un momento in cui nelle TV c'erano due sceneggiati di Padre Pio, praticamente in contemporanea. Si narravano storie di propaganda cattolica sotto forma di sceneggiati; si faceva continuo riferimento al cattolicesimo; le presentatrici TV si presentavano con vistosi crocifissi al collo; si aggredivano i musulmani per compattare i cattolici e soffocare ogni critica; si sollevavano interrogativi sull'invasione musulmana dell'Europa con proclami contro l'ingresso della Turchia; si favorivano i centri economici cattolici contro tutti gli altri: da s. Patrignano, a don Benzi; a don Ciotti, a don Di Noto ecc. Si costruiva e si favoriva una vera e propria dipendenza sociale dalle organizzazioni cattoliche.
Nonostante che nella società cresca un'avversione per il cristianesimo, le Istituzioni hanno messo in campo una feroce campagna mediatica per riaffermare i valori del cattolicesimo in contrasto con i valori della Costituzione della Repubblica. Come la violenza mediatica sarà limitata, il controllo del cattolicesimo sulla società Italiana è destinato a sciogliersi perché non è funzionale ai bisogni delle persone.
Nella manipolazione della percezione soggettiva dei problemi da parte delle masse ha un ruolo fondamentale il "rumore di fondo".
Il termine "rumore di fondo" è stato coniato per definire tutto quel rumore che la nostra attenzione mette sullo sfondo della nostra esistenza impedendogli di intasare il nostro udito. Le persone che abitano vicino ad una ferrovia, dopo un po' di tempo, mettono il suono del passaggio del treno in sottofondo. Diventa un ascoltare il mondo al quale non si presta attenzione. L'attenzione si attiva quando, quel rumore, comunque percepito e comunque atteso, viene improvvisamente a mancare. La capacità del nostro cervello di selezionare, col tempo o con l'abitudine, i rumori ai quali prestare attenzione è una capacità dell'intero cervello umano. Vale per tutti i sensi e vale per le nostre emozioni e per le azioni.
Il rumore di fondo è un insieme di sensazioni emotive esperienziali che ogni persona usa per associare emotivamente ogni fenomeno che percepisce dal mondo in cui vive. Ogni fenomeno che giunge dal mondo muove una certa qualità di emozioni che stanno nella nostra esperienza e noi consideriamo quel fenomeno gradevole o non gradevole qualora attivi esperienze emotive gradevoli o non gradevoli.
Com'è costruito quel rumore di fondo emotivo?
E' costruito nel bambino dalla madre mentre lui è in pancia della stessa. E' la madre che forgia nel bambino la struttura emotiva che dovrà rispondere alle sollecitazioni del mondo. La madre vive le esperienze nel mondo e a queste esperienze dà delle risposte razionali, operative ed emotive. La parte emotiva espressa dalla madre alle sollecitazioni del mondo agisce sul feto preparando la sua struttura emotiva a rispondere alle sollecitazioni del mondo una volta nato.
Appena nato il bambino accorda la sua struttura emotiva alle richieste del mondo attraverso le relazioni. Così, in quel momento, il bambino dà un significato alle tensioni emotive nelle risposte che egli dà ai fenomeni del mondo. Costruisce un'esperienza fra ciò che egli è e ciò che il mondo lo obbliga ad essere. La struttura emotiva, costruita dal feto in base agli imput ricevuti dalla madre, si fissano nelle risposte al mondo che diventano esperienza da soggettivare. A questo punto, il piacere, il dolore, l'angoscia, le paure e le soddisfazioni, selezionano le idee nelle quali l'individuo costruisce la sua vita.
Il rumore di fondo emotivo è quella forza capace di far penetrare un'idea nella struttura profonda della persona o di rendere quella persona refrattaria ad ogni nuova idea annullandone la capacità di quell'idea di penetrare nella persona.
Quando Gardner scrive:
"Quello forse più importante è che anche da adulti dobbiamo essere disposti a cambiare il nostro modo di pensare, e a lasciarci influenzare dalle forze esterne. Dobbiamo coltivare l'abitudine a un apprendimento continuo: renderla una cosa che facciamo, come dice l'educatore Theodore Sizer, "al riparo da tutti gli sguardi". Un tempo la carriera scolastica poteva arrestarsi all'infanzia o all'adolescenza, e quello che si era imparato bastava per tutta la vita. I mestieri cambiavano più lentamente, tra aziende e lavoratori correvano rapporti più corretti, per cui erano quasi superflui studi ulteriori. Ben pochi sospettavano che oggi avremmo superato il Rubicone che separa il lavoro garantito per tutta la vita dal mercato incontrollato della forza lavoro. Un mestiere non è degno di questo nome quando il contino aggiornamento non ne sia diventato la norma. In ogni parte del mondo le condizioni di lavoro cambiano, ad una velocità mai raggiunta prima d'ora. Si automatizzerà tutto ciò che potrà essere automatizzato. [...] Assumersi la responsabilità di alterare la propria mente è un'impresa inebriante (se capite il gioco di parole) . Significa che la persona stessa ha interiorizzato il ruolo di sostegno che un tempo era in genere svolto dai genitori, dagli insegnanti e da altri mediatori di conoscenza e di abilità. Chi vuole essere sempre aggiornato deve osservare i cambiamenti che avvengono nei principali settori."
L'errore di Gardner sta nel considerare i cambiamenti della mente o delle idee come dei cambiamenti di logica una volta aggiunti nuovi dati o nuove informazioni. I cambiamenti, al contrario, investono la struttura profonda delle persone, la loro struttura emotiva. Solo il cambiamento della struttura emotiva permette alla persona di cambiare le idee razionali o i suoi punti di vista sul mondo. Ci sono persone che vivono emotivamete il mondo e colgono immediatamente i cambiamenti; ma queste persone non rientrano nella sfera d'analisi di Gardner.Infatti, vivere e percepire il mondo attraverso la sua struttura emotiva è una cosa sconosciuta alla ragione che dell'emozione comprende solo l'uso che lei ne fa. Per contro Gustave Le Bon aveva già colto la difficoltà di cambiamento delle idee nel suo saggio "Psicologia delle folle" edito nel 1895:
Scrive Le Bon:
"Si tratta, del resto, di un fenomeno che non è limitato soltanto alle folle. Lo si riscontrerà in molti individui isolati, non solo nei primitivi, ma anche in tutti coloro che, per una parte qualsiasi del loro animo (i settari di una intensa fede religiosa, ad esempio) si avvicinano ai primitivi. L'ho notato in certi indiani molto colti, istruiti nelle università europee e con più di un diploma. Sullo sfondo immutabile delle idee religiose o sociali ereditarie si era sovrapposto, senza alterarle affatto, uno strato di idee occidentali che non avevano alcun legame con le precedenti. Seguendo l'impulso del momento, le une o le altre riaffioravano con singolari conseguenze sul discorso così che lo stesso individuo cadeva nelle più flagranti contraddizioni. Contraddizioni più apparenti che reali, giacché soltanto le idee ereditarie sono abbastanza potenti nell'individuo isolato per diventare veri motivi di comportamento." Gustave Le Bon "Psicologia delle folle" 1895
Relazione masse, folle, e qualità della manipolazione da parte del leader.
E sempre da Gustave Le Bon possiamo comprendere come vengono sostanziati i sette punti che ci ha presentato Howard Gardner nella manipolazione delle masse. Gustave Le Bon non conosceva l'uso della televisione delle immagini come lo concepiamo oggi, ma sapeva analizzare, sia pur con le categorie ottocentesche, la SOSTANZA del discorso rappresentato affinché coinvolgesse le masse per costringerle a sposare un'idea.
Scrive Gustave Le Bon:
"Le idee fondamentali potrebbero essere paragonate alla massa d'acqua di un fiume che scorre lentamente. Le idee passeggere invece somigliano alle piccole onde. Sempre mutevoli, che increspano la superficie e che, pur non avendo importanza reale, sono più appariscenti della corrente stessa del fiume. Ai giorni nostri, le grandi idee fondamentali di cui hanno vissuto i nostri padri appaiono sempre più barcollanti e nello stesso tempo le istituzioni, che su tali idee poggiavano, sono profondamente scosse. Al momento attuale si stanno formando molte piccole idee transitorie cui accennavo più sopra. Ma poche, fra esse, sembra debbano acquistare un'influenza preponderante. Le idee suggerite alle folle possono diventare predominanti soltanto se rivestono una forma semplicissima, che per di più sia traducibile in immagini. Infatti, nessun legame logico, d'analogia o di suggestione, collega fra loro queste idee-immagini; esse possono pertanto sostituirsi l'una all'altra come le lastre della lanterna magica che l'operatore toglie dalla scatola dove erano conservate una sull'altra. Possiamo dunque vedere che nelle folle si avvicendano le idee più contraddittorie; seguendo l'impulso del momento la folla sarà influenzata dall'una o dall'altra delle diverse idee immagazzinate nel suo cervello e commetterà, di conseguenza, gli atti più disparati. L'assenza completa di spirito critico non consente ad essa di notare le contraddizioni.
[...]
Le idee – non potendo essere accettate dalle folle che dopo aver assunto una forma molto semplice – devono spesso subire le più complete trasformazioni prima di diventare popolari. Quando si tratta di idee filosofiche o scientifiche un po' elevate, si può constatare la profondità delle modificazioni che sono loro necessarie per scendere, di strato in strato, fino a livello delle folle. Queste modificazioni dipendono soprattutto dalla razza [leggi condizionamento culturale e sociale; nota mia] cui le folle appartengono, ma hanno sempre carattere sminuente o semplificante. Perciò, da un punto di vista sociale, non c'è mai, in realtà, una gerarchia di idee, cioè di idee che siano più o meno elevate. Per il solo fatto di arrivare fino alle folle e commuoverle, un'idea viene privata di tutto ciò che la rendeva elevata e grandiosa. Il valore gerarchico di un'idea è d'altronde senza importanza. Bisogna considerare soltanto gli effetti che essa produce. Le idee cristiane del medioevo, le idee democratiche del secolo scorso, le idee sociali di oggi, non sono certamente molto elevate. Da un punto di vista filosofico possono essere considerati errori piuttosto meschini. Tuttavia la loro punizione è stata e sarà immensa, ed esse rimarranno per molto tempo fattori essenziali nella condotta degli Stati. Anche quando ha subito quelle modificazioni che la rendono accessibile alle folle, l'idea può agire soltanto se – nei modi che più avanti studieremo – riesce a penetrare nell'inconscio e a diventare un sentimento. Questa trasformazione richiede, generalmente, molto tempo." Gustave Le Bon "Psicologia delle folle" 1895
Come si può osservare, dal 1895 ad oggi le cose non sono molto cambiate: le persone che sono passate dal votare un partito comunista al votare la lega nord sono state moltissime. Solo che quelle persone non hanno "cambiato idea" hanno votato con la stessa idea e lo stesso spirito eccitato in una diversa direzione.
L'intero processo eccitativo messo in atto da Berlusconi attraverso le sue televisioni rispecchia sia la visione di Le Bon che la tecnica illustrata da Howard Gardner nella sua ridefinizione delle immagini mentali. Salvo un piccolo particolare: la tecnica di rievocazione dell'infanzia e delle idee infantili. Berlusconi ha fatto appello all'infantilismo delle persone, ai loro ricordi infantili per farsi votare. Ha fatto appello alle loro paure e a condizioni che non sono mai esistite evocando paure ed angosce. Dal mandare in onda i film di Camillo e don Peppone; a deresponsabilizzarsi per il disastro delle immondizie a Napoli; all'aggressione alle soluzioni di Alitalia; all'evocazione della paura degli immigrati; all'evocazione del razzismo contro i Rom; all'invocazione alla guerra alla gestione del corpo delle donne, del diritto del bambino di mangiarsi un panino, all'uso dei vigili urbani come vigilantes, all'operazione di propaganda dei militari per le strade. E' un tipo di propaganda già visto nel fascismo e nel nazismo degli anni '20 e '30 che manca di sostanza, manca di capacità di risolvere i problemi e conduce direttamente alla violenza per la violenza. E' propaganda televisiva che dimostra un'assoluta assenza di lungimiranza. Come l'aggressione alla Cina fatta dalle televisioni dirette da Berlusconi che tentano di far passare i poliziotti nepalesi per i poliziotti cinesi e aggredire le Olimpiadi di Pechino col conseguente deterioramento dei rapporti economici con la maggiore potenza economica mondiale.
Mentre è più logico, in un'ottica di guerra economica, che il Dalai Lama venga accolto dal possibile futuro presidente USA repubblicano, è illogico che il presidente del consiglio italiano metta in difficoltà la struttura economica italiana in Cina. Però, Berlusconi se lo può permettere in quanto, oggi come oggi, ha i mezzi per gestire l'intera opinione pubblica e manipolare le folle in funzione delle sue idee elementari: e questo, finché la situazione economica e le condizioni di vita non spazzeranno una volta per tutte le tecniche della manipolazione mentale di massa.
Appare evidente che il leader che manipola le masse per avere i voti è fondamentalmente un personaggio impotente. Incapace di vivere nella sua società e bisognoso di truffare perché non è in grado di garantirsi, in nessun altro modo, la sua vita.
Si possono manipolare le masse fintanto che la realtà non chiede conto alle masse di pagare il conto della loro manipolazione. Quando il conto sarà presentato dalla realtà quotidiana, le masse diventeranno feroci contro chi le ha manipolate.
Perché, la manipolazione mentale funziona solo nell'immediato; come l'innamoramento.
Poi, subentra la cultura che costruisce le relazioni con la vita quotidiana.
Marghera 04.08.2008
NOTA: Oltre alle citazioni di Howard Gardner prese da "Cambiare idee - L'arte e la scienza della persuasione" ed. Feltrinelli 2007, le citazioni di Gustave Le Bon sono tratte da "Psicologia delle Folle" edizione Tea 2007.
Altri capitoli:
1) Premessa e considerazioni generali su come Gardner si pone davanti alla vita!
2) IL RAZIOCINCIO; logica e raziocinio nella manipolazione delle masse elettorali!
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Al viaggiatore non interessa che si parli della meta del suo viaggio. Il viaggiatore pone la sua attenzione in ogni istante del suo viaggio. E' il treno giusto? Il temporale renderà difficoltoso attraversare quel fiume? L'aereo è in grado di reggere quella distanza? Il cavallo è stato ben ferrato? La meta è il punto d'arrivo, ma come ci arriviamo dipende dal come abbiamo viaggiato.