Il cammino nella vita è come il cammino nella foresta. Per procedere ci si deve aprire un varco fra ciò che esiste.
Cod. ISBN 9788891170873
Nel 1985 tentai, per la prima volta, di dare razionalità alle mie visioni e al mio vissuto descrivendo la relazione fra l'uomo, la morte del corpo fisico e il mondo che si presentava dopo la morte del corpo fisico.
L'attenzione non fu concentrata sulla qualità del mondo che si incontrava oltre la morte del corpo fisico, ma fu concentrata sul come arrivare oltre la morte del corpo fisico.
Tutte le religioni danno per scontata l'esistenza di un oltre la morte del corpo fisico. Questo inganno, al di là dei premi o delle pene, rende indifferenti le persone perché, comunque queste hanno vissuto, certamente possono accedere ad un'altra vita dopo la morte del corpo fisico.
Le mie visioni non davano questa possibilità per scontata. Così dovetti riflettere sulla relazione fra il corpo fisico, il mondo, le sue trasformazioni e la sua possibilità di affrontare la morte del corpo fisico.
Queste che posto, come capitolo del Libro dell'Anticristo, sono le riflessioni del 1985 dalle quali partì tutta la riflessione che ne è seguita.
Fino ad ora è stato chiamato prevalentemente Quarto Livello di sviluppo della Specie Umana e dei suoi individui. E' più corretto chiamarlo l'Altro Mondo.
Che cos'è l'Altro Mondo?
Per descriverlo occorre precisare come qualsiasi dato sia di natura soggettiva (gli occhi di chi guarda e la descrizione attraverso il suo giudizio) e la precisione, nonché la profondità delle visioni, dipende dal grado di sviluppo dell'individuo lungo la strada dello sviluppo della Coscienza di Sé lungo la direzione del Se.
La percezione dipende dal Potere Personale accumulato dal veggente. La descrizione dipende dalla possibilità e dalla capacità del veggente di pescare, dal mondo della ragione, gli elementi per descrivere ciò che al mondo della ragione non appartiene.
Da molti fu definito Nirvana, Paradiso, Inferno e ogni cultura ha il proprio modulo tradizionale descrittivo. Quasi tutte le descrizioni fatte altro non erano che descrizioni finalizzate alla soddisfazione di bisogni rimasti insoddisfatti dalla vita di tutti i giorni. Il dio concedeva all'uomo ciò che il Comando Sociale gli negava. Quel Paradiso o quel Nirvana, secondo questi descrittori, avrebbe soddisfatto ogni desiderio.
Menzogne!
Desideri di disperati!
Parti di persone deboli e insoddisfatte oppure calcoli di chi poteva soddisfare i propri bisogni solo mediante il controllo di schiavi.
Questo mondo e l'Altro Mondo sono la stessa cosa anche se la descrizione appartiene ad un diverso rapporto soggettività-oggettività. Le leggi fisiche, per quello che ci riguarda, sono diverse in quanto diversa è la percezione soggettiva e i sistemi di "misura".
Non è semplice tradurre un "vedere" in parole per descriverlo, come non è facile descrivere e far capire al feto il mondo nel quale dovrà vivere. Nell'Altro Mondo s'è Coscienze di Energia Vitale e, quello che s'afferra e si vede delle cose e degli Esseri, è la loro Energia Vitale, la loro specifica luminosità, i loro colori. Quando s'agisce su di un Essere o su una cosa in realtà s'agisce sulla sua Energia Vitale e nella sua luminosità specifica. Il comunicare avviene attraverso le Linee di Tensione le quali, diramandosi da ogni corpo esistente, mettono in contatto gli Esseri fra loro. Alcune cose relative all'azione nell'Altro Mondo sarebbero possibile trasportarle anche nel mondo quotidiano della ragione come agire attraverso l'Energia Vitale anziché con le mani o con strumenti, ma la fatica sarebbe molto maggiore.
Anche la cura di malattie agendo sui flussi dell'Energia Vitale è possibile, ma i mutamenti sono relativi all'oggettività in cui un Essere vive e i mutamenti, o i tempi di efficacia, di tali metodi non corrispondono a quelli imposti dal Comando Sociale il quale preferisce imporre le bastonate della medicina ufficiale.
Tempo e spazio sono percepiti in maniera diversa. Essendo molto lenti i mutamenti soggettivi il tempo è come se non esistesse; l'oggettività non è data dalla rotazione terrestre attorno al Sole, ma nel respiro del Sole e della Terra.
Lo spazio è percepito in maniera diversa in quanto gli spostamenti, anche fra un pianeta ed un altro, sono praticamente immediati, non ci sono barriere fisiche in grado di trattenere o impedire lo spostamento di un Essere Luminoso.
Qualcuno ha detto che il sesso nel "Paradiso" non c'è; quale orribile perdita sarebbe! Un Corpo Luminoso non è fornito di pene e di vagina, ma c'è sempre la fusione energetica e l'orgasmo come spasmo attraverso la fusione e dilatazione di campi energetici di Esseri Luminosi. Non è un mondo idilliaco come un "Paradiso". Pur non esistendo la morte in senso fisico (almeno io non ho incontrato casi in cui Esseri Luminosi potessero morire ma non sono in grado di escluderlo) esistono sfide e percorsi attraverso i quali arricchire la Coscienza di Sé lungo il cammino del Se.
Alcune sconfitte, in quelle sfide, portano a stadi inibitori nella possibilità di estendere il proprio campo energetico. Bloccano l'Essere nel movimento e nella percezione. In quel caso si può solo attendere il mutare delle condizioni oggettive aspettando che tale mutamento modifichi lo stato inibitorio in cui s'è incorsi.
Queste sono alcune cose relative all'Altro Mondo traducibili in parole e anche se parzialmente, comprensibili, ma solo perché hanno degli agganci col mondo in cui stiamo vivendo. Altre cose sono troppo diverse per essere tradotte in parole, è necessario percepirle per poterle soggettivamente comprendere. E poi non è detto che la percezione sia assolutamente oggettiva per tutti gli individui. Comunque è una vita basata su presupposti completamente diversi da quelli attuali. Sono altre cose, altre sensazioni.
Ho letto molte descrizioni di chi affermava di essere stato in qualche Paradiso o Nirvana, paradisi di santi o inferno di demoni, in realtà chi ha visto questo altro non ha fatto che trasformare le proprie visioni attraverso il descritto del proprio Condizionamento Educazionale.
Queste immagini sono bevande per gli sciocchi, per coloro che hanno un dio cui dipendere o un credo e una fede dalla quale attingere le proprie certezze anziché cercarle nel mondo del quotidiano e dentro se stesso. L'Altro Mondo è infinitamente più ricco e infinitamente più grande e, ancora più importante, è alla portata di chiunque lo voglia afferrare come continuum della propria esistenza nel corpo fisico, purché se ne abbia la volontà soggettiva; e non dipende certo dal capriccio di un qualche miserabile dio.
Prima parte de Il Libro dell'Anticristo sesto capitolo: IL QUARTO LIVELLO O L'ALTRO MONDO!
Pagina tradotta in lingua Portoghese.
Tradução para o português: 6) O quarto nível, ou outro mundo;
Il concetto di morte è alimentato dal desiderio di eternità che, proprio della ragione che controlla la coscienza, alimenta il desiderio che si espande nella struttura emotiva dell'individuo.
La ragione dell'individuo desidera l'eternità allo stesso modo in cui la ragione dell'individuo desidera l'onnipotenza che trasferisce nell'immagine specchiata di sé stessa chiamata "Dio padrone onnipotente, creatore".
La ragione, in un complesso educazionale cristiano, non è in grado di ammettere di essere solo uno strumento usato dall'individuo per costruire delle relazioni specifiche, tra l'altro limitate alle relazioni sociali, e consentire al suo corpo, al complesso più ampio degli strumenti con cui l'individuo abita il mondo, di alimentare la coscienza soggettiva mediante l'esperienza del vissuto.
La paura della morte del corpo fisico altro non è che la paura della ragione di perdere il controllo della coscienza dell'individuo e di morire con la morte del corpo fisico. Con la morte del corpo fisico muore anche la ragione e la sua specifica descrizione del mondo.
La ragione ha imprigionato la coscienza dell'individuo per tutta l'esistenza dell'individuo costringendo la sua azione entro mura della giustificazione razionale: "Faccio questo perché ...".
Il problema per la ragione è che il corpo ha sistemi di percezione e di adattamento in grado di agire al di fuori di ogni categoria razionale: lo ha fatto per centinaia di milioni di anni prima che la ragione occupasse l'intera coscienza dell'individuo allontanando la sua coscienza dalla percezione emotiva costringendola nella descrizione del mondo come forma e quantità.
Nonostante il controllo della ragione sulla coscienza dell'individuo, il corpo di ogni individuo continua a percepire il mondo in cui vive e la ragione, per il corpo, diventa un "fenomeno del mondo" alla quale il corpo tende ad adattarsi in una ricerca continua di adattamenti che possano mediare fra le necessità della ragione di controllare il corpo e le necessità del corpo di alimentare la migliore sopravvivenza nell'ambiente in cui è nato e favorire, nonostante la ragione, i processi di crescita e di trasformazione.
La ragione tende a conchiudere tutta la vita dell'individuo fra la razionalità della sua descrizione e il delirio della sua immaginazione che impone all'individuo come realtà ontologica alla quale l'individuo si deve sottomettere. In questa dualità si è inserita quella che storicamente viene chiamata la guerra fra ragione ed oscurantismo. Una guerra in cui la ragione razionale combatte la ragione delirante che , all'indagine dei meccanismi del mondo (scienza) oppone i concetti aprioristici della "verità" propri dell'ideologia cristiana (anche quando veicolata con il nome di altre ideologie religiose assolutiste).
La morte del corpo fisico pone fine anche a questa dualità. La ragione muore e con essa tutto l'apparato ontologico con cui la ragione ha giustificato il suo dominio su ogni singolo individuo.
Quando il corpo muore, e con esso la ragione, rimane l'energia emotiva, l'energia vitale, che ha alimentato il corpo e che il corpo ha manipolato nel corso della propria esistenza mediante le sue azioni, le sue scelte, i suoi desideri e le sue necessità che dal profondo sollecitavano la sua coscienza ad agire per abitare il mondo.
E' necessario partire da questo presupposto per iniziare a comprendere il concetto di nascita del Libro dell'Anticristo. Un concetto di nascita che la ragione chiama "morte" perché la ragione, in quella nascita, non è partecipe. La ragione è l'oggetto annientato dalla morte del corpo fisico e tutte le sensazioni di paura della morte che l'individuo vive altro non sono che le paure della ragione di cessare di esistere.
Tanto più una ragione domina un individuo, sia con la descrizione razionale, che nella migliore rappresentazione chiamiamo "analisi scientifica", sia con le sue varie dimensioni ontologiche in cui la ragione immagina la propria immortalità, tanto più debole sarà l'energia emotiva con cui l'individuo affronta la morte del proprio corpo fisico.
In estrema sintesi, possiamo dire che noi, con le nostre scelte nella nostra quotidianità, qualunque sia l'oggettività nella quale scegliamo, decidiamo su come affronteremo la morte del corpo fisico e le possibilità che abbiamo di superare la fine della vita in quanto Esseri della Natura.
La morte del corpo fisico è la felicità che indica alla vita la necesità di cercare continuamente la felicità.
Ho assistito con grande attenzione il Congresso sulle NDE tenuto a S. Marino il 16, 17, 18 maggio 1997. Ho assistito all'intera esposizione delle relazioni trovandole assolutamente interessanti e ricavando una notevole mole di dati.
Il Congresso intendeva esporre il livello attuale della ricerca sulle NDE e su quanto, dal punto di vista "scientifico", era in corso nel tentativo di determinare l'origine degli effetti NDE.
Lo sforzo degli organizzatori è stato notevole. La loro capacità di esporre un così ampio ventaglio di interventi quasi impressionante. In tre giorni di interventi non si poteva, obiettivamente, trovare spazio per nessun tipo di dibattito.
La quantità di materiale presentata è stata notevole ma ancora una volta si è assistito alla separazione netta fra sperimentatore e ricercatore da un lato e la cavia dall'altro. Questo Congresso ha dimenticato che non stava parlando della ricerca sul virus Ebola o l'analisi delle feci dei rettili preistorici ma stava parlando di Esseri Umani. Il Congresso si è dimenticato che chi stava parlando parlava di sé stesso.
Questa sensazione era netta. Chi era portatore di effetti PSI, OBE o NDE era l'oggetto di studio che non doveva esprimere sé stesso ma poteva, la sera del primo giorno del congresso, presentarsi all'hotel dov'erano alloggiati gli "studiosi" ed esporre la propria esperienza. Solo Di Simone, fra i relatori, ha accennato a qualche cosa di suo.
Anche quando tre persone con esperienze NDE hanno raccontato la loro esperienza sono state aggredite quando, uscendo dal racconto puro e semplice, volevano esporre interpretazioni e concetti propri.
Eppure non c'è nulla di più intimo che esperienze OBE e NDE. Appartengono all'intimo. E' un tesoro prezioso che sommano l'intera vita dell'individuo, le sue scelte, la sua volontà, le sue determinazioni.
Da un lato si è espresso il rispetto di chi considera la persona che analizza la cavia dei suoi esprimenti dall'altro l'individuo ben cosciente di quanto gli è successo e che tentava di dare una interpretazione. L'individuo che aveva vissuto l'NDE aveva lo scopo di costruire la sua vita: lo studioso voleva, con modi gentili e rispettosi, stuprarlo per carpirne i "segreti".
OBE, NDE e Dejà-vù sono cose talmente intime da coinvolgere la vita e i sentimenti più profondi dell'individuo. Per le persone che esprimono OBE, NDE e Dejà-vù si tratta del proprio essere: espressione del suo Potere di Essere. Lo studioso, col suo bisturi, glielo strappa per sezionarlo: espressione del suo Potere di Avere (il suo ruolo sociale); espressione della Consapevolezza della loro sconfitta personale.
A questo punto c'è da chiedersi: perché gli studiosi non praticano essi stessi una NDE, un'OBE o dei Dejà-vù?
La loro pretesa asetticità nasconde la loro sconfitta!
In quest'ottica sono degli accattoni che stuprano persone nel tentativo di cercare speranze del loro fallimento. Difendere sé stessi è un diritto: specialmente davanti agli uomini vuoti che cercano negli altri quanto essi hanno distrutto dentro sé stessi.
Questa è stata l'impressione negativa del Congresso di S. Marino. Un Congresso al quale ho assistito sperando che le visioni della vita riportate nel Libro dell'Anticristo incontrassero una qualche contraddizione. Invece il Libro dell'Anticristo, pur essendo scritto malissimo e pur esprimendo solo visioni del mio cammino, ne è uscito rafforzato dalle relazioni.
La sensazione del distacco fra gli "studiosi" e le loro cavie ha trovato riscontro fra il pubblico. La domenica, il terzo giorno del Congresso, in sala c'erano si e no una quarantina di persone. Un Congresso con un tema molto sentito era riuscito a costruire una barriera fra relatori e pubblico.
"La scienza, la scienza, solo la scienza!" dice il ricercatore mentre infila il bisturi nella sua cavia. Ci sono bisturi di tante fogge e dimensioni ma c'è un solo essere scienza all'interno di questo Comando Sociale. Non c'è molta differenza fra questo scienziato e l'inquisizione che alza i roghi: entrambi devono piegare le loro cavie davanti a qualcosa!
Scritto nel 1997
Near Death Experiences, esperienze di premorte
fra scienza, cristianesimo e stregoneria
Congresso internazionale di San Marino 16-18 maggio 1997
aggiunta: 11 gennaio 2025
e) Per il quarto stadio di sviluppo della Specie Umana!
f) Il quarto livello o l'altro mondo!
g) Il luogo d'origine del male!
h) Che cosa sono le linee di tensione!
i) Coscienza di Sé e Coscienza del Se!
l) Che cos'è il bene e il male!
capitoli del settimo volume della Teoria della filosofia aperta
L'invenzione del Dio dei cristiani [indice dell'argomento teologico]
Le tre riflessioni sullo Stato Mafia
Noi siamo coloro che vivono nell'oscura magia
che la ragione non vede oltre la soglia della morte.
Viviamo in mari di nebbia
composta dalle emozioni degli uomini
dove le azioni sono oggetti che rotolano
dalla montagna della vita
e si depositano nel presente circondandoci
Questa si chiama Stregoneria
Pensare la società da Stregoni e riflettere
La Stregoneria riflette sulla filosofia - i 7 volumi della Teoria della filosofia aperta
I libri pubblicati in cartaceo
L'Intento che emerse all'inizio del tempo ci guida fra i marosi della vita.
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La conoscenza, la stregoneria e le religioni rivelate con un trattore molesto adattarsi alle condizioni
Sito di Claudio Simeoni
Marghera, 01 giugno 2015
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Ultima modifica 12 febbraio 2021
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